ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
16-11-2008, 20.00.51 | #72 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
|
Riferimento: Parliamo di razzismo.
Citazione:
Ma io credo che il pensiero può ancora molto e non appena avrà rotto le catene che lo stanno imprigionando ci porterà ancora meraviglie. |
|
16-11-2008, 21.28.27 | #73 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Parliamo di razzismo.
Citazione:
Quando una persona si definisce socialista si può senz'altro fare riferimento ad una ideologia nota e comune a molti individui. Lo stesso quando dici che sono cattolico...e lo sono. Ciao Ultima modifica di Giorgiosan : 16-11-2008 alle ore 22.16.26. |
|
16-11-2008, 22.30.52 | #74 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
|
Riferimento: Parliamo di razzismo.
Citazione:
L’ho già scritto e lo ridico: vedo molte cose che reputo giuste nell’ideologia socialista ma questo non basta a farmi desiderare di fregiarmi con quell’etichetta. Ti dirò di più odio tutte le "etichette", da quella da “saggio” a quella da “stolto” passando per le innumerevoli modificazioni che stanno nel mezzo. |
|
13-02-2011, 19.55.50 | #75 |
Cioraniana Incrollabile
Data registrazione: 04-07-2010
Messaggi: 154
|
Riferimento: Parliamo di razzismo.
Aimè Cèsaire (Martinica)
Leopold Sedar Senghor (Senegal) I padri della filosofia "nera" che a partire dagli anni '50 (con studi di metafisica legati alle tradizioni culturali africane e non greche, a cura di Kagame) teorizzano il concetto di Nègritude partendo da concetti esistenziali e fenomenologici....appoggiati anche da Sartre.. Bellissima questa frase di Senghor.... specialmente l'ultima frase!- con cui concordo pienamente- "Coscienza di essere nero, semplice riconoscimento di un fatto che implica accettazione, presa in carico del proprio destino di nero, della propria storia e cultura. è innanzittutto una negazione, il rifiuto di assimilarsi e di perdersi nell'altro.Il rifiuto dell'altro è affermazione di sè" Abdal Rahman Badawi (Egitto) Muhammad Aziz Lahbabi (Marocco) coniugano l'ESistenzialismo con tematiche religiose islamiche (Lahbabi) o irreligiose (Badawi) questo è quel poco che ho trovato.su una vecchia enciclopedia relegato sullo "scaffale polveroso". e mi è piaciuto molto. ci fosse meno "filosofia bianca" ultrafamosa -se non delirante, penso a Weininger......e più autori non europei-americani, pubblicati qui.... |
15-02-2011, 10.30.23 | #76 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Parliamo di razzismo.
Citazione:
E in effetti credo che ci sia per ogni "colore" questo rifiuto nei confronti degli altri "colori". Sembrerebbe questa la base, se fraintesa, di un larvato razzismo. Ritengo che l'istinto animale ci segnali come "pericoloso" un essere dal colore della pelle diverso. La presa di coscienza, però, permette di relegare questo istinto e di comprimerlo senza però mai farlo scomparire. L'orgoglio, sia esso "bianco" o "nero" o di qualsiasi altro colore, stimola l'orgoglio degli altri e questo può dare nuovo vigore e giustificazione a quell'istinto che una coscienza evoluta intende reprimere. Gli interscambi di qualsiasi tipo e la promiscuità etnica provvederanno col tempo ad uniformare i colori: i "bianchi" sono destinati a cambiare colore come i "neri" e l'umanità forse si troverà un giorno con un colore indefinito ma universale. In attesa di quel giorno, se verrà, prendiamo ciò che è buono da ogni cultura, tradizione e colore e scartiamo il resto. Personalmente mi regolo così. Ultima modifica di Giorgiosan : 15-02-2011 alle ore 19.24.44. |
|
17-02-2011, 20.56.52 | #77 | |||||||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
|
Riferimento: Parliamo di razzismo.
