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23-02-2011, 00.59.21 | #82 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Parliamo di razzismo.
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Caro ulysse ammiro il tuo sforzo di analizzare e spiegare. Lasciati però dire una cosa e non pensare minimamente che io voglia ferirti o offenderti o mortificarti, la mia coscienza ha mortificato e seppelito tali intenzioni...per sempre. La scienza morale, e non mi riferisco alla dottrina morale di una determinata confessione, è sempre inadeguata a comprendere e razionalizzare la coscienza individuale, la coscienza di un essere vivente è un mistero che nessuno può penetrare. La coscienza è un tempio inviolabile nel quale ogni individuo incontra il proprio assoluto, è in dialogo col proprio assoluto. Non è lecito ad alcun dare giudizi morali su di un altro essere umano, non è lecito allo stato, non al papa, non alla chiesa, non ad un partito, non ad un filosofo, non ad un teologo, non ad un rivoluzionario, non ad uno scienziato. La coscienza stessa insegna ad ognuno che bisogna sempre seguirla, anche se ad altri può apparire oggettivamente erronea. Se si è fedeli alla propria coscienza essa ti guida alla verità, si autorigenera, si evolve da qualunque situazione parta....se si è fedeli. E non è facile, pochi ci riescono perchè costa sacrifici, incomprensione ed anche dare la vita per gli altri come fanno le coscienze eroiche. Parli di plagio ma potresti non esserne esente...però se segui la tua coscienza lei stessa ti porterà fuori e ti renderà libero. Non in un giorno, né in un anno... ma ti porterà fuori. Siamo tutti tentati di essere tuttologhi, specialmente noi che ci sentiamo in qualche modo filosofi cioè ricercatori e ripetitori di una sapienza essenziale. Dovremmo invece prepararci: se parliamo di morale, che è un argomento dei più ardui, cercare almeno di avere la conoscenza degli elementi fondamentali...come del resto per ogni disciplina. La coscienza è tutto ciò che abbiamo imparato, è tutto ciò che abbiamo vissuto che si concentra per emettere un giudizio intorno al bene ed al male di ogni nostra azione, di ogni nostra intenzione, di ogni nostro pensiero, di ogni nostro desiderio. Credo che non ci sia gioia, serenità, pace più grande di quella che ti può comunicare una coscienza retta. Il senso della vita è tutto qui, questo il paradiso ora e per sempre. E una strada difficile ma soave... che non ho ancora percorso fino al suo esito. Ti voglio dare un consiglio: non giudicare mai la coscienza del tuo prossimo. Ultima modifica di Giorgiosan : 23-02-2011 alle ore 14.50.15. |
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23-02-2011, 23.38.22 | #83 | |||||
Ospite abituale
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Riferimento: Parliamo di razzismo.
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COSCIENZA RAZZISTA 2°PARTE Citazione:
Forse in un periodo di crisi come l’attuale assistiamo alla polverizzazione dei modelli morali, ma sempre più si affermano “modelli immorali” o quei modelli immorali leader che le opposte fazioni seguono… e che il conformismo incombente impone alla società. Come dissi, la coscienza (o VISION) è labile e manipolabile anche se ciascuno crede, erroneamente illuso, ad una propria autonoma originalità. Citazione:
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Mi pare anche che già ai tempi di Colombo e della regina Isabella di Castiglia gli ebrei di Spagna fossero perseguitati e costretti al battesimo. Anche lo schiavismo nero verso l’America precede Marx ed Engels. I pogrom (1821) contro gli ebrei erano usuali in Russia a cadenza ciclica già al tempo degli Zar…non certo da parte di socialisti. Non sono né marxista né esperto di socialismo, ma mi pare strano che in Marx ed Engels si ravvisino la radici del razzismo…bisogna approfondire! ….che sia un diceria cattolica??? A me, comunque è sempre giunta voce che il socialismo abbia, dalle origini, predicato la pari dignità degli individui…idea base dell’illuminismo…magari anche lo dice la costituzione americana…sorta in opposizione al colonialismo inglese. L’idea razzista contro i colorati è nata ben prima della fondazione del socialismo…piuttosto dal colonialismo…che poi non era bollato come razzismo, ma “pacifica” convinzione (pseudoscientifica) circa la superiorità dei bianchi rispetto ai colorati…a giustificazione appunto del predominio dei bianchi sui popoli colonizzati…ma erano coloniali anche i bianchi d’America! Citazione:
Ad ogni modo dire che oggi quello cinese è un regime marxista è un pò azzardato: forse è un marxismo di facciata. In realtà è un esempio di liberismo sfrenato…autorizzato e sostenuto dal governo cinese stesso… con ogni terribile conseguenza: le due ideologie, in cina, si sommano! |
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25-02-2011, 00.16.49 | #84 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Parliamo di razzismo.
