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07-10-2007, 12.31.42 | #106 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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Riferimento: paura di morire
Salve e buona domenica!
non so se dopo una notte in reparto sia più de coccio del solito ma non riesco a com-prendere perchè l'abbandono degli attaccamenti provochi sofferenza...sono gli stessi che la provacano, com-preso ciò sei libero sia dalla sofferenza che dagli attaccamnti claudio |
07-10-2007, 17.18.42 | #107 |
Saturnian
Data registrazione: 01-10-2007
Messaggi: 55
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Riferimento: paura di morire
Salve e buona domenica!
non so se dopo una notte in reparto sia più de coccio del solito ma non riesco a com-prendere perchè l'abbandono degli attaccamenti provochi sofferenza...sono gli stessi che la provacano, com-preso ciò sei libero sia dalla sofferenza che dagli attaccamnti claudio[/quote] Inizialmente liberarsi dagli attaccamenti genera sofferenza . Se per esempio si vuole smettere di usare sostanze stupefacenti, i primi mesi (anni) sono piuttosto duri sia a livello fisiologico che psicologico. L'attaccamento col tempo diventa parte della nostra ID. Perdere qualcosa che e' parte di noi inevitabilmente genera dolore. Un dolore illusurio si ma sempre dolore e'. Il "Comprendere " comporta sacrificio che e' soffrire per una causa piu' alta. Love & Harmony R.C. |
11-10-2007, 21.52.18 | #108 |
Ospite
Data registrazione: 08-01-2006
Messaggi: 31
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Riferimento: paura di morire
Certamente sotto i nostri occhi la morte (e parlo della morte in generale: vegetali, animali e un giorno anche minerale) è una cosa orrenda, in tutti i "sensi" visivi olfattivi ecc.
Ma a volte penso: è se la morte fosse una cosa positiva? Liberati dal peso del corpo, in un'altra "dimensione", chiamolo anche "Paradiso". Forse non cambierebbe tutto? si potrebbero così spiegare la morte di bambini innocenti e tante altre inspiegabili morti. Si potrebbe spiegare la sofferenza, messa apposta (come cani da guardia) per evitare il desiderio di morire tutti insieme. Una sorta di autodifesa della stessa umanità. |
12-10-2007, 08.26.27 | #109 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-11-2006
Messaggi: 349
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Riferimento: paura di morire
Scusate l'intromissione, ma la paura.....nel caso della morte, non è una pura semplice, stupida idea.....è solo un pensiero.....o sbaglio?
Ed essendo un pensiero non siamo noi stessi la paura? Non è forse un movimento della memoria che ricorda o immagina....voi siete la vostra paura.... vedetene la bellezza.... Paura di morire è paura di perdere cio che abbiamo, cio che crediamo possedere, ma è sempre un pensare e nulla più |
12-10-2007, 09.34.09 | #110 | |
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
Messaggi: 522
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Riferimento: paura di morire
Citazione:
Credo sia più di un pensiero... ne sono stato folgorato diverse volte come se una setta all'improvviso mi attraversasse da arte a parte, facendomi perdere quasi "conoscenza" .. Questa è la mia esperienza personale. Non è semplice paura, la quale agisce a limite dopo; non nel mio caso però, dato che sono virtuosamente convinto che la realtà non è mai da temere, ma solo da vivere e da comprendere il più possibile. La morte non è una emozione, secondo me... anche se può essere vista/vissuta anche in tal maniera. La morte è il prendere coscienza della non coscienza. Quindi se con il pensiero si prende coscienza di sé e di quanto ci circonda, così la morte è non solo la consapevolezza data dal pensiero, ma un altro livello ancora di coscienza in cui il pensiero non esiste più: quell'Io Sono, termina di sentire, di percepire e di essere. La morte spegne ogni realtà, ogni pensiero e credo che dal pensare di essere, si passa all'essere vero e proprio, dove il pensiero ( forma interiore dell'essere o dell'Io ) non esiste più, divenendo a tutti gli effetti quello che E'. Nessun interno che non sia anche esterno... nessun pensiero che non sia anche azione... nessuna forma che non sia anche sostanza ed 'essere', completo i se stesso... Per me non è una sensazione, ma una presa di coscienza che dentro, dalla bocca dello stomaco, mi aspira totalmente, senza avere alcun respiro; scollegandomi completamente da qualunque "apparenza" o "realtà" .. "esterna". Quando non esiste più niente, attraverso i sensi, il pensiero, l'essere, si ferma anche tutto .. raggiungendo lo "zero assoluto" |
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