Una cosa è fare dei calcoli oggettivi...progetti...risolve re problemi pratici...in questo senso intendo "pensare"; e un'altra cosa é il "menarsela", in ogni senso.
Mi sono spiegato...con il pensiero?
Se vuoi cavillare non mi interessa accompagnarti.

certo Gira... può andare molto bene questa mediazione...
a volte però necessita capire che continuare a rotolarsi nel fango ideologico di dover trovare chissà che risposte (dalla Mente..anzi mente).....
ciao....

Mirror...perchè continuano a caderti le braccine?

E poi credono di aver Compreso J.K...e in più lo vorrebbero far capire agli altri.

"Pensa" te, come è anche buffa la vita.
dietro le braccine c'è sempre il sorriso ed il senso dell'umorismo che sostiene il teatrino delle rappresentazioni.

un abbraccio

E di là?

letta dall'occidente questa è una grandissima palla... bisogna assolutamente saper comprendere le parole..offerte così a volte fanno più male che bene.

e aggiungo che non servono a nulla, quando nemmeno chi te le vende le ha capite, o le distorce ad uso e consumo e fini vari non meglio identificati.

Atisha ti faccio i mie complimenti mi sei proprio piaciuta è un piacere leggerti...ti prego scrivi piu' spesso

ti ringrazio

Dimentichi, o forse non hai letto quel che ho detto già in precedenza… ripeto volentieri:
Religione è "credere in quale Dio", mentre spiritualità è "vivere secondo Dio". Evidentemente, il vivere secondo una direttiva implica una certa filosofia di vita, sei d’accordo? Se sei d’accordo allora converrai che le risposte DEVONO essere "per la mente" e perciò si tratta di una ricerca filosofica… che essendo rivolta a Dio diventa ricerca spirituale. Quadra?

Ho capito, sei del partito di S. Agostino al quale mi sono riferito nel secondo post di questa stessa discussione. Una domanda:

"In questo forum vengono a leggere e/o partecipare persone che vogliono condividere. Mi dici, per favore, che cosa può condividere uno che si mette al centro di un incrocio e dice a tutti che di là non si passa e che non ci sono altre vie per andare in alcun luogo?"

Mi sembra oscuro il motivo di un tale atteggiamento. Sembra quasi che ci sia un interesse a diffondere rassegnazione e frustrazione… non sarà semplice personale paura di scoprire qualche verità sgradita? Non pensare che si possa arginare il vento con le proprie mani, la ricerca è un onda di piena capace di passare sopra ed oltre ostacoli di gran lunga più validi di una paletta da vigile alzata nel vento.

Su questo siamo allineati, non c'è bisogno di dirlo a me che ho idea d'essere parte di Dio, niente di più e niente di meno.

Questo perché tu pensi che la ricerca vada focalizzata nel nostro interiore microcosmo, e noi siamo in qualche modo "finiti" e non infiniti come la Totalità di Dio. Per il tuo punto di vista l'atteggiamento passivo non fa una piega.
Hai presente un ateo? Cos'altro è se non qualcuno che crede di aver capito che Dio non è come glie lo avevano dipinto… e da quel momento si ferma e non crede "in QUEL dio" commettendo il superficialissimo errore di non sospettare la possibilità che Dio esista davvero ma sia tutt'altra cosa che quella che lui ha escluso?
Chi si definisce "ateo" farebbe meglio a definirsi come un "superficiale" che è tale per scarsa intuitività oppure per scarso interesse nell'argomento "DIO". Allora, un ateo ha zero spiritualità.
Fermarsi nella ricerca è evidente segno che la spiritualità del cercatore ha la raggiunto la dimensione dell'appagatezza dello stesso; "nessuna ulteriore domanda" = "credere di possedere tutta la parte di Conoscenza che si desidera".
Ma solo quella parte!!! Mentre c'è infinitamente altro ancora che non interessa.

Quarto gruppo? Pensaci bene e vedrai che lo sparuto gruppo al quale ti riferisci appartiene a pieno titolo al secondo gruppo!

Tralascio ogni mia considerazione sulla appropriatezza dell'approccio alla ricerca scelto da quelli del sottogruppo cui tu stesso appartieni: non sta a me dirigere il traffico, ma fondamentalmente ti stimo, inquanto mio "parente" di secondo gruppo.


Più che fratelli... direi che siamo cugini di primo grado!

Benissimo! controfirmo!

Tu pensi e dici :
I pensieri accadono sempre...ma si riesce a distinguere fra quelli che servono per la risposta alla situazione nel tempo presente e quelli che emergono o si impongono come frutto reattivo di emozioni passate...

Hai un cervello che riesce a capire che “distinguere fra” è una operazione che richiede “tempo per pensare” e che quindi se si “risponde” da questa base la risposta sarà inadeguata perché anacronistica? (fuori tempo? Visto che quando rispondi il fatto se ne è gia andato via?)

Hai un cervello che riesce a capire che “distinguere fra” è una operazione che richiede “tempo per andare a ravanare” nel cestino delle cose da fare per .bene?

Hai un cervello che riesce a capire che il cestino delle cose da “fare per bene” contiene roba obsoleta costituita da “opinioni, pregiudizi e conclusioni " tutto quel vecchio bagaglio che abbiamo messo insieme negli ultimi duemila anni e più.?

Hai un cervello che riesce a indagare che quando pensi in quel modo devi anche mettere in atto un “criterio” per scegliere?

Hai un cervello che riesce a indagare chi è che in quel momento utilizza il criterio ed opera la scelta?

Se non sei in grado di farlo, fatti illuminare dagli illuminati che si aggirano per questo forum...