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26-06-2005, 20.06.00 | #62 | |
Ospite
Data registrazione: 04-06-2005
Messaggi: 21
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Citazione:
Bellissime parole, complimenti ! hai ragione al 100 % |
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26-06-2005, 20.16.05 | #64 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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stronzate (occhio è! non è una parolaccia... leggere tutto)
Freee
Ho letto con attenzione e partecipazione ed ho avuto la forte tentazione di picconare come al mio solito perché c’é la possibilità. Per esempio ...sa tanto di forte ego chi dice di non avere ego dicendo che ha una sola cosa in eccesso spacciandola per la più buona del creato... ...sa tanto di forte ego chi dice che tutti gli altri sono ******* perché sono felici invece di essere infelici come te che piangi perché i altri soffrono e muoiono di fame e se tutti facessero come te allora il mondo uscirebbe dalla sofferenza dalla fame...., ma perdi di vista il problema che poi bisognerebbe tirare fuori dalla sofferenza quelli che soffrono per aver tolto dalla sofferenza quelli che morivano di fame.. Io penso che la confusione che c’è nel pianeta non si risolve con la pietà verso i altri ma con la pietà verso se stessi da non confondere con l’autocommiserazione, ma con la chiara sensazione delle stronzate che partoriamo nel nostro cervello in cualsiasi momento ed in cualsiasi occasione. Grazie per avermi dato l’opportunità di dire stronzate che così mi tengo sveglio... ed allenato... Ultima modifica di il pensiero : 26-06-2005 alle ore 20.19.41. |
26-06-2005, 22.42.09 | #65 |
Ospite
Data registrazione: 04-06-2005
Messaggi: 21
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Ciao Free e secondo me hai scelto un ottimo oggetto per la discussione.
Io mi sono trovato nella tua stessa situazione, come tanti altri, per molti anni, mi accorgevo di essere in fondo buono ma di riuscire solo a creare zizzania, a mettere tutti contro tutti, a far soffrire le persone che mi volevano bene e poi inevitabilmente mi venivano dei fortissimi sensi di colpa, volevo sparire, non volevo farmi vedere in giro per vergogna ecc ecc... E ne sono uscito... come ? beh io credo ci siano 2 strade La prima é concentrarti su te stesso, smettere di preoccuparti delle conseguenze delle tue azioni e concentrarti sul momento cercando di fare ció che ritieni meglio per te e per gli altri, probabilmente voleva dire questo chi ha detto di svuotare la mente ed agire... Il problema di questa impostazione é che ti concentri solo su te stesso e alla fine puoi fare del male lo stesso senza accorgertene, infatti questa deve essere la prima fase verso una posizione piú avanzata (che io non sono riuscito a raggiungere completamente anche se credo di esserci vicino). Credo che la meta finale del cammino debba partire dalla accettazione della nostra natura e del nostro ruolo nel mondo. Noi siamo poco o nulla nell'infinitá del tempo e dello spazio, ma allo stesso tempo siamo importanti perché il creato é per noi come noi siamo per esso e le persone che ci circondano sono lí per noi e noi qui per loro. Quindi credo che per fare il bene senza alcun rimorso l'unica strada sia cercare di fare la cosa giusta in ogni momento, sapendo che é possibile che sbaglieremo, accettare questa eventualitá nella consapevolezza dell'impossibilitá della certezza di fare la cosa giusta (quindi accettare i propri limiti) e nella certezza della propria piú totale buona fede (e per fare questo é sempre necessario indagare il proprio cuore approfonditamente). Una volta che si é agito in questo modo se le cose vanno bene allora tutto a posto, se invece si fa ugualmente del male cercare di capire come questo sia potuto accadere (quindi analizzare la realtá approfondendo la propria comprensione di essa), cambiare il proprio pensiero per non commettere piú l'errore in futuro (quindi approfondire il proprio rapporto spirituale con la realtá) e chiedere scusa a chi si é fatto soffrire perché capisca che si era in buona fede. In questo modo l'altro diventa il centro del tuo pensiero e la realtá, attraverso gli errori, il banco di prova della tua anima. In fondo non é questa la vita ? una prova infinita ? Non é facile ma credo sia possibile... In bocca al lupo per la tua ricerca della felicitá P.S. Ho dimenticato una cosa, se invece cerchi dei metodi certi per fare il bene... beh allora lascia perdere, perché non esistono certezze. Voglio dare un ultimo consiglio a chi legge, se volete fare il bene per conquistare il paradiso lasciate perdere perché il paradiso non si puó comprare, neanche con le buone azioni. Fate il bene perché é giusto farlo senza volere mai ricevere, né dagli uomini né dal Signore. Se siete cristiani Gesú ha detto di essere venuto per chi si sente peccatore e non per chi si sente giusto (perché chi si sente giusto pecca di arroganza, commento mio). |
