Ospite
Data registrazione: 23-04-2005
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La mia storia (per chi ha pazienza di leggerla)
Ci siamo conosciuti all'università all'inizio di quest'anno. Lei classica ragazza carina, viso angelico acqua e sapone, semplice, come piace a me che viene da un paese del sud; io ragazzo di città che con le ragazze ha avuto pochissime esperienze sempre negative, quando erano loro che si facevano avanti ero io che mi tiravo indietro e quando conoscevo quelle che ci stavano non interessavano a me....tra di noi è nata subito una simpatia reciproca fin dal 1°giorno di lezione, non avevamo bisogno di stare in gruppo, noi due stavamo sempre appiccicati, ridevamo e scherzavamo insieme...lei mi lanciava frecciatine quando parlavo dell'altra ragazza del gruppo che mi aveva colpito per la sua simpatia. Non ci volevo un genio per capire che lei era interessata a me. C'era un però:lei frequentava un ragazzo che aveva conosciuto prima di me, mi faceva sempre capire che a lei non gli interessava e che tra di loro non c'era niente...un sabato pomeriggio capitò che mentre era con lui mi mandava sms scrivendomi che si stava annoiando tantissimo. Entrambi volevamo vederci fuori dall'università (o almeno io sicuramente) ma nessuno dei 2 si faceva avanti, io gliel'ho anche chiesto qualche volta anche se ammetto che non ero mai convincente, ma lei diceva che doveva uscire con lui (c'era un rapporto di dipendenza reciproca visto che con lui si annoiava e ci usciva?). C'era un periodo dopo un mesetto e mezzo che quando era a casa da lui mi cercava sempre su msn per chattare, era sempre disponibile e carina nei miei confronti..Il mio migliore amico mi diceva che lei probabilmente mi cercava quando era da lui per farmi ingelosire e per darmi una svegliata, per questo una sera decisi di sconfiggere la mia insicurezza e presi la macchina. Andai sotto casa sua perchè le volevo fare una sorpresa, la volevo baciare, senza preavviso, appena ci saremmo trovati faccia a faccia per salutarci, solo così potevo sapere se tra di noi c'era qualcosa di speciale o ero io che mi stavo facendo dei film nella mia testa. Le telefonai dicendole che ero sotto da lei, ma mi disse che non era a casa sua ma da un'amica (non saprò mai se era veramente un'amica) e che era stata invitata a cena e che sembrava brutto andarsene...sentivo che il suo tono di voce era dispiaciuto e che era stata colpita da questo gesto, non la forzai a venire a tutti i costi là sotto, probabilmente sbagliando, visto che se avevo fatto 30 potevo fare 31 ed essere più insistente (non lo sono è un mio limite), me ne tornai a casa deluso ma anche consapevole di averle dato un segnale forte. Il giorno dopo mi incominciai a insospettire quando la sera mi rispose al telefono dicendomi che non poteva parlare. La mattina successiva in chat l'amara sorpresa: non poteva parlarmi al telefono perchè lui in quei giorni era molto geloso e "si erano accoppiati" (testuali parole sue)...ci sono rimasto di merda, era la prima vera mazzata della mia vita, lei mi diceva che era colpa sua e che se io volevo potevamo chiudere la i nostri rapporti dicendo che lei come persona non valeva poi così tanto come pensavo io (è una pessimista di natura) che non si sentiva libera per la sua famiglia, che non sapevo alcune cose di lei...le dissi di no che non serviva a niente perchè sentivo che non valeva la pena, nessuna ragazza mi aveva fatto provare quello che mi aveva fatto provare lei, bastava solo la sua presenza, il suo sorriso, non aveva fatto poi chissacchè..ero io che ragionavo con il cuore e non con la testa, ero riuscito a perdonarla nonostante tutto, sempre quella mattina mi scrisse su msn che comunque NON VOLEVA PERDERMI COME AMICO, mi disse di non abbandonarla come hanno fanno tutti con lei, non potevo sbatterle la porta in faccia lo avrebbe trovato come alibi in futuro e poi ci tenevo tanto a lei (e ci tengo tuttora), non ce'ra motivo. I giorni successivi il suo atteggiamento era quello di chi aveva inevitabili sensi di colpa per aver illuso una persona (anche io ammetto che potevo svegliarmi prima), feci un ultimo tentativo alcuni giorni dopo una mattina le mandai un sms dicendole che la stavo aspettando alla metro e che poteva pensare pure che ero matto ma doveva scegliere lei se venire da me e che l'avrei aspettata pure fino alla sera. Era l'ultima spiaggia. Lei uscì di casa dopo un pò la vidi uscire dalla metro, era venuta sul serio, ma non ebbi il coraggio di baciarla, avevo notato dalla sua faccia una certa freddezza. Dopo una breve chiacchierata la guardai in faccia per vedere se faceva il 1°passo, non volevo rovinare tutto, lei disse "meglio di non no è il caso" io le chiesi se era sicura e lei mi disse di si. Ci ero rimasto male però con il passare dei giorni l'amarezza fu sostituita da un senso di orgoglio, finalmente avevo dato il tutto x tutto (o quasi) per una cosa a cui tenevo, io che mi tiravo sempre indietro di fronte a queste cose.
