Il concetto cristiano del castigo? Pagare non nel senso mentale che tu intendi. E' solo apprendimento. Come dire: sbagliando si impara, pagando si impara. Non è in senso negativo ma sempre e solo positivio, di crescita.

Giulio

beh Giulio..anche il Cristiano dice le stesse cose...eheh...

Il cattolico, forse.

Giulio

... e che dice il protestante?

no Giulio...oggettiva, cioè protesa e finalizzata verso l'oggetto...l'esterno, il fuori "illusorio"...


Vedi..ho scritto queste cose solo per portare ad un riscontro: ciò che intendiamo è solo "simpaticamente" una nostra espressione ideologica, un sunto percettivo..perchè, ora nel qui abbiamo un'unica esperienza a nostre mani..quella appunto della disillusione (o risveglio della coscienza) tu chiamala pure frammenti di illuminazione, o esperienze meditative (siddhi)...
ma vivendo in questo corpo-mente, possiamo solo raccogliere acute analisi e varietà di dettagli che, al di là dei principi fondamentali, escudono un certo Sapere che solo la nostra Esperienza Futura dell'Oltre potrà eventualmente confermare.
Godiamo del solo tentativo di renderCi accessibile ogni termine che ci viene offerto dalla saggezza altrui..che comunque non essendo ancora testimoniato da noi rimane lontano dalla Realtà..ma assai vicino alla di ognuno libera interpretazione...

Un caro saluto...

Perchè, è meglio del cattolico?

Giulio

E che ne so chi è meglio.
Io ho chiesto che dice.

Caro Agora, rileggiamo insieme quello che haiscritto:

"Ma daiiiiiii!!!! Davvero? Si deve pagare? Sembra quasi il concetto cristiano del castigo.
Chi ti ha riferito codeste cose?
Pagare!... Vabbè."


Sembra quasi il concetto cristiano del castigo, lo hai scritto tu no? Se scrivi questo significa che tu sai che il cristiano ha il concetto del castigo, nel suo credo. Bene, ma i cristiani si dividono in cattolici, protestanti, ecc..., ecc..., giusto? Hanno tutti lo stesso concetto del castigo? Bisognerebbe analizzare molto più a fondo questa cosa, e vedere se uno può anche essere cristiano senza necessariamente essere cattolico o protestante avendo un concetto diverso da quello del castigo. io ad esmpio mi sento cristiano nel senso di riconoscere in Cristo un insegnamento reale e molto importante, e non mi sento di appartenere a nessuna suddivisione creata nel tempo, tra questo o quello. Posso dire di essere cristiano, e basta. Il cristiano vero, secondo me, crede alle parole di Cristo, e non alle interpretazioni e manipolazioni fatte nel tempo da chissà chi. oltretutto, credo anche che i veri cristiani siano persone aperte e pronte a dimparare da tutti, comprese le altre religioni, nelle quali sono presenti insegnamenti altrettanto importanti.
Quindi, la risposta mia, alla tua affermazione, era provocatoria "perchè, è meglio del cattolico", e serviva solo per far riflettere su questo punto: cattolico, protestante, ma che separazioni sono, ma chi le ha decise, ma che dicono.
E se mi rispondi:

"E che ne so chi è meglio.
Io ho chiesto che dice."

Non mi sembra che tu ti stia concentrando molto sulla discussione che si sta facendo, liquitando certe cose dette con frasette del tipo:

"Ma daiiiiiii!!!! Davvero? Si deve pagare? Sembra quasi il concetto cristiano del castigo.
Chi ti ha riferito codeste cose?
Pagare!... Vabbè."

La reincarnazione è una cosa seria e ne è stato discusso per millenni, c'è pure chi ha deciso di eliminarla perchè probabilmente troppo scomoda e inadatta per controllare meglio la gente, pensa.
Mi sono davvero stufato di persone che si mettono in discussioni in questo modo senza apportare nulla di interssante ma tendando solo di ridicolizzare quanto detto. Si può anche non rispondere.

Ciao, Giulio

Tutto ciò che si vive con la mente è solo e sempre soggettivo. Proteso verso l'oggetto, si, ma sempre soggettivo, però.
Il desiderio è soggettivo, perchè della mente. L'esperienza, è soggettiva, perchè della mente. Il vissuto oltre la mente è OGGETTIVO.


Ciao, Giulio

allora proprio non ci capiamo!!!!

fa lo stesso...ewwiwa l'estate!!