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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
23-12-2005, 23.59.06 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 11-01-2005
Messaggi: 168
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Citazione:
... con dana in carrozzina come relazionarsi? Esattamente come con la dana di sempre: i compatimenti stanno alla naturale relazione come la carità sta all'aiuto verso un amico. Conoscendosi tutte le perplessità mentali evaporano. ... un nero di che colore avrà i suoi sentimenti, i suoi pensieri? Situazione rovesciata quando ero in un villaggio del Sahel: il cuoco africano della missione cattolica mi ha raccontato di un bambino nero che piangeva alla vista - era la prima volta - di un bianco perchè pensava fosse malato e potesse contagiarlo. Ci siamo fatti grandi risate insieme. |
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24-12-2005, 01.56.14 | #4 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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siamo tutti diversi, ogni persona è unica e merita (ed è bello anche per sè) di essere capita per quello che è, al di là delle apparenze.
ma purtroppo, la dana senza carrozzina e quella in carozzina mi fanno due impressioni diverse, e la carrozzina arriva a occupare la totalità della mia mente, e mi sento imbarazzato come se mi trovassi io, in carozzina, e solo da lì potessi muovere i miei pensieri, i miei gesti, le mie parole verso l'altro, in carozzina veramente.. E pensare che se mi trovassi seduto su una carozzina potrei sentirmi come se mi trovassi dentro la mia giacca.. eppure, si vede che parto dal presupposto che trovarsi in carozzina sia imbarazzante, e per queetso provo imbarazzo per l'imbarazzo che presuppongo stereotipatamente sia provato dall'altro. Ecco, forse è qui il perchè dell'imbarazzo che provo: penso che l'altro in carozzina provi la sensazione che non sia normale essere in carozzina, provi imbarazzo per l'esserlo; e così io, che mi metto nei suoi panni, provo imbarazzo a mia volta, creando così un "clima" relazionale di imbrarazzo che mi mette ovviamente a disagio. Ma sono io che proietto il mio imbarazzo, dovuto all'immaginare che sia imbarazzante trovarsi in carozzina, sul vissuto dell'altro. Il problema quindi è la mia credenza che sia imbarazzante trovarsi in carozzina. Se pensassi che trovarsi in carozzina non sarebbe più imbarazzante che indossare una giacca, allora mettendomi nei panni dell'altro proverei la serenità relazionale che si prova relazionandosi con una persona qualunque mentre si indossa una giacca, ascoltando l'essere dell'altro e non la voce della propria giacca. Ultima modifica di r.rubin : 24-12-2005 alle ore 01.57.49. |
26-12-2005, 10.20.37 | #5 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
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..io direi che forse tu non temi l'imbarazzo ma la pietà.
odi l'idea di suscitare pietà..ti é intollerabile che si provi pietà per te e proietti questa paura su chi di norma la genera negli altri? E se é così,perché poi?se uno ha pietà di me, io me la discuto..niente di strano che vede in me un difetto che mi autodistrugge,che io non vedo.Se ha ragione io cresco,se ha torto gli aggiusto la vista e vado avanti. non so..per adesso mi fermo. guarda in te stesso..se ho ragione o torto.. tu provi pietà per te stesso? io per certe cose sì, e mi consolo da sola o chiedo tenerezza a chi mi conosce e sa giocare insieme a me. ciao feng qi |
26-12-2005, 19.30.32 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-12-2005
Messaggi: 320
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Io penso che non sanno come comportarsi quando incontrono un disabile , io quando vado in carrozzina mica mi imbarazzo anzi mi sento una regina io non mi vergogno anzi se qualcuno mi fa qualche coccola io mi butto per terra perchè voglio giocare con lui è come se creco un rapporto di amicizia ma non sò come comportarmi
Ultima modifica di Essere : 26-12-2005 alle ore 19.33.50. |
26-12-2005, 19.55.34 | #8 |
dnamercurio
Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
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Carissima,
non so di cosa ti devi vergognare. Purtroppo il destino spesso ( o quasi sempre) è cieco. Spero che accetterai la tua realtà che credo pesante comunque tu la viva distaccata da questa realtà strana e lontana a molti. :::::::::::::::::::::::::: Chi soffre in modi particolari è spesso più sensibile e percettivo di altri. Senza dubbio più intuitivo. C'è chi dice: <<Se l'Altissimo ti toglie da un lato, ti dà ad un altro...>>. Siete d'accordo? Cari saluti a Tutti |
26-12-2005, 20.44.24 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
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Citazione:
in linea di massima significa provare pena. per esempio io a volte provo pena per me stessa perché cado sempre negli stessi errori,perché non so gestire alcune situazioni che mi fanno soffrire molto..da sola ci metto molto a riprendermi, ma se qualcuno mi dice:"poverina, vedrai che ce la fai!"e mi dà un bacino..il processo di autoguarigione é velocissimo. ma sai che mi viene difficile spiegarti sta' cosa?mi stai facendo entrare in me prima stavo molto male,mi odiavo e mi facevo pena, e non lo sapevo; allora riversavo la mia intolleranza verso me stessa sugli altri, la mia rabbia. Io odiavo chi suscitava pietà, perchè aveva l'attenzione degli altri, mentre io no. Eppure rifiutavo le attenzioni degli altri perché volevo sentirmi perfetta e così ero ancora più sola e illusa..un casino. adesso te lo ripeto, se qualcuno mi gurda con compassione io ne godo e mi godo le carezze e la protettività degli altri, come fa Essere. non so.. sono chiara. Un gran casino. Ti chiedo scusa e ti abbraccio feng qi |
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