Durante le vacanze di Natale lei era al paese suo a 600 km da qui, decisi di non farmi sentire per un pò di giorni, di pensare ad altro, un giorno mi scrisse addirittura che la stavo snobbando e che non mi facevo sentire mai, ma in realtà io pensavo sempre a lei ma non volevo cercarla a tutti i costi, mi facevo solo del male, invece la chiamai, lei era dolce io cercavo di non sbilanciarmi troppo non volevo prendermi in giro di nuovo, ma si rideva e si scherzava come sempre. Dopo le vacanze ci vedemmo alla metro perchè mi chiese di prestarle un libro, io ero sereno ma distaccato nello stesso tempo, non c'erano atteggiamenti ambigui, qualche giorno dopo all'università lo stesso rapporti tranquillissimi..sospese le lezioni in vista degli esami lei sparì, mi chiamò giusto una volta per sapere i risultati di un esame ma con tono distaccato mi chiese addirittura "scusa per il disturbo" manco ci conoscessimo da 2 giorni. .per un mese perdemmo i contatti, un giorno però decisi di rompere il silenzio e la chiamai per sapere come stava (era al paese suo) era meno distaccata, dopo mi mandò un sms ringraziandomi di averla chiamata che ero dolcissimo e che mi sarebbe venuta a trovare una volta tornata in città ..ci rivedemmo per andare ad assistere a degli esami le prestai anche i miei appunti, mi presentai a sorpresa al suo esame sostenendola che ce la poteva fare nonostante lei dicesse il contrario, la tranquillizzai per tutto il tempo prima dell'esame...fece l'esame della vita, bastava avere solo un pò di fiducia in sè stessi..io ero con lei tutta la mattina a incoraggiarla.
Perchè facevo tutto questo? Perchè a lei ci tenevo prima di tutto e probabilmente perchè volevo dimostrarle che in fondo ero meglio di lui e che un giorno avrebbe capito che tra loro forse c'era solo attrazione fisica, lui in fondo è un tipo geloso, la chiama ogni minuto era stato solo più paraculo di me. Mi scrisse che ero il migliore, ma io feci solo il mio dovere non mi illudevo che mi saltasse addosso per questo. Le settimane successive sopportai anche i suoi abbandoni delle lezioni quando arrivava la chiamata sua, mi rodeva il culo ma in fondo non potevo fare scenate di gelosia non era più il caso ormai. Da circa 3 settimane fino a poco fa avevo notato che lei si era riavvicinata molto a me mi sa che le cose con lui non andavano bene, non gliel'ho mai chiesto, in fondo anche se mi interessava saperlo io mi facevo i ***** miei, stavolta pensavo che era lei che doveva venire da me, non volevo illudermi una seconda volta, illudersi fa male. Però mi cercava come non capitava da tempo, mi chiedeva che facevo il pomeriggio ma non diceva mai ci vediamo io non avevo il coraggio di chiederlo perchè sono un cazzone....alcuni giorni dopo, dopo la lezione le chiesi di fare una passeggiata ma non ho avuto il coraggio di provarci, non si era creata l'atmosfera adatta, era una forzatura, anche per colpa mia, ho parlato pochissimo si vedeva che non mi lasciavo andare, magari bastava uno sguardo e poi viene tutto naturale ma lei mi faceva battute sul fatto che parlavo poco e che non sveglio le persone (anche se non è sempre così vado a momenti) ce ne andammo da là per andare alla metro, ormai ero sfiduciato, si era visibilmente rotta le palle è stato umiliante per me, ci salutammo un pò freddamente, sentivo di averla fatta grossa. Il giorno dopo appena mi ha visto arrivare a lezione mi sorrise ma notai subito che era visibilmente incazzata con il mondo, le ho chiesto cos'è che non andava ma mi rispondeva che le girava così, ho cercato anche di essere gentile, ero sicuro di essere io la causa della sua incazzatura, ma la cosa sembrava irrigidirla ancora di più, però notavo che era incazzata anche con la persona che gli telefonò mandandola a fanculo ad alta voce..alla fine ci rinunciai si vedeva che non aveva voglia di parlare...improvvisamente dopo il pomeriggio precedente non avevamo più argomenti, si era rotto qualcosa finchè se ne andò salutandomi senza neanche guardarmi in faccia. Fu l'ultima volta che ci siamo visti (sono passate quasi 3 settimane), io poi ho continuato a fare una serie di errori incredibili, mi sentivo in colpa i giorni successivi, le mandai un sms chiedendole scusa se le avevo fatto qualcosa e che non volevo che si rovinassero i nostri rapporti perchè non l'avevo mai vista così incazzata e avevo paura che si era rotto qualcosa..il giorno mi scrisse che non aveva capito il senso del messaggio, io provai anche a chiamarla proprio per evitare equivoci ma mi rifiutava le chiamate o non mi rispondeva, così le scrissi che ero solo preoccupato, perchè sembrava che ce l'avesse con me perchè pensavo di aver detto qualcosa che l'aveva offesa, ma lei mi scrisse che era incazzata per fatti suoi e che non doveva dare spiegazioni a nessuno e che non mi deve spiegare a me perchè era incazzata. Non ci siamo più sentiti per una decina di giorni fino a mercoledi quando dopo averle fatto uno squillo mi chiese se per caso la stavo chiamando, alla fine l'ho anche chiamata ma parlavamo come se non fosse successo nulla...ho finito i caratteri, comunque mai tenere a bada
i propri sentimenti, MAI!
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