Citazione:
Solo una cultura in crisi, o menti scarsamente informate (o troppo) invocano e preconizzano adeguamenti a culture inusitate e lontane… Prevalente sugli altri, e ancora ne godiamo o ne soffriamo gli epigoni, si è affermata in un non lontano passato, la cultura del colonialismo, con la coscienza e l’orgoglio di essere bianchi. Cosa ottima in sé, ma una tale coscienza è culminata, purtroppo, nella ideologia del superuomo e nella esaltazione della pura razza ariana…con le eclatanti tragiche conseguenze che ancora ricordiamo nei vari giorni della memoria. Citazione:
Comunque, allora, inferiori o schiavi, non erano solo i neri…schiavi erano i vinti e brutti e malvagi erano i nemici … solo perché nemici. Il “bianco” è apparso ed è esploso col colonialismo quando, per l’intero pianeta, si evidenziava il superiore potere bianco prevalente ed oppressivo sulla presunta inferiore umanità colorata: ma il concetto di razzismo non era neppure nato...per quanto praticato…tanto la superiorità bianca sembrava ovvia e riconosciuta. E, tanto più, tale superiorità, sembrava ovvia alla civilissima società degli stati sudisti in USA, tanto che il suo prevalere oppressivo, violento e invasivo sui neri schiavizzati, fece sì che si giungesse a (o era dovuto al…) pensare e trattare, una tale pseudo umanità, in emulazione al livello animale. Lo scopo intrinseco, era l’economia del cotone, ma la giustificazione che permetteva a quella società, per altri versi civilissima, un tale inumano esplicarsi era l’ideologia del razzismo mutuata dallo schiavismo comune nel vecchio mondo africano, arabo e orientale,... sostenuta da un formidabile autoego. l'idea razzista, costituì comunque un salto rispetto allo schiavismo tradizionale: promuoveva il superamento del semplice essere o meno schiavo... fino a prendere a bersaglio intere etnie o cosiddette razze inferiori ed era un passagggio ulterione vero l’inumano: se sei nero sei schiavo, comunque geneticamente inferiore ..non hai diritti...sei ripugnante e degenere! Razzismo, infatti, è pensare che un tale “pensare” fosse, e sia ancor oggi, “veridico”…tanto che il diverso o chiunque oggetto di razzismo, ecc…, fosse, e sia ancor oggi per alcuni,…i razzisti appunto,… pensato e sentito non solo o semplicemente come "inferiore", ma anche come ripugnante e atavicamente depravato…incapace di un pensiero elevato, ma capace solo di pensieri furbescamente intriganti e malevoli. Il primo sentimento che il razzismo inietta nella cosiddetta "razza inferiore", deprivata delle propria coscienza di umano, è la vergogna: di fronte a me tu sei geneticamente inferiore e non devi solo dispiacerti, ma devi vergognarti di esserci…scarto degenere dell'umanità per come sei... nell'apparire e nell’ intimo sentire...non recuperabile all'umano consesso. Era così resa impossibile o frustrata sul nascere, ogni ribellione: i vermi, consci di essere vermi, non possono sollevarsi a pretendere di non essere vermi! Di qui l’esigenza, finalmente concepita, espressa ed evidenziata dai leader neri, alcuni geniali, di un reattivo riscatto dell’orgoglio nero esaltante il valore intrinseco della “negritudine”… valore che, se pur ancora oberato da ingiusto peso sociale, è pari, se non superiore, per dignità e valore, alla “bianchitudine” come espresso dalla frase citata da femmefatale: "Coscienza di essere nero, semplice riconoscimento di un fatto che implica accettazione, presa in carico del proprio destino di nero, della propria storia e cultura. E’ innanzittutto una negazione, il rifiuto di assimilarsi e di perdersi nell'altro. Il rifiuto dell'altro è affermazione di sè" Citazione:
