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03-08-2004, 10.09.47 | #22 | |
Utente bannato
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Re: Re: La legge karma
Citazione:
A questo punto vorrei chiarire per quanto è possibile il concetto di perdono, sempre e solo dal mio punto di vista, chiaramente, cosichè si capisca meglio di cosa stiamo parlando: se uno crede che solo perchè poi chiede perdono ad un altro e quest'altro glie lo concedo, tutto è a posto, troppo facile, no? Allora, commettiamo pure tutto quello che vogliamo, tanto poi c'è il perdono! E no, non è così però che funziona. Il perdono non ha nulla a che vedere con l'unico che può perdonare, cioè Dio. E il Karma è una legge che non sottostà a nessun uomo, che crede che con le sue idee e i suoi perdoni può intervenire su un altro essere. Per questo dico che la legge del Karma è spietata. Se uccidi verrai ucciso, perchè ciò che fai devi poi imparare, e senza intermediari che si mettono in mezzo a contrattare se perdonare o no, Tutte sciocchezze, la realtà è ben altra cosa. L'unico che può perdonare è solo Dio, ma Dio non è quello che si crede o si inventa con le religioni o le chiese. Se una persona dice di perdonare un altra, è solo una cosa che decide di fare lei per lei, in quanto si sente forse di non odiare quella persona, ma sbaglia se crede che perchè ha perdonato l'altro è come se non ha commesso nulla. Non gli toglie certo il Karma che si è appena accumulato. Forse a qualcuno o a molti non piace questa cosa, e si perchè si credono che si possono sostituire a Dio perdonando. Ma il perdono vero non è questa cosuccia, è ben altra cosa. Una persona non perdona nel in questo senso primitivo del termine, ma semmai comprende e cerca di non odiare l'altro, consapevole che poi imparerà dai suoi stessi errori e consapevole che solo Dio può perdonare, se vuole e quando vuole. Ciao, Giulio Ultima modifica di Giulma : 03-08-2004 alle ore 10.13.44. |
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04-08-2004, 11.52.08 | #23 |
autobannato per protesta
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La tela del Karma
Ho letto tutti vostri interventi, su un'argomento affatto semplice.
In particolar modo l'intervento di rotaflex sull'interpretazione buddista del karma (che differisce rispetto a quella induista) e mi è sembrato molto ben articolato. In senso generale, perdonatemi la banalità, tutti avete ragione, ma naturalmente manca qualche cosa. Se si considera (condensando) ciò che è stato sino a ora espresso si potrebbe dire che la percezione di una legge di causa-effetto diretta è molto evidente in chiunque (vedi le tesi di Giulma), cioè una sorta di retribuzione diretta. E' altrettanto vero che l'influenza genetica è di fatto una predisposizione un porre in essere in embrione eventi che, realizzate determinate cause secondarie o contingenti, si svilupppano (tesi di Gianfry integrata da Rotaflex). Una sorta di retribuzione differita o correlata, quindi una sorta di karma antenato e correlato. E' inoltre vero, se diamo per comune la concezione che tutto è uno (Dio, Natura, Energia che dir si voglia) non ha senso parlare di Karma personale (ogni esistenza non ha che un'ego fittizzio che si fa carico di una parte del karma comune), quindi una completa interdipendenza (può la mano essere separata dall'oggetto che tocca? nell'atto di toccare la mano prende coscienza di se e anche l'oggetto esiste perchè toccato. Vicervera ogni essere è indipendente, nel senso che in virtù di un ego (fittizzio o meno poco inporta) egli agisce, e il prodotto di queste