Salve a tutti. Quando sono entrato per la prima volta in questo forum ho pensato che forse leggere le opinioni di tanti credenti e non, mi avrebbe aiutato a capire qualcosa di più sulla fede. E così è stato, e vi ringrazio. Però, inutile negarlo, io di fede non ne ho, credo che il cristianesimo sia un abbaglio colossale costruito ad arte e su misura per farne una religione. E più leggo, studio, cerco,più mi convinco che è così. Sento parecchia gente dire che ha improvvisamente scoperto la fede e si sente meglio, appagata. Io so che si tratta di suggestione. Ma...esiste un modo o un percorso per suggestionarsi?

Capire, capire, capire......questa mente che vuole capire!
Sei insoddisfatto del cristianesimo.....e vorresti che tutti come te lo rinnegassero....Tu sai bene il perchè.I motivi di tutto ciò non sono scritti
sui libri ma in fondo al tuo cuore, al tuo grande dolore.
NON CI SONO RICETTE.
C'è la ricerca dentro di sè, l'accettazione di ogni parte di sè, la comprensione
dell'UNITA' in un mondo che la mente ci mostra duale.
L'unica comprensione è questa! Ma nessuno può darti la ricetta.
Le parole di altri non saranno mai la tua personale ricerca.
L'ascesa alla vetta è per tutti, qualcuno potrà tenderti una mano,
ma sarai tu a percorrere il cammino e accetterai la mano solo
se lo vorrai.
Il rifiuto delle religioni organizzate non è un cattivo inizio, ma non ti permette
certamente di andare avanti.
Per adesso sei arroccato su tue posizioni rispettabilissime e comprensibilissime
ma non c'è movimento!
Scusami se mi intrometto ma questa è la mia impressione!
Qualunque convinzione può cambiare, se solo si permette alla luce di penetrare. Parli di suggestione. La più grande "suggestione", la peggiore
"illusione" è quella di credersi separati dall'UNITA', la caduta o cacciata
dal Paradiso......Il cammino è ritrovarLa! Tutti stiamo cercando di liberarci
da questa enorme suggestione. Ti auguro di riuscirci con i mezzi e gli strumenti
che ti si offriranno se vorrai usarli!

Salve a te, berenger, perchè ti preoccupi di ciò in cui credono o non credono gli altri?
Legere e studiare dovrebbe essere qualcosa che contribuisce a farci crescere, ma quanto possiamo crescere se andiamo a ricercare non già la nostra verità, ma l'errore degli altri?
Ci hanno insegnato che viviamo in un mondo fatto di bianco e nero ed è per questo che non ci risce di affermare noi stessi senza la demonizzazione degli altri. Se io ho ragione e tu la pensi in maniera diversa da me evidentemente sei in errore.
Ma perchè mai?
Forse c'è un'altra via, forse c'è la via che porta a riconoscere che ognuno di noi ha la sua verità ed il fatto che sia diversa dalla nostra è una ricchezza, non una contraddizione.
Penso che sia meglio e più costruttivo cercare la nostra via, che non giudicare un abbaglio la via altrui. Ognuno vive la sua stagione e crede esattament in ciò di cui la sua anima ha bisogno in quel momento.
Non esiste il giusto ed il sbagliato, ma solo il diverso.

Parliamo di fede. OK. Allora, se siamo cristiani, dobbiamo necessariamente fare riferimento a Dio. Prima di tutto vorrei chiederti se hai mai letto il Vangelo. Se non lo hai ancora fatto allora è inutile andare avanti in questa discussione perché, credo, ti mancherebbe uno dei fondamenti per la conoscenza di Dio. Se invece lo hai letto allora dovresti rileggerlo.
In ogni caso la fede non è un biglietto "cedibile": è l'esperienza più intima e personale che possa capitare ad un essere umano. Ecco perché ho detto che essa non è cedibile. Bisogna arrivarci da soli, indubbiamente con un grande sforzo e, aggiungerei, con la grande volontà di capire se è tutto qui ciò che siamo; se non ci sia un qualcuno o qualcosa di altro che, apparentemente, non vediamo ma che, invece, è più reale di noi o, quantomeno, della "realtà che stiamo vivendo e che ci permette di entrare in un nuovo mondo ed in un'altra vita, qui ed ora.
Non c'è nessuna ricetta, ma non c'è neanche nulla di nascosto: è tutto sotto la luce del sole. Basta volerlo vedere!
Chi ha fede sa che non è un abbaglio, perché la sperimenta in ogni evento, piccolo o grande, che ci accompagna nella vita. La fede, paradossalmente, riceve forza dalla esperienza quotidiana della vita: è una forza dinamica che ci pone sempre in movimento e con la gioia che ci fa tendere l'orecchio per ascoltare cosa oggi Dio desidera da noi, perchè abbiamo piena fiducia in questo Essere. Del resto se possiamo dire "io sono", è solo grazie a Lui.
Buona fortuna! Con tutto il cuore.