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Ridiamoci su che è meglio. Non c'è rimpallo: avevi fatto un elenco e ti ho ricordato che a quell'elenco mancava un riferimento significativo. Mi dici che la Cina non è un regime comunista ma che è un regime sfrenatamente liberista. E poi mi dici che il bene si fa anche operando il male, anzi che ti sembra assurdo il contrario. E dopo aver abbondantemente dato la colpa di tutti i mali al cattolicesimo e al cristianesimo ti domandi se non siano dicerie cattoliche affermare che qualche responsabilità ce l'hanno anche altri. Dici che a te risulta che il socialismo abbia dalle origini predicato l'eguaglianza ecc. ecc. ignorando un antisemitismo estremo, come quello di Stalin (paradossalmente affine a quello del nazionalsocialismo) che fece della lotta agli ebrei il centro del suo programma. Ultima modifica di Giorgiosan : 25-02-2011 alle ore 13.27.43. |
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26-02-2011, 21.05.21 | #85 | ||||||||||||
Ospite abituale
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Riferimento: Parliamo di razzismo.
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Si parla poi di “neuroscienza” che studia e indaga il comportamento funzionale dell’organo cerebrale in relazione e reazione a stimoli esterni/interni con relativa elaborazione. Naturalmente la cosa è complessa: 10 miliardi di neuroni dinamicamente interagenti non si fanno indagare tanto facilmente. E’ una scienza ancora alle origini, ma già molti passi ha fatto nello spiegare e curare, anche chirurgicamente, certi comportamenti ed handicap. Naturalmente la parola “coscienza” non assume qui alcun significato morale: non è organo o processo avulso dalla nostra carnalità. La coscienza siamo noi, la nostra mente, che percepisce ed evidenzia le reazioni agli stimoli cui siamo sottoposti e relative conseguenze comportamentali, emozionali e di pensiero anche in relazione alla nostra formazione morale. Ma, in surplus, è poi la stessa mente che produce stimoli auto percepiti come la coscienza di essere coscienti che ci porta a indagare noi medesimi nel nostro essere coscienti …fino a provocare e definire il carattere, il comportamento, il rapportarsi al sociale, la VISION, ECC…, Un banale esempio di rielaborazione della nostra mente è il rimorso…che il credente può interpretare come un sentire morale prodotto di uno specifico organo o processo estraneo alla nostra carnalità…”la coscienza”…come fosse un alterego dell’anima. Ma, laicamente, possiamo definire il rimorso come la contraddizione insorgente fra comportamenti oramai esauriti, torti commessi magari di possibile recupero, e gli insegnamenti o plagi di ordine formativo, civile e sociale che abbiamo ricevuto dal o nel nostro habitat fin dalla più tenera età nel continuo ping-pong con la madre, i parenti …la società intera. Citazione:
Direi che dire "mistero che non si può penetrare" costituisce una affermazione azzardata: quanti cosiddetti misteri ha oramai penetrato la scienza? Certo resta ancora molto da fare tanto che, ancor oggi, nemmeno un singolo neurone è simulabile al computer…figuriamoci 10 miliardi, o giù di lì, in interazione continua dinamica,chimica ed elettrica. Per quanto, dicono, sia in corso di simulazione un cervello di gatto! In ogni caso abbiamo fede…e la fede smuove le montagne! Citazione:
Certo che scherzo e la mia è piuttosto una subdola insinuazione. Si dice invece che, con adeguata strumentazione, si abbia il riscontro sperimentale che certe particolari vibrazioni di elevata frequenza si verifichino in particolari zone del cervello dei monaci anziani assidui praticanti della meditazione, mentre niente si rileva nei novizi. Citazione:
