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08-08-2004, 09.08.38 | #35 |
Utente bannato
Data registrazione: 26-06-2004
Messaggi: 183
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Re. Neman1.
Ciao Neman. Una volta tanto voglio essere presuntuoso, perché credo che se iniziamo a percorrere questa strada (La memoria), alla fine, magari, accadrà veramente di comprendere cosa sia il pensiero, togliendo la curiosita a Nina, e non solo. Ti ringrazio per il buon grado evolutivo, ma se poi non comprendo che la memoria deve essere riempita con delle informazioni o esperienze, crolla tutto il castello. Allora: 1°) Io ho affermato che la memoria non è altro che un metodo veicolativo per portare all'esterno le informazioni in essa contenute. Tu mi rispondi che, prima, la memoria deve essere riempita con delle informazioni. Ovvero, cosa intendi? Che ogni volta che nasce una vita essa ha la memoria vuota, e solo da quel momento inizia ad inviare informazioni per riempirla? Fammi sapere. Giancarlo. Ciao. |
08-08-2004, 09.43.38 | #36 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 839
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Citazione:
Infatti, percorrere la strada della memoria e' importantisima. Andare indietro con il tempo, nel tempo. Sapessi su quante cose impercettibili, apparentemete insignificative quindi cose dimenticate sono inciampato, parlando solo della parte introspettiva propria.... Inoltre hai piu che ragione. Volevo solo chiarire il dire che il pensiero non esiste senza la memoria. Era come chiedermi se e' nata prima la gallina o l'uovo ed avevo risposto un po cosi...d'impulso. Per me le cose sono interrelate, ma tengo distinta la memoria chiamiamola "lavorativa" dal patrimonio genetico o l'inconscio collettivo. Mi riferivo solo alla prima, le informazioni ricevute per venire educati/addestrati a vivere e lavorare in questa societa', da individui. Non era per contraddirti....o allargarti le vedute. Ciao |
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08-08-2004, 16.33.33 | #37 |
Utente bannato
Data registrazione: 26-06-2004
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Re. Neman1
A proposito di memoria. Neman, in un certo senso la mia domanda poteva essere considerata un tranello, ma così non è, poiché volevo essere certo della tua opinione, sul fatto che quando si nasce si deve iniziare sempre da capo, per immagazinare esperienze. Inizialmente la pensavo allo stesso modo, ma mi sono ricreduto, quando mi sono chiesto: ma se dobbiamo iniziare sempre da capo, come fanno i bambini prodigio che a sette anni parlano cinque lingue e sanno dirigere un orchestra sinfonica e a otto si sono aggiudicati due lauree? Se consideriamo che un bambino impiega tre anni per incominciare a comunicare con l'esterno, possibile che in quattro anni riesce a fare quello che ad un comune mortale riesce in trenta? Mi sono risposto che non era possibile, poiché la nostra memoria è uguale a quella di un computer: se ci metti i programmi bene, altrimenti... Nella nostra memoria non ci sono i programmi, ma i tre patrimoni; ovvero: 1°) Il patrimonio delle esperienze che ci hanno tramandato i nostri avi, 2°) Il patrimonio delle esperienze che facciamo di giorno in giorno. 