Non è solo un rifiuto, ma un'incapacità di accettazione... che quando invece accadrà esistenzialmente, e non solo intellettualmente, dissolverà il rifiuto.


Non è detto... perchè spesso invece accadono dei chiarimenti sempre più estesi, fino ad accompagnarci ad un sereno rilassamento nel ciò che è.


Allora, se non c'è modo di sbagliare, che problemi dovremmo farci nel fare quel che facciamo?
Se lo facciamo è perchè ci accade naturalmente di farlo. Ricerca compresa.
Quando non sarà più il caso non lo faremo più. Non è una mera decisione mentale che può determinare lo stop ad una ricerca che viene da lontano, molto lontano.
Mi incuriosisce una cosa: ci dici queste cose perchè ti sta a cuore il nostro "perdere" tempo e vita in questa ricerca, forse?
Mi piacerebbe sapere il perchè di questa tua posizione... che sotto tanti aspetti condivido, ma che trovo un pò marcata da una certa nota di tristezza.

Non esiste via per comprendere la realtà..
tranne quella di essere totalmente quella via..
e vedere ciò che distorceva l'osservazione della realtà..
e cioè l'osservatore...

L'osservatore non esiste,
non puo' distorcere nulla,
non puo' certificare nulla..

certo!
ma solo dopo che ti accorgi che non "esiste".. che è solo un'identificazione inutile..

Se la ricerca e' anche comunicazione non e' una perdita di tempo..

Amen.

A parte questo, il tema del thread "Siamo solo un sogno divino!", mi ha fatto subito pensare a George Berkeley e il suo sistema filosofico.

Quello che infatti dovete sapere è che per lui la materia, innanzitutto, non esiste affatto. E che noi non siamo che Spirito - compreso ciò che ci circonda - o Coscienza, emanazioni di Dio. Detto in altro modo ancora, noi non saremmo nient'altro che nella mente di Dio, sui pensieri, sue idee, o come l'ha definitivo atisha, suoi sogni - un sogno divino insomma.

E il nostro compito, alla fin fine, non sarebbe che realizzare questo:

Siamo solo un sogno divino!

Caro Flow...
sono d'accordo. Appunto per questo ti chiedo di essere un pò più comunicativo, se possibile,
e se ti va ti farti capire meglio, di rispondere alle domande che ti ho fatto sopra in maniera più articolata e comprensibile, almeno per me.
Poi, fai come ti senti... ma la comunicazione a quel punto rischia d'interrompersi.
Altrimenti più che un sogno, questo stare assieme... sembra un incubo.

L'osservatore non esiste,
non può distorcere nulla,
non può certificare nulla..


Ciao flow
Se l’osservatore non esiste chi è cosciente del sogno? E quindi chi è che legge gli scritti nel forum? Chi è che risponde?
L’osservatore è la Coscienza, chi legge e risponde è la personalità.
Entriamo nell’esempio:
in un comune sogno io mi vedo con tutti i partecipanti vivendo la vita sognata, quale è la differenza tra la mia personalità di sogno e le altre personalità che vivono nel mio sogno?
Io (coscienza), non identificandomi con l’io (personalità) del sogno, so che sto sognando e quindi non vengo coinvolto dai fatti e accadimenti piacevoli o dolorosi del sogno, mentre c’è un coinvolgimento totale per gli altri personaggi del sogno.
Ed è cosi che accade in quella che consideriamo realtà nello stato di veglia. Mentre nello stato, pur vero che dici tu, non Esiste neanche la consapevolezza della coscienza.
C’è solo l’Assoluto e quindi neanche questo forum e tanto meno i nostri interventi.
Penso che tutto ciò che (accade) facciamo, attraverso questa se pur illusoria personalità dovrebbe tendere a prendere, la così detta vita, non troppo seriamente, con più leggerezza.
Non so se questo scritto possa essere di aiuto o no ....

--------------------
Un vescovo di Alessandria, poco abituato alle austerità della vita monastica, fu costretto a passare una notte in un cenobio, (monastero nel deserto). Prima dimettersi sulla stuoia della cella che gli era stata data , vide sul pavimento tre cimici.
Chiamò un monaco e gliele fece notare.
- Non inquietarti, abba , in fondo non sono che cimici. E poi vedi? Sono morte…
All’alba il vescovo si levò e vedendo il monaco, gli disse:
- Le tre cimici di ieri sera erano morte davvero. Ma quanta folla durante tutta la notte ai loro funerali…….

dovremo metterci daccordo sui termini.. come osservatore (personale) penso che flow intendesse l'ego.. ovvero la sovrastruttura dell'io coscienziale..
dunque tutto il discorso cadrebbe..

ottimo! sono personalmente daccordo anche con quello che dice Berkeley