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Messaggio originale inviato da odissea
ciao essere....ehm....sono reduce da una giornataccia, non farci caso se sono sgrammaticata e soprattutto sconclusionata.
vengo fuori dal reparto di psichiatria....è stata una brutta giornata per uno dei ragazzi.
Gli sono stata accanto 7 ore; alla fine gli psichiatri hanno optato per il ricovero, del resto anche lui lo chiedeva insistentemente.
Io non ti conosco, nè mi sono chiari i problemi che stai affrontando....sicuramente non ti posso dire se devi prendere o no una cura farmacologica.
Non sto parlando comunque di torazina o cose del genere.....spesso la gente si fa l'idea che lo psicofarmaco sia una bomba interiore che spazza via ogni pensiero. Ci saranno pure questo tipo di sostanze, e durante un ricovero psichiatrico spesso si, i pazienti vengono sedati di brutto.
Non mi riferisco a questo quando parlo di psicofarmaci, ma di quella terapia che, con un po' di chimica, aiuti a mantenere una certa calma interiore, che ne so, aiuti a tenere lontana la depressione, ecc. non a qualcosa che ti annulli.
I ragazzi di cui parlo io non sono ragazzi: abbiamo sempre il vizio di chiamarli così (a torto) ma sono uomini belli e fatti, dai 33 ai 41 anni....i quali hanno sperimentato assolutamente di tutto(fidati), prima di approdare a una terapia che, per le loro particolari condizioni e gravità, ammetto essere piuttosto pesante.
Credo che esistano sensibili differenze fra problematiche, istituzioni, terapie e quant'altro, nell'ambito minorile e in quell'adulto, o almeno così dovrebbe essere.
Per quel che mi riguarda l'ambito minorile è arabo,se non per il fatto che da noi arrivano coloro con cui il sistema minorile ha evidentemente fallito. per gli adulti che ho visto io, ritengo ci siano problematiche consolidate e fossilizzate a tal punto che, per ovvie ragioni, non basta più il voler bene e metterci tanto cuore (quello ce lo si mette, a frotte porco cane), ma ci vuole anche molta testa e raziocinio....se no diventa una specie di trenino dell'emotività, e non se ne viene fuori.
Credo fermamente che la migliore intuizione e la migliore capacità di comprensione quindi la migliore progettualità, nascano da uno sguardo in primo luogo affettuoso, poi professinale.
Devo dire che oggi l'ho trovato in due psichiatri, a onor del vero, mai successo prima.
I servizi sociali, nella mia zona, non lasciano ben sperare, tra l'altro non troviamo mai nessuno e per contattare un'assistente sociale siamo stati costretti a scrivere una lettera, perchè al telefono, dopo 15 giorni di tentativi, ci siamo rotti le scatole.
C'è una drastica mancanza di comunicazione fra istituzioni, ognuna cerca di fare il suo lavoro, forse prova pure a farlo al meglio, ma spesso si snobbano l'una con l'altra, si criticano l'un l'altra....e c'è chi paga caramente questa cosa.
Vabbè, sto parlando a segmenti....mah....saluti
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Ehi, Odissea, guarda che se non cancelli i messaggi, la casella è per quello che non si libera. Ce ne stanno pochi, non so quanti, ma pochi. Vedo che pure te non sei tanto esperta proprio come me.
Va beh, ormai sono qui. Per quella cosa, se ce la fai a fare un po' di spazio, ti rispondo dopo.
Ehilà, Odissea! Hai ragione, anch'io non le sopporto le assistenti sociali
Ti capisco perfettamente. Pacciani aveva una fama migliore della nostra e ce la siamo guadagnata purtroppo sul campo
E io ho esagerato a dire delle comunità, ma ti posso assicurare che la rabbia che fanno a te le assistenti sociali, a me la fanno tanti responsabili e operatori di quei luoghi e non solo loro.
E' già così difficile lavorare che quando t'imbatti in certe persone in posti nevralgici e certi disservizi...e sai la pericolosità di quei comportamenti o silenzi...va beh, sappiamo come ci si sente