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30-03-2006, 15.36.33 | #82 |
Ospite abituale
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" quanto a parlare in aramaico p altre lingue, la prima volta che osservai un grupppo di carismatici, fuggii spaventata!!
opera delo Spirito Santo , gente che pregava in altre lingue piangendo? fanatismo di massa ? satanismo o spiritualismo??? meglio stare alla larga mi dissi da questo covo di fanatici...... non era quella la mia strada..... e non voglio giudicare ma quanti di loro parlano altre lingue come tu citi per gli assatanati???? |
30-03-2006, 21.24.50 | #83 | |
Utente assente
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Aleksandr... È proprio prendendo la Bibbia intera che manca un riferimento chiaro e tondo ad una eventuale dottrina del purgatorio. Le teorie a riguardo non hanno basi solide, ma necessitano per forza di cose delle congetture, per spiegazioni eventualmente plausibili, ma non presenti esplicitamente nella Bibbia. Prendendo i due passi più celebri, il secondo libro dei Maccabei è un deuterocanonico e quindi ha poco valore, mentre il passo spesso citato in 1Corinzi 3:9-15 non parla di purgatorio seguendo le interpretazioni sia degli ortodossi, sia dei protestanti. E se ora vuoi che ti faccia pure la contro esegesi di qualsiasi passo... Non ho né il tempo né la voglia di farlo... Se vuoi su questo sito trovi il commentario di tutta la Bibbia da parte di Matthew Henry, come anche di Jean Cauvin, che non credono (credevano) nel purgatorio. In inglese il tutto - chiaramente. Poi, volevo ancora precisare, che un conto è parlare di espiazione esclusivamente alla fine dei tempi prima di raggiungere la Gerusalemme celeste, quando tornerà Gesù e quando i morti resusciteranno, un altro è parlare di un luogo presente adesso in cui si purgano i peccati per quando arriverà il giorno finale... Sono due cose estemamente differenti. Ci sono peccati mortali e peccati veniali, questi ultimi non tolgono la grazia e non conducono quindi alla morte... (Aleksander) Un solo peccato è imperdonabile, la bestemmia allo Spirito Santo. Il resto è perdonabile... e chi pecca in un punto, tragredisce tutta la Legge. Non vedo quali distinzioni tu voglia effettivamente fare, o vedere tra un peccato all'altro. Se la Bibbia dice che digiunano per i morti, per quale altro motivo potrebbero averlo fatto se non per espiare le loro pene temporali? (Aleksander) Se mia madre muore, e io sto in lutto, secondo te perché sto in lutto? Per espiare i peccati di mia madre? No di certo, ma perché soffro per la perdita avvenuta. Allo stesso modo, gli ebrei digiunano per cordoglio... L'idea di purgatorio non è presente in quella gesta, la si deve aggiungere come cogettura: "Ah, ma magari fanno così perché blablabla....". Ma è solo un'ipotesi non presente croncretamente. Infatti gli ebrei non credono alla dottrina dei cattolici del purgatorio. Potranno credere in altre forme di purificazione, alla fine dei tempi magari, in cui tutti verranno lavati e avranno i cuori bianchi come la neve per poter entrare nella Sion, ma non credono alla dottrina dei cattolici. Sulla questione di Paolo, citarmi l'inno all'agape, non so cosa centri, dato che Paolo in quella circostanza fa solo capire come alla fin fine, la fede non l'avremo più bisogno per acquisire, per percepire l'agape, in quanto seremo un tutt'uno con Dio, con l'agape stessa. Tre cose sussistono: Fede, Speranza, e Amore, ma la più grande di queste è l'Amore. Ciò che poi Paolo vuol dire con "la fede opera per mezzo dell'agape", è che senza l'Amore di Dio la nostra fede sarebbe vacua. Nessun riferimento alle opere come giustificazione. Paolo continua ad essere esplicito: è per grazia che siamo salvi. Per ciò che concerne le parole in Romani 2:6... oltre al fatto che parla sempre e solo di giorno finale e non di purificazione subito dopo la morte, non sono contradditorie con la sua idea di giustificazione