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09-05-2007, 10.16.35 | #24 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore
“Volevo solo dirti che hai l'incredibile dono di dare risposte pertinenti e sensate”
Ti ringrazio Sandro, troppo buono Per Aleksandr “concetti biblici, però, sono 100% divini e 100% umani. Perchè due persone distinte non potrebbero pensarla allo stesso modo?” Certo, ma allora ci sarebbe da ammettere che le contraddizioni concettuali presenti nella Bibbia vengano da un Dio perfetto, è possibile ciò ? Saluti Andrea |
09-05-2007, 19.44.43 | #25 |
Ospite
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore
Oltre a contarli mi sono presa del tempo anche per leggerli.
Nel Vangelo di Giovanni troviamo scritto: "La legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo." Cosa significa questo? che nè la grazia nè la verità risiedono nella legge di Mosè. Come dicevamo prima, i profeti sono uomini e come tali soffrono del tempo storico in cui nascono, con tutto ciò che questo comporta: ovvero una diversa sensibilità sociale, affettiva, legislativa etc e inoltre soffrono anche della loro vita, di quella dei loro padri e possiamo andare ancora più indietro nella loro genealogia. Gesù conosceva la Legge e non la condannava: "non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento." Dunque quella Legge non è completa, manca della grazia e della verità. Gesù ubbidisce alla Legge raccolta nei 613 precetti e nei 10 comandamenti; è la stessa a cui cercano di ubbidire i farisei e gli scribi eppure la differenza tra la messa in atto dell'uno è radicalmente diversa da quella degli altri. Infatti per Gesù la Legge non è qualcosa di statico e intrappolato nel Libro; essa va infatti meditata, compresa nel senso intimo e costretta al dinamismo delle situazioni che le si presentano davanti. Numerosi sono gli episodi in cui Gesù ci mette di fronte alla verità del precetto, senza abolire la Legge ma adempiendola: "Avete inteso che fu detto agli antichi: non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio." Questa è l'interpretazione letterale degli scribi e dei farisei. Cristo invece interpreta e ci dice: " Ma io vi dico: chiunque si adira col proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio." E dice ancora :"Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimo, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei non entrerete nel regno dei cieli." Qui è davvero esplicito il messaggio: "se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei…." Sta parlando dell'Antico Testamento, ci sta dicendo che se non superiamo l'interpretazione letterale senza verità e grazia, fatta dagli scribi e dai farisei, noi non entreremo nel regno dei cieli. Quindi caro Sandro, se tu avessi proseguito la tua lettura dal Deuteronomio fino ai Vangeli forse ti saresti accorto che Gesù aveva già risposto alla tua domanda su come fare a riconoscere la verità nei precetti. Lui interpreta e adempie alla stessa Legge che contesti tu, la stessa che voleva che le adultere fossero lapidate in piazza o che l'uomo fosse fatto per il sabato e non viceversa. E' la stessa sì, eppure quanto sublime è l'interpretazione che ne dà Gesù? Certamente la conoscenza razionale è un piacere dolcissimo, soprattutto se trapela tramite uomini come S.Tommaso d'Aquino, ma vi sono piaceri di molto più alti che trapelano da Dio e quindi superano tutte le creature e i loro trastulli. Ma prima di stilare una classifica dei piaceri più alti occorre gustarne più di uno! |
10-05-2007, 00.05.34 | #26 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore
Citazione:
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10-05-2007, 10.02.11 | #27 |
Ospite abituale
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore
“Non esistono nella Bibbia contraddizioni concettuali”
Davvero ? io non sono molto d’accordo. “Capisci la differenza tra concetto e parola?” Mah...una bella domanda, io credo di si, ma non escludo che in 18 anni di studi io possa essermi sempre sbagliato, forse tu puoi illuminarmi. “A limite esistono raramente piccole contraddizioni” Raramente e piccole contraddizioni ? non sono d’accordo nemmeno su questo. “nella Bibbia non è presente nessuna minima contraddizione che comprometta il senso e il significato delle Scritture” Quindi, il permettere l’incesto prima e poi proibirlo non è contraddittorio ? il fatto che si legga che Dio è amore e poi si noti che ordinò delle stragi non è un concettualmente contraddittorio ? un Dio onnisciente ma che “poi si pente” non è contraddittorio ? Saluti Andrea |
10-05-2007, 11.59.24 | #28 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore
Citazione:
Spirito Libero non dipende solo dal ragionamento, come dici tu prima del ragionamento, bisogna dare il giusto senso ai termini,cosa che mi pare non faccia correttamente tu infatti è vero che i due 100% sono per lo stesso testo, ma non sono sovrapponibili, come fai tu e quindi pregiudichi il ragionamento seguente sai benissimo che in nessun luogo della Bibbia incontriamo la Parola di Dio direttamente: dappertutto ci viene offerta attraverso i vari autori, conosciuti o sconosciuti, sempre alla maniera umana e in linguaggio umano ( e qui si innesta opportunamente il discorso introdotto da Aleksander sul linguaggio). Ciò detto bisognerebbe articolare il ragionamento, non chiuderlo in una battuta ad effetto come fai tu come naturalmente si potrebbero vedere i criteri visto che la Bibbia non è piovuta dal cielo, nè dettata da un angelo e tanto meno è stata data in maniera anonima e indistinta ma anche qui si innnesta l'altro tuo discorso : squalifichi l'altra posizione, come " tesi infalsificabile e come tale puro soggettivismo". Anzi aggiungi che " ognuno può credere irrazionalmente a ciò che gli pare". Così posto il discorso! Non basta autoproclamarsi spirito libero. ciao PS Dici che quella esposta da Strega è la posizione dei teologi cattolici: mi pare sia anche la posizione di moltissimi protestanti, evangelici e pentecostali. |
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10-05-2007, 13.58.13 | #29 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore
Citazione:
...per esserlo vuoi dire ? sottintendendo che io non lo sia ? Sai, noto spesso questo atteggiamento, quando si finiscono le argomentazioni o quando queste ultime sono deboli, si cerca di "rinforzarle" con un attacco ad personam. Credi che facendo dell'ironia sulla mia libertà intellettuale tu possa avere più ragione ? Riesci a sostenere un dibattito anche acceso senza scadere nel personale ? Nel caso fosse cosi dimmelo e continuerò a dicutere con te, altrimenti cui prodest ? Saluti Andrea |
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