Al massimo, se siamo generosi, possiamo tenere per noi i nostri giudizi e le nostre valutazioni o possiamo cercare di essere onesti e non malevoli in caso di manifestazione. Non pretendo che i giudizi e le valutazioni nostre siano sempre veridiche, anzi, quasi mai lo sono…spesso non sono che interpretazioni del momento, ma, facendone esperienza si può migliorare sempre. Nei rapporti personali e sociali una costante reciproca valutazione, sia sul piano operativo che intellettuale e morale, è indispensabile. Certo che poi, un salutare tratto di ipocrisia ci deve guidare nell’appalesarci o nel confrontarci. Citazione:
La guida intellettuale e comportamentale di ciascuno è sempre la nostra psiche (centrale di comando) che spero mantenga la miglior rotta anche nei marosi delle più deleterie pulsioni: è questione della elevatezza intellettuale e morale che ciascuno di noi acquisisce nel suo percorso esperienziale e formativo. Elevatezza che si può anche perdere se, via via, si cede al compromesso o si cade, per colpi di fortuna, verso le profondità dell’inferno. Citazione:
Ovviamente tutti siamo soggetti, in bene o in male, ad un qualche plagio o imprinting formativo. Non siamo nati sapienti. Siamo nati solo “potenzialmente” sapienti: senza imprinting formativo in senso esperienziale e culturale non saremmo niente. Anche l’essere razzisti è un imprinting…una ideologia acquisita: non credo che gli antichi greci pur con le lotte fra “città stato” si possano definire razzisti. Citazione:
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Alla fine mi ripeto: non mi pare sia possibile non valutare il prossimo, intellettualmente e moralmente. Al limite…come potresti non esprimere una giudizio negativo sul razzista, sul pedofilo, sullo stupratore, sul corruttore o, semplicemente, sulla prostituta e su chi, in qualche modo, è definito utilizzatore finale?, ecc…? Potresti piuttosto consigliarmi di evitare la malevolenza… Ma astenersi dal giudizio sarebbe deleterio. La diffusione di un tale concetto di astinenza equivarrebbe al favorire la decadenza e strvolgimento dell’idea di morale nella opinione pubblica: non c’è pubblico o privato che tenga. Ultima modifica di ulysse : 27-02-2011 alle ore 21.01.23. |
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27-02-2011, 22.53.01 | #86 |
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Riferimento: Parliamo di razzismo.
Riesco a capire poco di quello che dici.
Magari se il tuo pensiero lo esprimessi un poco più sinteticamente senza allargarti in troppi campi... A me sembra che tu non abbia chiaro cos'è la coscienza morale, che tu la confonda con autocoscienza... poi passi a considerazioni di ordine neurologico , condite con la solita, a dir la verità un poco sciapa, "campagna" anticattolica. Quello che ho capito da questo tuo post è quella stessa convinzione che avevi già manifestato: che l'auotocoscienza, la coscienza morale, le idee, le emozioni, i sentimenti, l'anima, lo spirito ecc. ecc. sono solo "materia", il tuo è un materialismo monistico. Per cui non esiste altra scienza che la scienza fisica, la scienza biologica anche ma è un "accidente" temporaneo in attesa di ricondurre tutta la realtà alla tavola di Mendeleev. Buon viaggio ... io vado da un'altra parte. |
28-02-2011, 09.50.04 | #87 |
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Riferimento: Parliamo di razzismo.
La coscienza dal punto di vista morale è l'eterno conflitto fra dignità e utilità.
