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25-06-2015, 14.47.25 | #82 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 23-11-2014
Messaggi: 168
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Riferimento: Perché si crede??
Pultroppo la comodità non ha prezzo almeno sembra, invece ha un prezzo altissimo che si paga in massa, si può creare una grande menzogna che ci rende il modo di vedere il mondo più semplice, più facile, più gestibile, più concepibile,, naturalmente credere e più facile di non credere..esco un attimo fuori tema per spiegare meglio il concetto...le persone vorrebbero sentirsi libere però non vogliono pagare il prezzo della libertà..questo è quello che succede nella società moderna, quindi non volendo pagare il prezzo, si lamentano, ma scelgono sempre la strada più comoda, non essere liberi e sottomettersi a delle regole..lo stesso secondo me avviene nelle religioni o ai religiosi,penso che in realtà il dubbio sia venuto anche a loro, ma dovevano pagare il prezzo di accettare, che non c'è nessuno che possa salvarci, i miracoli, che non si vada in paradiso, che non si rivede mai più i propri parenti, che non c'è il destino ecc ecc..è una posizione scomoda accettare o mettere in dubbio queste cose, naturalmente le persone come fanno oggi che appoggiano le comodità scansando le responsabilità, li porta ad afferrarsi con ferocia a quest'ultime, è una grande responsabilità non credere e prendersi sulle spalle tutto il peso della vita, senza illusioni..ma questo lo potrei capire, ma l'essere convinti di ciò è inaccettabile, come è inaccettabile se una persona oggi chiede totale libertà, gli indichi la strada, gli fai capire che la libertà si può avere se si vuole, però il cibo lo devi trovare da solo, le cure mediche anche ecc ecc, ora secondo te, quanti in realtà vorrebbero realmente la libertà, nessuno, fortunatamente il non credere non porta grandi responsabilità come il prezzo della libertà, altrimenti oggi saremmo tutti credenti, come siamo falsi liberi..credere è una comodità tanto quanto il nostro sottostare alle regole, privando i della vera libertà, vogliamo regole comportamentali e addirittura per i poveri di carattere anche quelle su cui pensare o illuderci, non basta sapere che durante la tua vita, sottomettendoti, avrai cure mediche, cibo ecc ecc, per i più deboli di carattere occorre sapere o sperare che ci sia qualcosa anche dopo la morte...ti dirò una cosa per provocazione o meglio per vedere le reazioni dei religiosi che predicano verità come se la volessero sapere o ne sono incuriositi più dei non credenti, ho detto una cosa vera e ti giuro che è vera, cioè che la Bibbia in realtà non parla di Dio, secondo di questi fautori della verità quanti sono andati ad informarsi se è vero, quasi nessuno, perché non lo vogliono neanche sapere se non esiste, e troppo scomoda per loro questa posizione, per me sono persone deboli caratterialmente i religiosi, il loro sentimento che li governa non è l'amore ma la paura e non se ne rendono conto....
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25-06-2015, 18.03.58 | #83 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: Perché si crede??
Sul perché si decida di credere, penso di sapere la risposta. Si crede per trovare un rimedio al mal di vivere. La domanda per me è se sia la fede il giusto rimedio. La filosofia antica ne aveva proposto tanti: la contemplazione, l'autarchia, la virtù, la distensione, la sospensione del giudizio. Poi è arrivato il cristianesimo e li ha spazzati via tutti. La chiave che più entra in profondità dell'animo umano è il senso di colpa. Ci sono due fasi. Primo farlo penetrare nella coscienza finché l'individuo si senta alla mercè del peccato. Secondo offrire l'assoluzione in cambio dell'annullamento della volontà. È lo stesso meccanismo della pubblicità. Prima ti fanno sentire in colpa convincendoti che ciò che hai fa schifo, poi ti offrono l'assoluzione se comprerai ciò che dicono. Bisogna fidarsi solo di chi ti vuole insegnare a ragionare con la tua testa. Ma per Giovanni Paolo II la causa della perdita dei valori dell'attuale civiltà è stata l'illuminismo. Che si proponeva di insegnare agli uomini a ragionare in proprio.
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25-06-2015, 23.31.01 | #84 | |
osservatore
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Perché si crede??
