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13-10-2007, 01.28.26 | #52 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
Messaggi: 710
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Riferimento: Ricetta per la fede?
Citazione:
Per il timore , retaggio dell'adolescenza scolastica, di "andare fuori tema".... io ho la umilissima abitudine di tornare a ricordare, ciclicamente durante lo svolgimento, il "titolo del tema" (che in questo caso è la domanda quotata). A me, onestamente, sembra che il Forum abbia risposto più che egregiamente. Se dovessi riassumerla con parole mie, la risposta che leggo sarebbe : "sì, certo: il percorso è nell'assorbire il catechismo (quello per comunione e cresima va benissimo, e quello per il matrimonio è addirittura un master), cancellare Logica e Storia, ....e provare sulla propria pelle quanto fa bene una Favola ... soprattutto in mancanza di risorse alternative". |
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17-10-2007, 22.46.27 | #53 | ||
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Riferimento: Ricetta per la fede?
Citazione:
Avessi parlato di parole dure, avrei ancora compreso, ma no, tu parli del tono. Ma mi spieghi come fai a sapere il tono, se non sto parlando, ma scrivendo? Non comprendi che si tratta solo di una tua interpretazione? Difficoltà analoghe le si hanno in realtà in qualsiasi testo scritto dove troviamo un dialogo, Bibbia compresa. Che tono avrà mai usato in certe circostanze Gesù? Dolce, da arrabbiato nero, ironico, o altro ancora? Esempio: Pilato domandò [a Gesù]: «Sei tu il re dei Giudei?» Gesù gli rispose: «Tu lo dici». (Marco 15:2) "Tu lo dici" in che senso? "TU lo dici, mica io". Oppure, "tu lo dici, il vero", oppure, "tu lo dici", con il sorriso sulle labbra, come per dire: Se ci vuoi credere, credici. I misteri della vita. Comunque, visto che in greco troviamo scritto il soggetto "tu", che di solito manca - o non è essenziale -, il giusto tono della risposta di Cristo è molto probabilmente: "TU lo dici", con "tu" da sottolineare. In che senso, è poi un altro discorso ancora. (TU, non me lo sarei mai aspettato, che ci saresti arrivato; oppure: TU, non io). [Tralasciando il discorso in che lingua parlava Gesù, e tralasciando la questione se tale incontro tra Gesù e Pilato è veramente accaduto]. Citazione:
In realtà comunque se uno studia teologia (anche in ambito cattolico - penso) deve in genere per forza di cose ancora affrontare le lingue antiche e saper lavorare con i testi in lingua originale. Ma francamente, non sono il tipo che ama dire chi è, cosa fa, ed esaltarsi mostrando a tutti cosa sa, ecc. Quindi rimango sul vago, un po' come amava fare il Gesù che troviamo nel Vangelo secondo Marco. Anche se nel caso in cui dovessi per caso consigliare a qualcuno qualcosa sulla Bibbia, consiglierei: Biblia Hebraica Stuttgardensia, Novum Testamentum Graece 27. Ed. (le traduzioni di Luther e Einheitsübersetzung sono in realtà di qualità scandente. Consiglio di più - per quelli che parlano in tedesco -, la versione Elberfelder, quella riveduta. Ma meglio ancora è direttamente il testo in greco. In italiano dovrebbe esserci qualcosa di analogo, anche se non mi sono mai informato a riguardo), Bible works (programma per nulla male sulla Bibbia, per chi la vuole trattare in lingua originale - programma in inglese o in parte tedesco, in italiano dubito. Oltre a includere i due testi sopra - che costituiscono la base in ambito accademico -, si tratta di una vera e propria miniera per è interessato al settore), Das Neue Testament nach den ältesten griechischen Handschriften. (cd contenente buona parte dei manoscritti che possediamo al giorno d'oggi, databili prima del Codex Sinaiticus e del Codex Vaticanus, con foto, trascrizione, e traduzione in tedesco, con piccolo commento e confronto con la "versione ufficiale". Non so se esiste qualcosa di analogo in italiano, ma se qualcuno conosce sa il tedesco oltre al greco, questo potrebbe essere un acquisto interessante), etc. P.S.: In realtà per un certo periodo, in questo forum, quando citavo la Bibbia, prima mettevo il testo in lingua originale, e poi una traduzione in italiano, poi mi son chiesto: Ma chi mi segue? Nessuno! Beh, se nessuno, quasi, quindi ho smesso di farlo, perché inutile, anche se la mia firma (momentaneamente) è ancora una citazione biblica dal N.T. in greco, questo nonostante nessuno - o quasi - la capisca. Eirene soi. (La pace sia con te). |
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21-10-2007, 14.37.58 | #54 |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-04-2007
Messaggi: 169
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Riferimento: Ricetta per la fede?
