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04-07-2011, 10.03.47 | #33 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: L'esistenza di un costruttore e l'istinto di conservazione.
L'istinto di conservazione potrebbe derivare dal non sapere cosa c'è al di fuori della vita. Si sente dire spesso dagli psicologi che la paura dell'ignoto sia la paura più forte dell'animo umano. In reazione a ciò tendiamo a conservare la nostra vita e il nostro status. Meglio affrontare un qualcosa di temibile ma "familiare" che l'ignoto, la mente umana ha timore di ciò che non conosce. Da qui ha origine anche la diffidenza per lo straniero o per i "diversi". Il timore di perdere la familiarità di questa vita, per quanto possa anche essere una valle di lacrime, è più forte della prospettiva di un prolungamento indeterminato della stessa in un altrà realtà. Forse anche per questo molti preferiscono pensare alla morte come ad un sonno senza sogni, comunque la si voglia mettere l'ignoto fa paura.
Abbiamo la possibilità di vivere in modo razionale sia concependo l'esistenza di un creatore sia pensando che l'universo e la vita come la intendiamo siano frutto di eventi casuali. In ogni caso la nostra realtà è parte di una realtà più complessa che possiamo comprendere solo nei limiti dei nostri sensi e delle nostre capacità intellettive. Forse sta proprio qui la forza dell'uomo: siamo la razza che domina il pianeta ma questo non ci basta, vogliamo conoscere e comprendere anche oltre i nostri sensi e il nostro intelletto. Vogliamo andare oltre, anche se poi magari pensiamo che oltre al limite estremo, la fine dell'esistenza fisica, non ci sia nulla. |
04-07-2011, 10.21.38 | #34 | |
Ospite abituale
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Riferimento: L'esistenza di un costruttore e l'istinto di conservazione.
Citazione:
Bhe... domanda da un milione di dollari o forse da un dollaro? Se mi recassi in una città sconosciuta potrei notare un edificio che non ho mai visto prima. Sarei propenso a ritenere che quell'edificio sia stato costruito dagli abitanti di quella città sconosciuta. L'abitante è quindi quell'agente esterno che costruisce l'opera e questo vale un dollaro. Ma chi ha costruito l'abitante (e questo vale un milione di dollari)? Siamo propensi a credere (e a ragione secondo me) che la costruzione di un'opera sia il frutto di un'astrazione dovuta al pensiero di un costruttore. Effettivamente tutto ciò che noi stessi costruiamo è il frutto del nostro pensiero quindi perchè non continuarlo a credere a ritroso? Poi c'è un altro aspetto che mi fa pensare. L'ordine con il quale ogni costruzione deve essere costruita per funzionare. Con lo stesso ordine (anzi di più) è stato costruito il nostro universo. Gli uomini sembrano testimoniare una certa volontà nel mettere ordine alle cose. C'è da considerare però anche la differenza che facciamo passare tra l'ordine delle cose naturali e quelle artificiali, come se quelle artificiali fosse non di un ordine naturale. Siccome però noi stessi facciamo parte della natura, per quale motivo le nostre costruzioni sarebbero dovute ad artifici innaturali? Distinguiamo quindi noi stessi dalla natura poichè ci auto-riferiamo una capacità innaturale. In cosa consiste questa capacità? Non E' la stessa capacità ordinatrice che riconosciamo anche nella natura? Se le costruzioni naturali provengono da una capacità naturale per quale motivo quando vedo opere naturali costruite con ordine devo ritenere che quell'ordine non è il frutto di una mente ordinatrice? Quindi alla domanda: cos'è che testimonia l'opera del costruttore? Io risponderei così: Noi! |
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04-07-2011, 14.22.47 | #35 | |||||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
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Riferimento: L'esistenza di un costruttore e l'istinto di conservazione.
Citazione:
Ma il cosiddetto big-bang è temporalmente molto lontano da noi, lo stesso sole si è formato 10 miliardi di anni dopo...miliardo più miliardo meno: non so se si possa stabilire una linea diretta di causa-effetto. Citazione:
E' meglio, di conseguenza non aspettare proposte da fuori: se la vita ce la vogliamo godere è meglio che ce la predisponiamo noi come ci aggrada...e per farlo non c'è certo da stare in panciolle. Citazione:
Ma nemeno sono probabilisticamente ripetibili le condizioni per qualunque tipo di vita possiamo immaginare su qualcuno dei circa duecento esopianeti finora supposti esistenti e catalogati. E se anche le condizioni si verificassereo cosa garantirebbe che poi la vita insorgerebbe? Ecco quindi che di interrogativi, anche inutili, ne sorgono in quantità... anche senza rispolverare le vecchie, consunte, ipotesi Citazione:
Ma chi o dove ci si scanna a vicenda? O forse sì... ci si scanna!...ma forse è solo perchè qualcuno mette in giro di queste domande oramai più che millenarie, ma sempre irrisolte e ipotesi surreali! Citazione:
Infatti i pazzi sono, a volte, anche preveggenti! Domanda interessante: possiamo ancora affidarci a un pazzo? |
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04-07-2011, 17.16.19 | #36 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
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Riferimento: L'esistenza di un costruttore e l'istinto di conservazione.