A volte bisogna rinunciare all'utile in nome della dignità, altre volte bisogna badare all'utile quando senza di esso si perderebbe anche la dignità. Per quanto riguarda la coscienza come consapevolezza è interessante la descrizione di Jung sui contenuti della coscienza. I contenuti della coscienza sono indicati principalmente in sensazioni, pensieri, sentimenti, intuizioni. La sensazione ci dice che qualcosa è, ma non ci dice che cosa è. Il pensiero ci dice che cosa è quel qualcosa. Il sentimento da valore a qualcosa. L'intuizione è il possibile sviluppo futuro di una situazione. A questo punto Jung paragona i quattro contenuti principali della coscienza (sensazioni, pensieri, sentimenti, intuizioni) ai quattro punti cardinali. Come i punti cardinali danno ci danno l'esatta collocazione secondo la latitudine e la longitudine, così i contenuti della coscienza ci orientano nel tempo e nello spazio. Comunque il tema della discussione era sul razzismo, al riguardo suppongo che alla radice del problema sia l'immigrazione. Inizialmente c'erano le popolazioni nomadi e le popolazioni stanziarie. Le popolazioni nomadi sono sempre state viste con sospetto e disprezzo da quelle stanziarie. La nascita degli Stati Uniti d'America ha fatto esplodere il fenomeno dell'immigrazione con l'insediamento dei pilgrim e con l'immigrazione forzata della popolazione africana. Da una parte c'è il cosmopolitismo, dall'altra un istinto atavico della razza animale e dell'uomo: la guerra per il territorio. |
28-02-2011, 19.12.12 | #88 | ||||||
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Riferimento: Parliamo di razzismo.
[quote=Giorgiosan]Ridiamoci su che è meglio.
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Mi hai osservato che nell'elenco di ideologie propedeutiche al razzismo, non avevo inserito la lotta di classe: il fatto è che la cosiddetta lotta di classe teorizzata dal manifesto comunista di Marx ed Engels, non si proponeva scopi di razzismo alcuno...tanto meno antisemita, Il focus del manifesto verteva sulla ricomposizione dell’antagonismo borghesia/proletariato. Purtroppo la storia ci insegna che i filosofi, con tutta la loro dialettica, sono eccezionalmente ingenui per cui Marx ed Engels mai avrebbero pensato che il loro manifesto avrebbe costituito scusante o giustifica alla pseudo “dittatura del proletariato” di Stalin…tutto il contrario di ciò che essi preconizzavano. In nome del proletariato, appunto, Stalin e soci si diedero un gran da fare per eliminare nemici ed oppositori veri o supposti, non dico a migliaia, ma a milioni di milioni. Analoga pulizia facevano intanto Mao in Cina ed i Kmer Rossi in Cambogia...ecc... Il focus di una tale involuzione leninista-stalinista del socialismo (dittatura del proletariato) non era specificamente orientato sull'antisemitismo di stato. L’antisemitismo, in realtà, germogliava "ab antico" nel cuore di certi strati della polizia, della gerarchia politica e di alcuni strati della popolazione meno evoluta... come in altri paesi del resto...anche se tutt’altro che comunisti. Nella Germania nazista, infatti, in modo eclatante, il focus era specificamente orientato proprio all'antisemitismo con le tragiche note conseguenze. Ma non possiamo prendercela con Wagner assolutamente ignaro che le sue musiche avrebbero fatto da sottofondo e colonna sonora alla propaganda ed ai crimini di Hitler. Il “rimpallo” accennato starebbe nel fatto che mentre io attribuivo alla chiesa cristiano/cattolica una qualche responsabilità di germinazione razzista per l'accusa di deicidio al popolo ebreo... (accusa universalmente riconosciuta)....tu sollevavi, forse pensandomi Marxista, l'idea che una qualche pulsione razzista fosse alla base della travaglio di fondazione del partito socialista europeo a fine ottocento. La cosa mi parve abbastanza avventata...anche se la repressione contro gli ebrei era già da allora in voga...sostenuta dalle polizie di stato, dalle gerarchie dall'esercito e dagli strati borghesi della popolazione che vedevano negli ebrei, temibili concorrenti nelle banche e negli affari. Ma la sinistra socialista era comunque contraria: vedi il caso "Dreyfus" in Francia e il "J'Accuse" di E. Zolà autorevole scrittore socialista. Citazione:
