ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
29-04-2008, 23.05.01 | #51 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
|
Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
Citazione:
C'e' un pappagallo sul trespolo nel vuoto della mente che non tace mai. “Fino al mio trentesimo anno di età ho vissuto in uno stato di ansia quasi continua intervallato da periodi di depressione suicida. Adesso mi sembra di parlare di qualche vita passata o della vita di qualcun altro. Una notte, non molto dopo il mio ventinovesimo compleanno, mi svegliai nelle ore piccole con una sensazione di terrore assoluto. Molte altre volte mi ero destato con una tale sensazione, ma in quella circostanza era più intensa che mai. Il silenzio della notte, i vaghi contorni dei mobili nella stanza buia, il rumore lontano di un treno in corsa: tutto sembrava così estraneo, così ostile e così totalmente privo di senso da provocarmi un profondo disgusto per il mondo. La cosa più disgustosa di tutte era però la mia esistenza. Che senso aveva continuare a vivere con questo fardello di infelicità? Perché proseguire questa lotta ininterrotta? Sentivo che una profonda brama di annullamento, di inesistenza, diveniva molto più intensa del desiderio istintivo di continuare a vivere. “Non posso più vivere con me stesso”. Era questo il pensiero che continuava a ripetersi nella mia mente. Poi all’improvviso mi resi conto di quanto fosse strano. “Io sono uno o due? Se non posso vivere con me stesso devono esserci due me: “io” e il “sé” con cui “io” non può più vivere“. “Forse”, pensai, “soltanto uno dei due è reale”. E. Tolle, Il potere di Adesso |
|
30-04-2008, 10.56.38 | #53 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 13-11-2007
Messaggi: 258
|
Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
Citazione:
di solito si fa perchè si ritiene cha porta a qualcosa, es. calma, o lucidità, o separazione dal corpo, o superpoteri, o diventare divinità, dio, ecc. tu, quando hai iniziato le pratiche meditative, cosa pensavi di trovare? puoi dirmi che pratiche meditative facevi e/o fai? quali sono i maestri di riferimento? Citazione:
ho l'impressione che può ritenersi pratica anche la lettura, se si cerca di comprendere fino in fondo quello che c'è scritto. Citazione:
o farsi domande e darsi risposte? nel secondo caso, siamo fuori strada. |
|||
30-04-2008, 20.53.21 | #54 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-03-2008
Messaggi: 101
|
Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
Ciao Carl,
Come ti dicevo è tutto semplice e naturale e uguale per tutti...a parte la mente che in ogniuno crea e distrugge concetti e pseudo convinzioni. Se accetti un consiglio,lascia perdere tutto ciò che non trova riscontro nella tua esperienza diretta.L'ego c'è, ma è difficilissimo da individuare, impossibile quando è in azione.Cancella tutto,energie meridiani angeli dottrine. Tutto lo capirai da solo sottoforma di "intuizioni" quotidianecome "conseguenza-frutto" di una corratta pratica di meditazione. Però devi lasciargli il posto. E non sarà più conoscenza cioè studio ma consapevolezza cioè profonda incontrovertibile certezza. Concentrati nella pratica della meditazione vera e propria e adotta un atteggiamento mentale di questo tipo: Non sò perchè capita a me ma lo capirò. Non rispondere indietro a nessuna provocazione,non fare il finto buono ma neanche il finto severo, comincia a portare tutto ciò che fai a termine, comincia con le cose stupide come allacciarsi le scarpe ad esprimerti con correttezza e con parole e definizioni appropriate e avanti,finchè ti verrà spontaneo fare bene una cosa alla volta. Non è difficile.Una mente confusa non và da nessuna parte. E poi ti accorgerai di credere di sapere molte parole delle quali non sai dare una definizione. La maturità porta sete di giustizia e non di bontà. Non confondere i buoni con i santi, bisogna essere veri,autentici,bastardi e arroganti se si è bastardi e arroganti. La guerra si vince solo se sai su quanti soldati puoi contare, non importa se 1 o 100. Essere presuntuosi significa non sapersi valutare, misurare con oggettività le proprie capacità e possibilità. Può essere che tu sia più o meno di quello che credi riguardo a tutto, per questo la domanda costante prima di meditare deve essere: Padre , voglio essere cosciente dei miei limiti, voglio la verità su di me qualunque sia. Naturalmente puoi dirlo con parole tue. Non mostrarti migliore di nessuno e non scendere a compromessi con te stesso sulle cose che senti giuste. Dopo meditato fai uno scanning della giornata momento per momento cercando di coglire le emozioni che emergono. Prova intanto da solo a zittire di più la mente. |
04-05-2008, 02.25.59 | #55 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-03-2008
Messaggi: 101
|
Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
Che cosa è successo al nostro amico Carl?
