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31-01-2007, 02.53.49 | #23 | |
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Riferimento: Oggi si è adempiuta la scrittura che voi avete udita
Citazione:
Un caloroso abbraccio |
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31-01-2007, 11.20.26 | #24 |
Ospite abituale
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Riferimento: Oggi si è adempiuta la scrittura che voi avete udita
Eppure non era così complicato comprendere; eppure mi è parso di essermi espresso in maniera sufficientemente intelligibile anche per chi ha la mente offuscata da un’ideologia che desertifica il cuore; eppure sono convinto che ancora possa essere possibile ritrovare un barlume, uno scampolo, un residuo, uno sprazzo di buon senso anche in chi si abbandona al fagocitante arido abbraccio della protervia e dell’arroganza mascherata da uno sterile sorriso paternalistico. Ma così pare non sia! Il mio intervento tendeva solo a farti capire, ove mai fosse possibile, che la dottrina morale della Chiesa, anch’essa perfetta e santa, anch’essa ispirata, anch’essa universale e perfetta (così afferma Santae Romane Ecclesiae), è immediata emanazione della dottrina più squisitamente teologica – quella sì rivelata, almeno stando ai testi sacri -.
Cosa intendo affermare? Semplicemente che se nel passato, remoto o prossimo (Medioevo o solo qualche decennio o mese fa – la Chiesa ha sbagliato, tanto da indurre il precedente successore di Pietro a domandare perdono – varrebbe la pena tu leggessi con la dovuta attenzione quell’atto di contrizione che provocò non pochi maldipancia all’attuale sommo pontefice e a parte consistente del santo episcopato -, cosa impedisce di ritenere che anche oggi possa sbagliare, si tratti o meno, per quanto attiene alla dottrina morale, di verità immutabili ed immodificabili? Tutto qui, nulla di più, altro che verità vere, solo opinioni ed ermeneutica, cioè nulla di nuovo sotto il sole. Quel che fa rabbrividire le coscienze, anche la tua, se solo ne recuperassi il suono, è che la Chiesa pretende anche d’insinuarsi nei sentimenti personali, pretende di codificarli secondo la sua unica volontà… mi auguro davvero che la laicità dello stato non debba ancora una volta soggiacere all’arroganza di qualche signorotto che si ammanta di porpora, in sfregio alla miseria che impera nel mondo. Ciao |
31-01-2007, 16.55.14 | #25 |
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Riferimento: Oggi si è adempiuta la scrittura che voi avete udita
visechi ) : Povero Figlio di Dio: amato, onorato e osannato, poi, subito dopo, tradito. Strappato all’abbraccio materno, oltraggiato, frustato, per ingiuria t’han cinto il capo di spine ed offerto l’aceto da bere, infilzato perfin nel costato e sul monte inchiodato a due misere assi di legno, trafiggendoti i piedi e le mani. Tutto questo perché il mondo non volevi per Regno. Hai racchiuso le pene degli uomini dentro un piccolo scrigno dorato che hai sospeso nel cielo per sempre. Hai invocato esamine il Padre, sei spirato fra mille tormenti e, nel mentre morivi da uomo, supplicavi il perdono per tutti. Tutto questo per Amore degli altri, per seguire il volere del Padre. E noi, vili, abbiam preso le tue sacre parole per contorcere ogni Tuo desiderio, ed usarle in ogni occasione per far quello che più ci piaceva, senza cura del fatto che ti abbiamo ogni volta inchiodato ad una nuova e più povera croce. Abbiam ucciso in Tuo nome, torturato e rubato, maledetto il Tuo Verbo incarnato e ogni volta siam stati più soli.