27-06-2005, 09.12.56 | #66 | |
Moderatore
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
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Re: Re: Re: Re: Faccio il male che non voglio e non faccio il bene c
Citazione:
QUOTE]Messaggio originale inviato da Mistico Cerchi il “Padre tuo” e non ti accorgi che sbagli persona sia nell’indicarla, sia nel concetto che hai di lei. [/quote] Puoi aiutarmi a rettificare? Hai qualche coordinata da darmi per favore? QUOTE]Messaggio originale inviato da Mistico .....superare le tue difese. Prima abbattile, poi posso mostrarti la Verità.......... il tuo vero Dio non riconosciuto… e non riconoscendo Lui tu non avrai riconosciuto te stesso. [/quote] Puoi suggerirmi come abbattarle? |
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27-06-2005, 09.49.09 | #67 |
Utente bannato
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
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Free,
osserva la realtà: Nel tuo cervello ci sono neuroni che "dialogano" tra di loro di cose semplici, ma il tuo pensiero è complesso.... Sulla superfice del nostro pianeta ci sono persone che "dialogano" tra di loro di cose semplici, ma il pensiero della Terra è complesso... ...e così via, partendo dalla dimensione sub-atomica fino all'intero Tutto, il pensiero diventa sempre più complesso e "completo". Completezza significa "NON ESCLUSIONE". Finchè crederai che il bene sia qualcosa che si può estrarre o dare senza che il male lo segua in pari misura... non avrai imparato come pensa Dio. Tu sei una Parte del Tutto. Se vuoi agire e pensare in modo giusto devi essere consapevole della tua natura divina: Una Parte di Dio non "sbaglia", compie una parte del necessario e mai tutto il necessario. Ci penserà una diversa Parte, o altre Parti, a completare, ciascuna secondo le proprie capacità e competenze. Credi in quel che fai! Non puoi "sbagliare": quando pensi di sbagliare hai soltanto confuso lo scopo, ma quel che va fatto va da sè a farsi... ------------------------------------------------------- X Cristian. Non so se sia peccare di arroganza il credersi giusti. Quando facciamo il meglio di noi e la sera tiriamo le somme non siamo arroganti se ci accorgiamo di aver fatto il nostro dovere fino in fondo. Domani non saremo giusti, forse, ed allora non ci considereremo tali. Hai dato un buon consiglio a Free dicendo che bisogna fare quel che si crede giusto senza tentennamenti o ripensamenti. In fondo, essere "giusti" non significa fare del bene necessariamente, significa fare le cose in piena coerenza con i propri princìpi: quando la forbice taglia qualcosa... fa la cosa giusta, quando l'ago cuce... fa la cosa giusta, quando il tenore canta... fa la cosa giusta. Fare la cosa giusta più o meno bene, o male... è un'altra faccenda e dipende più dall'abilità che dai princìpi o dalle intenzioni. Free vuole la risposta al come avvicinarsi a Dio, la vuole per imparare ad esser giusto e coerente nelle proprie azioni ed intenzioni. Quello che non gli è ancora stato suggerito è che bisogna comprendere il fondamentale principio che, siccome ogni bene lo è per qualcosa e non per qualcos'altro, non bisogna agire credendo di poter compiere del bene in assoluto, bisogna agire secondo il proprio "giusto" arbitrio, "coerente" arbitrio, bisogna imparare a rispettare le proprie stesse decisioni, bisogna imparare a dare ogni volta che si può ed a pretendere ogni volta che si deve. Non esiste il perfetto agire, esiste l'arbitrio del giusto, ma per essere giusti bisogna conoscere le proprie funzioni, il proprio scopo. |
27-06-2005, 10.07.06 | #68 | |
Utente bannato
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Messaggi: 1,265
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commento mio
Citazione:
Non sarebbe più logico e funzionale per un cervello sveglio e senza bug decidere di cambiare strada o addirittura abbandonare l’idea che ce ne sia una? |
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27-06-2005, 10.23.55 | #69 |
Moderatore
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Messaggi: 1,503
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Signori.
