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09-12-2005, 21.15.15 | #42 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-07-2005
Messaggi: 464
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Una certezza non è solo che io esisto, ma anche che esiste tutto il resto: è attraverso i sensi che posso sperimentare di esistere ma se attorno a me ci sarebbe il buio, il silenzio assoluto, la mancanza di aria o di altri esseri viventi, chi potrebbe confermare la mia esistenza???
Esistere non è soltanto essere o pensare, se non c'è nulla che ti faccia pensare o sapere di essere... Al di fuori di questo non ci sono altre certezze, ognuno si rispecchia negli altri o con le cose che ci sono intorno. Vedere altre persone che esistono e il mondo è una conferma che io esisto. Ciao |
09-12-2005, 23.52.00 | #43 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
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Citazione:
In questo luogo a-temporale il dato oggettivo è quella che chiamo “esistenza”, cioè “la mia presenza”, poco importa se scrivo, penso, oppure fischietto senza pensare nulla, etc. Poco importa se esistevo anche prima e se esisterò dopo. Quello che è indissolubilmente certo è che nel presente c’è la “mia” esistenza. Questa secondo me è l’unica certezza che esiste, che è tanto piccola quanto certa. Per alcuni non significa nulla, perché è scontato, per altri questa esistenza, non ancora qualificata, cioè – io sono – prima di dire – io sono questo – o – io sono quello - è la radice stessa dalla quale si dirama l’albero della vita. E mi fermerei qui. Anzi mi fermerei – qui ed ora - perché siamo sulla soglia di concetti metafisici e non ci vorrei entrare. |
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10-12-2005, 12.24.19 | #44 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
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x TUTTI!
Per quanto riguarda la domanda del thread sarebbe opportuno specificare meglio cosa si intende per "certezza assoluta" ovvero per "verità assoluta", altrimenti tutti i discorsi fatti sono solo chiacchiere: io non posso essere affatto sicuro delle vostre "esistenze" (parola da definire!) ovvero del fatto che voi siate dei soggetti pensanti: mi compaiano, certo, delle lettere sul monitor del PC, ma questo non mi può dare la "certezza assoluta" (da definire!) che VOI siate dotati della possibilità di "cogitare"; dunque non posso essere sicuro nemmeno che "VOI" esistiate, come essere autocoscienti differenti da me stesso.
Quando vedo scritto sul mio monitor "l'unica certezza è che io - qui ed ora- penso dunque esisto", tutto ciò che posso pensare a riguardo è che davanti a me - qui ed ora- sono comparse queste parole, che potrebbero pure non avere nessun significato! |
10-12-2005, 12.25.40 | #45 | |
like nonsoche in rain...
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Messaggi: 1,770
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x EPICURUS
Citazione:
Io ti ho chiesto un criterio per discriminare la verità (richiesta MOLTO impegnativa) e tu mi hai risposto: "Sinteticamente - anche se so che è una risposta troppo smilza e dovrebbe venir più ampliata - un enunciato s che significa P è vero se e solo se vengono soddisfatti i requisiti che vengono richiesti da P." Non l'ho capita e ti ridomando: quando una proposizione P come "il cielo è azzurro" è vera? |
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10-12-2005, 12.37.13 | #46 | |
è qui
Data registrazione: 23-10-2005
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Re: x TUTTI!
Citazione:
Ma della tua "esistenza" sei sicuro? Secondo il mio modestissimo parere "la verità assoluta" non esiste, mai esistita, è mai esistera. |
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10-12-2005, 12.45.41 | #47 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Re: Re: x TUTTI!
Appunto! Io non so che vuol dire "certezza assoluta", non so che vuol dire "verità assoluta", non so che vuol dire "esistenza", non so che vuol dire "io" e dunque a maggior ragione non so che vuol dire "voi"!
La verità è sempre relativa, mentre quella assoluta, svincolata da definizioni, linguaggi, rappresentazioni, categorie, non esiste per definizione ovvero è pari al nulla. La verità, in quanto puro concetto umano, non può prescindere dall'esistenza di un sistema formale di rappresentazione, anzi è una proprietà attribuibile e confinata all'interno dello stesso. Ultima modifica di nexus6 : 10-12-2005 alle ore 12.52.46. |
10-12-2005, 13.17.54 | #48 |
Ospite abituale
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Messaggi: 749
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Ringrazio autunno 1 e Epicurus per aver provato a rispondere ad un questito così difficile: Restringere ancora di più il concetto di Cartesio: Penso dunque sono.
Avete intuito la via, ma non l'avete afferrata per un semplice motivo: non è detto che quello che sto per esporvi sia vero, non è detto che voi condividiate questa teoria. Comuque a mio avviso ecco il modo per restringere ancora di più un concetto che sembra già essere il minimo indispensabile: Cartesio diceva che l'unica certezza è essere un essere pensante, non sappiamo nemmeno dove stanno i pensieri, non ne abbiamo la certezza, sappiamo solo che pensiamo qualcosa... Un ulteriore limite potrebbe essere questo: Non solo l'unica certezza è che siamo un essere pensante, ma anche che lo siamo solo in questo preciso e unico istante di TEMPO!!!!! In coerenza con la teoria sulla vita da me esposta (e da nexus 6 condivisa ) noi non siamo "vivi" come lo intendiamo noi, ma per istanti di tempo, dunque anche il pensiero vive per istanti di tempo: a questo punto non ho nemmeno la certezza di ESSERE STATO un essere pensante, nemmeno un secondo fa. Solo nel puro e seplicissimo e impercettibile presente ho la certezza assoluta che sono un essere pensante. Dunque a livello puramente eorico potrei essere nato un secondo fa; e dunque non avere la certezza neanche sulla mia stessa esistenza (vedi un clone ) Stiamo restringendo sempre più il campo....credo sia il massimo, non possiamo restringerlo di più....ma se ce una cosa che ci ha insegnato l'universo è questa: ulla è impossibile. Chi vuole può tentare... |
10-12-2005, 13.30.10 | #50 | |
è qui
Data registrazione: 23-10-2005
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Citazione:
Tento io...tanto non perdo nulla... e azzardo...provo a leggere la frase di Cartesio in questo senso: Sono dunque penso. C'e un senso? |
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