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29-06-2006, 09.54.46 | #32 |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-06-2006
Messaggi: 57
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Bisogna fare delle distinzioni però: tradire solo perché l’altra persona ci attrae fisicamente, però come conseguenza a dei problemi già esistenti della coppia, oppure perché ce ne si innamora, e qui è dura…. Comunque dipende da come si vive il rapporto, noto che per molti è un’abitudine, non perché succede ma te la cerchi proprio, e poi le classiche frasi “amo il mio compagno/a, è solo sesso”, come una giustifica! Preferisco lasciare la mia compagna e poi fare i miei comodi, perché se sento una cosa del genere vuol dire che il rapporto non funziona come dovrebbe, la via più facile per non affrontarli insieme all’altro e trovare quello che ci manca da un’altra parte. Sinceramente se sono innamorato, anche se possono esserci dei periodi di stallo per quanto riguarda il sesso, la persona che desidero è lì al mio fianco, quando passerà questo periodo sarà ancora più bello! Non è vero che tradiamo noi stessi, forse abbiamo punti di vista diversi spada di fuoco, ma un certo “sacrificio” se vuoi chiamarlo così per stare insieme è inevitabile! ciao
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29-06-2006, 10.53.26 | #36 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
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Citazione:
Però vedi che tramite la tua autocelebrazione hai appagato il mio desiderio di conoscenza...ora ti conosco un po’ di più, pertanto invito te e Mahatma Franco ad intervenire in queste interessanti discussioni, naturalmente nel momento che voi riterrete più propizio, affinché si mantengano sempre vive, costruttive e prive di luoghi comuni. Ritorno in tema pregandoti nel contempo di darmi un consiglio… Che ne dici della demonizzazione dei rapporti extra-coniugali che si denota negli interventi di Turaz? Nel suo primo intervento ha affermato che il tradimento nasce a causa della inconsapevolezza di se stessi… Posso provare a renderlo consapevole del fatto che la valutazione negativa in un rapporto extra-coniugale nasce dalla impostazione culturale di una società e che nelle Isole Figi, per esempio, avere anche 100 donne assume un’importanza spirituale? Così…tanto per capire da dove proviene la nostra “fobia”, tutta occidentale, nell’ìmmagine di un rapporto extra-coniugale. |
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29-06-2006, 11.09.39 | #37 | |
Unidentified
Data registrazione: 20-02-2006
Messaggi: 403
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Citazione:
Ho letto gli interventi per cercare di trovare risposta alle domande del mio primo intervento nella discussione. Escludendo gli interventi che si riducono a eludere l'argomento e non affrontarlo direttamente, ho fatto su attenzione su quelli più rivelatori... Mark ha scritto come titolo semplicemente "corna"... "tema attinente al tradimento nella coppia"... tradimento... poi ho letto anche da Fragola "l''esclusività sessuale per me non è un valore. Non considero "le corna" un tradimento. Se il mio compagno mi fa sentire amata, per me può fare tutto quello che vuole con chi vuole e non ha nemmeno bisogno di nascondersi. Se non mi fa sentire amata, ecco, quello non c'entra con le corna ma diventa quantomeno un problema da affrontare. " che mi ha fatto riflettere (anche se già l'avevo letto in precedenti 3rd). Neanch'io vedo l'esclusività sessuale come un "valore" in se stesso, ma come un spontanea necessità, un'esigenza senza revoca... Personalmente non riesco a dividere la sessualità dall'amore. Attenzione! Voglio essere chiara.. non intendo dire che nella sessualità l'amore sia imprescindibile perché essa sia, bensì che se amo sento passione quindi necessito il rapporto sessuale. Quindi se io sono amata (e voglio essere amata solo io, altrimenti che rapporto di coppia sarebbe) voglio essere desiderata solo io... Concentro tutto nella stessa dimensione, "nello stesso sacco". Ed è per quello che mi veniva spontaneamente le domande "In un certo senso ci stimola tenere divisi l'amore della passione? Siamo incapaci di mantenere accesse contemporaneamente le due fiamme in uno stesso rapporto?" Ma dopo leggere gli interventi e ascoltare me stessa, me ne rendo conto, che la pulsione sessuale è indipendente da se si ama o meno... allora, utilizziamo la parola "tradimento" semplicemente come copertura per nascondere, sopprimere i nostri propri impulsi? Ma è veramente un "tradimento" desiderare una seconda persona? Nel senso, che SAREBBE PERFETTAMENTE NATURALE TROVARE QUALCUNO CHE SVEGLIA IN NOI UN NOTEVOLE IMPULSO SESSUALE NONOSTANTE IL NOSTRO IMPEGNO EMOTIVO IN UN ALTRO RAPPORTO. Questa pulsione, bisogna ammetterlo, è perfettamente NATURALE, COMPRENSIBILE e di sicuro INEVITABILE, e per renderla "evitabile" creiamo concetti per denigrarla, sopprimerla, censurarla: tradimento, corna... Chi si domanda (io non riesco a pormi questa domanda!): "ma se mi ama se mi desidera, come mai può desiderare un'altra/o?" E nonostante io capisca perfettamente cosa vuole dire Fragola e nonostante io ammetta che è perfettamente naturale una pulsione sessuale verso una seconda persona, non potrei mai tollerare quella sorta di "CONDIVISIONE FISICA". Credo che l'argomento sia molto più