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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Tematiche Spirituali |
10-08-2015, 16.40.43 | #4 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 06-10-2014
Messaggi: 49
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Riferimento: A e B
Citazione:
Con questi ragionamenti ritengo che non si arrivi a nulla. Credere o non credere in Dio non a niente a che vedere con la nostra razionalità: è una questione di fede. Tutti i fantastici scritti tramandatici da nostri saggi antenati possono aiutarci ad avere fede,ma bisogna leggerli come tentativi poetici di definire l'indefinibile. In particolare io ritengo che il considerarci fatti ad immagine e somiglianza di Dio sia una bella poesia e contemporaneamente una terribile presunzione dell'uomo da cui discende il concetto di un Dio persona,concetto che personalmente non condivido. Ovviamene quanto sopra e' una mia opinione che avrei piacere di condividere o argomentare |
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10-08-2015, 18.28.29 | #5 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 22-03-2015
Messaggi: 257
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Riferimento: A e B
Citazione:
Sono d'accordo con te. Questi concetti possono servire giusto per avviare una riflessione, non certo per definire l'Abisso. Nel caso , in particolare, della fede cristiana però non sono sicuro che il concetto di Dio-persona sia da rigettare. Infatti l'incontro con questa fede è essenzialmente l'incontro con una persona (il Gesù storico tramandatoci dai Vangeli sinottici). Quante volte abbiamo sentito parlare di "esperienza dell'incontro" con Gesù-Yeoshwa per poter capire e entrare nel mistero della Sua presenza ? Oppure "Dio si è fatto come noi...per farci come Lui". Che tutto poi sia stato banalmente raffigurato in immagini di tutti i tipi, per alimentare la devozione popolare, è un dato di fatto. Ma è nel mistero terribile del Dio-uomo, che assume in sé la nostra condizione per trasfigurarla in una Pasqua di resurrezione, che ruota l'intero cristianesimo e ne è il segno distintivo e unico , la sua specificità . Il dramma dell'uomo però è il trovarsi nella vita senza questa presenza e doverla vedere, scorgere e in definitiva sperare, con gli occhi di una cosa detta "fede", basata su di un antico libro ( a volte contraddittorio, così da sembrare molto umano e poco "divino") dall'insegnamento e l'esempio dei genitori ( a loro volta figli di una tradizione millenaria più che di una conversione personale) e dalla presenza dell'Ecclesiam, la comunità dei credenti, corpo vivo del Cristo, così spaventosamente "inadeguata" nel dare esempio e fiducia nella presenza del trascendente...e così, purtroppo, adeguata alle vicende dell'immanente. |
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11-08-2015, 05.20.28 | #6 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
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Riferimento: A e B
Essere ad immagine di Dio significa che l'uomo (ogni essere umano) ha le facoltà di essere sacerdote, profeta e re, ossia, ognuno è religioso, filosofo e inarrivabile, eccelso nella creazione.
Ma significa anche, teologicamente, essere uguali a Dio fisicamente, visto che Gesù, dopo essere risorto, è assunto in cielo col corpo, ed è, per chi crede nel Vangelo, nel "cielo" in corpo e spirito. Aggiungo, anche lo Spirito Santo deve cercare di essere visto senza questa etichetta di "fantasma" divino, lo Spirito Santo ha un corpo, è un corpo, fisico, materiale, tangibile. Essere a somiglianza di Dio dipende dalla nostra volontà nell'azione del libero arbitrio, visto che somiglianza sta per "essere come": quanto voglio essere come Dio? ...quanto voglio essere come Dio nell'incatenare il diavolo (mio!) già sconfitto?!?! Pace&Bene Ultima modifica di Duc in altum! : 11-08-2015 alle ore 10.48.28. |
11-08-2015, 14.36.35 | #7 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 25-04-2015
Messaggi: 5
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Riferimento: A e B
Noi siamo particelle infinitesimali di Dio,abbiamo le stesse caratteristiche di Dio in qualità,ma in quantità infinitesimali.Siamo simili ad una goccia di oceano;essa ha le stesse caratteristiche e salinità dell'oceano intero in qualità,ma in quantità infinitesimali.Ecco perché siamo ad immagine e somiglianza di Dio.
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12-08-2015, 17.14.48 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: A e B
Citazione:
Sono le opere di misericordia e non più i sacrifici sugli altari che consentono di realizzare l'immagine di Dio. L'uomo continua a portare l'immagine di Dio anche se ha perduto la somiglianza. Mentre nella creazione di Dio, il perfetto precede l'imperfetto, la storia dell'uomo si costituisce nell'inversione di questa successione, soltanto la protologia è perfetta perchè divinamente operata,la salvezza è la rivelazione escatologica. |
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12-08-2015, 20.11.09 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-01-2011
Messaggi: 747
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Riferimento: A e B
Credo che l'antropomorfismo sia una questione centrale nella religione. Perché un conto è cercare di eliminare l'antropomorfismo, ossia i difetti e le brutture dell'uomo che in tal modo potrebbe aspirare ad una dimensione superiore a quella semi-animale dell'umanità. Altro conto è dire che l'uomo debba essere redento dai suoi mali da un'altra figura antropomorfa con gli stessi suoi difetti, benché nelle vesti di Dio, come il Dio del vecchio testamento, buono e superbo, compassionevole e terribile, null'altro che un'esagerazione delle qualità umane. In questo secondo caso non vedo un passaggio dall'umano al divino ma solo esaltazione di tutto ciò che è umano, nel bene e nel male.
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13-08-2015, 15.22.22 | #10 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 02-08-2015
Messaggi: 177
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Riferimento: A e B
Citazione:
Ultima modifica di memento : 13-08-2015 alle ore 23.47.43. |
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