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09-01-2005, 23.40.14 | #77 |
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Ringrazio Ygramul per l'intervento, praticamente richiesto, soprattutto perché inserisce nella discussione un aspetto importante delle dispute che vanno a modificare i panorami culturali personali e pubblici: la sostanziale separazione tra cultura professata, cultura ricevuta od appresa, e comportamenti pratici di senso del tutto opposto. Questa ipocrisia, valida per ognuno in misura diversa a seconda degli aspetti della propria visione del mondo che sono in discussione, e a seconda delle attese conseguenze che un comportamento avrà sulla propria vita privata, rende molto più difficile qualsiasi tentativo di promuovere cultura che nel contempo non tenga conto della necessità che all'istruzione debba necessariamente seguire (o meglio accompagnarsi) la pratica.
Nel contempo evidenzia come qualsiasi tentativo di fare cultura, inteso come desiderio di promuovere non solo conoscenze ma pure comportamenti, necessità inevitabilmente di sistemi di feedback che rendano tutti consci di come la violazione dei principi a cui ci si dichiara possa essere presto portata a conoscenza degli altri, dunque del fatto che il comportamento ipocrita possa essere subito scoperto e reso innocuo il suo esecutore. Quest'ultimo periodo, però, introduce in problematiche di privacy cui non mi addentro, dunque vi prego di prendere alla leggera le mie affermazioni in merito. |
10-01-2005, 21.02.37 | #78 |
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Sarà anche strano che Pera si sia apparentemente dimenticato del suo "maestro di cultura e di vita" in ambito politico. Ciò non toglie che continui ad essere considerato il più quotato allievo di Popper così come Aristotele fu il più quotato allievo di Platone, comprese le contrarietà.
Inoltre io non lo condannerei in quanto, a differenza degli altri politici, si è sempre mostrato coraggioso di esternare i propri concetti, anche al di là del politically correct. |
11-01-2005, 00.19.58 | #79 |
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finiamo con la frutta
Caro Tornelius
ammesso che si intenda la stessa cosa per "quotato allievo", ogni allievo è libero di dissentire dal maestro, anzi, il buon maestro è quello che stimola l'allievo a rendersi indipendente dai suoi insegnamenti e a seguire la propria strada. A me non dà fastidio che Pera, o altri, abbiano il coraggio di dire cose che possono urtare la comune suscettibilità: lo faccio spesso anch'io. Ciò che non piace è l'uso di un nome, che ha acquistato rinomanza per alcune idee, per promuoverne invece di opposte, cosa che mi ricorda troppo alcuni trucchetti usati dai maghi della pubblicità per abbindolare il consumatore. Pera è liberissimo di sostenere tutte le idee che reputa opportune, è pure liberissimo di cercare di abbindolarci (il che non significa dire che lo faccia davvero). Tuttavia l'uso della filosofia popperiana per avallare posizioni che la filosofia popperiana stessa invece combatte, beh, mi sembra indice quanto meno di incoerenza, e l'incoerenza segnala SEMPRE che c'è sotto qualcosa che non torna, soprattutto quando poi si cerca di nasconderla. Comunque, visto che vorrei limitare i mie interventi "politici" ad altri thread, prego a chi si sia trattenuto nel leggere questo di considerare "Pera" un esempio alla stregua del "Socrate" negli esempi di logica. Ed il dibattito alla stregua di esempio di dinamiche d'influenza reciproca tra diverse posizioni culturali, il cui risultato, quando va bene, porta ad un reciproco mutamento delle posizioni originali; quando va male, vede ognuno arroccato su posizioni che non intende abbandonare. Un saluto Giovanni |
11-01-2005, 12.51.50 | #80 |
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Rispetto la tua opinione però vorrei anche che considerassi che un Presidente del Senato, per quanto sia considerato la seconda carica del Governo, comunque non può uscirsene di punto in bianco per creare la "società aperta". I suoi poteri non sono così estesi come si possa pensare, e questo è un bene in quanto garantisce la stabilità della Repubblica. E poi le idologie ormai non le vuole più nessuno dopo aver visto i risultati del marxismo che doveva essere il paradiso in terra.
Comunque il rispetto per Popper, Pera l'ha sempre mantenuto; basti sentire le sue lezioni all'università di Pisa(vabbè ormai non ha molto tempo per fare il prof) oppure leggere il famoso libro "Popper e la scienza su palafitte". Beh, direi di chiudere la nostra dissertazione e ritornare al tema del 3d(che poi a pensarci bene non siamo mica tanto OFF), tanto vedo che ognuno rimane nelle sue posizioni, cosa comunque non da buttare... |