Domanda:
Se sento di volermi avvicinare a una religione,visto che sono nata in Italia,tutti mi dicono di leggere il Vangelo,di leggere la Bibbia,di andare al Catechismo.Bene. Perchè? Uno di voi mi ha risposto in precedenza che se sono in cerca della fede,già sono a buon punto. Ovviamente stavamo parlando di cattolicesimo,e quindi lui intendeva quella frase per la religione cattolica. Ma:è giusto e vorrei farlo anch'io ,studiare l'ebraico e il greco antico,per decifrare ,capire,conoscere a fondo la Bibbia. Ma allora ,con la stessa accuratezza,dovrei: -fare una ricerca per conoscere tutte le religioni esistenti -studiare le lingue in cui sono scritti i relativi testi sacri -studiare i testi sacri,la loro storia,le loro diverse possibili interpretazioni -sentire quale di queste più si avvicina a quello che sento,o quale di queste mi rivela qualcosa. ...per me è questa la vera ricetta per la fede,non ci sono altre strade.Non riesco a sopportare l'idea che si parli di tanta alta spiritualità, di tanta fede di tanta conoscenza della religione che troviamo nel nostro paese quando nasciamo. Se si esce dalla propria area geografica tutto perde senso.Per questo anch'io penso a volte che sia veramente impossibile,per chi non ha fede,avvicinarcisi con la serietà e profondità che ci vengono consigliate. Datemi un solo motivo perchè dovrei approfondire una religione piuttosto che un'altra.Vi ripeto che chi non ha fede ,non è che l'ha rifiutata,o che non ne ha bisogno:semplicemente non ha questo preconcetto nella mente,e anche se avvertisse talvolta un sentimento religioso (accettate quetsa frase,non riesco ad esprimermi meglio),non riesce a capire perchè debba scegliere di appertenere a una religione piuttosto che a un 'altra. Veramente desidererei una risposta,non è una provocazione: non voglio che la prendiate così. |
21-10-2007, 16.15.05 | #55 | ||||||
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Riferimento: Ricetta per la fede?
Citazione:
Per questo ti viene consigliato di leggere... Citazione:
Ebraismo, Cristianesimo, Islam; Induismo, Buddhismo, Giainismo; Confucianesimo, Taoismo; Shintoismo, ecc. E semai, poi, in seguito, continuerei con altre ancora, comprese quelle non più praticate. Citazione:
Citazione:
Guarda, facendoti svelto un esempio, in ambito accademico potrai trovare persone che sanno tutto su tutti, ma in particolar modo chi studia "storia delle religioni" ("Relgionswissenschaf" in tedesco, "History of Religions" in inglese), nonostante conosca tutto, non ha il compito di dire se una religione è giusta o meno, e non si deve porre la questione se credere o no. Sarebbe un errore - in quegli ambienti viene considerato tale. Ed è quasi questo che ti frega: La conoscenza da sola non basta. Sappi - facendoti un altro esempio - che Satana è l'essere che meglio conosce Dio, eppure gli si è schierato contro. La stessa cosa vale con Giuda l'Iscariota. Lui conosceva assai bene Gesù, sapeva bene chi era, eppure l'ha lo stesso tradito. Questo solo per dirti: La conoscenza non è tutto, ma ci vuole un qualcosina in più. Non è approfondendo le religioni che troverai la fede. Potrebbe capitare, ma è più probabile che ciò non accada. Perché? Perché la fede è un qualcosa che va vissuto, va praticato. La fede non consiste nel compiere dei ragionamenti, come non è nemmeno lo starsene con le mani in mano sperando che Dio faccia tutto per noi. Avere fede significa credere in qualcosa, e lavorarci sopra, affinché quello che speriamo che accada, si avveri. Citazione:
Citazione:
E comunque, se hai paura di scegliere, sempre Gandhi diceva: I came to the conclusion long ago… that all religions were true and also that all had some error in them, and whilst I hold by my own, I should hold others as dear as Hinduism. So we can only pray, if we are Hindus, not that a Christian should become a Hindu… But our innermost prayer should be a Hindu should be a better Hindu, a Muslim a better Muslim, a Christian a better Christian. [Gandhi, Young India (19 January 1928)] |
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21-10-2007, 17.43.32 | #56 |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-06-2007
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Riferimento: Ricetta per la fede?