Citazione:
CVC, in verita' l' uomo di oggi E' come l' uomo di un tempo. Tu scrivi : per Giovanni Paolo II la causa della perdita dei valori dell'attuale civiltà è stata l'illuminismo. Che si proponeva di insegnare agli uomini a ragionare in proprio. ---------------------------------------------------------------------- Oggi il progresso tecnologico, quello che ha " allievato " la nostra vita ( materiale ).. tuttavia l' uomo del tempo antico " moralmente " non si differenziava molto da quello odierno. Si puo' "forse" dire che oggi l' avidita' ( la causa dei nostri travagli ) è molto piu' accentuata. Ora che il vicario di Roma, constatando la gravissima crisi della fede in Occidente, abbia espresso quella frase da te citata, non sorprende. Una parte della responsabilita' dello sfascio è dovuto ANCHE (!) per via dell ' immorale comportamento dell' alto clero / in particolare nei momenti "" fulgidi " del cristianesimo trionfante.. Il pastore che con il suo comportamento "" avrebbe "" dovuto essere di esempio per il suo gregge.. ma dai suoi frutti è stato riconosciuto per quello che è : un sepolcro imbiancato. ( G. Girardet - Il Gesu' della storia _ duemila anni di storia - Claudiana ) - Ma al di la' delle varie considerazioni pontificie ( che possono semmai interessare il credente, e/o l' appartenente al credo cattolico ) - intendo sottolineare come, da sempre, l' uomo si deteriora moralmente proprio per quella sua innata e sfrenata ambizione, la sua brama, la sua cupidigia.. eccc Gia' il sublime Qoelet evidenziava come "" il denaro "" dia la ( falsa ) certezza di ottenere " qualsiasi " cosa "" che possa soddisfare TUTTI i suoi inesauribili bisogni. - 10.19 : il denaro risponde AD OGNI ESIGENZA. L' uomo, ammoniva l' insuperabile Predicatore, è incapace di imparare e trarre tesori dagli errori dei suoi predecessori. Di generazione in generazione: tutto eternamente si ripete. Da qui la sua mitica e celeberrima frase : Non c'è nulla di nuovo sotto il sole !! Altro che Illuminismo. La corruzione morale dell' uomo è insita nel nostro essere. Se guardiamo alle Scritture ( che per un credente dovrebbero rappresentare la fonte della sua fede ) si riscontra come il Dio biblico - quasi inutilmente - inviava dei Suoi servi devoti ( gli Unti / i Consacrati / gli Inviati / i Profeti ) per rammentare ed esortare, al distratto popolo PREscelto, di perseguire le Sue regole e le Sue prescrizioni.. di NON dare importanza alle cose materiali - ma invece di attivarsi per una condotta morale.. eccc... Da qui quel continuo "" timor di Dio " "- che avrebbe dovuto rappresentare, per il credente, un minaccioso monito.. E invece il Suo popolo gli voltava le spalle, perchè " attratto " dalle lusinghe dei piaceri - E cosi' è stato di generazione in generazione. Tutti i Libri delle Scritture battono SEMPRE sullo stesso tasto: esortare il devoto all' osservanza delle regole divine - TUTTO INUTILE. Ci ritroviamo nella stessa situazione. Ora BEN PRIMA dell' illuminismo la terra era corrotta! Importante è anche un altro significativo passo del sublime Qoelet.. ovvero è da stolto evocare i tempi passati come migliori del presente ! Infatti, cosi' recita il sublime versetto: Non dire.. come mai i giorni andati erano migliori di questi - poichè non è da saggio domandarsi questo ! ( 7.10 ) - la ragione ( secondo i commenti degli specialisti ) e che " in quel tempo " nessuno di noi era presente e non abbiamo sperimentato di persona " quella " realta' - Certo esistono dei resoconti, delle cronache, delle descrizioni minuziose, delle testimonianze.. eccc.. e quindi si puo' solo " immaginare " quella determinata realta' - MA non è stata da noi sperimentata ! Ecco quindi il saggio consiglio di Qoelet. |
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26-06-2015, 07.01.53 | #85 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: Perché si crede??
Citazione:
penso anch'io che bisogna ragionare con la propria testa e fidarsi di coloro che seguono lo stesso principio…ma (mi chiedo,quindi senza alcuna polemica) trovo curioso che da quel momento in poi si sarebbe verificato esattamente il contrario di quello che l'illuminismo stesso aveva proposto. ad oggi a me sembra la cosa più evidente |
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26-06-2015, 10.27.01 | #86 |
Ospite abituale
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Messaggi: 919
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Riferimento: Perché si crede??
