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24-03-2015, 09.07.10 | #52 | |
Moderatore
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Riferimento: Paradosso della percezione psicosensoriale cosciente
Citazione:
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24-03-2015, 10.16.48 | #53 | |
Moderatore
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Riferimento: Paradosso della percezione psicosensoriale cosciente
Citazione:
Ma cosa significa quel corrispondenti: simili? equivalenti? In che termini? E' possibile definirlo? In che modo due cose che non sono identiche (quindi in qualche misura diverse) sono corrispondenti? |
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24-03-2015, 12.40.43 | #54 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Paradosso della percezione psicosensoriale cosciente
Citazione:
Secondo me non é l' interazione con il contesto fisico -che ritengo propria dei soli cervelli, i quali potrebbero benissimo esistere e funzionare senza che esistano le rispettive menti- che rende menti i cervelli, ma le menti "accompagnano" i cervelli (vivi e funzionanti) nell' ambito di altre esperienze fenomeniche coscienti, diverse da quelle che contengono i "loro propri" rispettivi cervelli. Ritengo (é indimostrabile) che per ogni certo determinato stato funzionale di un certo determinato cervello e solo quello (nell' ambito di altre esperienze fenomeniche coscienti, diverse da essa*) esista (divenga) un certo determinato stato di coscienza nell' ambito (del divenire) di una certa determinata esperienza cosciente* e solo quello (e che ad entrambi coesista-codivenga una certa determinata situazione della realtà in sé o noumeno e solo quella). Questo intendo per corrispondenza (e non affatto identità!) mente/cervello (l' asterisco per chiarire che "essa" e "una certa determinata esperienza cosciente" si riferiscono alla medesima esp. fen. cosc.). |
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24-03-2015, 12.55.15 | #55 | |
Moderatore
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Riferimento: Paradosso della percezione psicosensoriale cosciente
Citazione:
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24-03-2015, 22.41.23 | #56 | |||
Moderatore
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Riferimento: Paradosso della percezione psicosensoriale cosciente
Citazione:
Citazione:
Il problema però mi sembra che il cervello, proprio per la funzione rappresentativa che esso è chiamato a realizzare da un insieme complesso di input non scomponibile in segnali elementari, non sia così funzionalmente limitabile come 2 macchine semplici. Al massimo questo potrebbe forse accadere per reazioni pulsionali elementari a opera di singoli organismi con sistemi nervosi assai primitivi, in cui è assente qualsiasi organo cerebrale. Citazione:
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25-03-2015, 08.16.57 | #57 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Paradosso della percezione psicosensoriale cosciente
Citazione:
Ma su questo (inseparabilità di fatto di un cervello vivo e funzionante dall' ambiente, innanzitutto dal corpo di cui fa parte, e reciproca interazione) sono perfettamente d' accordo anch' io: si trattava solo di un esperimento mentale. Penso che cervello (vivo e funzionante in determinati casi o fasi del suo funzionamento) e mente possano essere distinti, anche se non si dà l' uno senza l' altra e viceversa |
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25-03-2015, 09.35.03 | #58 | |
Moderatore
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Riferimento: Paradosso della percezione psicosensoriale cosciente
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25-03-2015, 10.04.43 | #59 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Paradosso della percezione psicosensoriale cosciente
Citazione:
L' esperimento mentale (non da me proposto) é efffettvamente un po' "cervellotico" (ironia della sorte...). Ma (secondo le mie convinzioni in materia) a due cervelli distinti ma perfettamente uguali corrisponderbbero (coesisterebbero) due esperienze coscienti distinte ma perfettamente corrispondenti (indifferenziabili nelle descrizioni che se ne potrebbe fare; dire se siano uguali o diverse non avrebbe senso perché i loro rispettivi contenuti non potrebbero essere comparati nel modo in cui nell' ambito di un' unica esperienza cosciente si possono comparare due oggetti percepiti -per esempio due disegni- e stabilire se siano uguali o diversi: potrebbero anche avere, per esempio, qualia cromatici invertiti). |
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25-03-2015, 23.53.35 | #60 |
Moderatore
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Riferimento: Paradosso della percezione psicosensoriale cosciente
Si potrebbe ad esempio immaginare che in un pianeta dell'universo vi siano 2 "cervelli" (non importa come costituiti, ma capaci di ricevere stimoli e di elaborare un pensiero cosciente e autocosciente) perfettamente identici immersi in un ambiente del tutto omogeneo, una sorta di fluido alimentante. Entrambi i cervelli ricevono il medesimo unico stimolo che consiste nella visione l'uno dell'altro (lo stimolo è il medesimo in quanto i 2 cervelli sono esattamente identici). Dunque quello che uno pensa pensa anche l'altro, quello che una fa fa anche l'altro, cos'altro potrebbero pensare simultaneamente ciascuno dei due vedendo il proprio gemello: "eccomi, sono io"?
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