Ma nessuno ti ha vinto e avvilito: non il mondo o il dolore, non questi piccoli uomini soli. Hai saputo sconfigger la morte, hai esaltato la croce e il dolore, hai donato speranze ed amore, hai scelto per fedeli compagni soprattutto i bambini e la gente più umile al mondo, ne hai difeso con forza la vita, contendendola in fiera battaglia agli spettri più cupi. Sei da sempre il Signore del mondo. Che sia storia, mito o leggenda, le tue belle parole son sacre, e mai niente potrà del messaggio d’Amore sminuirne il valore, che rincuora ogni giorni chi soffre, che promana da queste più limpido e puro, a vantaggio di tutti e a conforto dei miseri, nonostante le nostre vuote parole. Povero Figlio di Dio. joannes ) : sai visechi perchè il Figlio di Dio è stato come dici ed è tuttora inchiodato, trafitto, tradito e quant'altro? perchè ha enunciato quel che non si doveva enunciare, come non si deve ancor oggi; una piccola parola che provoca in chi non l'accetta (e quanti ve ne sono) un odio e un ostilità che poi fa proferire quella condanna senza riscatto, quel vedere le cose e le persone come tu le hai fatto riguardo la Ecclesia; non mi sembra tu veda diversamente da quel che realmente accade, dove vi è la vera reale povertà, non parole d'odio e di disprezzo; cosi la Chiesa è come quel Cristo tanto odiato e disprezzato, perchè il Cristo non doveva dire in modo piu assoluto quella parola: <VERITA'>! be allora visechi di cosa ci parla questa verità se non di amore, perdono, salvezza, vita eterna? mi sembra tu abbia visto l'orrore in tutto questo, purchè non si enunci tale parola; allora sappi che nominare Cristo senza tale parola è come trafiggerlo, inchiodarlo, disprezzarlo ancora, perchè non si vuol comprendere da cosa siamo o dobbiamo essere salvati! allora lo si vede come una minaccia, perchè lo sono le sue parole per chi non vuol capirle, parole di minaccia, non di amore per la salvezza; è piu facile visechi se uno ti dice che per salvarti devi traversare a nuoto l'oceano, piuttosto che inginocchiarti e chiedere perdono delle tue miserie, riconoscerti peccatore! questo mai visechi, perchè nessuna verità è venuta a donarsi, giacchè noi non abbiamo bisogno che del nostro intelletto, della nostra scienza, di ricercare qualsiasi verità che ci calzi a pennello secondo l'umore del giorno, perchè non v'è nessun peccato, perchè sappiamo chi amare, come amare, perchè non comprendiamo pur compatendolo quell'uomo in croce, perchè in fin dei conti, siamo noi il dio di noi stessi qui in terra, giacchè non vogliamo che il Dio dei cieli interferisca con il nostro pensiero piu recondito, con quel che abbiamo nel cuore, da bestemmiare se qualcosa va male, è sbagliata, non rientra nei nostri disegni, la vita stessa; giudichiamo, condanniamo, ci maceriamo ma una cosa ci da conforto, ed anche l'arroganza , l'ipocrisia di affermare una nostra verità; che non c'è nessuna verità che ci possa salvare da nulla; disse il serpente ad Adamo e consorte:<Ma no, non morirete affatto mangiandone dall'albero>.... di nuovo come sempre, la storia non cambia; oggi ci dicono:<Ma no non morirete affatto, nessun inferno, basta con queste minacce, mangiatene a sazietà di tutto quel che rifugge da tutto ciò, di tutta la sapienza umana perchè la vostra anima non perirà mai, al massimo si reincarna>. Vedi su quella Croce c'è la voce di Dio, inascolatata, seppellita sotto macerie di tante falsità, che non produce amore, ne perdono, ne dono di se; solo odio per chi professa la Verità che salva, che fa conoscere il vero reale nemico dell'anima, e chi può guarirci da esso e dal mondo, che tanto professa l'inganno piu grande senza dare nulla in cambio, quel che desertifica il cuore. |
31-01-2007, 17.22.54 | #26 |
Ospite abituale
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Riferimento: Oggi si è adempiuta la scrittura che voi avete udita
Ho già postato questo scritto, ma siccome repetita iuvant e poichè è pertinente a ciò di cui state discutendo, lo ripropongo:
la lettera di Alessandro Santoro, prete CATTOLICO delle Piagge in Firenze. Fa che questo Papa… Caro Spirito Santo, mi rivolgo a te che sei datore di vita e soffio di speranza per l’umanità intera perché tu possa penetrare nelle stanze del potere ecclesiastico per restituire quell’”alito di vita” e di profonda compassione nel cuore di questo nuovo Papa e del suo entourage perché imparino ad ascoltare la tua voce e non continuino, una volta per tutte, a farsi trascinare nei tatticismi e negli intrighi di palazzo e di potere. Fa che questo Papa sia a piedi scalzi, semplice e umile, che diventi compagno di strada e di vita di chi fa fatica e si sente escluso e oppresso, come del resto ha fatto Gesù che ha scelto la Galilea delle genti, luogo dell’esclusione e della emarginazione per ridare vita al mondo. Fa che questo Papa abbia il coraggio di incarnarsi nella storia degli altri, che abdichi alla Verità assoluta che schiaccia e uccide e senta il bisogno di incontrare e nutrirsi delle Verità dell’altro. Dio non ha un nome, prende ed assume il nome dei volti e delle storie degli emarginati di questo mondo e nessuno detiene la verità di Dio e può pretendere di possederla. Fa che questo Papa scenda nei bassifondi della storia, che abbandoni i palazzi del potere, che non viva più in Vaticano, luogo del potere curiale e torni ad essere il pastore di tutti, uomo tra gli uomini senza più nessuna enfasi trionfalistica. Non