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13-02-2011, 20.19.34 | #43 | |||||||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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Riferimento: Serve il dolore?
Citazione:
Anche in questi post del sito devo sempre trovare l'alternativa...se concordo non è interessante. Così, anche per Piaget che pure apprezzo, osservo che è ovvio che procediamo per assimiliazioni successive: un'idea o concetto completamente nuovo si dà raramente e chiamiamo geni coloro che li concepiscono....come sarebbero, per la modernità, Darwin, Einstein, e pochi altri...per quanto nemmeno questi siano immuni da lunghi processi propedeutici alla specifica esternazione. capita oramai più, se non agli inizi di nuove scienze o nuove intraprese, che idee origianali insorgano in chi non è già esperto del ramo. Resto spesso perplesso di fronte all'idea corrente che i nuovi concetti provengano dai giovani...credo provengano piuttosto da chi ha già maturità ed esperienza. I giovani, se si impegnao e se la società li impegna verranno buoni domani...oggi possono fare la rivoluzione. Solo i geni non hanno età, ma sono abbastanza rari...e si manifestano a posteriori..per lo piu'. Citazione:
Citazione:
Sospetto tuttavia che anche i bisonti percepiscano il dolore anche se nessuno glielo dice ed anche se non immagino, per ora, di quale utilità possa essere per loro. Citazione:
In ogni caso credo che l'umanità in genere, abbia sempre saputo abbandonare vecchie consolazioni quando ne trovasse di piu' efficaci. Citazione:
Si persegue lo star bene, ma poi, per le piu' svariate ragioni, ci capita di star male...non è che non se ne possa fare a meno, è solo che cè chi si trova prevalentemente a star bene e gustarne la gioa e cè invece chi, particolarmente scalognato , si trova spesso a star male...e se questo star male è particolarmente frequente...magari continuo, allora crede, sfiduciato, che la vita sia solo dolore...magari lo è....se non trova soluzione qunto prima. Veramente ho anche l'impressione che, nella contingenza attuale, a molti possa venire, purtroppo, l'idea che la vita è tutt'un dolore! Citazione:
Che poi possaimo,nella nostra mente, rielaborare questa percezione secondo svariate ideologie e tecniche è solo questione culturale...e forse anche mezzo per correre ai ripari. Certo che se danni non si danno allora il dolore non interviene e sarebbe una grossa fortuna... Invece, nel corso della vita, un qualche inconveniente capita sempre ed allora si può andare dal semplice disappunto alla sofferenza vera...persino persistente...fino alla...fine. Direi quasi che non si possa far rientrare il dolore nelle categorie di bene o di male...è piuttosto il percepire il segnale che è indispensabile... e il dolore è il segnale! Citazione:
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13-02-2011, 21.18.36 | #44 | |
Ospite
Data registrazione: 05-02-2011
Messaggi: 27
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Riferimento: Serve il dolore?
Citazione:
Questa evoluzione mi piace. Perché sottolinea che il dolore esiste se esiste il piacere, così come la sofferenza ha senso se esiste la sua redenzione. Tuttavia, il dolore non è una funzione strettamente crescente, ma prendendo in prestito un po' di analisi matematica, è assimilabile ad una funzione sinusoidale. Il problema è che non è regolare, bensì ci possono essere picchi di dolore altissimi e altrettanti di piacere bassissimi. Questo, comunque, risponde alla domanda "serve il dolore?" positivamente, in quanto senza esso, la funzione intera non avrebbe senso. Ulysse, i tuoi esempi calzano come un guanto, ma senza scomodare menti eccelse che hanno fatto grandi cose, esistono casi molto più comuni, in cui persone con deficit gravissimi sono riuscite a provare la felicità, indipendentemente dalla realizzazione sociale/professionale. Io, per esperienza, lo so per certo. Dunque, filosoficamente, abbiamo dimostrato che la vita offre sempre delle possibilità. Sta a noi recepirne la grandezza e prendere iniziativa. |
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14-02-2011, 11.09.16 | #45 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: Serve il dolore?
Ulysse, cercherò di esprimermi meglio riguardo la conclusione del mio ragionamento.
