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02-06-2007, 18.39.13 | #42 | |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore
Citazione:
Ciao Ozne, sai che hai ragione? Man mano che studio cristianesimo e vedo quanto si è distorta la figura e il messaggio di Gesù mi affeziono sempre di più a questa persona, e mi dispiace per come è stata bistrattata, sta a vedere che alla fine divento cristiana dopo aver tolto tutto il superfluo dalla sua figura. Una cosa che mi ha stupito del libro è la figura anche di Paolo di Tarso, sempre fatto passare dalla ccr per misogino quando è molto probabile che sia un’aggiunta proprio della chiesa quella sulle donne nella prima lettera ai corinzi. |
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11-06-2007, 12.46.35 | #43 | ||||
Ospite abituale
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore
Citazione:
Cara amica concordo pienamente. La filologia neotestamentaria è davvero una materia affascinante ma al contempo enormemente complessa. Più mi addentro alla questione e più mi rendo conto che forse non si arriverà mai alla parola fine in questa impervia ricerca. Tuttavia gli spunti e le indicazioni che la critica testuale riesce a regalare sono a mio avviso imprescindibili per chiunque voglia approcciare lo studio del cristianesimo. Citazione:
Senz’altro Ehrman ha segnalato in questo libro i casi più eclatanti, ve ne sono altri ma, per quanto ricordi, non sono così significativi. Nella bibliografia del testo potrai trovare numerosi volumi che trattano l’argomento in particolare quelli scritti in collaborazione con Metzger. Citazione:
Che io sappia oggi Ehrman è agnostico. Citazione:
Ripeto, Ehrman mi risulta che si dichiari agnostico. In merito a Paolo la questione è fortemente dibattuta e la posizione di Ehrman non ha il consensus accademico anche se abbastanza diffusa. La misoginia di Paolo, anche ammesso che quel passaggio sia interpolato, si evince comunque dal contesto generale delle sue epistole. La qual cosa non dovrebbe sorprendere affatto perchè tale visione della donna era intrinseca nella cultura giudaica dell'epoca. Ricordiamo che Gesù rappresenta, in questo senso, una notevole eccezione, giacchè la figura femminile, seppur lontana dalla parità con l'uomo, viene notevolmente rivalutata nelle narrazioni evangeliche. Paolo, invece, sembra non cogliere questa piccola rivoluzione e continua a perpetrare in tal senso la tradizione giudaica. Saluti Andrea |
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12-06-2007, 09.33.58 | #44 |
stella danzante
Data registrazione: 05-08-2004
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore
Ah ecco allora mi tornano i conti … perché anche ammettendo la necessità di avere una fede quando ci si trova davanti alla realtà che non esistono scritti originali e le copie più antiche presentano già evidenti prove delle manipolazioni che hanno subito in trecento anni di copie con rilevanti cambiamenti della stessa dottrina e predicazione di Gesù, ma ancora quando con le differenze tra gli stessi sinottici si vede una triplice versione data dai biografi, si pensa, più prossimi a Gesù. Insomma ma in cosa si ha fede?
Forse sarebbe meglio relativizzare un attimo questa “Verità” e lasciare spazio a un trascendentale un po’ più aperto alla totalità della Ragione. |
12-06-2007, 21.44.06 | #45 | |
novizio
Data registrazione: 10-10-2006
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore
Citazione:
......e qual'è la realtà? |
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12-06-2007, 22.54.40 | #46 | ||
Ospite abituale
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore
Citazione:
Se leggessi l'intera frase scopriresti che Lavia ha scritto qual'è la realtà secondo lei (e secondo me), te lo riporto, la reealtà è: Citazione:
Più chiaro di così. Andrea |
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13-06-2007, 02.22.10 | #47 | |
novizio
Data registrazione: 10-10-2006
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore
Citazione:
Scusa se c'è una certa differenza! |
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13-06-2007, 10.26.56 | #48 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore
Citazione:
Non è qualsiasi cosa la mente percepisce ma quello che la mente “ben” percepisce ? Scusa se non capisco nulla di cosa significhi quel “ben”, potresti esplicitarlo magari usando più di due righe ? grazie. Andrea |
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14-06-2007, 15.49.02 | #50 | |
novizio
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore
Citazione:
con qualsiasi pensiero intendo tutti pensieri che possediamo o immettiamo nella mente, però, essendo pensieri spuri, hanno bisogno, per essere assimilati, di essere rimodellati; invece i pensieri ben disposti sono quei pensieri, sempre allo stato potenziale, che, oltre ad essere facilmente scomponibili, perchè non creano in chi li riceve nessun contrasto, spesso sono addirittura benefici nel momento della digestione. Sono riuscito a spiegarmi? Forse non ho capito quello che vuoi tu ma il mio pensiero è quello che ti ho spiegato oznerenzo |
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