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Vecchio 06-05-2007, 17.25.08   #21
spirito!libero
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore

“Ma non mi pare proprio che come comprimi tu nella formula ( A = non A), possa esprimere tutta l'articolazione del ragionamento che vi è dietro”

Dipende dal ragionamento. Se quello che ho detto è vero, ossia che per i teologi cattolici la bibbia è 100% parola di Dio e 100% parola di uomini, allora credo che la mia formalizzazione sia corretta. Nel senso che 100% esprime la completezza totale e in tutti i sensi, cioè esprime la totalità dell’essere (in questo caso di un libro, dunque il suo significato in tutte le accezioni che siano metaforiche, simboliche, letterali, teologiche, scientifiche, storiche, ecc…)

Se invece non si intende che la bibbia sia totalmente parola d’uomo e totalmente parola di Dio, mi si dovrebbe dare un criterio per discernere i due ambiti. Cioè dove e quanto è parola di Dio e dove e quando è parola degli uomini. Questo criterio dovrebbe essere univoco senza mutare a seconda del tempo e del brano che si sta analizzando.

Senza questo elemento chiave non vi è la possibilità di falsificare l’assunto metafisico che la Bibbia sia ispirata, perché non ci sarebbe un criterio base per farlo.

Solo questo volevo dire.

Ciao
Andrea
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Vecchio 08-05-2007, 11.15.16   #22
Aleksandr
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore

La Bibbia è parola d'uomo e parola di Dio contemporaneamente nel senso che i concetti che esprime sono di entrambi, non che Dio e l'uomo l'hanno scritta insieme e contemporaneamente. La Bibbia è scritta solo dall'uomo, inteso come materia. I concetti biblici, però, sono 100% divini e 100% umani. Perchè due persone distinte non potrebbero pensarla allo stesso modo?
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Vecchio 09-05-2007, 00.04.21   #23
Sandro.
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore

x Strega

il tuo post si potrebbe praticamente stampare su un libro. Comunque nel mio piccolo e con una prosa decisamente più miserella della tua mi piacerebbe commentare alcune tue osservazioni.

Citazione:
Originalmente inviato da Strega
... giacché l'esegesi si articola su più sensi: senso storico o letterale, senso spirituale che a sua volta si suddivide in tre sensi ben distinti: senso allegorico, morale, e infine anagogico...il messaggio che trapela dai fatti menzionati e narrati nei suoi trentanove libri esplicano verità rintracciabili in qualunque altro Testo ispirato...

dunque hai pure contato i libri della Bibbia. Tra questi 39 c'è il Deuteronomio che a mio avviso riporta la legge tribale di un popolo barbaro di 2000 anni fa. Infatti al 22:22 è prevista la morte per l'adulterio, oppure al 25:11 è prevista la mutilazione della mano per la donna che tocca un uomo diverso dal marito nelle parti basse. Quale sarebbe il senso "anagogico" di questi passi ispirati della Bibbia e qual'è il messaggio che trapela ? Poche pagine prima al 5:11 ci sono niente meno che i 10 comandamenti. Il punto fondamentale che tutti trascurano è questo: chi può dire quali versi sono delle primitive corbellerie e quali versi sono verità di fede che "trapelano" ai nostri cuoricini di 2000 anni dopo. Il risultato è che dallo stesso libro si tira fuori tutto ed il contrario di tutto, visto il numero delle chiese attuali, per non parlare di tutte le eresie ed i scismi che si sono avvicendati nei secoli.

Citazione:
Originalmente inviato da Strega
... Vi sarà capitato di sentire qualcuno che trovava illogico il gioco del calcio: ventidue uomini in mutande che corrono appresso ad un pallone...il pellegrino, se arrivasse alla meta non con le proprie gambe, ma con un qualunque altro mezzo di trasporto, si comporterebbe ragionevolmente, ma questo farebbe di lui un uomo felice ?

non tocchiamo l'argomento calcio per carità. E proprio voler farsi del male, siamo ad anni luce siderali di distanza. E poi gli uomini non sono in mutande, spacchiamo il cappello in quattro su tutto e dopo siamo così approssimativi. La storia del pellegrino non dimostra ovviamente niente, perchè gli animi migliori si compiacciono nel superare le difficoltà in ogni campo, cercano le difficoltà.

Citazione:
Originalmente inviato da Strega
... o non è piuttosto vero, per dirla con i greci: che la mania e non la conoscenza razionale è strettamente connessa al più alto dei piaceri umani: la compartecipazione del corpo, dell'anima e del sangue all'afflatto di Dio.

