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21-07-2004, 19.08.40 | #42 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Re: non so.....ho delle perplessità
Citazione:
il fatto che non ci sia la cultura di mandare fuori il figlio non e questione di soldi anche perche anche le famiglie che possono si trovono in casa il figlio a 30 -35 anni in casa con loro ... per questo siamo molto simili al inglesi che una recente statistica ha trovato che molti genitori sono disposti a mantenere i figli fino a 40 anni |
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21-07-2004, 19.24.29 | #43 |
Ospite abituale
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estratto dal messaggio di alexmexxomalex
Verrebbe da dire che sono (siamo) piu' cinici, piu' individualisti, piu' prosaici, sicuramente molto conformisti, ma anche meno velleitari, piu' resistenti alla fascinazione acritica dei messaggi di massa, dei diktat mediatici, e, perchè no, piu' liberi perchè consapevoli di esserlo. -------------------------------------------------------- Più cinici, più individualisti, :( ...alex non ho ben compreso se queste caratteristiche di approccio sociale sono quelle che rendono più scafati i giovani.. più resistenti ai diktat mediatici..non direi proprio....sarebbe bello se fossero consapevoli di essere liberi..ma lo sono?? Per molti non è così perchè intrappolati in clichè assai meno culturali dei loro padri..e prede di branchi assai privi di contenuto(vedi tifoserie di calcio e streotipizzazione estetica) Ma forse il fenomeno risente della dislocazione geografica? bah...un saluto.. |
21-07-2004, 22.08.13 | #44 |
Ospite abituale
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beh, il nesso conseguenziale l'hai messo soltanto tu
mi sembra piuttosto che i giovani sappiano molto meglio dei padri che le ideologie, i sommi sistemi sono morti, non per confutazione filosofica, perchè altrimenti ci sarebbe un altro sistema, ma per semplice consunzione. La realtà in cui oggi si vive è a-sistemica, non perchè non esista piu' una stuttura sociale o politica ma perchè quella struttura si è ridotta a semplice apparato, si è (notare il verbo all'attivo)progressivamente svuotata di "senso" di un ordine morale che fino a trent'anni fa era dialetticamente conteso dalle grandi correnti di pensiero. Il Partito, la Chiesa giocavano una funzione di aggregazione sociale e di formazione quasi esclusiva. Oggi non è piu' cosi'. Dare un senso a ciò che oggi è "giovanile" è molto piu' arduo di quanto non lo fosse per la scorsa generazione. I gruppi, quelli che possono ambire ad una certa rappresentatività per sondare opinioni, mentalità, costumi, tendenze, non esistono piu'. O se ne esistono (tu citi l'aggregazione attorno al Calcio) non possono certo ambire a quella esclusività dei vecchi punti di aggregazione. I papa boys o i no global o new global o gli sporadici "girotondini" hanno un pressochè nullo impatto persuasivo all'interno,tra i giovani, ma anche all'esterno, verso chi giovane non è. Non hanno la forza di produrre "mentalità" tangibile anche dall'esterno, come un tempo facevano Chiesa e PC. Ciò che appare e che viene percepito dagli stessi "giovani" è una totale atomizzazione di cui l'individualismo, lo scetticismo sono effetti e non cause. Ma mentre per chi giovane non è probabilmente l'anonimia della galassia giovanile potrebbe apparire come sinonimo di spersonalizzazione, di fuga di punti di riferimento, di banalizzazione della quotidianità, di apatia, io la percepisco piuttosto come una liberazione delle vecchie e avvincenti preclusioni che fa seguito ad una interazione piu' intensa con canali enormemente diversificati. Si è liberi perchè non esiste piu' una voce "Libertà" appropriabile dai soliti noti, libertà diventa un sentimento privato, con tutte le sfaccettature del caso. Hai mai visto il grande fratello? io ne sono un grande estimatore. La tendenza al reality, di cui il GF è solo il volto piu' noto e commerciale, è in realtà il prodotto artistico della postmodernità, è un elogio della contingenza, della mortalità dell'Arte, dell'anti-schematismo edificante,dell'anti-divismo. I romanzi di Wallace o i recenti film smoke o magnolia, in cui sono fotografati banali spaccati di quotidianità, amorali, apolitici, senza trama nè inrteccio, senza eroi, senza salvati nè salvatori, eppure ricchissimi di significato umano,ne sono la forma espressiva forse piu' compiuta, ma anche il grande fratello fa la sua parte. Questa è la intelaiatura culturale di cui i giovani consapevolmente o istintivamente sono permeati. Un mondo molle, privato di significati propri, in cui regna lo stesso disincanto ora attonito ora divertito di chi guarda le ultime macerie di un muro scalcinato. Al di la di questo, che è "ambiente", poi è ovvio che c'è la ricchezza delle varie individualità. ciao! |
21-07-2004, 23.33.05 | #45 |
Ospite abituale
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Grazie Alex, ho apprezzato lo spaccato che mi hai fornito e a mia volta mi sono immaginato seduto vicino una mia maceria a guardare le nuove generazioni mentre sul mio viso si alternavano espressioni a volte attonite a volte divertite...cmq ho già scritto qui circa le nuove generazioni in preda al relativismo....non me ne volere ma preferisco di gran lunga sedermi al pianoforte anzichè guardare il grande fratello ..ok era una battuta..un saluto a te e un abbraccio a tutti.
