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29-12-2005, 19.43.10 | #12 | |
dnamercurio
Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
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Re: Uomini...brutta razza!!!
Citazione:
Cara amica saprai bene che da varie ricerche scientifiche pare che i bambini ascoltano e percepiscono (certo nei loro limiti) i suoni da quando vivono nella pancia della madre. Per esempio, sembra che se ascoltano delle musiche che a loro piacciono, si muoveranno in modo armonico. Di più non ti sò dire, ma questa realtà ci porta ad affermare che anche la vita del bimbo sarà, come tu scrivi, sconvolta. Saluti a Tutti |
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29-12-2005, 20.41.57 | #13 |
Utente bannato
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
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Ehi, non credo che Jolee si riferisse ad "insensibilità" di questo genere
Nel qual caso immagino avrebbe già fatto i bagagli e magari pure una denuncia alle autorità competenti. Cosa peraltro che Alessando d'Angelo spero abbia fatto quel giorno in stazione. Non so da quanto tempo conosci il tuo partner Joolee...io per essere certa di lui, che desiderava un figlio dal primo momento...ho riflettuto dieci anni! Va beh sto scherzando, i motivi della mia strenua resistenza erano altri e riguardavano solo me, ma diciamo che proprio la sua dolce e amorevole pazienza mi ha incantonato in un angolo e ad un certo punto quando avevo affrontato e risolto molte delle paure che mi impedivano anche solo di pensare ad un figlio e scoperto che ne desideravo uno, sapevo con assoluta certezza che era proprio lui l'uomo con cui avrei condiviso la mia avventura ed era proprio lui che desideravo fosse il padre di quel bambino che sarebbe nato. E non me ne sono mai pentita. Certo gli uomini hanno un modo forse diverso di affrontare la nascita e la crescita di un figlio, ma nel mio caso queste differenze si sono manifestate quando il bambino aveva già qualche anno. Fino a quel momento ho sentito una piena condivisione, entusiasmo e responsabilità oltre ogni aspettativa, senza mai "cadute di stile". Con il senno di poi mi sono resa conto che la sua vita, anche per un certo verso lavorativa, fino a quel momento era relativa al nostro mondo e finchè nulla lo ha distolto da questo, è stato un compagno ed un padre totalmente presente, responsabile e attento. Poi sono cambiate le coordinate lavorative, il suo mondo si è allargato oltre noi...e le attenzioni e le responsabilità si sono attenuate improvvisamente. Per lui era normale partire per lunghi periodi all'estero...era lavoro e poi un lavoro molto impegnato socialmente. Era finalmente quello che desiderava per la sua vita ed io non l'ho mai contrastato. Ho fatto male? Non so. Avrei dovuto pretendere maggiore responsabilità, ma non l'ho fatto. Gli volevo bene e mi faceva piacere saperlo felice. Mi sembrava giusto per lui. Per lui era naturale lasciarmi settimane ed anche mesi da sola con il bambino. Sembrava non farsi domande. Nostro figlio si sentiva tradito, era palesemente disorientato e io ero in grande difficoltà. Sembrava però naturale anche a me affrontare da sola tutto questo e non pretendere nulla. Probabilmente avevo molti conti con lui da pagare. Tutti quegli anni di attesa...sicuramente è così e poi anche solo la consuetudine. L'uomo lavora ed il lavoro, la realizzazione professionale è sopra di tutto. La donna sta a casa con i figli. Tutto normale, no? Basta, non voglio dilungarmi oltre. Questo solo per dire che gli uomini hanno la possibilità di vivere le proprie responsabilità genitoriali ed affettive, ponendo sempre davanti a loro anche altri generi di realizzazione personale. Per noi donne la gravidanza e la crescita di un figlio invece è la prima cosa. Il primo pensiero. Poi discendono tutti gli altri. Bisogna farsene una ragione. Inutile combattere. Gli uomini sono bellissimi (va beh, non tutti), ci piacciono proprio per questa loro diversità. Che fare, rinunciarci? non sia mai. Conviene esserne consapevoli e sapere che comunque su di loro, anche i migliori, riguardo ai figli, si può contare, ma non su tutto quello che a noi sembra normale, naturale. Ci sono cose che ci si può aspettare, cose che si possono pretendere, ma altre è meglio scordarcele. Ci sono cose che per loro, anche ad urlargliele o a sussurrargliele amorevolmente, non esistono proprio. Non fanno parte del loro DNA. Bisogna saperlo e basta. Non è un disorso rinunciatario, nè accusatorio. E' una presa di coscienza. Per evitare di illuderci e fare cazzate con loro, con i figli e per noi stesse. Anche ora che siamo separati da tanti anni, mantengo un ottimo rapporto con lui. E' comunque una presenza importante per suo figlio. E ci vogliamo bene. Siamo stati molto felici insieme ed anche infelici. Non ci siamo mai fatti del male consapevolmente. Consapevolmente. Inconsapevolmente tanto. Reciprocamente. L'inconsapevolezza è una colpa? Io credo di sì, ma con le attenuanti. C'è chi dice che l'inconsapevolezza non ha attenuanti. Forse ha ragione. Chissà. Joolee, se sei riuscita ad ad arrivare in fondo a leggere, ti abbraccio forte. Tu sembri una persona gioiosa come ero io allora e come sono io ancora quando svanisce per un attimo la pesantezza della vita che a volte mi affligge. Sappiamo essere leggere. Forse ora fai fatica a seguirmi in questo ragionamento, fai fatica a ritrovarla quella leggerezza, ma ce l'hai. Ce l'avrai ed è una tua, una nostra ricchezza che salva. Abbiane cura. Un sorriso |
29-12-2005, 20.46.49 | #14 | |
Utente bannato
Data registrazione: 28-07-2005
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Re: Re: Uomini...brutta razza!!!
