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04-11-2004, 16.38.34 | #44 | |
Moderatore
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
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Citazione:
Facciamo prima, facciamo che tu, se ne hai voglia, mi spieghi il percorso da fare per giungere all'agognata meta (libertà, amore, Dio, felicità, etc.). Ma ti prego, trattami come un bambino alle elementari, non dare per scontato nulla. |
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04-11-2004, 16.54.13 | #45 | |
Moderatore
Data registrazione: 16-10-2003
Messaggi: 1,503
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Citazione:
Non voglio darti l'impressione di sottrarmi agli imput che mi hai gentilmente dato. E dunque ti domando: puoi descrivere cosa si intende e come si esegue l'azione di "esplodere dentro?" Grazie. |
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04-11-2004, 19.04.38 | #46 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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A squola...
Freedom disse:
Per non distrarmi dal tema del thread ti comunico la mia idea su K.: non funziona nulla. Però non è peggio degli altri: sono tutti uguali. Niente funziona e diventa dunque SOLO QUESTIONE DI FEDE. Come la mia che è riposta nel Signore. Facciamo prima, facciamo che tu, se ne hai voglia, mi spieghi il percorso da fare per giungere all'agognata meta (libertà, amore, Dio, felicità, etc.). Ma ti prego, trattami come un bambino alle elementari, non dare per scontato nulla. Ok. Ci provo... Se non sei con J.K. allora sei in pericolo... perché rientri in queste categorie: In questa perenne battaglia che chiamiamo vivere, tentiamo di fissare un codice di comportamento conforme alla società in cui siamo cresciuti.... ; accettiamo un modello di comportamento come parte della nostra tradizione in quanto Indù, o Musulmani o Cristiani, o qualsiasi cosa ci capiti di essere. Osserviamo qualcuno per sapere quale sia il comportamento giusto e quale quello sbagliato, quale sia il pensiero giusto e quale quello sbagliato, e nel seguire questo modello il nostro comportamento e il nostro pensiero diventano meccanici, le nostre reazioni meccaniche. Per secoli siamo stati nutriti dai maestri, dalle autorità, dai libri, dai santi. .... .. e restiamo soddisfatti dalle loro descrizioni, il che significa che viviamo di parole è che la nostra vita è superficiale e vuota. Siamo persone di seconda mano. Abbiamo vissuto basandoci su quello che ci è stato detto, o guidati dalle nostre inclinazioni, tendenze, o costretti ad accettare dalle circostanze e dall'ambiente. Siamo il risultato di ogni forma di influenza, e non c'è niente di nuovo in noi, niente che sia stato scoperto da noi stessi; niente di originale, intatto, chiaro. Durante tutta la storia teologica i capi religiosi ci hanno assicurato che se avessimo ..... ..... avremmo, dopo una sufficiente tortura della mente e del corpo, trovato qualcosa che fosse al di là di questa vita insignificante. Ed è quanto milioni di persone cosiddette religiose hanno fatto nei secoli Se pensi di non rientrare fra questi, parlami della tua FEDE che io te la faccio rientrare assieme a te... ... e poi te la faccio traballare... |
04-11-2004, 20.57.44 | #47 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
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Freedom ,
se la tua fede rientra fra queste, allora è una fede comune... rischiosa... ...fede in un saggio o in un ideale - e la fede invariabilmente genera violenza. ...e inventiamo ogni possibile teoria, speranza, fede, per mascherare il fatto della morte ...Quando qualche particolare fede o ideologia in cui avete creduto per anni è scossa o vi viene strappata via dalla logica o dalla vita, non avete paura di restare soli? Quella fede vi ha dato per anni soddisfazione e piacere, e quando vi vien portata via vi lascia in difficoltà, vuoti, e la paura rimane finché non trovate un'altra forma di piacere, un'altra fede. ...Abbiamo sempre paura di qualcosa di perdere la fede - queste ed innumerevoli altre paure - sapete quali sono le vostre particolari paure? ...seguo una certa fede e certi dogmi e non voglio che questi modelli di vita vengano scossi perché sono profondamente radicato in essi. ....Quando vi differenziate per fede, per nazionalità, generate violenza. ...Il momento in cui proteggete la vostra famiglia, il vostro paese, un pezzo di stoffa colorata che chiamate bandiera, una fede, un'idea, un dogma, quello che volete avere o quello che già avete, proprio quella protezione indica rabbia. ...Preferiamo esser fedeli a quello che conosciamo piuttosto che fronteggiare l'ignoto - e quello che conosciamo è la nostra casa, i nostri mobili, la nostra famiglia, il nostro carattere, il nostro lavoro, la nostra conoscenza, la nostra fama, la nostra solitudine, i nostri dèi - quella piccola cosa che si muove incessantemente entro il proprio perimetro col proprio limitato modello di esistenza amareggiata. ....e quanto più profonda sarà la vostra fede, tanto più forti saranno le vostre visioni, le proiezioni dei vostri desideri e necessità. |
05-11-2004, 09.49.01 | #48 |
Moderatore
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Carissimo pensiero,
continuo a ritenerti interessante ed originale, purtuttavia se vogliamo dialogare, è decisivo che tu risponda alle domande. Comprendo che segui un percorso di (appunto) pensiero che ti porta a interpretare le mie parole in un certo modo e dunque a rispondere secondo quello che è meglio per me. Dal tuo punto di vista. Comprendo e ringrazio. Ciònonostante se non rispondi alle mie domande il dialogo si spegne......... E dunque te le ripropongo: "cosa si intende e come si esegue l'azione di esplodere dal centro?" Per non essere scortese cerco comunque di rispondere, in estrema sintesi, alle tue obiezioni: la mia Fede è assolutamente dolce. Mi vanno benissimo anche le altrui Fedi. Non professo nessuna religione, non sono iscritto a nessuna organizzazione spirituale, politica, sportiva. Sono un normalissimo ometto che crede in un Dio più o meno personalizzato. Forse inesistente. Con tranquillità e serenità. I miiei problemi non provengono dalla Fede ma dal dolore e dalla morte. Che certamente la Fede non risolve. Questo è quanto carissimo. Ciao |
05-11-2004, 11.30.06 | #49 |
Utente bannato
Data registrazione: 15-10-2004
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Prendiamola “larga” ...partiamo, cioè, dalla periferia.... e procediamo verso ‘sto centro...
Ti rispondo subito... Parlami del perché il dolore e la morte li “schedi” fra i problemi. Help: Potresti iniziare col definire un “problema”, poi lo applichi al dolore e alla morte. |
05-11-2004, 15.25.25 | #50 | |
Moderatore
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Citazione:
La risposta che mi chiedi sembrava intuitiva....... tuttavia: problema = "difficoltà di cui si impone il superamento". Il dolore (specialmente quello fisico) e la morte sono problemi il cui superamento, quasi sempre, non è in nostro potere. E sono, purtroppo, le cause prime di quello che io definisco "l'insuccesso dell'umanità". |
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