Carissimo Rising Star, il mio problema è nato proprio quando ho cominciato a studiare, e non solo leggere, i vangeli. Un concentrato di falsità inaudito, mi meraviglio di quelli che li danno per buoni, 14800 parole cambiate. E ne basta una all'interno di una frase per modificarne il senso. Plasmati su misura nel corso dei secoli per stravolgere il loro contenuto e fare di Yoshua ben Josef una divinità. Se ti basi su quelli hai in mano ben poco. Io ero un cattolico per "tradizione" come il 95% di quelli attuali. Vanno alla messa come vanno a fare la spesa, come una prassi, confessano i iloro peccati ad un'altro uomo pensando che costui abbia il potere, su delega dell'altissimo, di annullarli. Poveri ingenui. Non sanno minimamente chi ha composto quel rituale che celebrano, sbagliando giorno, la domenica. I vangeli li ho letti, purtroppo...

... e non ti sei accorto che non hanno tempo? Ti sei accorto che la "filosofia" su cui si basano non appartiene al tempo in cui sono stati scritti e nemmeno al tempo odierno? Possono degli uomini generare una siffatta "filosofia"?; lo vediamo anche oggi, dopo 2000 anni, che gli insegnamenti di Gesù sono, per la maggior parte degli uomini, puri ideali che, sicuramente, non appartengono a questo mondo. Non si deve essere un cristiano (volutamente non dico cattolico) per tradizione, ma per convinzione!
È necessario, come dice lo stesso Gesù, "rinascere una seconda volta"! Purtroppo non tutti sono chiamati ...

Osservate tutti come Dio sia "sottile", nel senso che la sua esistenza è duale; mi spiego meglio: esistono uomini che riescono a "vedere" Dio in ogni cosa che ha creato. Dalla semplice buccia di un'arancia, al nostro corpo; dal volo di una farfalla, all'essenza della nostra vita. Eppure, di contro, esistono persone che non riescono a vedere tutto ciò. Perché? Qual'è la differenza tra le due categorie di uomini? Io credo che sia una questione di "sensibilità" verso una realtà, una condizione, una esistenza che esula da quella terrena. Sensibilità proiettata alla volontà di scoprire quella realtà, quella condizione, quella esistenza che ci svincola dalla "povertà" e dal "buio" della nostra più bassa condizione umana, e ci innalza alla "ricchezza" e alla "luce" della Verità: noi siamo figli di Dio! e non apparteniamo a questo mondo!

Esatto! I vangeli sono talmente contraffatti da non assimigliare quasi più a quelli di quel tempo come dice Rising Star. Mai sentito parlare della bibbia del sinai? E un "tantino" diversa da quella che vi hanno propinato. La fede è alta sopratutto nei paesi più poveri, appena alzi il tasso culturale la fede cala paurosamente. Io conosco due sacerdoti che non credono più da anni. Basta approfondire l'argomento. Io non sono felice della mia condizione di ex cristiano e cattolico,tuttavia sono convinto di essere nel giusto. Sono convinto che uno più esseri superiori che chiamiamo Dio. Ma non hanno niente a che vedere con quello che si prega in giro per il mondo. Buona fortuna a tutti.

Dipende davvero da cosa stai andando in cerca.
Io ad esempio ho fede, ma la fede non è qualcosa che mi coccola o mi vizia senza conseguenze, anzi è qualcosa che mi mette ogni giorno a dura prova perchè sostiene che posso fare moooolto di più di quanto faccio normalmente.
Se poi imparo a superare i miei limiti e a fortificarmi, allora il mondo intorno a me si mostra come un insieme di prove molto più semplici da superare e allora so che ho fatto bene ad avere fede e continuo.
E' un lavoro, il credente che si adagia sugli allori è spiritualmente morto.
Tutte le religioni rivelate ad esempio hanno sempre proposto delle norme morali controcorrente ed estremamente difficili da gestire, per cui è difficile seguire davvero una religione, ma chi lo faceva con impegno si evolveva, altri invece si 'lasciavano' manipolare cadendo nelle lusinghe dei potenti che li mettevano in depressione per controllarli.

Se tu vuoi suggestionarti o fare come i credenti di cui parli, significa che sei in fuga dalla realtà e stai cercando qualcuno che ti illuda che la vita è semplice e che tu non devi impegnarti più in nulla, farà tutto la tua religione.

Dipende, se vuoi proprio questo basta che diventi un credente poco serio in qualunque religione, ma se parli di percorso spirituale devi rimboccarti le maniche, altrimenti sai che sei andato fuori strada, diventi un epicureo dove tutto quello che già facevi è già giusto ma allora non hai evoluzione. Se non evolvi non diventi più forte, e le difficoltà non si ridimensionano affatto e al momento della morte sarai perfettamente lucido di esserti buttato via.

Un saluto
Shahruz

---------------------------------------------------------------------------Salve, comprendo il tuo stato, ma penso ( se ho capito bene ) tu sei piuttosto " deluso " e amareggiato. Coraggio hai compiuto comunque un passo importante, quello di esserti convinto che " quella " Verita' non ti da' quella pace interiore tanto desiderata. Difficile purtroppo è liberarsi da quelle dottrine inculcate dai " maestri" - che NON vogliono che tu cresca spiritualmente. Il loro intento è mantenere "" il gregge "" allo stadio infantile, e se hai qualche dubbio sulla " verita' " devi rivolgerti a loro, che con un' abile dialettica ti riaddormentano nuovamente. Tutto sta a te - caro amico - a ricercare la tua serenita'. Persevera ( il Nazareno non diceva = cercate e troverete? ). cordialita'