Citazione:
Alessandro D'Angelo, ti invito ad essere più "leggero" e meno didascalico. Mica si è felici e sereni a comando. Il bambino impara a vivere già prima di nascere. Il bimbo di joolee sarà sicuramente un bimbo simpatico ed avrà una bella luce negli occhi. Per il gene paterno non garantisco, ma è già una buona percentuale |
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29-12-2005, 21.28.19 | #17 | |
dnamercurio
Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
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Re: Re: Re: Uomini...brutta razza!!!
Citazione:
Certo, hai ragione, quando ci sono di mezzo i sentimenti bisogna accantonare quanto si ascolta nelle conferenze: <<....A domanda precisa, risposta precisa...>>. ### Di fronte ad una maternità, non si può rimanere freddi. In fondo è sempre un miracolo che la natura compie. Il vero miracolo dovrebbe lasciare attoniti. Senza dubbio il patrimonio genetico della mamma, avrà modo di estrinsecarsi in maniera elevata poichè il figliolo ha vissuto dei traumi simili ai suoi. Sarà per questo motivo che volendogli più bene, o meglio, ponendogli più attenzioni, renderà il figlio capace di non sentirsi isolato dagli gli altri bambini. Tanti Saluti |
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29-12-2005, 21.46.12 | #18 |
Utente bannato
Data registrazione: 28-07-2005
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per chi non avesse avuto la pazienza di leggere il mio lungo post
ho pensato ad un breve riassunto, una specie di bignami lobeliano
Quando noi donne immaginiamo il padre dei nostri figli, lo immaginiamo qui, con noi e loro. Quando un uomo immagina la madre dei suoi figli, la immagina...là, con loro. O, no? Uomini, abbiate il coraggio del vostro DNA Ultima modifica di lobelia : 29-12-2005 alle ore 21.50.51. |
29-12-2005, 22.10.49 | #19 |
Utente assente
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Messaggi: 1,541
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Scusami lobelia, ma io ho come l'impressione che al giorno d'oggi,
sia gli uomini come le donne... vedano i proprio figli là... chissà in dove con chissà chi... perché prima arrivano altre cose... ma forse è una mia falsa opinione... Forse hai ragione te, forse le donne sono ancora disposte a rinunciare a lavorare, al proprio successo, mentre gli uomini continuano a pensare innanzitutto a sé stessi... [Non condivido questa visione, ma vabbé... ] ELìa P.S.: avrai incontrato gli uomini sbagliati... P.P.S.: per klee... mi fa piacere che tu mi consideri appartenente al gentil sesso, ma purtroppo non lo sono... |
29-12-2005, 22.14.47 | #20 |
Ospite abituale
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Messaggi: 611
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Una madre lo è da subito: lo sente fisicamente su di se' il cambiamento.
Un uomo a volte lo deve imparare, e forse ci vorranno anche più di nove mesi: alcuni uomini non sentono subito il sentimento paterno, ma riescono a condividere attraverso i segnali più maturi del figlio quel tipo di sentimento che li legherà a vita. Altri non ci riusciranno mai, ma quello è un altro discorso, è raro e di fatto quello che alla fine ci rimette è il padre. Ho vissuto le mie gravidanze in totale solitudine e ti capisco: quella che immaginiamo come situazione ideale capita che non trovi riscontri nella realtà: la triade immaginata non decolla, non ora. Ma non fartene un cruccio, non farti rovinare da aspettative che non trovano conferme, questo periodo. Fatti un regalo.. regala a te stessa questo tempo e anche al padre di tuo figlio, che trovarà i modi suoi di interagire e di riconoscersi, vedrai. Non saranno quelli dei telefilms, ma saranno loro e autentici, fossero fatti anche solo di sguardi o, un giorno, di paccate sulle spalle. Di tutto quello che si dovrebbe fare, fregatene. Ami tuo figlio fin d'ora e tanto basta. p.s.: ho conosciuto dei "mammi".. me la sarei data a gambe.. una gran rottura di scatole... |