O non mi riesco a spiegare o voi non mi capite. O mi capite ma non potete fare nulla per aiutarmi. Continuerò a fare il male che non voglio e non farò il bene che voglio. Inoltre continuerò a sostenere, senza il vostro aiuto vedo, la pesantezza dell'impossibilità a salvarmi. Della orrenda prigione in cui sono, in numerosa compagnia naturalmente, recluso. Alla prossima. Cordialmente Vostro Ale |
27-06-2005, 10.35.26 | #70 |
Utente bannato
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Messaggi: 1,265
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pensieri...
Finchè crederai che il bene sia qualcosa che si può estrarre o dare senza che il male lo segua in pari misura... non avrai imparato come pensa Dio.
(infatti dio non pensa. Perché tu puoi pensare, per esempio, al bene solo perché sott’intendi che ci sia da qualche parte anche un male e viceversa. Ergo,... quindi se vuoi liberarti dal problema del bene e del male non devi pensare!) Se vuoi agire e pensare in modo giusto devi essere consapevole .....Stop ...fai! Non puoi "sbagliare": quando pensi di sbagliare hai soltanto confuso lo scopo, ma quel che va fatto va da sè a farsi... (essere consapevole è sufficiente a definire la condizione naturale di chi vive. ... questa condizione infatti è la condizione di chi non pensa! Si ritorna sempre allo stesso concetto! X Cristian. Non so se sia peccare di arroganza il credersi giusti. Quando facciamo il meglio di noi e la sera tiriamo le somme non siamo arroganti se ci accorgiamo di aver fatto il nostro dovere fino in fondo. Domani non saremo giusti, forse, ed allora non ci considereremo tali. (Bannare! se tiri le somme pensi e sei già fuori strada....) Hai dato un buon consiglio a Free dicendo che bisogna fare quel che si crede giusto senza tentennamenti o ripensamenti. In fondo, essere "giusti" non significa fare del bene necessariamente, significa fare le cose in piena coerenza con i propri princìpi: (da bannare! Non ci sono principi in chi è consapevole e agisce senza pensare) Free vuole la risposta al come avvicinarsi a Dio, la vuole per imparare ad esser giusto e coerente nelle proprie azioni ed intenzioni. Quello che non gli è ancora stato suggerito è che bisogna comprendere il fondamentale principio che, siccome ogni bene lo è per qualcosa e non per qualcos'altro, non bisogna agire credendo di poter compiere del bene in assoluto, bisogna agire secondo il proprio "giusto" arbitrio, "coerente" arbitrio, bisogna imparare a rispettare le proprie stesse decisioni, bisogna imparare a dare ogni volta che si può ed a pretendere ogni volta che si deve. Non esiste il perfetto agire, esiste l'arbitrio del giusto, ma per essere giusti bisogna conoscere le proprie funzioni,... (bannare! ... tutti concetti mentali! Non c’è niente da impare... imparare è nel tempo, nel pensiero, e non ci sono funzioni e non bisogna pensare di dover agire per qualcuna di esse altrimenti si ritorna al dilemma del scegliere la funzione buona! Piuttosto bisogna conoscere il proprio FUN ZIO NA MEN TO!) il proprio scopo. (bannare! Non ci sono scopi che tu debba pensare di scopare (assecondare) se ci fossero a te devono essere sconosciuti, il tuo agire consapevole non contempla il pensare che quell’agire ha uno scopo.) Grazie Mistik |