@CVC e @acquario69
Ma ragionare in proprio per poi autodeterminarsi anarchicamente (o in lobby) conduce all'immoralità, per questo c'è la condanna di San Giovanni Paolo II. Ragionare con la propria mente, per la Chiesa, significa discernere (illuminare) con la propria testa la parola e la figura di Dio che si fa presente in ogni storia personale. Il problema nasce quando distinguere la vera luce presente in noi per grazia ricevuta, comporta una genuflessione obbligatoria al decreto divino, ecco che allora ci si illumina, ci si ingegna, solo con la nostra testa, spegnendo il cuore, per incontrare le ragioni che giustifichino e spieghino quelle scelte (causa della perdita dei valori, che la Chiesa rappresenta e propone da 2000anni) prese e vissute senza la presenza di Dio nella nostra storia. Una filosofia che insegna a pensare con il proprio cuore senza amare con la propria testa è anticristiana, da ciò la denuncia del Santo Padre. Pace&Bene |
26-06-2015, 16.16.30 | #87 | |
osservatore
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Riferimento: Perché si crede??
Citazione:
I pontefici di Roma - ovviamente - sono convinti di possedere SOLO essi l' Unica e sola Verita'. La pretesa di tale assurdita'.. è stato motivo di sanguinosi conflitti che hanno lacerato la comunita' dei credenti. Ma tragico è che quello che dovrebbe essere la fonte " unica " della fede / ovvero le Scritture ( la Bibbia ) ogni comunita' la interpreta a suo modo, secondo una propria storia.. frutto di paticolari eventi, eccc.. Ora che il cristianesimo di Roma pretenda la "supremazia" su tutte le varie " membra del corpo mistico " dell' ekklesia.. non fa altro che rafforzare le divisioni. Per appianare le profonde divergenze esistente GIA' nella primitiva chiesa fu necessario convocare - nel corso dei secoli - vari concili. In tal modo venivano sanciti dei Principi / accettati, condivisi e vinvolanti per TUTTA la comunita' dell' ekklesia ( e che l' inventore di Tarso definiva: il corpo mistico, formato da tante membra ( i credenti ) al cui vertice ( il capo ) non poteva che essere (ovviamente ) il suo Messia/Cristo ( Efes. 5.23 ) - Ma qui sorge la fatidica domanda: Con quale e da quale autorita'.. sono investiti quei sedicenti padri conciliari, coloro i quali " determinano / fissano "" le regole, e/o la giusta e corretta interpretazione dei testi sacri ?? Nel riportare questa domanda l' autore David Murrey ( I percorsi delle eresie /Rusconi) fa riferimento al Gesu' della storia, ovvero quando i sacerdoti del suo tempo gli rivolgevano la stessa domanda ! ( Mt. 21.23 : Con quale autorita' fai tu queste cose ? - Chi ti ha dato tale autorita' ?? ) - Orbene la gerarchia del Nuovo Sinedrio ( il papato ), rimarca come la "sua" illuminazione è ispirata nientemeno che dal III terzo Dio ( il " consustanziale " S.Santo ) trinitario.. - A sua volta, la Chiesa d' Oriente - anche lei si auto-attribuisce dello stesso " privilegio " della sedicente chiesa sorella ( apostolica ), in quanto "anche ella è Illuminata / ispirata dallo " stesso " dioTrinitario.. - Purtuttavia.. entrambe hanno "diverse" interpretazioni riguardo la mitica fonte ( comune ? ) della loro fede ( i testi sacri ). eccc.. Che sia .. questione di potere ?? Ora che il devoto " possa e/o intenda ragionare / ricercare / scandagliare / valutare " con la propria testa le Scritture.. era considerato non appropriato - se non " nocivo " - da parte delle gerarchie - perchè il devoto "" potrebbe "" incorrere nel "satanico" pericolo dell' errore ( almeno cosi' loro vogliono far intendere.. ) - L' autore dei suindicato libro evidenzia, come nel mondo latino fino all' avvento della nobile figura di M. Lutero - possedere una Bibbia in casa era un gravissimo atto di insubordinazione ( nei confronti di Santa Madre Chiesa ) e il " peccatore " meritava di essere perseguitato e condannato. Tale GRAVISSIMO peccato NON era tollerato .. poichè fare di testa "propria" era "" manifestata " superbia ( sic! ). Per arginare ed impedire la diffusione della sacra Parola di Dio (sic! ) ( ovvero seguire l' abominevole comportamento dei famigerati protestanti ) merita di ricordare l' istituzione del nefasto Indice dei Libri ( del 1558 ) emesso da sua santita' / il Vicario di Dio in