3°) Il patrimonio che si porta dietro la materia con cui siamo composti. Il bambino prodigio, secondo il tragitto che hanno seguito i suoi avi, o chi per loro, attinge da un qualcosa che già ha dentro, come hanno attinto nei loro patrimoni chi ha scoperto tutto quello che in natura non si vede o che i nostri avi non hanno consumato, come per esempio: la scoperta del radio, delle onde magnetiche, di quelle elettriche ecc. poiche se è vero che i nostri avi non hanno effettuato queste esperienze e, quindi, non potevano trasmettercele, è anche vero che nell'universo queste cose esistevano ed esistono già, come, le onde magnetiche, la fusione e la scissione nucleare, le onde radio, la radiazione ecc. Questo è il patrimonio che si porta dietro la materia con cui siamo formati. Fatti sentire, la discussione si sta facendo interessante. Giancarlo. Ciao. |
09-08-2004, 04.41.13 | #38 |
Ospite abituale
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Ciao Giancarlo
Beh, sul ricominciare da capo....l'avevanno detto anche altri, ma avevanno altretanto detto che cio che rimane sia la consapevolezza. Io....boh, su questo non ho delle certezze mie, solo forti intuizioni per quanto concerne il meccanismo del karma e reincarnazioni (la personalita' della vita precedente)....specialmente su quest'ultime c'e' uno schiarimento in corso, del sistema di funzionamento o l'eventuale "inganno" inquanto solo un'altro sistema morale che porterebbe al potenziamento psicosomatico di se stessi oppure e' un termine esca-promessa come stimolo per mettersi alla ricerca della profondita' dell'essere unico ed irripettibile.... appunto, attraverso la memoria.... ma prossimamente....hmmm, dai, anticipo solo questa: dopo aver avuto un'esperienza "straordinaria" (per me almeno), scoprendo spontaneamente, sdraiato una sera sul letto, cio che chiamano il Re-birthing ( "morire" a polmoni pieni, non sapevo piu' se stavo inspirando o espirando...), da allora prendo per buona che inspirare equivale a vivere ed espirare a morire; ci reincarniamo con ogni ciclo respiratorio, da li' il mio sviluppo dell'argomento reincarnazione......... Per ora sono ancora un po' confuso a riguardo per metterlo su carta bianca, perche mi sono preso la bella briga di convertirmi successivamente da una via all'altra in cerca di conferme a cio che mi era accaduto anni fa', documentandomi di qua e di la'. Tante interferenze adesso, sai. Ma "la via" di cui mi sono occupato maggiormente era appunto, quella sulla unione genetica dei miei gentori. Gia da bambino avevo la consapevolezza di dover percorrere l'esperienze ricevute, (rivelato dal mio dialogo interiore)....del tipo: Super Io-Dio, il che mi ha creato problemi non indifferenti per il pessimo o mancato rapporto con i genitori. Natura ribelle ereditata, rivoltasi contro il suo stesso creatore, cosi in breve, un piccolo anticristo, hihi.... Guarda caso, avevo in famiglia chi mi aveva dichiarato in faccia a 6,7 anni che mi voleva bimbo prodigio, suonatore di pianoforte, facendomi odiare un'altro ragazzino lodato dai giornali, ed ora il mio apparato digestivo porta ancora le conseguenze. Solo una delle parentesi......da allora gli unici prodigi di cui ero capace erano i casini, ribellioni creati, veri capolavori devo dire....mi ci sono voluti un tot di anni per capire che non servivano piu ed altretanti per far cessare il meccanismo sadico con il tempo diventato automatico-incosciente perche sepelito sotto strati e strati di pensieri. Quindi un'opinione propria sui bimbi prodigio ce l'avrei: Predisposizione genetica si, e siccome sono confuso (ricordi?), conseguenza di un Karma precedente si, ma per l'educazione rigida ricevuta spero di no, ecco. Ogni Bambino e' un Bambino prodigio, basta che lo si lascia manifestare nella materia che vuole.