azioni, viene a rientrare nella prima interpretazione qui riportata (azione-causa diretta). Integrando... La natura del Karma (secono me) possiede quindi la doppia natura della interdipendenza e della indipendenza. Difatto non è possibile esprimere in senso assoluto se una azione è bene o male, ma ugualmente esiste un bene e un male. Ammesso che possa considerarsi un problema, visto che tutti siamo immersi nel Karma (o meglio siamo Karma) è semmai un problema per tutti, cioè difatto non lo è, ma è solamente una realtà comune. Quindi, dicevo, il problema è come porsi difronte a questa realtà o meglio vivere in armonia con qualche cosa che trascende la nostra comprensione duale, ma che è intrinseca nella nostra esistenza. Un buon spunto sarebbe riflettere sul pensiero-azione-effetto che difatto agisce su piani diversi ma contigui e comunicanti solo in apparenza. Come un oggetto quadridimensionale. Lo sforzo è affilare continuamente questa spada a doppio taglio che mentre taglia l'oggetto taglia anche il soggetto. |
04-08-2004, 13.57.43 | #24 | |
Utente bannato
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Re: La tela del Karma
Citazione:
Caro visir, il discorso è ancora più semplice (si fa per dire), e te lo sintetizzo in questo modo: il Karma di ogni essere senziente di questa umanità interagisce con gli altri, perchè ogni essere interagisce con gli altri, ma è sempre e solo il suo. Non confondiamo i discorsi con ereditarietà e cose del genere. Ognuno ha il suo Karma che dipende da tutto ciò che ha fatto e quello gli ricapita. Punto. Poi, nel fare questo, interagisce con il resto dell'umanità. Il karma di un essere è quindi legato al posto in cui vive, alla nazione in cui vive, alla classe sociale in cui nasce, ecc... ecc... Se si nasce in Italia piuttosto che in Africa, ad esempio, è perchè il Karma di quell'essere, in quel suo momento evolutivo stabilisce che deve nascere in quel posto. E questo è legato sempre e solo alle scelte e alle azioni che quell'essere stesso ha attuato nelle sue vite precedenti. Spero che sia chiara questa sintesi. Dunque, che nessuno si preoccupi, tanto, quando paga, paga solo ciò che ha fatto, giusto? Ciao, Giulio Ultima modifica di Giulma : 04-08-2004 alle ore 14.00.34. |
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04-08-2004, 14.40.50 | #25 |
Utente bannato
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Ragazzi, fate pure tutta la spesa che volete, quella che riuscite a fare, quella che vi è permessa di fare. Poi, per uscire, dovete passare per la cassa, e lì, dopo aver fatto la fila, vi verrà passato tutto per il "rivelatore" e vi verrà presentato il conto. Se non lo paghi, non esci.
A molti questo discorso non piace, e sì perchè prima prendono le cose, e poi non le vogliono pagare. E credono di poter fare tutto ciò che vogliono tanto nessuno li vede, e poi, c'è una vita sola, e dopo, bo? Dopo, si ripareggia tutto. State sempre attenti a ciò che fate. L'essere è libero, ma è immerso in leggi precise e spietate, volte solo all'apprendimento. Un consiglio: non cercate di fregare mai il vostro prossimo, in nessun senso, tanto poi, vi fregheranno a voi. E quando però vi succedete, non vi stà bene, eh? Credete che tanto c'è solo questa di vita (molti dicono così), bè, ognuno lo scoprirà da solo, tanto. Ciao, Giulio |
05-08-2004, 09.37.42 | #26 |
autobannato per protesta
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Niente sconti, neanche saldi
Caro Giulma, penso che dovresti riflettere un pochino sul tuo modo di scrivere, mi sembra che il tuo pensiero sia un pochino assolutistico.