Morale (rozza, barbarica, squallidissima, TUTTA MIA): quel dio che parla ai semplici... richiede un poliglotta plurispecializzato in lettere antiche nei rispettivi idiomi! E una notevole longevità garantita... che sennò rimane a metà di qualcuno dei sacri testi e... ha fatto ha fatto... ma non ha fatto in tempo a capire niente......
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21-10-2007, 18.00.03 | #57 |
Ospite abituale
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Riferimento: Ricetta per la fede?
« Se un uomo ha fallito nella ricerca di una buona ragione per credere nell'esistenza di un dio, è perfettamente naturale e razionale che non creda che ci sia un dio; e se è così, allora è un ateo... Se va oltre e, dopo una ricerca nella natura e nelle capacità della conoscenza umana, arrivando a concludere che l'esistenza di dio non può essere provata, cessa di credere in esso basandosi sul fatto che non può sapere se è vero, egli è sia un agnostico che un ateo - un ateo-agnostico - ateo perché agnostico... mentre quindi è sbagliato identificare agnosticismo e ateismo, è altrettanto sbagliato separare i due concetti come se uno escludesse l'altro... »
(Robert Flint, op. cit., p. 50-51 ) Io sono un'atea-agnostica. Ho letto i Vangeli e non credo: 1. Che Gesù sia figlio di Dio 2. Che ci sarà un Giudizio finale e una Resurrezione della carne. 3. Nei dogmi come quello Trinitario, Eucaristico ecc. ecc. Non ci credo, è inutile. Ci credevano quegli uomini, ci credeva quella civilizzazione, io non ci credo. Con questo non rigetto gli insegnamenti spirituali di Gesù, o dei mistici cristiani e musulmani, o dei maestri buddhisti, o dei monaci scintoisti, o dei brhamani, o dei pellerossa.... li medito. A quel punto non mi interessa se certe cose le abbia dette Gesù o San Paolo o gli evangelisti o qualcun altro. Del resto, se anche fosse, per me sono tutti uomini calati nel loro tempo, con la loro psicologia, le loro usanze, le loro credenze, il loro modo di rapportarsi a una realtà che, nel mutare dei secoli, non è la mia. Ai testi sacri applico la prospettiva storica e mi affido al metodo critico, come per qualunque altro testo, che sia del passato o del presente. Ma, nonostante l'eterna legge del mutamento, credo che esista nella natura umana un "fondo" permanente, senza il quale parlare di "uomo" non avrebbe senso. In tutti i testi sacri c'è qualcosa che si rivolge a questo "fondo" e che può essere condiviso dagli uomini di tutte le civilizzazioni che si succedono sulla faccia della terra. In tutti i testi sacri è possibile rintracciare degli insegnamenti spirituali che ci possono aiutare a comprendere meglio l'uomo in rapporto a qualcosa che lo sovrasta, che sia Dio, il Logos, l'Essere, il Cosmo, la Natura, l'Universo, la Vita stessa, ... o il Nulla. Come ci sono molti insegnamenti spirituali (penso soprattutto ai mistici sufi) che possono svelarci molto riguardo alla natura umana, e che ci possono aiutare nella comprensione di noi stessi. Io non credo che la spiritualità debba avere necessariamente a che fare con una religione o con la fede in qualche dogma. Preferisco esercitare comunque il dubbio e continuare a interrogare, perché "la credenza" non esercita su di me nessun fascino. |
21-10-2007, 22.33.58 | #58 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Ricetta per la fede?