Citazione:
Credo che la questione sia controversa. Citazione:
La materia non ha alcun istinto di consevazione: c'è e basta! Credo che fai confusione col "vivente": il vivente ha il cosiddetto istinto di conservazione. Se non l'avesse forse non sarebbbe "vivente". Citazione:
Non vorrei impelagarmi in quesiti millenari: chi, come, dove, quando, perchè, ecc... Quel che mi pare il busillis e che abbiamo del tutto dimenticato è, soprattutto, il costruttore del costruttore...e il suo costruttore...e il suo costruttore...ad libitum!...sempre che il primo scostruttore ci sia! |
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04-07-2011, 18.32.01 | #37 | |
Ospite abituale
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Riferimento: L'esistenza di un costruttore e l'istinto di conservazione.
Citazione:
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04-07-2011, 19.23.10 | #38 | |
Ospite abituale
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Riferimento: L'esistenza di un costruttore e l'istinto di conservazione.
Citazione:
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04-07-2011, 20.02.38 | #39 | ||||||
Ospite abituale
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Messaggi: 1,363
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Riferimento: L'esistenza di un costruttore e l'istinto di conservazione.
Citazione:
La gratificazione viene proprio dal dire ciò che ti si affaccia alla mente nell’intento di esprimere un "pensiero tuo" pur perseguendo il tema, se non puoi farlo…non c’è gusto! Citazione:
Ma chi ti dice che io non cerchi di mediare fra il mio piacere di affabulare, magari ironizzare, e l’esigenza di non annoiare il lettore? Di favorirlo nella comprensione? Anzi nella illusione di scrivere qualcosa di utile...dare un contributo...quasi creativo? Lo faccio, ovviamente, secondo una mia interpretazione personale, come interpretazione tua personale è il valutare il mio essere chiaro e sintetico o se veramente il concetto richieda un tanto diffuso chiarimento: cosa significherebbe essere chiari?..chiarire il pensiero di me che scrivo o il tuo che leggi? Che leggi senza sapere che intendo dire!...ma si capisce subito!... dirai, ...ma "sempre" si capisce subito? non è che a volte non è così chiaro proprio perchè non sono, o non siamo, quel libro aperto che credi e ci potrebbero nessere sorprese? Ridondanza:Le tue osservazioni sul mio scrivere sono probabilmente giuste e genericamente le approvo nella loro genericirtà, ma è anche probabile che a volte tu, ma anche altri, non acquisisca il concetto pur credendo di averlo “sufficientemente acquisito”…per cui ti viene a noia ogni ulteriore esplicazione… ….tanto più che, per certi argomenti, ho una forte tendenza alla critica ed al contrasto piuttosto che alla acquiescenza!. Quindi concordo, ovviamente,…. c’è bisogno di dirlo?... sulla esigenza comune di perseguire sintetismo e chiarezza, ma alla fine resto io a giudicare quanto sia necessario, utile ed anche piacevole per me e spero, per altri, argomentare su quanto intendo esprimere. Alla fine, ovviamente, chi, nonostante i miei sforzi, si annoia, può non leggere e non commentare...per quanto mi dispiaccia. …………………….. Citazione:
Ma forse non sei credente nel senso che intendo io…ma non sei obbligato a chiarire. Citazione:
Citazione:
Comunque io non credo affatto di essere stato contradditorio e di aver confuso le mele coi cetrioli: ne sono, anzi, pienamente convinto! Citazione:
Ultima modifica di ulysse : 05-07-2011 alle ore 12.32.47. |
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04-07-2011, 22.41.46 | #40 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-10-2009
Messaggi: 81
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Riferimento: L'esistenza di un costruttore e l'istinto di conservazione.
Citazione:
Mi trovo d'accordo. La testimonianza sta nell'esistere. Noi e tutte le cose, viventi e non viventi. Per questo parlavo di materia. Poi chi/che cosa sia il costruttore è un'altra cosa, ma anche in ciò non trovo maggiori indizi nell'istinto di conservazione. |
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