abbiamo bisogno di un Papa con strutture forti e apparati pesanti, proprie dei sovrani e dei potenti, ma di un Papa che si spogli di tutto quello che lo separa e lo divide dalle persone, che sappia lasciare tutto ciò che lo rende ricco e possa concedersi l’unica ricchezza possibile per chi si fa servo, quella in umanità. Siamo stanchi dei troppi orpelli, troppi luccichii, troppi ori che appesantiscono la sua casa, ed è arrivata l’ora che il Papa possa prendere le distanze da questo sfarzo senza senso e che impari a vivere nella povertà senza ostentazioni. Fa che questo Papa sia capace di Vangelo, testimone e profeta di un Vangelo possibile per tutti, che sappia piangere con chi piange, ridere con chi ride, soffrire con chi soffre. Fa che sia intransigente solo nell’amore e continui a gridare forte contro tutte le guerre del mondo e possa aiutarci, e aiutare i grandi della terra, a considerare la guerra, le guerre e la corsa agli armamenti una assurda follia. Fa che possa far diventare la guerra un tabù inaccettabile e cancelli l’ipocrisia assurda di chi, anche nella nostra Chiesa ritiene ancora plausibile una guerra giusta. Fa che questo Papa sia capace di perdono, che non abbia paura a riconoscere la violenza e le violenze della nostra religione, che sappia soffiare nella nostre vite e nelle nostre comunità umane uno spirito di tenerezza, perché per tutti, chiunque sia, ci possa essere un pezzo di pane, una carezza, un abbraccio e una vera liberazione. Fa che questo Papa non ci riempia di encicliche e di documenti, troppe parole hanno inchiostrato la nostra fede, fa che cresca nell’ascolto di quella parola di Dio che è la vita degli uomini e delle donne. L’unica parola possibile da rendere viva e vera nella nostra storia è quella del Vangelo. Rendi questo Papa carico di utopia, capace di vedere oltre e di darci il coraggio di fare un passo più in là, un Papa meno maestro e più fratello, meno grande e più debole, meno forte e più dolce, meno sicuro e più compagno. Gesù sognava e praticava il sogno di Dio, fatto di una politica di giustizia, di una economia di uguaglianza e di un Dio pienamente libero; fà che negli occhi, nelle mani, nel cuore, nella pancia, nei piedi di questo Papa ci possa essere questo stesso sogno necessario perché questo nostro affaticato mondo riabbia la vita e “l’abbia in abbondanza”. Fa che questo Papa abbia il coraggio di abbandonare i segni del potere e possa ritrovare e concedersi il potere dei segni, perché la nostra Chiesa possa spogliarsi della porpora e rivestirsi del grembiule, possa abbandonare i conservatorismi comodi al potere e recuperare la libertà piena e viva dei figli di Dio. Fa che questo Papa ridia spazio e attualità alla rivoluzione del Concilio che voleva che le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini e dei poveri diventassero pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce del Vicario di Cristo e delle comunità cristiane. Le grandi aperture e novità del Concilio sono state tradite e burocratizzate, la tensione verso il nuovo si è persa nei meandri delle chiusure, delle prudenze e meschinità curiali. Fa che questo Papa possa finalmente ridare spazio ad una collegialità vera, ad una chiesa Popolo di Dio, ad una comunione incarnata, ad una conversione senza mezze misure e compromessi. Dagli la forza ed il coraggio di proporre un nuovo concilio dove la Chiesa ripensi se stessa con il contributo vero e profondo di tutti, proprio di tutti. Fa che questo Papa si apra all’idea di libertà e di responsabilità, che rinneghi una Chiesa moralista e sessuofoba, che possa dare spazio con pari dignità a tutte le relazioni affettive, a quell’amore plurale fatto anche di omossessuali, transessuali, divorziati, separati; è anche attraverso di loro che l’amore di Dio, così grande e universale ritroverà spazio nelle nostre comunità, troppo spesso abituate soltanto a giudicare e a condannare e non ad accogliere e a celebrare la vita. Fa che questo Papa sappia riconoscere il valore imprescindibile delle donne, perché senza la loro sensibilità, la loro capacità di “precederci” e di amare con tenerezza, la Chiesa rimarrà sempre sterile ed incapace di futuro. A Te Spirito Santo l’impegno di portare il respiro di tutti i piccoli e i poveri del mondo e soffiare questa brezza leggera dei perdenti e dei vinti nel cuore del Principe della Chiesa perché possa rinunciare ai titoli e alle lusinghe del Potere e possa farsi degno del Vangelo di libertà e di pace del nostro fratello Gesù di Nazaret. Così lo sentiremo compagno e amico in questa avventura che è la vita. Buon viaggio….” Cari Massimiliano e Joannes....cercate di ascoltare almeno i vostri pastori, visto che noi ormai siamo condannati al rogo eterno unicamente perchè non urliamo ai quattro venti che Gesù è Dio o perchè crediamo che ci reincarneremo.... Andrea |
31-01-2007, 19.28.56 | #27 |
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Riferimento: Oggi si è adempiuta la scrittura che voi avete udita
be spirito libero, fra tutte le centinaia di migliaia di preti quale vai a prendermi? Santoro? non mi meraviglia affatto;visto che dovresti conoscere cosa vuol dire Chiesa, dovresti anche sapere che il cattolico non deve ascoltare il parrocco quanto il Papa, cosi da non seguire qualsiasi parroco rivoluzionario che volesse proferir parola diversa dalla Chiesa; ma questo è un piccolo particolare che ti è sfuggito.
