Prendo spunto da una cosa successa da pochi minuti per riflettere su un meccanismo che ho notato fin da quando ho iniziato a frequentare internet.
Ho appena ricevuto un messaggio privato, non dico da chi e non ne dico il contenuto, anche perché il regolamento di questo forum, giustamente, vieta di rendere pubblico il contenuto di una comunicazione privata, ma dico comunque qualcosa.
Mi perdoni l’autore, che si riconoscerà, questa riflessione è generica e non riferita a lui, uso semplicemente questo fatto come spunto.
Ora, l’autore è iscritto a questo forum da dieci giorni quindi, presumo, mi conosce poco. Non c’è mai stato tra di noi uno scambio di battute, ne concordi ne discordi, sul forum. Eppure il titolo del suo messaggio contiene un giudizio esplicito su di me. Il testo non inizia con un saluto, non termina con un saluto, non è nemmeno firmato.
Personalmente sento questo atteggiamento aggressivo.
La domanda che mi pongo da tanto tempo e per rispondere alla quale chiedo il vostro aiuto, è: che cosa fa cadere così tanto i freni inibitori dell’aggressività nel virtuale? Normalmente, in un rapporto reale con una persona reale, non ci permettiamo di esprimere così crudamente e senza una opportuna conoscenza della sensibilità dell’altro, giudizi categorici sull’altro stesso.
Perché su internet la più banale sensibilità, l’attenzione a non ferire inutilmente l’altro, cadono?

Un saluto a tutti

Ciao Fragola,
...il giudizio avviene sempre e comunque indifferentemente dal livello di conoscenza della persona o della cosa osservata...nei rapporti diretti, spesso, non viene "comunicato" sia pe motivi "caratteriali" sia perchè il giudizio è un criterio di valutazione automatico che non siamo in grado di controllare, ma che allo stesso tempo viene classificato come "informazione a pelle" e quindi non necessariamente "giusta"...su internet non esistono freni "caratteriali" quindi tutti quei giudizi che di persona non verrebbero comunicati, lo sono molto più facilemente...su internet sei "solo parole", non hai volto, puoi "giocare" facendo intendere quello che ti pare, ecc...ecc...comunque non accetto comportamenti di questo tipo, ma eviterei atteggiamenti di "non comunicazione"....secondo me dovresti rispondere al messaggio e dire chiaramente come stanno le cose denunciano - a modo - la presunzione di una conoscenza che non esiste e che non può essere uguale a quella "reale"...

Ciao, Marco .

Ma guarda un pò questa qui!
Ma chi ti credi di essere!
Bru...St..@zxjhk



Naturalmente stavo scherzando. Non mi permetterei mai.
Comunque secondo me la maleducazione e la mancanza di rispetto e ormai dilagante anche nella vita "reale".

Ciao (hai visto che saluto sempre)

Marco, grazie per la collaborazione, ma vorrei tenere il più possibilefuori dalla discussione il caso specifico. L'ho usato solo per aiutarmi a formulare una riflessione che faccio da tempo. E l'ho usato proprio perchè, pur avendo caratteristiche aggressive, era innoquo, non particolarmente offensivo, non particolarmente fastidioso, per me, almeno.
Rimaniamo a cosa fa cadere i freni inibitori dell'aggressività su internet, vuoi?

ciao

ciao Fragola
una risposta può anche essere questa:
non ne subisci le conseguenze.
se sei frustrato puoi scaricare le tue frustrazioni.

ciao Fragola
(ciao)
()

... ...non l'ho accennato?!... ...

Si, certo, Marco. Anche piuttosto bene e sono anche abbastanza d'accordo. Volevo solo puntualizzare che non mi interessa processare il singolo messaggio.

ciao

Secondo me l'anonimato.
E, spesso, tanti più freni inibitori o insoddisfazioni si hanno nella vita 'non anonima', quanta più aggressività si deve scaricare.

Però non è solo un fenomeno di internet...mi vengono in mente le lettere anonime, ma sicuramente c'è anche altro.

Domanda sintetica, spero risposta sintetica.

Non sono convinto che succeda solo nel virtuale, quotidianamente sono testimone di giudizi gratuiti sputati a quattr'occhi.

A volte non sono detti esplicitamente, con un determinato comportamento nei nostri confronti, e questi "messaggi comportamentali" non sono altro che messaggi privari espressi nella realtà.

Per quanto riguarda gli episodi virtuali concordo con chi dice che si tratta di liberi sfoghi sicuramente senza grosse conseguenze. Credo che in questo caso però si parli solo di persone abbastanza fragili, incapaci di mostrare queste loro "idee" faccia a faccia.

Concludo con un giudizio personale: odio questi atteggiamenti, sono di un'irriverenza che rasenta l'insulto. E come insulti vanno trattati.
Quando mi accade ne soffro molto.

...personalmente farei una distinzione tra :
- giudizi "istintivi";
- giudizi "elaborati";
...i primi - come ho già accennato - sorgono in ognno di noi, più o meno inconsciamente, in qualsiasi momento necessitiamo di reperire informazioni riguardo una persona o una cosa;

...questa è la base di partenza; ora abbiamo "opinioni" conscie e inconsce (varie per numero e/o importanza da persona a persona)...

...da questi possono generarsi elaborazioni consce e/o inconsce su basi di dati di memoria...

...nel caso del coscio, "appaiono" alla mente e a seconda della "personalità" del soggetto possono essere o meno espresse...

...con la conoscienza del terzo giudicato, l'elaborazione dei dati, pur avvenendo sempre su basi di memoria più o meno inconsce, attraversa un ulteriore processo di elaborazione - più o meno indotto - che in un certo modo tiene conto dei "dati di personalità" acquisiti nel processo di conoscenza...

...questo è l'unico giudizio che può essere considerato oggettivo rispetto agli altri...

...per quanto riguarda il dire o meno, tenendo sempre presente la personalità del soggetto, ritengo che l'anonimato virtuale, e la conseguente non esistenza della "paura di giudizio" che si avrebbe nel contatto fisico, costituiscano gli aspetti fondamentali di atteggiamenti poco "razionali" che possono rivelarsi offensivi, fastidiosi e inopportuni...

P.S. ...è tardi...forse ho detto una marea di cazzate... ...questo è quanto mi è venuto di getto...rifletterò e a mente più lucida mi correggerò nel caso ci sia bisogno...

Ciao, Marco .