Il paradosso è che tu sei il tracciatore di ogni via. Solo che non lo ricordi.
giorgio

La serenità è uno stato di Essere e non una atteggimento del momento.

Vi è un Io che promette e un Io che non mantiene.
Vi è un Io che Odia, e un Io che Ama.
Vi è un io che desidera e un Io che non desidera.
Vi è un Io tollerante e un Io che non tollera.
Vi è un Io che sa e un Io che non conosce.
Vi è un Io che piange e un Io che ride.
Vi è un Io altruista e un Io egoista.
Vi è un Io coraggioso e un Io cotardo.

Centinaia di Io, miglia di Io. La ricerca di sè comincia col smascherare uno ad uno questa legione di Io. Quando ne rimarrà UNO solo, immutabile e permanente, tu sei quello. Ora tu se quelli!

Buon lavoro e Buon Natale Giorgio
Riccardo

Copione! Questa l'ho già citata io stamattina!!


No, tu volevi chiedere, maestro, che ore sono?

Ciao

Che cosa ti fa pensare che tutto questo non sia già avvenuto? Citi inferno e paradiso, termini obsoleti e privi di significato per colui che non si rifà al dogma cristiano.
sai, io gioco con le parole, posso fare citazioni illustri, posso rasentare il ridicolo ed accontentarmi dell'osservazione della piccola spina..che certo è una protezione ma senza la quale, la rosa, potrrebbe morire....

Se io guardassi troppo in alto e cominciassi a volare dove il sole troppo scalda..bhe, caro mio, farei la fine di icaro... preferisco andare lenta, rimanere con una parte di me stessa sulla terra, possibilmente solida, piuttosto che vagare farneticando o divenire un mistico devozionale....
questione di scelte..null'altro che questo...

...non sò se ve ne siate resi conto, ma è sempre quel fottutiss... orgoglio che ci divide...

...e finchè sarà così, qualsiasi tipo di comprensione non può avvenire, per via diretta...

...l'approccio giusto per una miglior comprensione è quello di considerarsi delle merde sempre e comunque, nel senso di vedere in ogni persona con cui ci relazioniamo, un'immensa fonte di "Luce"...

Ciao, spero di vedere presto parecchi "Orgolgi al rogo"... ...

Al contrario, è solo nel contatto con il mondo esteriore, il "mondo di Maia", che l´uomo e la coscienza si evolve. Da vita in vita l´essere vivente cresce basato sull´esperienza delle leggi dell´esistenza che si manifestano sotto forma dei cicli o le rotazioni della natura. Contrariamente a quello che dici Lucifero, queste leggi sono espressione della più alta giustizia che esiste, la legge della causa ed effetto o karma, che fa si che ogni individuo sperimenta sempre solo quello di cui ha bisogno per crescere.
ciao

Si Rolando, quello che dici è giusto, ma secondo me, Maya deve essere anche osservato e non solo vissuto, se si vive completamente in Maya c'è identificazione e non può avvenire la comprensione, che necessita del distacco...e questo può farlo chiunque, basta volerlo...più o meno, una sorta di distacco avviene spontaneamente in ognuno di noi, in quanto tutti possono riconoscere "cose", nel bene o nel male...ma non è finita lì...una volta riconosciute vanno "comprese" e "combattute"....

Ciao, .

Non credo che sia sempre l'approccio migliore, credo invece più produttivo un avvicinamento equilibrato alle altre persone. Tutti noi crediamo nelle nostre idee e, per quanto scherzosamente scritto prima, trovo sia normale evolverle sia ascoltando che non facendolo.

La metabolizzazione della propria evoluzione ritengo sia un processo lungo, tortuoso nella misura in cui ce lo rendiamo tale, ma il rapporto con gli altri è anche fatto di orgoglio, di fede, di fascino, di contraddizioni, e di contrapposizioni.

La misura in cui si riesce ad espandere le proprie percezioni in modo da abbracciare e fare propri i traguardi degli altri è strettamente personale, e deve necessariamente passare attraverso la serie di filtri che, giorno dopo giorno, continuiamo ad impilare per renderci comprensibile l'universo circostante.

Ma, come ripeto, è questione di equilibrio, di dare e ricevere, di ascoltare e di ignorare.

"Molte delle verità che affermiamo dipendono dal punto di vista" diceva uno che somiglia alla mia foto, e credo che sia un po' questo il fulcro di ogni discussione, corroborato dall'orgoglio o ridimensionato dall'umiltà.

Non so nemmeno più dove volevo arrrivare, sono decisamente stanco :'(

... Vabbè, sarà per un'altra volta.

Ciao!

"Solo che non lo ricordi" è un errore o è esattamente quanto hai voluto dirmi?

Ciao!