La domanda è: serve il dolore? Quindi il dolore serve oppure non serve Se serve è funzionale a qualcosa, se non serve è fine a se stesso (inutile). Ho detto che l'affermazione di un dolore fine a se stesso trascende la realtà in quanto noi possiamo interagire con il dolore attraverso anestesie, analgesici, antidepressivi e rimedi di varia natura. Il dolore può renderci più forti o più deboli, quindi interagisce con noi. Noi interagiamo con il dolore ed il dolore interagisce con noi. Se il dolore interagisce con noi non può essere fine a se stesso. Quindi non si può affermare che il dolore sia inutile, sempre che la questione sia posta, come pare, in termini generali. |
14-02-2011, 13.44.13 | #46 | |
Ospite
Data registrazione: 05-02-2011
Messaggi: 27
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Riferimento: Serve il dolore?
Citazione:
Eh. Direi che solo tu puoi trovare la forza non solo di TRASCINARTI ma di VIVERE. Esempio? Cerca Beatrice Vio, che personalmente ritengo bellissima. |
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14-02-2011, 20.49.30 | #47 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
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Riferimento: Serve il dolore?
Citazione:
Forse, a ripensarci meglio, contraddico un pò quanto prima avevo in parte ammesso. No c'è dubbio che possiamo provare piacere, ma non credo esista una interdipendenza o proporzionalità fra dolore e piacere: il dolore e il piacere sono gli estremi di una funzione che ha una sua medietà in riferimento alla quale posso dire sto meglio o sto peggio. Certo che quando il dolore sparisce posso esclamare "finalmente"!...e, certo, questo è un piacere. Ma in genere una senzazione di dolore decresce lentamente cosicchè ho il tempo di abituarmici. In realtà la senzazione dolorosa è un parametro estremo di per sè percepibile in conseguenza di un danno che il sistema psicosomatico subisce o si autocrea: suggestioni, credenze, depressione, ecc... Dubito che non lo si possa percepire se non si ha già l'idea di piacere...anzi è proprio perchè lo si percepisce comunque, sia pure con con maggiore o minore intensità, che assolve la sua funzione di spia. Come già dissi, il non percepire dolore sarebbe grave anomalia psicosomatica. In effetti la spia del carburante si accende comunque quando il carburante arriva al limite minimo ...non c'è alcuna relazione col fatto che all'origine il serbatoio fosse pieno o riempito solo a metà: se la spia, magari difettosa, non si accende, il minimo che ci può capitare è restare a piedi ...in pieno deserto!...col cellulare scarico! Citazione:
Non dobbiamo pagare niente per ciò che non abbiamo provocato ...anzi per qulcosa di cui invece siamo vittime. Forse per alcuni sofferenti la ideologia della redenzione può essere consolatoria, ma sarebbe comunque più consolante l'assenza del dolore e si arriverebbe a dire che il dolore è comunque un male...ingiusto e inutile... che esorcizziamo con l'idea o speranza della redenzione...ma non è così! Bisognerebbe piuttosto concentrarsi sui percorsi propedeutici all'affrancamento. ...Questa della redenzione puo' essere solo una ideologia fra le tante...forse derivata dalla "narrazione" della passione di Cristo. Ma li si trattava di riscattarci dal peccato originale....per quanto la cosa mi paia abbastanza oscura...tanto che Darwin, che pure ha approfondito la questione dell'origine della specie, non ne parla. Darwin ci spiega invece la funzione di spia della percezione del dolore...fin dalle origini appunto...funzione che si è via via creata ed evoluta nel vivente, per esigenze di sopravvivenza e di continuità delle specie, così come sono insorte ed evolute le varie altre capacità percettive...come quella dei sapori ..ad esempio...o della vista...tutte indispensabili. Citazione:
Infatti il dolore non è la mercede per il piacere provato. Ma nemmeno il piacere dobbiamo pagare...se non in certi casi...per noi escludibili! Citazione:
Quindi lo sforzo, l'impegno, di chi è menomato dalla sofferenza dovrebbe essere nel senso di non restare isolato, di paretecipare comunque...di procurarsene i mezzi di ordine strumentale e culturale e mantenerli. Comunque il futuro lo facciamo noi...personalmente e comunitariamente...se ci sforziamo e se ce la facciamo...ed anche se facciamo attenzione ai segnali. |
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15-02-2011, 10.46.35 | #48 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: Serve il dolore?
Per rispondere a questa domanda con Spinoza: la realtà naturale e biologica è perfetta nel senso, appunto, spinoziano, e il dolore ne è parte integrante.