l'esaltazione della negritudine non è inutile tuttavia se, considerata come mezzo e varco di passaggio verso il reciproco riconoscimento, ha permesso la elezione in USA del presidente di colore. Citazione:
Ma crederei, piuttosto, che ci sia qualcosa di più e di diverso: le nostre originali pulsioni di prevalente carattere difensivo nei confronti del supposto o reale pericolo del diverso, furono e sono sollecitate e orientate da ideologie costruite ad hoc, che poco hanno a che fare con la genetica, come… ad es.: 1)-Il popolo deicida inventato dal cristianesimo. Popolo ancora esecrato in certe preghiere cattoliche del XX secolo… 2)-La bubbola dei protocolli dei Sette Savi di Sion: documento pseudo segreto esplicante il complotto ebreo contro l’umanità a giustificare ogni repressione e depredazione dei beni degli ebrei..magari le stragi nei ciclici pogrom antisemiti russi, polacchi, ecc... 3)-Le persecuzioni di menti eccelse atavicamente formate nella analisi e discussioni sulla Torah, originarie degli “shtetl” della sterminata pianura russo/polacca: degli apporti di tali menti ancora usufuiamo nella scienza, nella economia, ecc... 4)-Iniezione nell’immaginario collettivo dell’idea di genetica inferiorità intellettuale dei popoli semiti e afroasiatici… giustamente colonizzati dal benefattore bianco fautore di civiltà. 5)-l’immaginaria animalità dei deportati africani, schiavizzati nei campi di cotone del sud degli Stati Uniti: una tale animalità ripugnante e degenere nell’essere nero è rimasta a lungo nell’immaginario collettivo dei popoli bianchi…e, vagamente forse, rimane ancor oggi. 6)-La propaganda nazista ha colmato la misura con la rappresentazione dell’ebreo grifagno assimilato al topo di fogna, infetto e infettante, che giustamente occorreva distruggere: per un popolo romantico dal cuore puro, amante di Wagner, il fumo dai camini dei forni crematori era il segno che le diligenti autorità sopperivano alla bisogna. Citazione:
Esiste, invero, una primigenia paura del diverso. Ma solo l’innesto di culture depravate e distorte, esplicate, diffuse e messe in atto dalle lobby dei poteri, politici ed econimici, per specifici scopi...di dominio, di diversione, di depredazione, di sfruttamento, per puro odio e farneticazione di un maniaco, ecc… ha dato luogo in passato a larghi movimenti razzisti con idee che ancora si manifestano a sprazzi nelle menti più suggestionabili o meno preparate. Infatti, è sempre possibile che una propaganda ben orchestrata e condotta coi formidabili attuali mezzi di comunicazione, possa suggerire alle menti meno vaccinate di un popolo, ignare dei trabocchetti della comunicazione, idee tarlocche e fanatiche pulsioni...creando addirittura specifiche culture ad hoc… Ne abbiamo sperimentati svariati esempi nel secolo passato e ancora altri, nell’attuale, ne stiamo sperimentando. Citazione:
Può essere, in analogia, che una cultura livellata, una biologia uniforme, non producano più niente. Nell’ambito della globalizzazione insorgeranno invece, o torneranno, vecchi localismi, movimenti di difesa delle proprie diverse identità…e, già sono in corso, secessioni regionali, protezioni dei dialetti o di specifiche culture, ecc…Magari tutto ricomincia da capo: dal caos indistinto…nuove entità organizzate…insorgeranno! Citazione:
Mi pare oggettivamente difficile! Nemmeno sappiamo cosa sia il “buono”! Tant’è che, pur essendo noi stessi in questo forum di non infimo livello culturale, assai spesso siamo di avviso reciprocamente contrario per quasi tutto. Infatti avevo iniziato col concordare con questo post, ....ma poi... , tuttavia, in fondo, le mie non sono che precisazioni. Ciaociao |
|||||||
18-02-2011, 10.19.01 | #78 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Parliamo di razzismo.