gratuita... Per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio. Egli renderà a ciascuno secondo le sue opere. In quanto le opere sono il riflesso della fede, chi ha fede ha anche le opere. Uno che ha le opere ha anche per forza di cosa pure la fede... Se invece uno ha poche opere (o non ne ha per motivi particolari), ma ha la fede, sarà salvato anche lui gratuitamente, per grazia. La grazia, è e rimane il punto centrale. E nella grazia non c'è posto per il purgatorio, e nemmeno per un purgatorio in cui le persone scelgono di andarci da sole... come se uno potesse scegliere quando entrare e uscire per purgarsi...! Scusate se non ho scritto cose sensate... stasera sono particolarmente stanco... Elia Ultima modifica di Elijah : 30-03-2006 alle ore 21.28.49. |
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31-03-2006, 10.24.28 | #84 | ||
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[17]Mi raccomando poi, fratelli, di ben guardarvi da coloro che provocano divisioni e ostacoli contro la dottrina che avete appreso: tenetevi lontani da loro. [18]Costoro, infatti, non servono Cristo nostro Signore, ma il proprio ventre e con un parlare solenne e lusinghiero ingannano il cuore dei semplici. (Romani Cap. 16) A chi si rifieriva San Paolo secondo te? Chi è che ha provocato divisioni sulla dottrina? I cattolici? O i protestanti e ortodossi? |
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31-03-2006, 12.30.25 | #85 | |
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Ultima modifica di Aleksandr : 31-03-2006 alle ore 12.40.10. |
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31-03-2006, 13.06.12 | #86 | |
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Per comprenderlo bisogna farne esperienza. Non avrei mai capito fino in fondo cosa potesse essere la preghiera in lingue se non avessi visto con i miei stessi occhi, se non avessi sentito con le mie stesso orecchie, se non avessi sperimentato in prima persona le guarigioni e le liberazioni che il canto in lingue suscita... Per comprendere il canto e la preghiera in lingue innanzitutto bisogna prima comprendere cos'è la lode, poichè rappresenta una delle forme più alte di adorazione. La lode è la preghiera del risorto. La lode è il punto in cui il ringraziamento diventa ringraziare Dio perché è Dio: come nelle parole del "Gloria": 'Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa". Posso lodare Dio per le sue azioni, per la sua creazione in generale o nei suoi particolari: per ciascuna cosa e per tutte le cose perché egli è Signore di tutto. Di più: posso semplicemente lodare Dio per se stesso e per le sue qualità: la sua bontà, il suo amore, la sua sapienza, la sua grandezza infinita, ecc. Non lo ringrazio in senso stretto; piuttosto lo lodo perché è il Dio che agisce come agisce La lode rassomiglia all'adorazione, ma è più attiva, più estroversa; parla interiormente o ad alta voce, grida, canta, balla. La lode celebra Dio. L'adorazione connota la prostrazione silenziosa davanti a Dio; la lode ha voce. "Dal trono uscì una voce che disse: 'Date lode al nostro Dio, voi tutti suoi servi, voi che lo temete, piccoli e grandi" Poi sentii come una voce d'una gran folla, simile a quella delle grandi acque, e come una voce di tuoni potenti che diceva: Alleluja! Il Signore Dio nostro, l'Onnipotente, regna. Rallegriamoci! Esultiamo! Diamogli gloria!"