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05-06-2005, 10.16.03 | #111 |
weird dreams
Data registrazione: 22-05-2005
Messaggi: 483
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Ecco un gioco che piacerà a tutti quelli che sono schierati dal lato deterministico della situazione: the game of life:
http://www.math.com/students/wonders/life.html |
05-06-2005, 11.00.10 | #114 |
weird dreams
Data registrazione: 22-05-2005
Messaggi: 483
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...come non detto, il Programmatore si burla di me
uhm... gioca e si diverte con il suo life-editor ...che io sia un prototipo di programma ancora difettoso e inconsapevole? che sia solo la sequenza delle prove di un proggetto? avrò il mio effetto su di Lui, sarà fiero di me, perchè sfuggirò dal suo controllo, sarò parte crescente della sua consapevolezza... http://www.math.com/students/wonders/life/life.html ...stava per fregarmi di nuovo, ne ha di trucchetti il farabutto! |
06-06-2005, 01.24.29 | #118 | |
Nè Meriti Nè Colpe
Data registrazione: 05-03-2003
Messaggi: 27
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Citazione:
Concordo in pieno Fake Plastic Trees |
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06-06-2005, 08.45.01 | #119 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-08-2002
Messaggi: 128
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Citazione:
Prima appari un po' contraddittorio, poi eviti l'approfodimento quasi volontariamente... come per "partito preso". Prima dici che che non hai convinzioni, subito dopo ti smentisci e dici che "è certo che noi abbiamo il libero arbitrio". Poi ti riferisci a quando eri bambino (con livelli di consapevolezza ancor più minimi) e ricordando una presunta capacità di discernimento tra "giusto e non giusto", ma trascurando che quella era già un'acquisizione culturale... che in altri contesti poteva avere regole diverse. Perdonami, ma pare proprio che tu debba mettere un po' di ordine e di coerenza in tutto ciò, evitando di dire ciò che ti viene in mente, senza analizzarlo prima. Il bambino è come un computer con soli programmi operativi, in cui i genitori e il contesto "scrivono" le regole più importanti... quelle fondamentali, che diventano una sorta di imprinting. Questo spiega anche il motivo per cui si tende (in certi ambiti socio culturali) ad avvicinarli a religioni e ideologie già in età precocissima, così che siano molto più profondamente condizionati i futuri adulti. Se ciò è vero (ed è dimostrato tale) quanta parte di "noi" viene scelta da "noi"? Possiamo decidere di modificarci, quando (e se) diventiamo consapevoli? Sì, forse, ma in ambiti molto ristretti e sempre condizionati e conseguenziali alla nostra intima natuta iniziale. Ciao |
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06-06-2005, 12.52.53 | #120 |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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qualche settimana fa c'era il topic 'sulla libertà' e li ho detto qualcosa riguardo al libero arbitrio. incollerò qui sotto quello che sostenevo. lì affermavo che non ha senso la parola 'libero arbitrio', ma se vogliamo posso affermare che l'uomo ha libero arbitrio, ma ho cercato idi proporre un significato di 'libero arbitrio' libero da confusioni linguistice.
---------------- 1) la mia principale premura e` cercare di togliere dal piedistallo sacro la parola 'liberta`' - cioe`il libero arbitrio - e rifare scendere questa parola tra di noi. quando noi diciamo "non siamo liberi perche` non possiamo scegliere il nostro io" o "non siamo liberi perche` il nostro io determina le nostre scelte", secondo me, noi stiamo commettendo degli errori linguistici. infatti le scelte sono sempre state chiamate - dalle persone comuni - 'scelte libere' se dipendono da noi, se sono una epressione di noi stessi consci. e` per questo motivo che invito le persone a tornare all'uso di 'libero' (e 'liberta`') nel senso genuino del termine. 2) e` ovvio che anche nel mio sensoi di 'liberta`' noi non abbiamo liberta` assoluta. come fa notare viand, noi non siamo liberi di cogliere tutta la realta`. ma anche, noi non siamo liberi di: andare in Nepal in 2 secondi, leggere il pensiero altrui, di avere una casa in oro massiccio etc... questo e` una conseguenza del fatto che noi non siamo onnipotenti, quindi non possiamo fare quello che vogliamo. quindi ogni persone posserra` un diverso grado di liberta`. come e` facile vedere c'e` una grande differenza tra il mio concetto di 'liberta`' e quello filosofico (detto 'libero arbitrio'). quando io dico che ogni persona non e` libera (nel mio senso del termine) al 100%, noi non avvertiamo nessuno smarrimento esistenzialista: non c'e` crisi, perche` sostanzialmente questo e` una cosa normalissima, che sappiamo da quando siamo nati. d'altro canto la maggior parte delle limitazioni che ho non mi premono piu` di tanto, altre magari molto, ma non intaccano la mia esistenza. mentre l'affermare l'assenza del libero arbitrio e` quacosa di radicalmente diverso: e` un attacco profondo, quasi intollerabile per la persona, che si vede come un mero giocattolo mosso dal vento. |