Fiordo, se ne dicono tante... sulle cozze !

Gente, ma di quale Vangelo parlate? Di Tommaso per caso? E l'avete letto mai il Vangelo secondo me? eheheh!

Ovviamente mi riferisco ai quattro famosi ed "ufficiali". In quelli non si parla affatto di noi comuni mortali quali parti di Dio. Certo, se qualcun altro si è dato la briga di scrivere cose diverse... ma quante fonti della stessa storia bisogna assumere? e qual'è la più attendibile? Quella che "piace" di più?

Non stiamo parlando di film, ne' di romanzi. Quando fonti sono ritenute storiche ci vuole almeno una comprova di diversa provvenienza per considerarle in qualche modo degne di attenzione. I 4 Vangeli ufficiali, almeno, si confermano reciprocamente (se davvero sono di 4 diverse mani) ma quello di Tommaso chi lo conferma? Una delle versioni di Vangelo addirittura affermava che Gesù fosse con gli occhi a mandorla e di piccola statura... era cinese?!?!?

Hanno fatto bene a bruciarne un bel po' di chiacchiere, 1000 anni fà in quel famoso rogo.

dal vangelo di giovanni capitolo10 versetto 34
"non è forse scrittto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dei?"........etc..
Se avrete fede quanto un granellino di senape farete cose più grandi di quelle che ho fattto io et......... dice altrove

Quanto alla grazia è ancora la visione di un Dio che dispebsa grazie a suo piacimento e che quindi ha figli e figliastri....non mi convince molto come visione di un padre ...mi sembra decisamente molto umana... se fai il bravo e mi dimostri il tuo afetto, rispetto e pentimento avrai da me il mio amore altrimenti non lo meriti e lo dò a tuo fratello/sorella , loro sì che sono buoni...

a questo proposito la mia ultima esperienza di scrutinio a scuola mi ha ispirato 8forse è stato il mio Sè superiore?) la seguente preghiera del docente:

Maestro, tu hai perdonato per una sola parola di pentimento
e noi giudichiamo e condanniamo, pesiamo e bilanciamo,
ci facciamo carnefici privi di misericordia,identificati
con le nostre maschere, perdiamo di vista l'unica verità e giustizia: Ognuno è perfetto nella sua imperfezione,
perchè ogni cosa creata, ogni creatura, è specchio e realtà di una essenzialità invisibile.
I nostri ruoli, le nostre personalità, le "questioni di principio", le ferite che ci hanno inferte
insegnanti intolleranti, genitori pieni di aspettative
compagni e "amici" sprezzanti, riemergono
e ci fanno credere di "fare il bene" altrui.
Scarichiamo su altri la nostra vergogna e inadeguatezza,
le nostre paure e il nostro orgoglio ferito.
Nessuno di noi diviene canale di tolleranza e comprensione.
Nessuno di noi intravede spiragli evolutivi dell'anima: Siamo incasellati in schemi rigidi,segni matematici,dividiamo e sezioniamo
e continuiamo a vedere "buoni o cattivi".
Non comprendiamo ancora il senso dell'Unità e ricadiamo sempre nel solito errore
di crederci "maestri"
senza aver mai perso il ruolo di "apprendisti".
Facci ridere di noi, dei nostri schemi e facci
"tornare bambini" in un girotondo variegato
di mani unite, alcune sporche, alcune pulite, ma unite.
Risvegliaci al concetto di unità nella diversità, all'apprezzamento anche di un solo "talento"
come fa il Padre nostro. poichè anche un solo talento
utilizzato per il bene della comunità
è un gioiello prezioso
in questa variegata umanità
"Quel che è uno è entrambi", vedere nella rosa l'unità del fiore e delle spine che la fanno crescere nel giardino dell'Eden......
ci riusciremo mai?
malu giugno 20005

Io quando parlo di libertà mi riferisco sempre alla mia mancanza di libertà! La libertà del mio cervello che non è libero perché intriso di condizionamenti psicologici imposti o autoimposti (dall’esterno o dall’interno)

P.S. si dice che nei campi di concentramento c’èrano prigionieri felici perché liberi...

Mistico,e' vero,a volte ci crediamo superiori agli altri solo perche' abbiamo una visione eterodossa,ma in realta' non abbiamo vagliato in fondo quella offertaci dalla tradizione ...e cosi' cambiamo strada..pero' non e' che ci sia bisogno di cercare chissa' cosa..se non per il gusto di farlo..i 4 vangeli sono cosi' chiari che ce ne sono di spunti di qui all'eternita'..
notte

E tu, Maestra Malu, hai perdonato nostra sorella Terra quando si mosse? ...Fu allora che tuo fratello Tzunami, preso dal terrore, fuggì ed inondò sorella Costa causando lutto e dolore a Dio!
O sapevi. tu, che Cose dovevano arrivare al posto di quel che era stato... ed hai accettato il nuovo con animo sereno e gioia per un grande cambiamento?

Nella stasi, i torti restano torti subiti sempre dagli stessi sfortunati, le fortune restano ricchezza sempre dei soliti, ma nei cambiamenti le sorti si ridistribuiscono e l'equità tende a riscattare l'ingiustizia.

Non c'è male grande che non sia un grande bene.
Non c'è bene grande che non sia un grande male.

Non è giustizia il perdonare. E' non aver capito cosa è accaduto e perciò è aver dapprima condannato...