Il governo cinese si avvale della organizzazione di controllo statale strutturata dal vecchio partito di Mao, ma l’ideologia perseguita è costituita da un misto fra un rimasuglio marxista di facciata ed il richiamo al confucianesimo col risveglio dell'orgoglio dell’antico impero Ming. Nel campo imprenditoriale e lavorativo viene esercitata la più sfacciata oppressione sui lavoratori privi di difese sindacali, esposti ad ogni pericolo sul lavoro, con lunghi turni di lavoro e bassi stipendi, ecc…da cui l’invasione dei prodotti cinesi e la delocalizzazione in Cina delle imprese. Sembra tuttavia che negli ultimi tempi gli stipendi comincino ad aumentare proprio per esigenza di mercato interno: i cittadini devono spendere incrementando il consumismo. Ovviamente, come sempre nei regimi autoritari, i funzionari statali godono di ogni privilegio. Ma questo accade anche nelle democrazie. Comunque non mi consta compaiano, in Cina, rigurgiti razzisti In ogni caso, con tutto questo, il socialismo originario di Marx ed Engels c’entra ben poco. Citazione:
Non voglio dire che stravolgi, ma si è verificato un quì, quò, quà e veramente non ho detto cio’ che tu riporti. Ho solo detto che non avevano sempre riscontro le tue affermazioni apodittiche secondo cui “dalla ingiustizia non può scaturire la giustizia o che non è possibile raggiungere traguardi nobili con mezzi ignobili.” Ho semplicemente osservato che a volte invece e fortunatamente la cosa si dà: dal male puo’ anche scatrurire il bene! Non per niente ho citato gli aforismi cristiani relativi alla “strada dell'inferno lastricata di buone intenzioni e viceversa o che le vie del signore sono infinite”. Citazione:
Comunque un conto era la lotta di classe e un conto erano i regimi stalinisti dell’Europa dell’est e della Russia. Ma dovresti rileggere i miei post: non ho attribuito colpe di ogni male al cattolicesimo. Ho solo richiamato il fatto del popolo deicida come origine prima dell’antiebraismo in occidente con conseguente costituzione dei ghetti nelle principali città europee…ecc… A dir il vero stiamo parlando di razzismo e di sue cause ed epigoni, non delle buone opere del cristianesimo! In altra occasione citerò le buone opere della Chiesa Cattolica…che pur ci sono...credo! Per inciso, non mi ritengo un mangiapreti di grande efficacia…dato che mi sento più partigiano delle colombe che dei falchi. Citazione:
Citazione:
Effettivamente ci andarono di mezzo anche molti ebrei, ma i pogrom erano già una tradizione zarista. Stranamente molti ebrei erano comunisti e facevano anche parte delle gerarchie…magari in incognito. Comunque quello si Stalin era un sistema artigianale: nulla a che fare con la sistematicità, l’organizzazione, l’efficacia del metodo tedesco rivolto ad ogni popolo non ritenuto ariano o agli individui ritenuti di impedimento o di decadenza per la pura razza tedesca. . |
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02-03-2011, 21.06.58 | #89 | ||||||
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Riferimento: Parliamo di razzismo.
Citazione:
Ma non è forse per sforzarci di comprendere, per lo meno di conoscere, le reciproche ragioni, che partecipiamo a questo forum? Forse è nel non sapere o voler comprendere, nel non mettersi nei panni dell’altro che stanno le profonde ragioni del razzismo, o forse nella “coscienza” di una propria supposta superiorità morale...spirituale! Citazione:
Dovrò trovare un equilibrio…d’altra parte è sempre difficile smuovere un neurone…direi impossibile. Prova un po’ a convincere un razzista! Infatti…non sono io che sono razzista…sono loro che sono negri! Credo sia una battuta dei tempi di Martin Luther King , magari dei tempi di Gandhi! Citazione:
Credo invece che niente che prescinda dalla evoluzione biologica e culturale della specie possa essere di nostra pertinenza. Di conseguenza anche la coscienza morale (il pensare e sentire morale) si esplica nell’ambito della autocoscienza comunque del nostro processo cerebrale…ove si elabora la coscienza di sé per tutto ciò che siamo e sentiamo: si tratta sempre di quei 10 miliardi di neuroni, che…tutti insieme o per commissioni dedicate e gruppi ad hoc,…discutono ed elucubrano fra di loro e ti dicono cosa fare, pensare, sentire e scrivere o anche criticano/apprezzano…ti dicono persino chi sei …ti gratificano o deprimono…per qualche mala/buona azione/sensazione, pensiero o idea tu voglia esplicare o reprimere…o anche replicare nei confronti del loro elucubrare. Citazione:
