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09-08-2011, 15.04.44 | #22 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2007
Messaggi: 663
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Riferimento: Su libertà religiosa e nuovi tempi
Citazione:
Dovresti giustificare in modo convincente una simile affermazione, e definire cosa intendi per "credo scientifico". Quello che dici potrebbe essere aderente alla ricerca filosofica (o meglio a una ricerca filosofica rimasta ancorata essenzialmente su posizioni religiose), ma non alla ricerca scientifica che secondo me nasce da ben altri bisogni. |
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09-08-2011, 17.40.21 | #23 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 22-08-2010
Messaggi: 107
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Riferimento: Su libertà religiosa e nuovi tempi
Citazione:
Citazione:
Per quale motivo uno psicotico è più coinvolto da temi religiosi rispetto ad una persona in buone condizioni di salute o ad un malato "fisico" ? Citazione:
Questo sarebbe da approfondire. Sicuramente c'è qualcosa di innato. Desmond Morris ci ha fornito qualche spunto nell'identificare il concetto di Dio come un archetipo evolutivo nei primi gruppi di primati - o ancora precedente - in cui l'idea di "capo supremo" aveva una propria funzionalità sociale. Con l'ampliarsi delle comunità questo archetipo si sarebbe evoluto in un concetto astratto. Ma questo è solo un esempio. Il bisogno del neonato non può essere qualcosa di così astratto come il concetto di Dio. E' la comunità che trova un'espediente pedagogico nel rimandare a qualcosa di superiore (un quid che usa il bastone e la carota) la necessità di adeguarsi a determinati comportamenti sociali. Successivamente - crescendo - potranno nascere mille dubbi e perciò un'evoluzione o un allontanamento dalla propria religiosità. Citazione:
Quello che non mi spiego è perché ci sia così poca consapevolezza e così poca disponibilità a confrontarsi e a vivere insieme in modo positivo la propria propensione spirituale/religiosa. Ci deve essere qualcosa che frena, ma non ho ancora capito esattamente cosa. Probabilmente nell'affrontare l'argomento si mescolano anche le proprie ambizioni/frustrazioni. Quindi difficilmente se ne riesce a parlare in modo disinteressato. E' come se si dovesse entrare nell'intimo ogni volta e perciò ci sono molte barriere, o spinte competitive ad affermare la propria visione. |
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09-08-2011, 17.57.04 | #24 | |
Lance Kilkenny
Data registrazione: 28-11-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Su libertà religiosa e nuovi tempi
Citazione:
Non è la scoperta del secolo, anche se nelle parole dell'utente che hai quotato un "paradigma di matrice culturale" non può diventare un'ideologia. La "famosa scoperta" è stata ad esempio ribadita e sviluppata con forza da Feyerabend di cui ti cito un passo: "Mi sia consentito di ripetere quel che son venuto affermando fin qui. Le teorie vengono verificate, e magari confutate, da fatti. I fatti contengono componenti ideologiche, ovvero opinioni più antiche di cui si è perduta coscienza e che non furono forse mai formulate in modo esplicito. Tali componenti sono molto sospette. Innanzitutto a causa della loro età e della loro origine oscura: non sappiamo perchè e come siano state introdotte la prima volta; in secondo luogo perchè la loro stessa natura le protegge, e le ha sempre protette, da un esame critico." Puoi ovviamente discordare da Feyerabend, non puoi secondo me dimenticarne un cardine argomentativo come questo se parli di scienza. |
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09-08-2011, 19.29.21 | #25 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-10-2007
Messaggi: 663
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Riferimento: Su libertà religiosa e nuovi tempi
Citazione:
E quali sarebbero i motivi per cui le tesi di Feyerabend dovrebbero rappresentare un cardine per la scienza ? Secondo me ha detto solo un mare di sciocchezze sulla scienza, oltre a non aver capito Galilei e la rivoluzione da lui iniziata. Comunque se riesci a farmi degli esempi concreti te nè sarò grato. |
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09-08-2011, 23.36.23 | #26 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-10-2009
Messaggi: 81
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Riferimento: Su libertà religiosa e nuovi tempi
Citazione:
