ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
22-07-2006, 22.47.29 | #64 |
Utente bannato
Data registrazione: 17-06-2004
Messaggi: 421
|
non sulla terra dove appunto vi è la gramigna, e ve n'è in abbondanza; ma il regno di Dio comincia già da questa vita se abbiamo la pace, l'amore e la carità di Cristo. per questo, il regno dei cieli così come l'inferno non è altro che la prosecuzione del nostro cuore da questa vita a quella eterna.
|
23-07-2006, 13.13.59 | #65 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
|
Paradiso e inferno ovviamente non esistono.
Del resto se esistessero quale assurdo suplizio sarebbe per noi rimanere in........Eterno in un luogo ad attendere il.........nulla, poichè eterno è appunto eterno ossia senza fine. Inoltre non avremo neanche il libero arbitrio di scegliere la cosa che ci rende veramente liberi a questo mondo: Scegliere di morire. Scegliere di morire, benchè a primo impatto possa sembrare un affermazione negativa in realtà è il fulco della libertà. E la possibilità di uscire, dal sistema in cui ci si trova. E la libertà di uscire, se non ci piace, da una prigione che ci fa soffrire e ci ingabbia. Il semplice fatto che tutte le civiltà del mondo pur vivendo in luoghi diversi tra loro non essendo in contatto tra loro contemplavano l'idea di una vita dopo la morte già ci fa capire come questa sia una necessità psicologia dell'uomo. Inoltre quale assurda arroganza sapere che pochi anni prima non eravamo assolutamente nulla e poi invece dovrebbo essere....in eterno. L'uomo è proprio arrogante quando cerca di conquistarsi queste visioni ideali così palesemete false. Il paradiso e inferno inutili quindi? No. Essi ci hanno permesso di controllare i nostri istinti animali, di progredire ed evolvere una civiltà con la paura di una pena dopo la morte per chi infrangesse le regole. Oggi la cività è quasi matura. Quando lo sarà completamente paradiso e inferno avranno assolto il loro compito e non ci serviranno più. Ringraziomoli per averci dato la civiltà, ma ricordiamoci, comunque, che esse sono congetture, un illusione creata da noi stessi che vive in noi stessi. |
23-07-2006, 21.42.49 | #66 |
Utente bannato
Data registrazione: 17-06-2004
Messaggi: 421
|
"Scegliere di morire, benchè a primo impatto possa sembrare un affermazione negativa in realtà è il fulco della libertà.
E la possibilità di uscire, dal sistema in cui ci si trova. E la libertà di uscire, se non ci piace, da una prigione che ci fa soffrire e ci ingabbia"alessiob secondo questa visione della vita (che non ci piace dunque della morte come liberazione) praticamente rimarrebbero in vita ben pochi (chi se la spassa, magari neanche quelli per le frustrazioni e la noia che comporta una vita benestante). se morire equivale a libertà, dunque la vita è una costrizione, una prigione. ma questo è un pensiero proprio di morte, figlio dell'egoismo, senza piu speranza, riscatto, solo orrore. pensare dunque di vivere solo per se stessi e se non si raggiunge la felicità o uno scopo che te la da (una volta raggiunta comunque già la si perde perchè sempre alla ricerca di altro) tanto vale togliere le tende. ma c'è sempre qualcuno che ha bisogno di noi e proprio perchè creati per amare, anche nella sofferenza se sappiamo accettarla potremo donarci agli altri magari facendo loro vedere cosa è veramente bello della vita e del perchè vale viverla sino in fondo. chi è senza Dio non vuole che nemmeno il prossimo abbia il diritto di vivere, bensì di morire. la "libertà di uscire" è stato detto. se non sei amato vuoi mettere il liberarti da questo dolore in un colpo solo? buttati dal quinto piano alla faccia dell'arroganza del mondo che ti vuole vivo. non so perchè alessiob ma mi sembra di risentire quella favola (cosi mi hai detto) di Adamo ed Eva dove il serpente per ingannarli li assicurò:"ma no, non morirete affatto, sarete anzi come Dio". si dovrebbe imparare dalle favole. quanta arroganza questa sì. l'amore ha sconfitto la morte e la disperazione. perchè temere un eternità d'amore quando di questo e per questo dovremmo e vorremmo vivere? gli imbonitori di morte se ne stiano ben nascosti altrove, nelle proprie tenebre. |
24-07-2006, 12.52.47 | #67 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-10-2005
Messaggi: 366
|
il regno di dio e un regno di vivi non di morti.
e un luogo di vita non di noia. e un luogo di amore.non sei stato mai innammorato ale?mi spiace per te,allora avresti compreso, che la persona di cui sei innammorata ti da solo voglia di vivere,e non di morire,di essere eterni in quest'amore e non per un periodo. l'amore non e solo,marito e moglie,anche,padre,madre,figli parenti ed amici. vero e che il figlio uccide il padre ed il padre uccide il figlio e tante altre similitudini,si puo' contare sulla misericordia del signore,che valuta ogni singolo caso con misericordia e giustizia. nel regno ce solo amore, e l'amore rende liberi. cristo ci promise il centuplo di madri, padri,sorelle,dimore,terra. non e il sangue che vincola la paternita ma l'amore. gli fu detto ci sono tua madre e i tuoi fratelli,lo sono perche fanno la volonta di dio,(diversamente non gli apparterrebbero). chi a un cuore di odio va assieme agli odiosi,chi a un cuore di amore va insieme ai cuori di amore,per questo il regno di dio e indivisibile. |
24-07-2006, 17.40.29 | #69 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-10-2005
Messaggi: 749
|
Rispondo a shakespeare: "secondo questa visione della vita (che non ci piace dunque della morte come liberazione) praticamente rimarrebbero in vita ben pochi."
A quanto pare non hai capito nulla di ciò che volevo dire. La libertà di morire non significa volere morire. Significa solo avere il potere di farlo, nel caso lo si volesse fare. Io non sono mai stato in america, ma so che volendo potrei andarci quando lo desisererei. Con questo non vuol dire che io andrò per forza in america. La semplice idea della possibilità ci rende veramente liberi. Se noi sapessimo di NON poter morire vivremmo in un inferno. Sapremo per esempio che se ci ritrovassimo in una condizione di estrema sofferenza, questa durerebbe in eterno, e noi non potremo fare altro che soffrire. |
24-07-2006, 18.45.35 | #70 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-05-2004
Messaggi: 1,885
|
Salve,
i buoni da una parte sono i cattivi dall'altra. Quale di queste due frasi è da te accettabile: 1:"I martiri partigiani massacrati dalla follìa omicida dei criminali nazisti.!" 2:"I martiri del terzo Reich massacrati dalla furia omicida dei partigiani comunisti." Kant. |