Te l'ho già detto, ma tu naturalmente ai "nicchiato". Le sentenze lasciamole ai tribunali, la legge uguale per tutti che tu prospetti, seppur vera, considera solo e soltanto un punto di vista. Mi sembra un pò poco per spiegare tutta le realtà dell'esistenza. Va bene vivere semplicemente, ma la semplicità dell'uomo deve arrivare dalla conoscenza non dall'ignoranza di accettare tout court delle leggi belle pronte che non ci fanno riflettere su ogni situazione. Comunque vedi tu... |
05-08-2004, 09.59.20 | #27 | |
Utente bannato
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Re: Niente sconti, neanche saldi
Citazione:
Caro visir, in uno stato profondo di meditazione si possono rivedere le vite precedenti e capire anche il perchè di certe cose. La legge del Karma appare allora chiara e logica, assolutamente giusta. L'ignoranza è quella in cui vive la gente, che non vede e non sente nulla. Non sono un ignorante, io, visir. Ciao, Giulio |
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05-08-2004, 10.48.29 | #28 |
Ospite pianeta Terra
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concetti......
leggo e rileggo....
Visto così il karma mi sembra una sorta di malattia, forse contagiosa...delle più terribili Mi sono sempre sentita dire "questo è il tuo karmaaa!!!! devi pagareeee!!!" All'anima delli m..... E se non vi è anima come avviene la reincarnazione? cosa e chi si reincarna? Certamente Gautama non doveva credere all'esistenza di un'anima individuale perchè questa separazione deriva solamente dall'ignoranza, per cui un essere individuale (o anima per alcuni) nella realtà non può esistere perchè tutto è Assoluto.. quindi l'anima individuale può essere intesa credo solo appartenente al mondo fenomenico ed è solo il risultato di Uno che appare in Molti.... Così mi piace. Interrelazioni....anima individuale....samsara....karm a Il karma per me è prodotto solo dal vivere, dal desiderio stesso dell'esperienza oggettiva... dal desiderio per le cose che si attua attraverso i nostri comuni sensi e ci spinge verso l'azione...mentre il samsara rimarrà tale fino a che ci si emancipa, fino a che non si abbatte lo schema della personalità, dell'ignoranza prodotta dal "desiderio" di vivere in funzione dei propri guadagni, simpatie, lotte. frustrazioni ecc... Sappiamo che il buddhismo... l'induismo ecc, raccolgono concetti, esperienze e offrono una causa: eliminare l'ignoranza e con essa la sofferenza. Che sia questo il punto di partenza...per togliere quella fastidiosa malattia? ... |
05-08-2004, 10.58.59 | #29 |
Ospite abituale
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alla faccia del bicarbonato di sodio...
Rif.: atisha
<Mi sono sempre sentita dire "questo è il tuo karmaaa!!!! devi pagareeee!!!"> Ma daiiiiiii!!!! Davvero? Si deve pagare? Sembra quasi il concetto cristiano del castigo. Chi ti ha riferito codeste cose? Pagare!... Vabbè. Però, che caldo... ostraga! |
05-08-2004, 11.26.01 | #30 | |
Utente bannato
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Re: concetti......
Citazione:
“E se non vi è anima come avviene la reincarnazione? cosa e chi si reincarna?” Perché non vi è anima? “Certamente Gautama non doveva credere all'esistenza di un'anima individuale perchè questa separazione deriva solamente dall'ignoranza, per cui un essere individuale (o anima per alcuni) nella realtà non può esistere perchè tutto è Assoluto..” L’anima individuale esiste, eccome. Come esiste l’anima universale, però. “quindi l'anima individuale può essere intesa credo solo appartenente al mondo fenomenico ed è solo il risultato di Uno che appare in Molti....” No, non proprio così. “Il karma per me è prodotto solo dal vivere, dal desiderio stesso dell'esperienza oggettiva...” Soggettiva, casomai! “Sappiamo che il buddhismo... l'induismo ecc, raccolgono concetti, esperienze e offrono una causa: eliminare l'ignoranza e con essa la sofferenza.” Parole saggie. “Che sia questo il punto di partenza...per togliere quella fastidiosa malattia? ...” Il punto di partenza è la prima Santa Verità del Buddha. Ciao, Giulio Ultima modifica di Giulma : 05-08-2004 alle ore 11.36.40. |
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