Credeva di trovare qualche prezioso segreto solo leggendo ? Missione impossibile, per Lui e per tutti Noi, solo le bugie costano poco e valgono ancora meno. Essere coerenti con la propria statura spirituale è una regola non semplice da applicare e che obbliga a essere sinceri. L'abito non fa il monaco e neanche la rock star. |
04-05-2008, 13.14.35 | #56 | |||
Ospite
Data registrazione: 21-04-2008
Messaggi: 17
|
Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
L'esperienza di Tolle è incredibile. Ora mi leggo con calma tutto.
Yam come puoi demeccanizzarti? Sradicata un'abitudine se ne forma un'altra...Anche i miei movimenti sono meccanici. Quando facevo il mio esercizio ero cosciente anche del camminare, dei movimenti delle gambe, ma non si può vivere così. E' il contrario della spontaneità. Citazione:
La consapevolezza è cosa simile? All'inizio quando leggevo cose sulla consapevolezza pensavo che fosse qualcosa che potessi coltivare con lo sforzo. Ma ora mi rendo conto che la confondevo con la coscienza, la quale implica il pensiero. x andre2: All'inizio è stato solo interesse. E' iniziato con la filosofia. Poi ho cominciato a leggere testi su diversi maestri e tutti parlavano di consapevolezza. Ho iniziato a sentire il corpo, a sentire le sensazioni, vibrazioni. Avevo imparato a rilassarlo e da lì mi è accaduta un'esperienza a cui non ero preparato. Poi mi sono imbattuto in Gurdjieff. La mia pratica era di ricordarmi di me. Di non vagare con l'attenzione ma riportarla su di me qualunque cosa facessi. Non riuscivo neanche per un secondo. Mi sono spaventato (mi spavento sempre :-)) quando mi sono visto come un robot. Non c'era una cosa in me che fosse reale, spontanea. Io, che ritenevo di essere padrone di tutto, non mettevo mai in dubbio i "miei" pensieri, che poi tanto miei non erano. Piano piano, il ricordo di me in sottofondo rimaneva e una parte della mia attenzione era sempre rivolta a me. Da qui il senso di osservarmi durante le azioni. Questa sensazione di sentirmi "qui dentro", come coscienza, come "fumo" ho scritto... Devo dire che c'è stato un periodo in cui mi sentivo male. Ero cosciente anche dei miei pensieri durante il giorno. Non sapevo più dove fosse la mia volontà. Per questo ho scritto che forse ho praticato male o mi sono affidato a tale pratica con troppa ingenuità. Non sono cose con cui si può giocare. Oltre all'interesse iniziale perchè ho praticato? Sarei falso se non ti dicessi che l'ho fatto per il mio benessere, per vivere la vita in modo più consapevole, più felice, cercando di liberarmi dalla paura comprendendola. Poi l'attacco di panico, che come dice yam probabilmente non è stato causato dalla pratica ma penso abbia contribuito. Dici: ma cose strane, tipo visioni, separazioni, ecc., zero. Meno male!!! Non penso servano a qualcosa. Citazione:
Citazione:
x robbybass: Ci sono stai tranquillo! E' che col ponte del primo maggio ero a gozzovigliare... Difficile che mi si accendano le lucine aggiungendo altre idee, anche se penso di non volerla una cosa del genere. Tuttavia mi rendo conto di quanto sia importante ripulire la propria mente per quanto possa essere difficile. Una "pratica" che ora continuerò a seguire, come ha scritto yam, è di osservarmi nelle relazioni, nel rapporto con gli altri che è importantissimo. Ti ringrazio di cuore per i consigli che mi hai dato e che seguirò. Spesso, nei periodi in cui l'ansia e la paura diventano più forti, quanto vorrei una frasetta magica o un consiglio che ponesse fine a tutti i miei guai! Ma ovviamente non è possibile. Il lavoro bisogna farlo da soli. Un caro saluto |
|||
04-05-2008, 21.35.21 | #57 |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
|
Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
E' possibile agire oltre il conflitto causato da pensieri, sensazioni, emozioni...e anche intuizioni.