Citazione:
Al contrario: i meticci sono più vitali. Non ti preoccupare, l’entropia culturale, finchè ci saranno anche solo due persone non si produrrà: tot caput tot sententiae. Citazione:
Il buono è ciò che ognuno reputa tale per se stesso e per il prossimo, nella propria coscienza. Citazione:
Non è possibile raggiungere traguardi nobili con mezzi ignobili né la giustizia con l’ingiustizia. Citazione:
Hai dimenticato di mettere in lista l’ideologia della lotta di classe che dopo aver mietuto milioni e milioni di morti ha procurato e procura all’umanità dolore e ingiustizia. |
||||
18-02-2011, 20.16.34 | #79 | |||||
Ospite abituale
Data registrazione: 21-02-2008
Messaggi: 1,363
|
Riferimento: Parliamo di razzismo.
Citazione:
Idem per la cultura...solo la scienza ci salverà. Citazione:
Per inciso...è strana la teologia cattolica: esalta il libero arbitrio e l'autonomia delle coscienze, ma poi dice come deve essere...ciò che in coscienza è buono e ciò che in coscinza è cattivo. Il guaio è che non sempre ci prende. Nonostante ciò la Chiesa si autonomina a guida delle coscienze: infatti mica possiamo lasciare le coscienze senza guida! Il fatto è che anche la coscienza è un fatto culturale e inevitabilemte tende all'omologazione a un modello..al massimo ai due o tre modelli prevalenti: ne abbiamo una chiara visione in questi ultimi tempi con la radicalizzazione delle opposte visioni. Citazione:
Io volevo solo dire che con l'esaltazione della "negritudine" da parte di movimenti neri più o meno violenti (pacifica e geniale senz'altro la leadership di Martin Luther King) i neri d'america hanno fatto un notevole salto in avanti fino alla elezione di un presidente di colore...inimmaginabile fino a pochi anni addiretro. Citazione:
D'altra parte la stessa dottrina ecclesiastica non dice forse che le vie del Signore sono infinite o, in contrario, che le strade dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni? ...o sono solo banalità? Citazione:
D'altre parte anche il liberalismo sfrenato, conseguito alla caduta delle ideologie, ha portato e porta all'eccesso opposto: concentrazione delle ricchezze, squilibrio ecologico ed estensione della povertà nel mondo da cui, forse in modo meno palese, ma non meno reale, non possono che conseguire lacrime e sangue ...dolore e morte. |
|||||
20-02-2011, 11.48.14 | #80 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Parliamo di razzismo.
Citazione:
Quanto ai principi, la chiesa ed ogni altra fonte morale propone e la coscienza dispone. Se non c’è libertà di coscienza non esiste morale. La coscienza va seguita anche se sia erronea, recita il C.V.II. Citazione:
Citazione:
In realtà risale a Bernardo di Chiaravalle come ci fa conoscere Francesco di Sales “ Non vi turbate per il detto di san Bernardo che l’inferno è pieno di buone intenzioni e proponimenti” E’ sempre questione d’interpretazione, che può essere banale o meno e lo stesso vale per "le vie del Signore sono infinite". Molti uomini e donne sebbene sia difficile (o azzardata come dici) da praticarsi ne hanno dato un riscontro (come dici): “Yes we can” Citazione:
"Le radici del razzismo si trovano in Marx ed Engels" ha detto un socialista di nome Jean-François Reve accademico di Francia, e ancora: "Secondo i fondatori del socialismo, la superiorità razziale dei bianchi è una verità "scientifica". Con riferimenti precisi... All'inquinamento contribuiscono molti fattori ma gli stati con economie liberiste non sono più responsabili di quelli a regime marxista, come dimostra la superinquinante Cina. Ultima modifica di Giorgiosan : 20-02-2011 alle ore 16.26.38. |
||||