Anche sulle lingue ti rispondo: sono cresciuto con due lingue- quella madre e quella del paese in cui sono nato. In questo caso ti direi per un caso fortuito se non fosse che anni piu tardi curiosando nell' astrologia per es. vado verificare il mio segno...guarda caso secondo le letture fatte: il piu predisposto per le lingue. Ora ne parlo diverse. E ricominciano di nuovo le riflessioni su quando, quanto e come, il mondo esteriore= mondo interiore, mondo=proiezioni proprie, od altro.....capisci? Che non sia la mia suscettibilita' a farmi cascare su tutte queste coincidenze? Tante materie, prese di coscienza, ma nessuna certezza. Ehi, ma tu chi sei Giancarlo, per farmi delle domande a cui ho da rispondere? Pero' generalmente parlando dei bambini di oggi....maturano piu in fretta solo l'intelletto non l'essere, perche trovano sin dalla nascita' piu informazioni a disposizione da gestire dalle generazioni precedenti. Ma bada Giancarlo, SEMBRANO piu svegli dai bambini delle generazioni prec. perche si trovano le indicazioni ad essere saggi, maturi gia pronte, inoltre in una societa' meno ostile a fare scelte del tipo: a quale DELLE scuole iscrivermi, scarpe rosse o blu, etc....tuttavia e' una maturita' secondo le vedute della generazione dei genitori non della loro, la quale ha altri compiti, difficolta' sociali-evolutivi per maturare veramente. Questo caso entrerebbe comunque nella memoria nr.1 elencata da te, esperienze tramandate da nostri avi. Infine credo che nel tuo contesto ti riferisci alla domanda: i pensieri sono volontari o no? Anche li', non saprei dirti con certezza.......ma intuisco che saresti un po' sullo stile Matrix, allora. Ciao |
09-08-2004, 18.48.35 | #39 |
Ospite abituale
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Nel mio precedente intervento ho cercato di dare una definizione del pensiero, come da richiesta di nina, forse un po’ troppo filosofica.
Allora per usare termini più semplici possibile vorrei dire che Dio è il pensiero e ne è anche l’origine. Dio è il TUTTO NEL TUTTO. Il Pensiero puro (Dio) è al di fuori del tempo e spazio, mentre il pensiero nello spazio-tempo è una manifestazione di Dio nella materia. Mentre il pensiero puro è incorruttibile, il pensiero nello spazio-tempo è corruttibile, cioè può essere distorto. Infatti l’Amore, che è un pensiero puro divino, è stato distorto nella manifestazione materiale e sostituito dalla paura che è la radice primaria del “male”. Tutto questo era stato previsto da Dio nel Gioco della Vita perché voleva, tramite tutte le anime che ha estratto da Sé (col metodo copia e incolla), fare esperienza emotiva di tutte le possibili e immaginabili combinazioni del Pensiero. Per Dio e per le anime non esiste il bene e il male, ma esiste l’esperienza emotiva che tramite le anime Dio fa nello spazio-tempo. L’essere umano, tramite la sua personalità (legata alla forma), fa l’esperienza nella dualità (bene/male, bello/brutto, giusto/sbagliato, guerra/pace, ecc) di un polo alla volta perché solo così può comprendere il significato dell’esperienza. Così per esempio, per comprendere la pace deve sperimentare la guerra, per comprendere il bene deve passare attraverso il male. Il bene in fondo non avrebbe nessun senso senza l’esistenza del male. Nella fase di espansione (o caduta) dello spazio-tempo le anime hanno fatto l’esperienza della dualità (separazione) tramite le forme (gli esseri umani). Nella fase di contrazione (o ascensione), iniziata da poco, le anime fanno l’esperienza dell’integrazione dei poli, cioè dell’Unità nella diversità. Per ora mi fermo qui. Gianfry |
09-08-2004, 19.08.33 | #40 | |
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Citazione:
1) se il pensiero spazio-tempo è una manifestazione di Dio, e se il pensiero spazio-tempo è corrutibile, allora la manivestazione di Dio è corruttibile, e allora Dio è corruttibile. 2) Quindi, secondo te, quando io penso non sono io, bensì è Dio. Quindi noi siamo degli automi, circa? 3) Parola come 'pensiero' e 'amore' sono generalizzazione, che se prese letteralmente portano a non-sensi. In realtà noi pensiamo e noi amiamo, non esiste il pensiero e l'amore. Quindi il titolo di questo topic potrebbe (dovrebbe) esser stato: 'Quando l'uomo pensa... che cosa sta accadendo?'. |
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