San Francesco che stava tra i lebbrosi e i poveri, mai si è scagliato contro la Chiesa e la Verità, ma obbediva cecamente come tutti i santi nessuno escluso; mi spisce ma questa non è cosa da documento ma da Spirito per mezzo del quale ecc ecc; ma va da se, ti posterò qualcosa su Santoro di cui già non si sia detto abbastanza; fate sempre orecchi da mercante, proprio per quel che ho detto: non si può proferir tale parola: http://www.salpan.org/SCANDALI/Santo...%20San to.htm |
01-02-2007, 07.49.37 | #28 | |
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Citi san Francesco? Incredibile!!!! Ma ne conosci i tormenti interiori? SAI COSA FECE SPOGLIANDOSI NUDO DAVANTI ALLE GERARCHIE E A TUTTI COLORO CHE ERANO IN PIAZZA PER UNA CELEBRAZIONE FACENDOSI PRENDERE PER FOLLE? i FOLLI DI dIO NON HANNO BISOGNO DI OBBEDIRE A NESSSUNO CHE NON SIA IL LORO SPIRITO......ANCHE A COSTO DI ESSERE PRESI PER PAZZI, SEGUONO IL SE' E SPOSTANO LE MONTAGNE E GLI OSTACOLI CHE LA GERARCHIA POTREBBE METTERE FRA LORO E LE LORO REALIZZAZIONI, A VOLTE CHINANO LA TESTA PER NECESSITA MA SAPENDO CHE E PER UN BENE SUPERIORE. I folli di Dio procedono tranquilli e saldi come rocce, non li turba nulla,nè le critiche nè le condanne......Trovano Dio senza bisogno di mediazioni e pur fra tormenti esteriori dei benpensanti sono sempre saldi e forti. I folli di Dio sanno che loro sono la via che altri percorreranno, sono certi della loro Filiazione Divina e pronti a tutto. |
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01-02-2007, 08.13.39 | #29 | |
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giusto ieri dal parrucchiere una benpensante signora si indignava per i PACs con le seguenti parole: noi (perbenisti) abbiamo fatto la scelta del "per sempre" in Chiesa assumendoci tutte le responsabilità e non siamo presi in considerazione (cosa non vera perchè le famiglie regolari da sempre hanno tutti i diritti riconosciuti) e questi solo perchè convivono devono essere considerati uguali!!! Non ho risposto per non entrare in polemica con chi considera gli omosessuali dei malati e dei peccatori! Per chi non hA ALCUN RISPETTO DELL'ANIMA E PENSA SOLO ALLE MASCHERE DA PORTARE OGNI GIORNO PER ESSERE ACCETTATO DALLA SOCIETA' CIVILE E DALLE SUE LEGGI. Mi sono solo permessa di dire che "chi disprezza compra" e visto che trattavasi di una giovane donna e di un giovane padre che Dio non voglia debbano un giorno accettare scelte sessuali giudicate "immorali" per non dare ai loro figli ulteriori "sofferenze" che già una società basata sull'immagine esul perbenismo esteriore e sull'intolleranza non dà. |
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01-02-2007, 09.36.30 | #30 | |
Sii cio' che Sei....
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Riferimento: Oggi si è adempiuta la scrittura che voi avete udita
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Ieri Cacciari sottolineava come la Chiesa non si occupi affatto dei problemi reali come la mercificazione del sesso (leggasi Pornografia) o lo squallore dei programmi televisivi. Me lo chiedo anche io. Come puoi credere che possa funzionare o anche solo formarsi una famiglia se alla base c'e' una cultura e un immaginario "spazzatura" inflitto ai bambini, ai giovani, alle persone a suon di bombardamento mediatico. Se la chiesa cercasse di risalire alle cause di tale abominio sarebbe piu' credibile e non si tratta di fare del moralismo, ma di lottare per una qualita' della vita migliore. Quindi anche l'Ambiente nel quale viviamo, come fa da decenni Padre Thomas Berry in America. |
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