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18-12-2007, 20.20.06 | #22 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2006
Messaggi: 317
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Riferimento: Quanto condiziona il ritmo della quotidianeità, la consapevolezza?
Citazione:
Quello che ho scritto sulla meta era in riferimento al messaggio precedente, Non considero il dimorare nel qui' e ora una meta e nemmeno uno stato dell'essere. C'e' solo l'esperienza che si e' avuto del qui' e ora che si vorrebbe essere permanente. L'esperienza brucia (nel fuoco dell'inferno) e diviene combustibile per la consapevolezza e permette quello spasmo fsico in cui il corpo si stira e si risveglia. (come se stesse partorendo / o evaquando) E' uno stiramento vivo, non come quello che si fa per cercare sollievo. Segue un fresco calore ristoratore.. |
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18-12-2007, 20.26.35 | #23 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 16-08-2007
Messaggi: 603
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Riferimento: Quanto condiziona il ritmo della quotidianeità, la consapevolezza?
Citazione:
Se si acquisisce "padronanza" del proprio corpo-mente queste conseguenze ansiogene potrebbero essere notevolmente ridimensionate... Un a tutti. |
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18-12-2007, 20.28.39 | #24 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: Quanto condiziona il ritmo della quotidianeità, la consapevolezza?
Citazione:
Citazione:
Citazione:
Comunque provo a rispondere per quello che riesco. Intanto U.G. non ha mostrato le iterazioni del corpo/mente. A chi gli parlava della mente avrebbe detto: - fammela vedere. La voglio vedere questa mente di cui parlate. – Poi in altri luoghi ha dato una descrizione peculiare della mente come la seguente: - ... Per me non esiste la mente per nulla. La mente è la totalità -- non che stia dando una descrizione peculiare della mente --, la totalità di quello che, non solo voi, ma tutti gli uomini hanno pensato, detto e provato dalle origini fino ad oggi. - Su quello che mi attribuisci, cioè sul mio negare l’importanza dell’interazione corpo-mente in altri discorsi dovrei sapere a quali discorsi ti riferisci. Posso dirti comunque che ci sono diversi livelli di affrontare le cose. Quello scritto sulla conoscenza di se stessi, ad esempio, è un passo indietro, un livello più basso, rispetto a quanto diceva U.G. infatti in quello scritto non c’era spazio per lui. A secondo dell’angolazione da cui guardo, quindi, posso dire delle cose oppure dirne altre. Non ho niente da difendere, non una scuola, non il vanto di conseguimenti personali, anzi posso anche dire strafalcioni appellandomi alla demenza senile….. Un po’ precoce magari ma ci sta Il fatto che parlo di U.G. con profondo rispetto non ti riguarda. Del mio rapporto con U.G. al massimo parlo con mia moglie o col mio analista a secondo dei casi. Citazione:
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18-12-2007, 20.33.59 | #25 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Quanto condiziona il ritmo della quotidianeità, la consapevolezza?
Citazione:
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18-12-2007, 22.17.28 | #26 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-08-2007
Messaggi: 62
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Riferimento: Quanto condiziona il ritmo della quotidianeità, la consapevolezza?
Citazione:
Molto spesso per me il ritmo della quotidianità è stabilito dalla mia consapevolezza. Essa è sempre hic et nunc nonostante i frastuoni del mondo. .E per questo credo, forse soffro molto......Samà. |
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19-12-2007, 07.10.10 | #27 | |
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
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Riferimento: Quanto condiziona il ritmo della quotidianeità, la consapevolezza?
Citazione:
.. e permette al corpo/mente di vivere sempre più il presente.. il qui e ora... cioè di essere Presenti in assenza di pensieri condizionanti.. così può andare? ci siamo capiti?? |
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19-12-2007, 09.51.20 | #28 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 13-11-2007
Messaggi: 258
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Riferimento: Quanto condiziona il ritmo della quotidianeità, la consapevolezza?
Citazione:
l'oggetto di stress è l'insieme psicofisico. la pressione di fattori esterni supera la soglia di sopportazione di quell'insieme psicofisico.... |
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19-12-2007, 09.55.21 | #29 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Quanto condiziona il ritmo della quotidianeità, la consapevolezza?
Citazione:
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19-12-2007, 12.31.37 | #30 | |
Vivi!
Data registrazione: 28-10-2003
Messaggi: 1,159
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Riferimento: Quanto condiziona il ritmo della quotidianeità, la consapevolezza?
Citazione:
La tranquillità non è uno stato di benessere consapevole derivante da elaborazioni mentali nel vissuto di allegria, soddisfazione, o un qual si voglia stato emotivo transitorio che culturalmente viene legato a questa parola, ma un benessere incoscio e curativo totalmente slegato da ciò che si definisce "volontà" ; è uno stato di quiete interiore in assenza di meccaniche mentali indotte al fine di conseguire obbiettivi emotivi. Non può essere raggiunta in nessun modo intenzionalmente, perchè il tipo di forme mentali che nella quasi totalità dei casi ne derivano, non sono altro che freni allo stesso raggiungimento. L'unico modo per cadere nello stato di tranquillità (ho usato appositamente il verbo "cadere" e non "raggiungere") è la comprensione del semplice fenomeno mentale che sprigiona una "cosapevolezza inconscia" (si, inconscia in quanto è più quello che definiamo l'inconscio che ne diventa consapevole e non ciò che chiamiamo "io") in grado di farci fluire nella vita nel qui e ora. Il problema è che questo "qui e ora" viene visto nella maggior parte dei casi come una cosa consapevole, mentre in realtà se si vive nel qui e ora veramente non esiste affatto la consapevolezza di esserci. Le forme mentali che a volte ne derivano danno consapevolezza del fluire nel qui e ora prorpio per l' inesistenza di pensieri del qui e ora. Con "stai tranquillo" ho cercato di sottolineare che nelle sue parole ho visto un terrore di vivere e una frenesia indotta che potrebbero essere superate anche attraverso induzione di forme mentali. Questo è già un gran passo. |
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