Citazione:
Appunto!ma se quando faccio qualche domanda ,mi sento rispondere coi versi biblici,presuppongo che la persona abbia letto la fonte scritta e l'abbia sentita sua.E ne abbia capito il senso.E poi,solo poi,presa come base della sua fede. Infatti se guardi bene non ho scritto "a quale credere" ma "quale approfondire".E insomma dovrei leggerle tutte per trovare anch'io la base su cui costruire qualcosa,su cui "poggiare" i miei pensieri. Quindi alla fine,con la bellissima frase di Gandhi, resto sempre più nella mia convinzione:la religione è una questione di geografia.. Basterebbe che ogni uomo cercasse di essere un uomo migliore. Non riesco a vedere al di là di questo,sarà un mio limite, ma purtroppo niente mi dimostra il contrario.Non è che io mi aspetti delle rivelazioni,non mi immagino neanche di leggere un testo sacro analizzandolo,scannerizzandolo e paragonandolo ad altri, e di trovare una risposta. Ma non è giusto che ognuno creda fermamente in ciò che legge..perchè a priori ha già la fede.Allora quando vi facciamo qualche domanda,non rispondeteci coi versi,rispondeteci che dobbiamo cercare prima la fede,e poi magari ,dopo,di andarci a leggere i testi sacri. Allora si dica:chi ha fede,crederà nella religione prevalente nel paese in cui abita, e per questo,il valore assoluto di una singola religione è drasticamente ridimensionato,se guardato con occhio obiettivo. Forse è questo che vorrei dire,ma so che qualcuno potrebbe vederci una certa blasfemia.Lungi da me! Cerco solo di spiegarvi come la penso,in cerca di consigli che "sgroviglino" i miei pensieri a riguardo. |
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22-10-2007, 12.40.56 | #59 | |
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Riferimento: Ricetta per la fede?
Citazione:
Concordo e faccio notare che quello stesso dio, per semplificare il tutto, avrebbe mischiato le lingue delle genti. |
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22-10-2007, 13.38.30 | #60 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Ricetta per la fede?
Citazione:
Credo che per sgrovigliare i pensieri riguardo al pensiero cristiano sia molto utile leggere la Bibbia ed i vangeli e chiedersi: posso essere d'accordo con quanto scritto in questi versi? Posso credere che questa sia la parola di Dio? Ad esempio, mi chiedo, Dio avrebbe mai potuto volere che fossero dette le seguenti parole: “La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo. Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva; e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si rese colpevole di trasgressione” 1 Timoteo 2:11-14 – Bibbia C.E.I. oppure “Poi prenderai il secondo ariete; Aronne e i suoi figli poseranno le mani sulla sua testa. Lo immolerai, prenderai parte del suo sangue e ne porrai sul lobo dell'orecchio destro di Aronne, sul lobo dell'orecchio destro dei suoi figli, sul pollice della loro mano destra e sull'alluce del loro piede destro; poi spargerai il sangue intorno all'altare. Prenderai di questo sangue dall'altare e insieme un po' d'olio dell'unzione e ne spruzzerai Aronne e le sue vesti, i figli di Aronne e le loro vesti: così sarà consacrato lui con le sue vesti e insieme con lui i suoi figli con le loro vesti” Esodo 29:19-21 – Bibbia C.E.I. Mi fermo qui perchè altrimenti rischio di divenatere tedioso già nel primo intervento, ma, francamente, se esistesse un Dio che volesse essere adorato da me non avrebbe mai potuto dire o far dire quelle cose. Ciaus!!! |
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