Si tratta di stabilizzarsi sulla "percezione" (del dentro e del fuori)...quel centro di gravita' permanente di cui parlano tutti i Maestri....toccare lo spontaneo direbbe un maestro tantrico. |
05-05-2008, 21.22.27 | #59 | |
Sii cio' che Sei....
Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
|
Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
Citazione:
La qualita' principale dello Spirito o consapevolezza e' la chiarezza percettiva ed e' cio' che si sviluppa "demeccanizzandosi" (non che non sia gia' sviluppata...ma e' velata dall'identificazione discorsiva). Ti consiglio un bel libro, molto semplice di un Maestro di Aikido: "Viaggio interiore di uno straniero" Kenjiro Yoshigasaki |
|
06-05-2008, 01.09.04 | #60 |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-03-2008
Messaggi: 101
|
Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
Ciao Carl.
Il gozzoviglio non è in contraddizione con la vita..anzi! Io sono un professionista delle vacanze e dell'ozio,ma proprio per questo quando si tratta di fare le cose bene io sono pronto. Molte persone che si avvicinano alla meditazione si stufano perchè non vedono risultati concreti. Questo è dovuto all'approccio errato. Non è difficile meditare,è difficile essere coerenti con la propria coscienza. E' come allenarsi ad arrampicare in palestra e pretendere di fare il 7a in montagna. Sono due cose completamente diverse. La meditazione non è ginnastica,nè del corpo nè della mente. E' allineamento, è riportare l'equilibrio tra la ciò che è la realtà che percepisci e la tua coscienza. Come se tu stessi al 4° piano e la tua testa al 7°. Essere consapevoli significa essere allineati,sullo stesso piano, questo porta automaticamente ad essere pronti per un altro piccolo gradino e su. Senza bisogno di meditare per innalzarti metti in ordine la tua condizione emotiva attuale, tira fuori le tue scontentezze e le tue tristezze, e anche di pari passo le gioie ed i piaceri. Ricordati che le lacrime sono da paragonare allo scontrino fiscale, quando piangi significa che hai già metabolizzato il dolore e già trasformato un dispiacere in sensibilità. Essere sempre più sensibili è importantissimo nella vita perchè ti permette di cogliere i suggerimenti della realtà senza farsi troppo male. Grandi difese grandi spine. Essere sinceri all'osso è allineamento; Non è verità, ma la giusta strada. Parlare di cose che sono aldilà della tua capacità di valutarne l'attendibilità ti allontana dalla crescita.E' guardare alle stelle e pestare la cac.. Una cosa importante sono le definizioni.Chiamare le cose con il giusto nome facilita tutto.Tutto ciò che percepisci sono sentimenti mescolati. Sentimenti autentici dalla coscienza,sentimenti artificiali quelli dell'ego. I colori,i suoni, le sensazioni tattili, la paura la vergogna tutto può essere autentico o mentale. Bisogna trasformare i sentimenti artificiali in sentimenti autentici, i soli capaci di restituirti un autentico appagamento, la certezza, la fiducia nella assoluta giustizia divina. Questo processo di trasformazione non dipende da te, è una conseguenza della tua resa alla realtà. |