L'interpretazione del dolore... esistenziale, psicologica, ideologica, umanistica, filosofica e chi più ne ha più ne metta, è individuale ed ognuno ha la sua, irriducibile alle altre. Il tentativo di "cloroformizzare" l'essere umano non ha alcuna possibilità di riuscire, è una utopia ed una ideologia, il tendere alla quale porterà altri danni enormi. Questo non toglie che avendo un mal di denti si cerchi un analgesico |
15-02-2011, 19.24.16 | #49 | ||||
Ospite abituale
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Messaggi: 1,363
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Riferimento: Serve il dolore?
Citazione:
Citazione:
Poi, magari, ciascuno gli può dare un significato o interpretazione a seconda della propria cultura e credenza o non credenza. Certo che alcune specifiche interpreazioni e rielborazioni del dolore, magari di un lutto, possono avere anche una risultanza consolatoria. In proprosito la neuroscienza, la psicologia, la psicoterapia in particolare, ci possono dare indicazioni direzionali tendenti a minimizzare la sofferenza e volgerla in esperienza proficua anzichè devastatrice. Citazione:
Certo alludi o hai riferimenti particolari. Direi però che l'affermazione potrebbe apparire un pò gratuita...in assenza di giustifica. Citazione:
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15-02-2011, 20.46.43 | #50 | ||||||||||||
Ospite
Data registrazione: 05-02-2011
Messaggi: 27
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Riferimento: Serve il dolore?
Citazione:
Citazione:
Si e no: il dolore non è sempre un'esperienza soggettiva. E non accade sempre ai vertici della funzione. Ci sono momenti in cui non riesci a capire. Citazione:
Indubbiamente il dolore è sempre spiacevole. Solo che, come ho già detto, non è destinato ad essere continuo nel tempo, è un controsenso matematico rispetto alla funzione stessa! Citazione:
Si che ce l'ha, un senso! E un senso molto profondo, almeno per me, credente. La sofferenza è purificazione, e il vero senso glielo ha dato Cristo in croce. E la redenzione è frutto del perdono, anche verso sé stessi. Ma non voglio entrare in questo ambito, non credo ne usciremmo facilmente Citazione:
Se sei vittima di qualcosa, presupponi che ci sia una causa scatenante. Ebbene, qual'è? La redenzione non è consolazione, tutt'altro. Ovviamente, devi crederci. Ma se per chi crede risulta normale, in termini di convenienza, conviene credere. Anche se qui ci sarebbe un discorso teosofico molto molto complesso, in quanto la redenzione è un concetto presente in praticamente tutte le religioni di tutti i tempi. Non so, mi viene in mente Zoroastro, giusto per andare nell'esotico. Anche le religioni animiste si fondando sulla redenzione dalla sofferenza causata dalle cattive opere. E queste, ulysse, tutti le compiamo. Nessuno è totalmente vittima, per cui a tutti spetta redimerci. Citazione:
E ci credo. Se ne avesse parlato, avrebbe ridotto molta della sua opera a un controsenso. Citazione:
Quello che non riesco a spiegarmi, è come gli atei facciano ad essere certi che questa la sia verità. Attenzione: non prenderla come polemica o attacco personale, per carità di Dio. Voglio dire: se sei ateo (parlo genericamente) come fai a credere ciecamente in queste idee impossibili da dimostrare? Cosa differenzia un ateo da un credente? Dal fatto che Dio sia una barzelletta e il diavolo uno spauracchio per bambini? E certe teorie non dimostrate? Non potrebbero essere favolette, allo stesso modo? E allora perché crederci? Citazione:
Certo, ognuno vive il dolore come crede, come ritiene che sia più facile da allontanare. Ma ciò non toglie che il dolore non può essere una funzione strettamente crescente. Citazione:
Escludibili?! Parla per te! Scherzo, chiaramente. No, il dolore non è un pegno, certamente. Neanche una punizione, ma io lo vedo come una possibilità. Citazione:
Io no. Si può essere felici in tanti modi. Riprendo un po' il concetto dei monaci eremiti, che trovano la felicità, per esempio, nelle piccole cose del creato. Nel volo perfetto di un uccello, o di un germoglio che sboccia... E comunque la solitudine la trovo necessaria. Bisogna saperla controllare, comunque. Almeno per chi ne è capace... e per chi ne ha possibilità, ma tutti abbiamo almeno la capacità di non restare soli, dunque è una nostra libera scelta. Citazione:
Questo è giustissimo! Citazione:
Beh, io cerco di non far scappare nessuno. Mi piace porre (e far porre) degli interrogativi |
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