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22-07-2004, 11.45.15 | #46 | |
Ospite abituale
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Citazione:
sinceramente non capisco dove ci sia la positivita nel perdere di morale e di ideologismi per il senso sfegatato della realta e del cinismo il GF non è un fenomeno dettato dai giovani ma spesso da persone che hanno con la tv una grossa dipendenaza da cui non toglierei proprio le casalinge e i teledipendenti che non mi pare abbiano il loro punto di forza nell'eta giovanile ..... |
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22-07-2004, 13.00.29 | #47 |
Ospite abituale
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Messaggi: 278
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Il Grande Fratello è un elogio dell'anti-divismo? A me era sembrato che ci fosse molta voglia di protagonismo, il che potrebbe essere qualcosa di analogo.
Ma a parte questo, mi chiedo fino a che punto i giovani siano critici nei confronti di ciò che viene loro propinato, mi domando cioè se non ci sia una passiva accettazione di ciò che una società ormai esclusivamente materialistica continua a proporre e intorno alla quale resta poco da discutere; perchè la discussione, quella critica, quella costruttiva, può minare una società siffatta, per cui la filosofia dell'usa e getta, quella che ti fa correre dietro ad ogni novità, ad ogni cosa più bella e funzionale, deve eludere ogni riflessione, ogni valutazione spassionata; massifica (e non soltanto i giovani) intorno ad una concezione dell'esistenza che è ormai soltanto quella dell'avere e dell'apparire. Certo, i "valori" cambiano, e quelli di oggi possono essere proprio questi. Ma non è un giudizio di valore quello che sto dando. Piuttosto mi sembra che una passiva ricezione di quanto viene propinato, senza giudizio critico, possa reprimere altre capacità soffocate appunto da una tendenza che ti fa credere di aver bisogno solo e soltanto di ciò che una società consumistica ti propone. |
23-07-2004, 01.10.17 | #48 | |
Ospite abituale
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Re: ***
Citazione:
in effetti penso che il fenomeno dei real tv non e dato dal fatto di voglia di vero ma penso che sia un modo delle tv per spendere meno nelle suoi programmi e poi anche per modificare un po i programmi che ora come ora sono abbastanza saturati ...non ci sono idee buone per la tv ed ecco il miracolo arriva l'idea ed anche il successo della tv reale ..... |
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23-07-2004, 01.23.03 | #49 | |
Utente bannato
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Citazione:
Tv,Tv...ci siamo chiesti quante mamme utilizzano la Tv come "baby sitter?" Cosa incamera e memorizza un bambino che per balia ha avuto la Tv? Come sarà da grande un bambino che si è "cibato" di pubblictà interrotta ogni tanto da un frammento di cartone semi animato di pessima fattura tecnica proveniente a bassi costi dal Giappone, e senza contenuti didattici? Tv,Tv...da bambini sono già "oggetto" di tema alla grande fratello. Solo i frivoli e gli idioti,possono seguire una delle peggiori sciocchezza abbortite dalla perversione di mass.......come Costanzo Maurizio show,uno che abita in tv è che crede che tutti possano abitare in tv. |
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23-07-2004, 02.02.04 | #50 | |
Utente bannato
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Citazione:
Certamente la tua esposizione,è frutto di una tua opinione,rispettabilissima,ma non conforata da fatti. C'è però,una realtà,il vuoto creativo ed intellettuale dei giovani,l'assenza totale da parte di essi ad interessi che non siano frivolezze e demenze. La debolezza interiore. I nonni di questi giovani,a torto o a ragione,ebbero il coraggio di arruolarsi a 16,oppure di aderire ai partigiani o ai repubblichini afferrando un mitra,questi di oggi,a 16 anni, sono incapaci persino di autofferrarsi il pistolino per sparasi una sega,disciplina molto in voga tra i giovani di oggi. Certamente i padri dei giovani d'oggi,erano imbevuti di ideologie,ma a 16 anni erano capaci di morire in piazza,oggi si muore in auto carichi di estasi e alcool. I padri hanno fatto gli "anni di piombo".i figli,vivono,senza esserseli costruiti, gli "anni di carta velina" Ma che razza di uomini saranno mai questi giovinastri,incapaci di far schizzare la propria adrenalina senza ingerire estasi ed altre porcherie.I nonni e i padri di questi ragazzini,hanno lottato per la libertà e i diritti,con estremo altruismo,son caduti, per una società che potesse dare una speranza in più a nipoti e figli. I giovani di oggi,dovrebbero mostrare maggiore rispetto,per ciò che hanno saputo fare i nonni e i padri,e non paventare o ipotizzare,una improbabile ed aliatoria superiorità. Perchè i giovani di ogi,non hanno creato assolutamente nulla! Che siano estremisti o menefreghisti,la unica certazza,rispondono solo ai soleciti della tv ,per ripetere come tanti pappagalli,ciò che hanno assimilato dalla tv.Vale ciò nelle tendenze ,nella cultura,nei movimenti e persino nell'alimentazione. Solo 10/15 anni fa era impensabile che una spot tv,mostrasse un giovanotto di belle speranze che tra lo scegliere un gelato e un preservativo,utile ad accoppiarsi e dividere "momenti" con una bella fanciulla,opta per il gelato,da gustare da solo,al fine di soddisfare miseri sensi. Tanto il sesso si può farlo per web... e ciò la dice lunga....Allora,scusami,ma che ca....voi che sappiano i giovani di oggi,di adrenalina e sensualità,forza interiore e consapevole coraggio,e non follia spinta da artefazioni cerebrali dovute a chimiche ingerite?!? Cosa vuoi che sappiano di idee e sacrifici,di creatività e amore per se stessi,se si innamorano di immagini pubblicitarie? Ho generalizzato,certo,ma solo per rendere l'idea,che probabilmente da qualche giovanotto di oggi,non sarà affatto recepita,per il suo mondo è questo,cioè la carta velina. |
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