Non si perdona quel che non si è, prima, condannato.

caro mistico
hai proprio ragione, e ti rispondo con un'altra mia preghiera scritta in febbraio e pertanto prima di questa:

"Sono stata povera, Dio, per dire: Mai più la povertà
Ho accettato la carità per diventare caritatevole
Ho perso due fratelli di sangue per aprire le mie braccia
a tuttii miei frateli in spirito
Sono stata orfana e hi pregato: Non togliere più il padre ai figli
anche se questa dovessse essere l'unica strada per cercarti
Sono stata "la prima della classe"
per comprendere, apprezzare ed aiuare gli ultimi
Sonostata tradita dalle amiche
per credere nell'evolversi dei rapporti e poter essere amica di tutti
sono stata"pecora nera" per sentire addosso la vergogna ed il giudizio
e non giudicare più alcuno
sono stata "malata" per comprendere di quanto amore e compassione necessitano i malati
sono stata sola e inascoltata
per poter aprire le mie orecchie eil mio cuore a chi soffre
Sono stata derisa per il mio aspetto
per superare l'aspetto di ognuno e andare all'essenza,
per scoprire la bellezza di ogni essere e creatura
sono stata "zittita" per capire l'ascolto
sono stata "umiliata" per capire il perdono
ma sono stata anche e soprattutto tanto amata
per poter distribuire a piene mani
tutto l'amore di cui mi hai colmato e mi colmi
Non so cos'altro dovrò imparare o Padre,
dure lezioni mi sono data,
per comprendere le parti del Tutto,
le tante sfaccettature del Tuo Essere, ma sono qui,
nell'eterno presente, a gioire della vita e a berne l'amaro ed il dolce
in un gustoso equilibrio di gusto e profumo
e così sia.

La superconsapevolezza di cui parli è sicuramente"divina"
io sono immersa nell'"umano" pur essendo consapevole
che tale dimensione è passeggera, e pertanto cerco di vivere
senza essere più così emotivamente coinvolta dalletragedie,
dagli sconvolgimenti necessari perchè tutto cambi,
tuttavia le emozioni sono un nostro patrimonio esono necessarie
a comprendere la sofferenza come parte necessaria all'anima per crescere

Una volta scrivevo anch'io, poi, ho pensato che non volevo più piangere... ed ho smesso.

Invece, poi ancora, ho capito che... era il pianto che mi faceva scrivere. Quel pianto che non voleva esprimersi in lacrime.

Ma non ho più scritto poesie comunque.

C'è tanta poesia... sotto la dura e sporca scorza di questa vecchia terra, Malu.

Noi camminiamo su di essa... e la polvere che i nostri piedi spostano rivela poesia, poesia...

solo e sempre poesia...

Se ti va di leggere qulcosa che non è poesia... ma vita...


"Ritorno alla nascita"


Compivo 41 anni quel giorno che mi fermai e mi chiesi dove stessi andando.
Avevo percorso tutta la strada correndo senza guardare bene le cose che incontravo.
Il viaggio è lungo, mi dicevo ed il giorno era ancora pieno di colori. Eppure, chissà perché, fino ad allora non avevo guardato ancora il cielo che colorava la mia strada.
Fu allora che guardai in su e vidi il sole nel suo volo più alto.
Mi voltai e vidi le mie orme calcate lungo la strada che anche a solo guardarle mi tornava il fiato corto… Che stupido! Mi dissi, e restai lì, a chiedermi dove stessi mai correndo fino a pochi istanti prima.
E così tornai indietro attraverso le mie orme, con passo lento ed osservando come ogni cosa che avevo incontrato apparisse ora diversa vista nel ritorno.
Tentai di comminare sulle impronte che avevo lasciato, ma non riuscii, il mio passo ora non era così ampio e le impronte rovesciate non si adattavano più al piede che le aveva lasciate.
Non sono io più, pensai, ritrovando e riconoscendo qualcosa delle cose lasciate.
Tutto è diverso ora, pensai cercando la pietra che a lungo avevo portato con me e poi gettato, sicuro che un’altra più bella ne avrei trovata poi. Ma non ne trovai una più bella, e non ritrovai quella gettata.
Ricordo che notai come le ombre si allungavano e tutto si colorava d’oro, capii allora perché prima non avessi mai guardato il cielo. Era perché il sole che avevo di fronte e basso mi abbagliava, ed io guardavo quasi solo dove posare i miei piedi in corsa. Era una corsa verso il ritorno… Che strano senso che ha la vita:

“Correre, prima, per rendere dopo più lungo un maturo ritorno!”

Compivo 41 anni quel giorno che nacqui.

Ecco! vedi Mistik,
la vita deve essere iniziata per caso e non per opera di qualcuno intelligente ed efficiente che pensa come noi,,,
noi abbiamo il problema del tempo, del fare sempre di più...
da quando abbiamo iniziato a pensare questo è il solo nostro obiettivo essere più efficienti...
costruiamo ogni sorta di macchina che ci permetta di assecondare i nostri pensieri...
e siccome i nostri pensieri sono più veloci della luce le nostre macchine dovranno progredire fino a questo...(vedere l’evoluzione del clk dei PC)

se ci fermiamo e ci guardiamo attorno, invece, vediamo che tutti gli altri esseri non hanno fretta e viaggiano da sempre alla stessa velocità... sono fermi (questo ci fa pensare che neanche pensano...)

Quindi, concludendo, la vita non può essere stata creata da uno che pensa come noi...

Grazie Mistik

Grazie a te Ilpe. In effetti il racconto trae spunto da tue passate considerazioni che al tempo condivisi.

Ciao