(cfr. Ap 19,5-7). Una ottima spiegazione della preghiera in lingue la si trova nel documento scritto da P. Robert Faricy. SJ intitolato "La lode e il dono delle Lingue" Eccone un altro estratto Gli studi hanno mostrato che, ordinariamente, parlare in lingue non significa usare la struttura di una lingua reale, ma è piuttosto un balbettare a Dio, un tipo di preghiera come quella di un infante che non può ancora parlare, ma emette suoni privi di significato preciso. La preghiera in lingue è una preghiera aconcettuale: i suoni che si emettono mostrano spesso una certa ripetizione; in questo, la preghiera in lingue è molto simile alle altre preghiere di petizione e ripetitiva come il rosario. La lode tende a spostare e cambiare l'uso delle parole. Sotto l'impulso travolgente della lode, ci accorgiamo che la nostra lingua diventa, a poco a poco, insufficiente rispetto a quanto vorrebbe esprimere la pienezza del cuore. Lo scopo della lode, del resto, non è quello di comunicare dei messaggi; per questa ragione, il linguaggio della lode, ordinariamente, trascura i verbi e infila i titoli in una successione: "Signore Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre". La lode manifesta un atteggiamento, un modo di guardare la Persona che si loda. Non ci si pone il problema di comunicare dei significati precisi. Spesso, i concetti non riescono a contenere tutto ciò che vorremmo esprimere con la lode: le parole falliscono. Dove la lode trascende i concetti, il dono delle lingue comincia. Secondo Paolo, la preghiera in lingue fa crescere la persona che prega, malgrado il fatto che non capisce quello che dice perché, quando lo spirito prega, la comprensione si riposa (cfr. 1 Cor 14,14). Il dono delle lingue non è un parlare estatico, ma uno sfogo originato da uno stato di "pienezza del cuore". Inoltre, non si manifesta in un particolare gruppo o in un movimento specifico, quasi fosse un dono proprio del Rinnovamento Carismatico e non della Chiesa intera. il dono delle lingue non è un dono straordinario in senso stretto. Qualsiasi persona per cui la preghiera diventi principalmente forte espressione di lode, è vicina al pregare in lingue. Si può chiedere a Dio la grazia necessaria per pregare in lingue; si può rilassare il controllo stretto che si ha abitualmente su se stessi e aprirsi al dono. Nel quadro della preghiera, abbandonarsi al pregare in lingue è una forma del morire a se stessi e risorgere a vita nuova. Per approfondimenti qui --> http://digilander.libero.it/rinnovam.../cate_049.html P.S. Vi sono alcune sfumature da chiarire. Se è vero che esiste una preghiera in lingue, è anche vero che ci sono persone che fanno dei veri e propri canti in lingue (ne ho sentiti di veramente angelici) e c'è chi profetizza in lingue (associate a chi ha il carisma dell'interpretazione delle lingue). Le manifestazioni dello Spirito Santo sono davvero molte ed è difficile stilare una casistica. |
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31-03-2006, 16.04.15 | #87 |
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Tutto bellissimo e condivisibile per chio vuole seguire questo cammino.
C'è anche la preghieranel silenzio. C'è anche la danza meditativa C'è anche la meditazioe trascendentale C'è anche la mia intima e continua preghiera di ringraziamento, il sentirmi in connessione con lo Spirito Santo 8 non con una persona) ogni volta che vedo un fiore, canto una canzone, mi immergo con tutta me stessa nell'odere dei glicini in fiore e dio Dio ti ringrazio! o mi connetto con l'anima di chi mi sta di fronte ed entro in relazione attraverso lo sguardo con la sua profondità.. C'è la preghiera dell'OM c'è il saluto al Sole c'è una miriade di raggi che ci conducono tutti alla nostra vera essenzae al volto di Dio che si manifesta nel creato. |
31-03-2006, 16.55.18 | #88 | |
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...e sarebbe bello che ognuno scegliesse il SUO raggio, guardando con amore gli altri. |
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31-03-2006, 17.05.43 | #89 | |
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L'unico sistema è scegliere il Sole intero... anche se detta così fa new age... comunque per quanto paradosso sembra: "O Tutto o niente" |
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31-03-2006, 17.10.56 | #90 | |
Ospite abituale
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già... il sole intero arrivando al "succo" ciao |
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