complesso di quanto sembri.. basta mettere il dito sulla piaga, una piaga infetta che fa male ma che inutilmente cerchiamo di evitare... E poi la stessa Fragola aggiunge "se non mi fa sentire amata, ecco, quello non c'entra con le corna ma diventa quantomeno un problema da affrontare".... "sentirsi amati"... cacchio, roba tosta secondo me!!! non lo trovate anche voi? Quanta carica personale e soggettiva c'è in quella espressione! quanta esigenza, quanta soggezione genera! "sentirsi amati"... forse è quella la chiave, vero? cosa è imprescindibile per sentirci amati che del resto non ci importa nulla, neanche se gli/le capita andare a letto con un altro/a... Ed io, a titolo personale, ammetto che "per sentirmi amata" ho bisogno della concessione totale del mio partner, perché provo "possesso" nei suoi confronti, perché voglio tutto ma tutto... PER ME. solo, per me. Voglio il suo amore solo per me, il suo corpo solo per me, essere solo io fonte e destinazione dei suoi desideri.... ma a patto che io sia CAPACE di dare la stessa "esclusività"... quindi, vado "contro-natura"? e perché? forse perché mi manca qualche consapevolezza su me stessa? (nono, sono consapevolissima, ed è quello che genera i dubbi, ma beati quelli che hanno dubbi!!), è soltanto un discorso di "acquisto culturale-sociale"? Potrei arricchire ancora di più il mio intervento ma rischio di appesantirlo ulteriormente, vediamo altre opinioni "rivelatrici"... |
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29-06-2006, 11.11.53 | #38 | |
Unidentified
Data registrazione: 20-02-2006
Messaggi: 403
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Citazione:
Mmmmmh, questa è una risposta a una delle mie domande, la devo valutare bene.... |
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29-06-2006, 12.31.04 | #39 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
Credo che tutto sia qui. A me non interessa essere amata solo io. Mi interessa sentirmi amata. Se la persona da cui desidero essere amata ha abbastanza amore per me e anche per altri/altre... ma che grazia di dio! (e del resto, lo vedo così bello che mi sembra immorale tenermelo tutto per me ) Che ami. Che ami come vuole e chi vuole. Se mi fa sentire amata (e qui non saprei definire. Qui entriamo nel famoso campo dell'indicibile) basta e avanza! Se non mi fa sentire amata, allora forse non mi ama più. E nemmeno questo è un tradimento. Ma ovviamente implica un cambiamento che va preso in considerazione. E io stessa credo di avere abbastanza amore anche per altri. E credo che siano più che altro i condizionamenti culturali ad inibirmi nel manifestarlo anche sessualemente. Io credo, ma questa è una cosa molto personale e non pretendo di estenderla ad altri, che il desiderio di possedere l'altro, che in passato ho provato, derivi dalla difficoltà ad accettare e sentire l'amore che c'è. Come se la pelle fosse impermeabile all'amore. Ci sivola addosso e ... "moriamo di sete anche se siamo in un pozzo d'acqua purissima" Un po' come dire che mi devi dimostrare che mi ami con un sacrificio. Non perchè così mi ami di più o mi ami davvero, ma perchè io non sono in grado di sentire il tuo amore se non lo manifesti con un atto sacrificale. Insomma, dimmi quanto sei diposto a pagare per avermi E anche così magari non ci sentiamo amati, ma abbiamo un fatto (un patto) che ce lo dice. Come dire, so che mi ami perchè ho il controllo su di te. Ma per me, l'amore è un dono ed è gratis. Non mi interessa il controllo. Mi interessano invece altre cose. Mi interessa la persona. Mi interessa poter godere della sua bellezza. Mi interessa la sua presenza perchè mi da gioia. E quando non è con me, che cambia se è a bere una birra con gli amici, al lavoro o con un'altra persona che ama o che desidera? Anche perchè avviene magicamente che più amore dai e più ne hai da dare, e paradossalmente il fatto di amare anche fuori dalla coppia può, se si ha la capacità di non possedere, arricchire infinitamente la coppia stessa. Anche se mi rendo conto che secondo i parametri di questa cultura, è dura chiamarla "coppia". Ma per me lo è. |
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29-06-2006, 12.37.23 | #40 |
Ospite abituale
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Che ne dici della demonizzazione dei rapporti extra-coniugali che si denota negli interventi di Turaz? Nel suo primo intervento ha affermato che il tradimento nasce a causa della inconsapevolezza di se stessi…
l'amore verso Dio è esclusivo? se tu sei "pieno" di una persona e ne sei "pienamente consapevole" hai bisogno di altro? il "bisogno" è ego mal incanalato (che piaccia il termine oppure no) il dire "io amo tutto" quindi non posso concepire l'amore "esclusivo" verso una persona è diciamo così un modo molto razionale per raccontarsela. Io non demonizzo nulla. sono esperienze che nella vita possono servire a comprendere. ti dico che a mio sentire è inutile raccontarsela. se si cerca altrove...si continua a disperdere energia e non si rafforza l'unione che si ha. mi pare semplice e anche chiaro. se poi ognuno di noi per giustificare un suo atteggiamento mentale se la racconta (e anche bene) è un altro discorso. ma quanto dico... forse lo si può "capire" nel momento in cui si scopre l'AMORE quello con la A maiuscola non gli illusori stati in cui tutti noi viviamo quasi costantemente... ciao |