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30-05-2008, 21.16.15 | #122 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
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Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
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esatto veraluce... (ma rispondo anche agli altri)... sia in alto che in basso.. ci vuole così tanto a capirlo (immaginarlo) almeno con la logica? (come scrive Yam?) (sì temo di sì.. ) Un Conoscitore del Brahman o Saggio.. o Maestro di Vita.. o come volete chiamarlo, uno che ha Realizzato può essere tutto o niente, può essere ricco o povero che a lui da quel momento in poi, avendo conseguito come ho scritto la nudità mentale, cioè vivere nel mondo senza attaccamenti ed avendo distrutto ogni forma di ego-ismo è e resta sempre nel suo centro, sempre se stesso.. egli vede il Brahman dappertuto e ne è assorbito, sia che si trovi sotto un ponte a scaldarsi con il fuoco, o nel miglior albergo.. per lui non c'è nessuna sostanziale differenza.. percepisce il caldo ed il freddo senza attaccamenti.. come non vede più differenze tra un ladro ed un santo.. tra una pietra e l'oro.. tra ciò che chiamate onore o disonore.. tra ricchezza e povertà.. per cui potrebbe benissimo proseguire la propria vita nella povertà come ha sempre magari avuto fino a quel momento o proseguire la propria vita nel miglior albergo senza che per lui cambi niente nella propria sostanza.. ovvio che un Saggio/realizzato non è un pirla e nè tantomeno un masochista.. e se dovrà e potrà scegliere dove passare l'inverno di certo non continuerà a fare magari l'asceta e camminare scalzo nel caso gli vengano offerte delle calde scarpe e un letto al caldo.. o forse sì, chi lo sa? e se fosse ricco penso che sarebbe in grado di vivere bene e far vivere bene anche gli altri intorno a lui... o forse no, chi lo sa? ma quello è altro discorso.. quello è un suo successivo accadere.. imprevedibile per noi ciò che può accadere... Chi ha capito la Sua natura non può cercare più l'acqua nel miraggio.. egli benchè viva nel mondo non potrà più cercare gli oggetti dei sensi come fanno gli altri che restno attaccate al comodo ed al bello.. e giammai se ne separerebbero! non essere attaccati all'acqua calda non significa però farsi la doccia fredda.. ma significa usarla calda se ciò è possibile.. e se ciò non fosse possibile, andrebbe bene lo stesso.. perchè non c'è più chi si sbatte per averla calda a tutti i costi... non c'è più un io che cerca.. brama.. ma semmai un essere che se c'è la usa con gratitudine.. |
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30-05-2008, 21.25.22 | #123 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-11-2007
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Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
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31-05-2008, 00.55.33 | #124 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-04-2002
Messaggi: 855
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Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
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Io riconosco molto bene la tua esperienza. Anche io sono sempre stato molto interessato del campo spirituale, e più di 25 anni fa avevo un'esperienza molto simile a quella di cui parli tu. Facevo hatayoga da più d'un anno, e provavo diversi tipi di meditazione, e mi sentivo sempre più concentrato e tranquillo per non dire armonioso. Però un pomeriggio meditando sulla fiamma d'una candela è, come dici tu, "accaduto qualcosa di 'disturbante'", che mi dava tanta paura. Anche io avevo un'esperienza simile a quella che descrivi tu, improvvisamente mi sentivo "troppo cosciente" di me stesso e di tutto ciò che facevo e pensavo, anche dei movimenti del mio corpo, delle mani ecc e tutto questo mi dava veramente la paura. In quel periodo ero abbastanza solo, anche se vivevo insieme con la famiglia e aveva tanti amici, ero solo "esistenzialmente" così a dire, cioè non conosceva nessuno con cui parlavo di queste cose, e non avevo neanche rapporti o relazioni più profondi con gli altri. Per me penso che lo yoga era, anche se incoscientemente, un metodo di trovare forza e diventare più "forte", ma invece dopo questa esperienza mi sentivo molto debole. Ma stranamente l'esperienza mi aiutava in un modo anche se non così come pensavo io, perché questa sensazione permanente della paura mi dava il coraggio di interrompere il mio solitudine e invece intensificare il contatto con altri uomini, e man mano ho trovato o creato un equilibrio mentale. Molto tempo dopo questo periodo ho anche imparato che la meditazione, che può essere molto utile, può anche essere abbastanza rischiosa. E questo dipende del fatto che nei giorni nostri tutti i metodi della meditazione sono lasciati liberi e possano essere praticati da tutti, mentre nel passato ogni allievo veniva seguito personalmente da un maestro che poteva giudicare il livello evolutivo dell'individuo e darlo metodi adatti a questo livello. La pericolosità dipende anche del fatto che non si sa quanto sono potente le energie spirituali con cui si può venire in contatto meditando. Per concludere penso che il metodo più efficace per evolvere il tuo equilibrio mentale è, come diceva anche qualcuno in questa discussione, lasciare la meditazione per un periodo e focalizzare invece su cose pratiche o concrete, ad esempio fare lo jogging, fare il sesso, ecc. Io trovo molto interessante le analisi cosmiche o la scienza spirituale di Martinus, in cui ci sono tante spiegazioni anche riguardando le energie spirituali e lo sviluppo spirituale dell'uomo. Se leggi l'Inglese forse troveresti interessante il seguente sito dove c'è tanta informazione concernente il pericolo che può essere collegato con pratiche spirituali:http://www.kundalini.se/eng/n_engkni_1024.html Comunque ti auguro buon proseguimento con la ricerca spirituale e fisica. |