Vorrei sapere, in ogni caso, in che consista la “campagna anticattolica”: sciapa per giunta! ….Non vorrei si trattasse della oramai usuale macchina del fango! Me ne manca la coscienza…la mia autocoscienza non la contempla. Citazione:
Mi deprimi un po’! pensavo di aver espresso qualcosa di più, ma evidentemente la mia capacità comunicativa è infima. Per la questione spirito/materialismo siamo alle solite: il nostro antenato fu creato dal fango o ci siamo autoformati?…questo è il dilemma! Potremmo discuterne all’infinito! …ma inutilmente, credo, dato che le nostre preconcette credenze circa il clic iniziale paiono irrevocabili. Pensavo però non si pretendesse ricorrere all’intervento extra ad ogni piè sospinto. L’accusa di materialismo, ad. es.,mi pare carica di un certo spregio…come di un pensare/sentire di ordine inferiore…privo di afflato emozionale/spirituale che non potrebbe certo derivare dalla vile materia! In analogia l’uomo non potrebbe evolversi dalla immonda scimmia o sua emula? Sconveniente? Che sia di quì che ebbe ed ha origine, fra l’altro, l’ideologia razzista? Dallo spregio per il portatore di idea/cultura diversa e non conforme…non figlio di uomo, ma di scimmia? Ma, a dir la verità sono di avviso diverso….sono piuttosto dell’idea che l’ideologia razzista abbia le sue origini in manipolazioni politico/economiche/religiose che, sollecitando la pulsione allo spregio per il diverso, ne hanno decretato l’inferiorità psicosomatica quindi anche legittimata la depredazione e l’oppressione…dell’inumano. Citazione:
Lo straordinario è che fra lo stato di materia iniziale e quello finale si realizzi anche il pensiero cosciente con annessi e connessi. E’ il miracolo della interazione e trasformazione della materia, oltre che in energia, anche in pensiero, coscienza e sentimento! Il fatto che, oggi, pur sapendo molto, abbiamo coscienza di non conoscerne appieno il funzionamento, non significa che non lo conosceremo domani: o dobbiamo sempre bussare alla porta di Dio? Quanto alla scienza…la scienza sperimentale galileana si esplica nell’ambito della fisica: è un limite e una garanzia. Infatti è certo noto che le ipotesi e le teorie si concretizzano attraverso il calcolo puro, eventualmente statistico e/o per sperimentazione sistemica, predizioni verificabili e ripetibili o per l’esistenza e funzionalità di eventi teorizzati per ricaduta da intuizioni passate. Se mancano queste possibilità manca la scienza: non si può scientificizzare un sentimento o la coscienza di essere cristiano o ebreo o razzista....ecc...! Tuttavia molti saperi, non propriamente scientifici, hanno pure una loro nobiltà e valore, ma occorre una certa prudenza e circospezione nel riconoscerne la veridicità o l’agibilità… La pura logica, ad es., non è di per se garanzia di veridicità dimostrata e gestibile! Anche il razzismo ha preteso, in passato, fin quasi alla metà del secolo scorso, di aggrapparsi ad una giustificazione scientifica, ma l’affinarsi della indagini biologiche ha decretato l’inesistenza di diversità di razze nell’ambito della specie Homo Sapiens Sapiens. La stessa diversità del colore della pelle o del taglio degli occhi non ha riscontro in corrispondenti gruppi uniformi di tipi DNA, tale da giustificare una diversità di razza come poteva essere fra il Nehanderthal e l’HS di oltre 100.000 anni fà. Anzi possono darsi diversità maggiori fra esemplari di HSS di uno stesso colore o dagli stessi occhi a mandorla che non fra esemplari caucasici a confronto di asiatici o africani.. Ne deriva la pari dignità, per diritti e doveri, dell’essere umano…HSS, in toto.. |
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13-04-2011, 10.38.37 | #90 |
Ospite
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Riferimento: Parliamo di razzismo.
Nessuno e' perfetto. Ciascuno ha qualcosa di diverso da offrire.
l problema del razzismo affligge qualunque paese del mondo. Sapete cosa ho notato? Che in paesi dove non esiste un'identita' propria come ad esempio in Australia o in USA il razzismo e' una piaga sociale. In paesi come l'Italia, ognuno ha le sue opinioni, ma c'e' ancora quel senso di rispetto incredibile nei confronti dell'essere umano di qualunque natura sia. Il razzismo e un fattore di ignoranza, poca cultura e poco viaggiare che purtroppo si tramanda di generazione in generazione. |