terra.. Paolo IV -- Ora se il credente, desiderava avvicinarsi alla sacra Parola, doveva affidarsi SOLO ed esclusivamente all' UNICO intermediario tra il Dio cristiano e l' uomo.. ovvero colui che possedeva la VERA conoscenza dei misteri divini .. il prete !! Ma il fatto piu' abominevole ed insopportabile ( per l' illuminata Gerarchia ) era "" tradurre "" la sacra Parola nella Propria lingua, poichè solo il latino - permettava di addentrarsi nei sacri ed inaccessibili meandri della Scritture ! SOLO Panzer Lutero sfido' apertamente la supponenza e superbia del Nuovo Sinedrio.. traducendo, nella sua lingua, i testi Sacri. Cio' ha permesso, al "" popolo di Dio ", di leggere LIBERAMENTE / PER PROPRO CONTO, le fatidiche sacre Scritture. Ovviamente chi desiderava un supporto dei Pastori non gli era negato, anzi. Una sfida vinta da Lutero ! e .. recentemente ( solo recentemente - 1966 / con Paolo VI! ) la santa Madre Chiesa aboli' la satanica istituzione di Paolo IV - e ora incoraggia ( seppur con timidezza.. ) la lettura della fonte dellla fede.. - sempre in ritardo ..... |
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26-06-2015, 19.46.22 | #88 |
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Riferimento: Perché si crede??
La frase "La fede è un dono" è una grande verità,che può essere tradotta nella linguaggio di un ateo come me "Credere è una nostra naturale facoltà".
Viene quindi naturale a me far derivare da questa capacità naturale il nostro "senso della realtà". Il pur "sacrosanto" appello che il metodo scientifico fà,invitandoci ad attenerci ai fatti,contiene in sè una contraddizione. Una buona teoria scientifica nasce sempre da una semplificazione ragionata sui fatti a nostra disposizione. Ma se semplifichiamo allora non ci stiamo attenendo rigorosamente ai fatti. In fondo Galileo non ci ha insegnato ad attenerci ai fatti,ma ci ha solo invitato ad attenerci di più ai fatti. Perchè attenersi ai fatti è nella nostra natura,così come è nella nostra natura CREDERE che una loro semplificazione possa bastare. Semplificare non è facile,ma vale come capire. Il tipo di semplificazione usata indirettamente diventa una descrizione del soggetto "percepiente/sperimentante",evidenziandone i limiti. Possiamo fare ciò in modo consapevole o meno. 0a,anche quando lo facciamo in modo consapevole,come lo fà la ricerca scientifica,non possiamo,non è utile,stare a rammentare in continuazione,le semplificazioni che ci hanno condotto alla comprensione. E' molto più efficace al nostro agire CREDERE che quella semplificazione corrisponda alla realtà in toto. Da qui nasce l'indebita illusione che la verità,seppur irragiungibile,almeno in questa vita,sia comunque un processo in continuo progresso verso la meta. Quindi la facoltà di CREDERE ha la sua ragione pratica,ma anche tanti effetti collaterali indesiderabili,così che il mondo per gli ingegneri è fatto di tabelle,per Galileo era fatto di cerchi,e per gli elettrotecnici è fatto di formule sacre scolpite nel manuale del bravo e virtuoso elettricista.E ognuno così modellerà il paradiso a sua forma e consumo. Molto commovente quello che si sono inventati gli egizi. Era un Nilo con campi coltivati a grano,ma con spighe alte quanto un uomo...per quanto potesse essere alto un uomo a quei tempi. |
27-06-2015, 07.16.38 | #89 | |
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Riferimento: Perché si crede??
Citazione:
io sono ignorante delle questioni religiose,penso tuttavia che ogni diversa religione non sia altro che il diverso punto di vista di un unica dottrina. credere ad esempio che l'una sia superiore ad un altra trovo che sia assurdo. sempre secondo me,pensare con la propria testa significa,come in questo caso,liberarsi da quei limiti che ne impediscono la comprensione effettiva. |
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04-07-2015, 01.41.39 | #90 | |
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Riferimento: Perché si crede??
Citazione:
Anche perchè nel villaggio globale,laddove il potere tradizionale delle nazioni viene meno,viene meno anche tutto ciò che è legato alle nazioni,comprese le religioni,seppur nella sola misura in cui sono religioni di stato. |
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