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31-05-2008, 08.55.20 | #125 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-11-2007
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Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
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già che ci sono, completo l'impressione. il succo del tuo discorso, è una sorta di complesso processo di pensiero il cui fine è giustificare il godere senza crisi di coscienza la ricchezza e i beni materiali lussuosi e voluttuari. solo un impressione, eh? |
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31-05-2008, 08.57.30 | #126 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-11-2007
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Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
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chi ha maturato comprensione, si sente a suo agio nel lusso o no? |
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31-05-2008, 09.11.42 | #127 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
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Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
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Ti dico come la "vedo" io (da cittadina del mondo, che è vegetariana, fa la raccolta differenziata, centellina l'acqua che utilizza, etc... )... ...è vero quello che dici, che se si è raggiunta la "realizzazione" comunque non si "cercherà di raggiungere delle mete materiali", perché non si cercherà di raggiungere nulla di specifico... si è quel che si è, si vive nell'essere e basta... tuttavia se "accade di ritrovarti" nel lusso o, esempio sciocco, di venire ospitato a casa di qualcuno che ti offre una "bistecca", pur ritrovandoti ad usufruire di queste cose (lusso e bistecca) non ne verrai "intaccato"... perché essendo "realizzato" sarai sempre "oltre" anche quando ti ritrovi nel lusso o mangerai la bistecca... perché sai che il lusso non esiste e la bistecca non esiste... o meglio: esiste e non esiste, dipende da chi ne usufruisce... |
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31-05-2008, 10.27.59 | #128 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
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per far chiarezza...
Citazione:
caro Rolando .. ciò che crea veramente paura è sempre l'ego... cioè la sovrastruttura dell'io, l'identificazione dell'io... essere troppo cosciente è qualcosa che non può recare paura affatto.. anzi.. è uno stato nuovo, ma accompagnato da beatitudine.. il passaggio intermedio che fa scaturire paura è dato dall'ego.. è l'ego che sentendosi compromesso nella propria funzione tra il nostro "io" e la "realtà", fa si che ciò non accada.. e per far ciò va a riesumare il nostro condizionamento, permettendo al nostro "io" di viversi uno stato di paura.. come se ci dicesse "attento! questa zona è pericolosa.. scappa via".. non so se sono stata chiara.. la meditazione di per sè non è pericolosa affatto, anzi... anche se posso darti ragione, spesso si adoperano tecniche di cui non si conoscono affatto le "meccaniche" e ciò che possono provocare, evocare o invocare.. ma ogni cosa provocata è dato solo da ciò che è racchiuso nel nostro inconscio che tramite il metodo meditativo salta fuori.. e può saltare fuori il bello se siamo belli dentro ed il brutto se siamo turbati dentro, cioè se viviamo di natura immersi nelle nostre paure... l'inconscio è un serbatorio di condizionamenti e di esperienze.. e la meditazione quand'essa diventa "occasionalmente" profonda, porta alla luce queste "scorie" proprio perchè vengano riconosciute come tali (le paure per esempio) ed eliminate dall'osservazione.... Questo fa parte dell' autoindagine.. La tecnica dell'osservare i pensieri è la più tranquilla e non reca alcun danno. La meditazione serve innanzitutto per avvicinarci al Silenzio della mente, per farci comprendere quanto la nostra mente è impregnata di pensieri e chiccchiericci, bla bla bla.. quanto la mente è meccanica, quanto è spugna.. il nostro Sè è oltre la stessa.. in Quel Silenzio... ciao |
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31-05-2008, 10.48.59 | #129 | |
Ospite di se stesso
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Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
Citazione:
E' forse una colpa vivere nel lusso o forse esclude l'essere compassionevoli? Ciò non toglie che possa ritenere innecessario ciò che gli sta intorno (il lusso) e decida di offrirlo ad altri,non sentendosi possessore di nulla... |
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31-05-2008, 11.00.15 | #130 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
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Riferimento: Ricordo di sè: esperienza
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ripeto.. rileggi bene l'intervento che ho fatto a suo tempo, dove tu hai estrapolato queste impressioni.. che restano tali ai miei occhi.. ancora non hai compreso ciò che ho scritto... buon tutto! |
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