C'è qualcuno che si riconosce in questa citazione? Come la vive, come l'affronta? E c'è qualcuno che si riconesceva in questo stato di cose ed è riuscito a superare questa empasse?

Per quanto mi riguarda calza a pennello al vestito della mia esistenza.

Per carità non pensate che sia un cattivone brutto e sporco sono semplicemente incapace di esercitare il libero arbitrio e di sviluppare azioni utili. Da solo.

Qualcosa di buono lo faccio ma non è attribuibile alla mia volontà.

Vi ringrazio in anticipo per il vostro contributo.


Ale

Caro cattivone brutto e sporco e incapace di esercitare il libero arbitrio e di sviluppare azioni utili. Da solo.

Finché il tuo cervello nel momento dell’agire pendolerà fra: piripicchio e piripacchio o fra: sarà bene? e sarà male? Allora tu non avrai pace e farai molte cose (per te malate) che ti opprimeranno e molte cose (per te sane) che di gaseranno (ingrasseranno)...

Pace e bene...

Carissimo...........anche se, come sai, ho una predilezione per la tua burbera ma verace sincerità; in questo thread vorrei dare il massimo spazio a suggerimenti operativi.

Rispondimi, rispndetemi tutti per piacere, se siete passati da una consapevolezza come quella che ho indicato nel titolo del thread, solo con una proposta di modus operandi. E semplici, ma così semplici che possa comprenderli anche un bambino.

Grazie per la comprensione.


Ciao
Ale

E' una delle ossessioni più comuni. Si ha paura di fare del male, psicologico, agli altri. Anch'io ne soffro, a quanto pare. Penso derivi da una propria insicurezza.

Lasciamo stare le ossessioni che ne abbiamo tutti già abbastanza.

Parliamo invece della realtà da tutti condivisa e cioè della capacità umana di perseguire il bene e di rifiutare il male. Nego, nel modo più assoluto, questa possibilità. Limitatamente alle nostre personalissime qualità e difetti. Come si nasce si rimane.

E poi, ma farei un discorso a parte, questo ragionamento si sposa con l'impossibilità dell'uomo di esercitare il libero arbitrio.

Ciao

Free, ...il male per chi? Il bene per chi?

Non si rifiuta il male in assoluto, come non ci si può davvero votare al bene in assoluto.

Tutto quel che facciamo va a vantaggio di qualcosa ed a svantaggio di altro. Quando proprio ci sembra che quel che facciamo abbia un risultato indifferente... questo sembra solo per la nostra ignoranza, per la nostra incapacità di vedere, immaginare le conseguenze.

Ho sentito dire che un uragano nasce da un battito d'ali di farfalla dall'altra parte del mondo... è un esempio valido.

Quando educando un bambino gli si dice che una tale cosa è male e non va fatta, ...va bene... Ma se glie la si ripete ancora, ed ancora ed ancora troppe volte, quello può finire col crederlo assolutamente e non saprà rendersi conto che ci sono cose, che "non vanno fatte"... che qualche volta bisogna fare, invece, e nel farle bisogna anche fare in modo che nessuno sappia che le si fa.

In questa esatta interpretazione stà la differenza tra un vincente ed un perdente nella vita: Nessuno apprezza veramente una persona amorale o un rigoroso bacchettone ipermoralizzato che non scende a compromessi. Le persone giuste sono quelle che sanno giudicare se il prezzo pagato da qualcuno è minore, pari o maggiore del vantaggio che ne riceve un altro. Se il vantaggio è superiore...

Per me stesso e quelli che mi stanno vicino.

Il tuo è un modo impersonale di valutare le cose (forse, anzi certamente più corretto del mio) ma, in questa fase, non utile (secondo la mia opinione) alla risoluzione del mio problema.

Forse è meglio che ti chieda se condividi la citazione che ho fatto. Condividi?


Ciao
Ale

Fare del male per gusto è sbagliato, ma doverlo fare per necessità è regola di vita. Si dice:

"Il medico pietoso ammazza il paziente"...

Ringrazia la sorte che non ti ha reso medico, Free...

Si fa quel che va fatto, per le cose importanti. Se poi vuoi disegnare per hobby... disegna quel che ti piace.

Devi assumere un atteggiamento impersonale, se vuoi risolvere i tuoi problemi personali. Immerso nella tua chiusa realtà, vedresti solo le quattro pareti della tua prigione.

Il mio consiglio è cercare di osservarti dall'esterno, di ascoltare cosa dicono gli altri (te stessi) di te, delle tue imperfezioni. Gli altri sono fuori dalla tua cella. Riconosciti in loro e dai valore sincero...

Semplice! Devi agire come agisce un bambino e tutti gli altri esseri del mondo!
Praticamente il modus operandi è: nel momento che operi il tuo pensiero deve essere nel modus fermo! Non deve pendolare... Stop.

Grazie per la comprensione