...finale con fuochi d'artificio. A parte che la conoscenza razionale è tra i più alti piaceri umani, anzi ha il prezioso dono di aumentare con il passare degli anni, mentre altri si affievoliscono. Comunque quei greci potrebbero benissimo aver torto, infatti il piacere più alto è o dovrebbe essere il piacere morale cioè il sentimento di fare la cosa giusta, di comportarsi secondo la propria legge interiore. Poi il resto.
La compartecipazione all'afflato di Dio non ci ho mai pensato, ma annoverarlo tra i piaceri mi sembra quasi riduttivo. Anzi è un concetto nuovo per me, che ritengo rimarrò sempre limitato ai piaceri "terrestri".


x Spirito

Volevo solo dirti che hai l'incredibile dono di dare risposte pertinenti e sensate a qualunque domanda, e ne ho lette di certe...(a prescindere che rispetto comunque tutte le opinioni e gli interventi)
Sandro. is offline  
Vecchio 09-05-2007, 10.16.35   #24
spirito!libero
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore

“Volevo solo dirti che hai l'incredibile dono di dare risposte pertinenti e sensate”

Ti ringrazio Sandro, troppo buono

Per Aleksandr

“concetti biblici, però, sono 100% divini e 100% umani. Perchè due persone distinte non potrebbero pensarla allo stesso modo?”

Certo, ma allora ci sarebbe da ammettere che le contraddizioni concettuali presenti nella Bibbia vengano da un Dio perfetto, è possibile ciò ?

Saluti
Andrea
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Vecchio 09-05-2007, 19.44.43   #25
Strega
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Riferimento: Vita di un biblista, da fondamentalista a professore

Oltre a contarli mi sono presa del tempo anche per leggerli.
Nel Vangelo di Giovanni troviamo scritto: "La legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo." Cosa significa questo? che nè la grazia nè la verità risiedono nella legge di Mosè.
Come dicevamo prima, i profeti sono uomini e come tali soffrono del tempo storico in cui nascono, con tutto ciò che questo comporta: ovvero una diversa sensibilità sociale, affettiva, legislativa etc e inoltre soffrono anche della loro vita, di quella dei loro padri e possiamo andare ancora più indietro nella loro genealogia.
Gesù conosceva la Legge e non la condannava: "non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento." Dunque quella Legge non è completa, manca della grazia e della verità.
Gesù ubbidisce alla Legge raccolta nei 613 precetti e nei 10 comandamenti; è la stessa a cui cercano di ubbidire i farisei e gli scribi eppure la differenza tra la messa in atto dell'uno è radicalmente diversa da quella degli altri. Infatti per Gesù la Legge non è qualcosa di statico e intrappolato nel Libro; essa va infatti meditata, compresa nel senso intimo e costretta al dinamismo delle situazioni che le si presentano davanti.
Numerosi sono gli episodi in cui Gesù ci mette di fronte alla verità del precetto, senza abolire la Legge ma adempiendola: "Avete inteso che fu detto agli antichi: non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio." Questa è l'interpretazione letterale degli scribi e dei farisei. Cristo invece interpreta e ci dice: " Ma io vi dico: chiunque si adira col proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio."
E dice ancora :"Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimo, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei non entrerete nel regno dei cieli."
Qui è davvero esplicito il messaggio: "se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei…." Sta parlando dell'Antico Testamento, ci sta dicendo che se non superiamo l'interpretazione letterale senza verità e grazia, fatta dagli scribi e dai farisei, noi non entreremo nel regno dei cieli.

Quindi caro Sandro, se tu avessi proseguito la tua lettura dal Deuteronomio fino ai Vangeli forse ti saresti accorto che Gesù aveva già risposto alla tua domanda su come fare a riconoscere la verità nei precetti.
Lui interpreta e adempie alla stessa Legge che contesti tu, la stessa che voleva che le adultere fossero lapidate in piazza o che l'uomo fosse fatto per il sabato e non viceversa. E' la stessa sì, eppure quanto sublime è l'interpretazione che ne dà Gesù?

Certamente la conoscenza razionale è un piacere dolcissimo, soprattutto se trapela tramite uomini come S.Tommaso d'Aquino, ma vi sono piaceri di molto più alti che trapelano da Dio e quindi superano tutte le creature e i loro trastulli. Ma prima di stilare una classifica dei piaceri più alti occorre gustarne più di uno!
Strega is offline  
Vecchio 10-05-2007, 00.05.34   #26
Aleksandr
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Citazione:
Originalmente inviato da spirito!libero
“Volevo solo dirti che hai l'incredibile dono di dare risposte pertinenti e sensate”

Ti ringrazio Sandro, troppo buono

Per Aleksandr

“concetti biblici, però, sono 100% divini e 100% umani. Perchè due persone distinte non potrebbero pensarla allo stesso modo?”

Certo, ma allora ci sarebbe da ammettere che le contraddizioni concettuali presenti nella Bibbia vengano da un Dio perfetto, è possibile ciò ?