Si, certo che credere in Dio rappresenta una soluzione alla paura dell'ignoto e cioè di qualcosa di incontrollabile, rapportandosi al quale l'uomo si sente impotente. Ma è una soluzione non la soluzione. Vale sempre come la si vive. E' curioso il fatto che tu associ la condizione di mancanza di libertà al riconoscimento della non esistenza di Dio. A me sembra l'esatto opposto, ovvero, seguendo il tuo ragionamento, non posso io, uomo, permettermi la libertà di non pensare ad un Dio per superare l'angoscia di conoscermi per quello che sono ovvero un uomo limitato che soffre e che muore. E' come se, mancando la "stampella" di Dio non riuscissi a sopportare la frustrazione dei miei limiti, come se non riuscissi ad emanciparmi dalla figura protettrice e paterna tanto da non elaborare un pensiero che da solo mi possa far tollerare la mia finitezza. Ultima modifica di nemesi1 : 10-08-2011 alle ore 07.26.43. |
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09-08-2011, 23.37.20 | #27 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-10-2009
Messaggi: 81
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Riferimento: Su libertà religiosa e nuovi tempi
Citazione:
Credo che per "modo convincente" ti riferisca a "modo per te convincente" in quanto penso che sia molto difficile trovare un'universalità di giudizio. A parte questo, come già scritto in precedenti post, credo che il motore motivazionale che porta alla ricerca scientifica sia il desiderio di dominare il sapere, perchè ciò che si conosce e che si domina non ci fa paura. La paura nasce dall'ignoto, dall'incontrollato e dal senso di impotenza che ci fa confrontare con i nostri limiti umani. Ma anche la scienza può diventare un credo quando diventa un assoluto e non prende in considerazione il contesto storico e le circostanze soggettive di chi fa ricerca. Sto pensando ad un certo scientismo entrato ormai in crisi grazie ad un'epistemologia costruttivista che condivido molto. |
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09-08-2011, 23.39.51 | #28 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 29-10-2009
Messaggi: 81
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Riferimento: Su libertà religiosa e nuovi tempi
Citazione:
Citazione:
Tu dici c'è qualcosa di innato. Io mi chiedo se sia il concetto di Dio come archetipo evolutivo oppure la condivisione di stati soggettivi tra più persone. Cioè è il gruppo sociale che determina nel suo seno il "capo supremo" (e in questo caso il capo verrebbe riconosciuto secondariamente in conseguenza dell'innatismo intersoggettivo dell'uomo) oppure è il capo ad imporsi sul gruppo sociale? Sarebbe interessante comparare gli studi di Morris con l'Infant Research. |
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10-08-2011, 08.33.21 | #29 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 03-12-2007
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Riferimento: Su libertà religiosa e nuovi tempi
Citazione:
Forse non era chiaro. Io ho posto come base da cui partire, che se vogliamo è l'assioma di scelta, per ipotesi "vera", la paura. Cioè tutte le nostre azioni sono rivolte a tenere a bada la paura. Poi ho detto che ogni uomo si determina da se e combatte la paura con gli strumenti a sua disposizione, o quelli che sente maggiormente idonei. Alla fine ho detto che l'uomo deve essere libero di scegliere la sua "arma" per vincere la paura (chiaramente che non sia in contrasto con il buon vivere comune). Se tu, per vincere la paura, vuoi sconfiggere dio... non so perchè ritieni che credere in un ente che non si vede ti angoscia, allora allontani da te questa idea. E' il contrario quindi di quello che hai scritto poc'anzi. Tu sei libera di eliminare dio dalla tua testa, ma anche questo è un atto di angoscia, pari a quello che vale a mettercelo. Condividi con me questa uguaglianza? Mi sembra di si (leggendo i tuoi interventi qui e la). Mentre nella realtà, o meglio nella sensazione di chi vive, fa una di queste scelte, è la disuguaglianza fra queste scelte. Cioè chi non crede pensa che chi crede sia angosciato (ecc. ecc.) mentre lui compie un'azione "migliore", "razionale", quasi essa stessa divina, cioè perfetta...o non so che altro termine scegliere. Cioè si pone in una posizione di potenza rispetto al credente. Il credente è uno stupido credulone, mentre chi non crede è intelligente, razionale... è insomma nel giusto! Questo i non credenti non lo vogliono capire. Più incalzano (lo dimostrano i tanti libri sulla non esistenza di Dio) su questi argomenti più dimostrano di essere più angosciati dei credenti. Sei d'accordo? |
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10-08-2011, 08.49.50 | #30 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Su libertà religiosa e nuovi tempi
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