Ecco cosa scrive Coe del linguaggio:
....Il linguaggio è un traditore, un agente segreto
doppiogiochista che scivola inavvertito tra un confine
e l'altro nel cuore della notte. E' una pesante
nevicata su un paese straniero, che nasconde le forme
e i contorni della realtà sotto un manto di nebuloso
biancore. E' un cane azzoppato, che non riesce mai a
eseguire correttamente gli esercizi richiesti. E' un
biscotto allo zenzero che, lasciato a inzupparsi per
troppo tempo nel tè dei nostri auspici, si sbriciola,
si dissolve, diventa niente. E' un continente
perduto.....

Cosa ne pensate?
Io non sono d'accordo, penso che quello che scriviamo e diciamo sia il riflesso di noi stessi, come possiamo tradirci da soli?

....
Di primo acchito mi verrebbe da dire Vi@ hai perfettamente ragione... in quanto se "pure" nello scrivere mentiamo a noi stessi...beh c'è poco altro da dire o da fare...

però al tempo stesso è vero che ci sono momenti in cui a me capita di scrivere senza pensare, di mettere in fila delle parole perchè sento che le ho dentro e chiedono solo di essere scritte per poi essere rilette... ci sono momenti poi che le riprendo in mano e non mi ci ri-trovo per nulla...altri in cui mi vedo e mi amo e altri in cui vorrei bruciare quelle parole...
Il linguaggio dal mio punto di vista è sempre uno specchio... e a seconda di come ti vedi... ti leggi... Guai essere schiavi del linguaggio... anche se spesso succede che lo si è... ma schiavi o padroni... l'importante è permettere sempre al linguaggio di vivere la "sua vita"... di essere lasciato libero di muoversi nell'aria ed eventualmente ogni tanto posarsi... e non voler sempre a tutti costi sindacalizzare o interrogare quel linguaggio...cosa che per tanto tantissimo tempo ho fatto nella mia vita... perchè a volte non c'è nulla da capire... ma semplicemente c'è solo da leggere, ascoltare, vivere e proseguire...

Sì... ho preso un'altra strada... farci cosa... spero tu mi voglia bene lo stesso!!!

buona giornata!!!

Per me scrivere è terapeutico, del resto chi fa psicoterapia usa il linguaggio, per stare meglio, per conoscersi, come si può usarlo contro di noi?
Per quanto riguarda scrivere quello che abbiamo dentro, penso ancora che non posso scrivere senza sentire pienamente quello che voglio "vedere" di me, rileggendomi, ritrovo sempre quella che sono, anche se in periodi diversi della mia vita, ma sono sempre io, sempre.
Ciao

forse intendeva dire che ci tradisce quando vogliamo dire delle bugie, nel senso che se uno mente per quanto sia bravo il lignuaggio verbale e non prima o poi ti tradira ....

Io ho ultimamente un grosso problema col linguaggio... di mio figlio!
Il mio piccolo angelo ha poco più di 20 mesi ed è in una fase dove cerca di collegare i suoni agli oggetti e la riproduzione di essi è distorta e al tempo stesso chiarissima perchè anche se usa apparentemente le stesse lettere per indicare tre cose differenti, l'inflessione nella voce accompagnata da un gesto mi permette di capire cosa mi sta dicendo o chiedendo. Qualche problema in più lo incontro quando cerca di esprimermi le sue emozioni che per lui non hanno ancora un suono (non credo che abbia capito che le chiamiamo "parole") definito, ma che allo stesso tempo sente il bisogno di esprimere. Percui il nostro linguaggio si muove su due binari diversi dove io gli parlo correttamente accompagnando saltuariamente le parole con i gesti, e lui mi risponde a gesti ed espressioni facciali accompagnati saltuariamente da suoni. per forza che mia madre mi beccava sempre quando le mentivo. Con tutto l'allenamento che si fa!

Come già detto in un altra discussione tendiamo a dividere e separare,mentre invece è l'insieme che dovremmo cogliere. Suoni e movimenti del corpo ci danno più informazioni che il significato delle parole che abbiamo imparato a collegare e concetti ben precisi.
Vi ricordate il nostro Duce che quando doveva parlare alla nazione stava molto attento al linguaggio del corpo? Non si era mica inventato niente! Aveva capito quanti messaggi passano attraverso la postura e si regolava di conseguenza.

Se vogliamo cogliere l'essenza delle persone con cui stiamo parlando dovremmo abituarci a osservare anche gli atteggiamenti. un esercizio facile facile? togliete il volume alla televisione durante un dibattito e provate a capire come si affrontano le persone.
Si potrebbe decidere di vedere così una trasmissione un giorno concordato e poi aprire una discussione. Che ne pensate?

...mah...credo proprio di non aver capito quello che voleva dire; in ogni caso secondo me il linguaggio è traditore dal momento che noi sappiamo più di quel che consciamente sappiamo, e nel linguaggio si riflette tutto quel che sappiamo... un lapsus freudiano generalizzato

molto interessante, l'ho già fatto qualche volta, ad esempio anche con i Tg o altri programmi accompagnati da immagini, per leggere le immagini e stop al di la delle parole

Il linguaggio è sempre traditore, ha ragione la giovane madre, seguire i messaggi non verbali. La parola è codice, quindi, stringe comunque una gamma di emozioni, una gamma di sensazioni e di vissuto... In genere, le parole migliori sono quelle non pensate...quando hai l'urgenza di comunicare....
E allora, non le soppesi, e sei vero...Per essere autentico devi essere libero....
Non penso che le parole feriscano, ferisce la paura di non essere capiti, se non ne hai paura, sei capito...
Dovremmo allora chiederci perchè non abbiamo lottato per i videotelefoni....
Forse, tanti dolori, tante sofferenze non ci sarebbero state in famiglie, in coppie...E adesso...I ragazzi e gli sms
una comunità continua
fatta di preghiere e istanze
servono a qualcosa?
Sì a fare spendere i genitori e a loro di non farli sentire soli....
Parola, negazione del silenzio, negazione del vuoto, negazione della solitudine...
Certo che tradisce, perchè solo se capisci che sei solo, allora, la parola è unione...Ma spesso si fa rumore e si tradisce se stessi innanzittutto....

...questo è proprio vero!
quanto casino a volte per nulla!!

"Il linguaggio è sempre traditore"
ma alle volte
tradisce senza vera intenzione
diventando così
un pò meno traditore
allora dovendo riferirmi
in senso più stretto
a quel "sempre",
direi :
"Il linguaggio è sempre inadatto"
perchè ormai va molto stretto
a questa nuova razza di avanguardie umane
dal pensiero accelerato
su orizzonti che di giorno in giorno
si fanno più estesi
alla quale
ritengo io stesso
di appartenere

- verticalizzando wahankh .