Saluti
Andrea
Non esistono nella Bibbia contraddizioni concettuali. Capisci la differenza tra concetto e parola? A limite esistono raramente piccole contraddizioni, tipo sui nomi di persona, avvenimenti storici o racconti, ma nella Bibbia non è presente nessuna minima contraddizione che comprometta il senso e il significato delle Scritture
Aleksandr is offline  
Vecchio 10-05-2007, 10.02.11   #27
spirito!libero
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“Non esistono nella Bibbia contraddizioni concettuali”

Davvero ? io non sono molto d’accordo.

“Capisci la differenza tra concetto e parola?”

Mah...una bella domanda, io credo di si, ma non escludo che in 18 anni di studi io possa essermi sempre sbagliato, forse tu puoi illuminarmi.

“A limite esistono raramente piccole contraddizioni”

Raramente e piccole contraddizioni ? non sono d’accordo nemmeno su questo.

“nella Bibbia non è presente nessuna minima contraddizione che comprometta il senso e il significato delle Scritture”

Quindi, il permettere l’incesto prima e poi proibirlo non è contraddittorio ? il fatto che si legga che Dio è amore e poi si noti che ordinò delle stragi non è un concettualmente contraddittorio ? un Dio onnisciente ma che “poi si pente” non è contraddittorio ?

Saluti
Andrea
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Vecchio 10-05-2007, 11.59.24   #28
erasmo
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Citazione:
Originalmente inviato da spirito!libero
“Ma non mi pare proprio che come comprimi tu nella formula ( A = non A), possa esprimere tutta l'articolazione del ragionamento che vi è dietro”

Dipende dal ragionamento. Se quello che ho detto è vero, ossia che per i teologi cattolici la bibbia è 100% parola di Dio e 100% parola di uomini, allora credo che la mia formalizzazione sia corretta. Nel senso che 100% esprime la completezza totale e in tutti i sensi, cioè esprime la totalità dell’essere (in questo caso di un libro, dunque il suo significato in tutte le accezioni che siano metaforiche, simboliche, letterali, teologiche, scientifiche, storiche, ecc…)

Se invece non si intende che la bibbia sia totalmente parola d’uomo e totalmente parola di Dio, mi si dovrebbe dare un criterio per discernere i due ambiti. Cioè dove e quanto è parola di Dio e dove e quando è parola degli uomini. Questo criterio dovrebbe essere univoco senza mutare a seconda del tempo e del brano che si sta analizzando.

Senza questo elemento chiave non vi è la possibilità di falsificare l’assunto metafisico che la Bibbia sia ispirata, perché non ci sarebbe un criterio base per farlo.

Solo questo volevo dire.

Ciao
Andrea


Spirito Libero
non dipende solo dal ragionamento, come dici tu
prima del ragionamento, bisogna dare il giusto senso ai termini,cosa che mi pare non faccia correttamente tu
infatti è vero che i due 100% sono per lo stesso testo, ma non sono sovrapponibili, come fai tu e quindi pregiudichi il ragionamento seguente

sai benissimo che in nessun luogo della Bibbia incontriamo la Parola di Dio direttamente: dappertutto ci viene offerta attraverso i vari autori, conosciuti o sconosciuti, sempre alla maniera umana e in linguaggio umano ( e qui si innesta opportunamente il discorso introdotto da Aleksander sul linguaggio).
Ciò detto bisognerebbe articolare il ragionamento, non chiuderlo in una battuta ad effetto come fai tu
come naturalmente si potrebbero vedere i criteri visto che la Bibbia non è piovuta dal cielo, nè dettata da un angelo e tanto meno è stata data in maniera anonima e indistinta

ma anche qui si innnesta l'altro tuo discorso : squalifichi l'altra posizione, come " tesi infalsificabile e come tale puro soggettivismo". Anzi aggiungi che " ognuno può credere irrazionalmente a ciò che gli pare".
Così posto il discorso!
Non basta autoproclamarsi spirito libero.
ciao

PS Dici che quella esposta da Strega è la posizione dei teologi cattolici:
mi pare sia anche la posizione di moltissimi protestanti, evangelici e pentecostali.
erasmo is offline  
Vecchio 10-05-2007, 13.58.13   #29
spirito!libero
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Citazione:
Originalmente inviato da erasmo
Non basta autoproclamarsi spirito libero

...per esserlo vuoi dire ? sottintendendo che io non lo sia ?

Sai, noto spesso questo atteggiamento, quando si finiscono le argomentazioni o quando queste ultime sono deboli, si cerca di "rinforzarle" con un attacco ad personam. Credi che facendo dell'ironia sulla mia libertà intellettuale tu possa avere più ragione ? Riesci a sostenere un dibattito anche acceso senza scadere nel personale ? Nel caso fosse cosi dimmelo e continuerò a dicutere con te, altrimenti cui prodest ?

Saluti
Andrea
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Vecchio 10-05-2007, 15.28.45   #30
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Per evitare di andare fuori tema, vi invito a continuare la discussione personale attraverso i messaggi privati, grazie.
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