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16-01-2008, 17.47.23 | #12 | |
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
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Riferimento: Quine, Tesi olistica ed intersoggettività.
Citazione:
Beh, non sono d'accordo: la scienza innanzitutto predice. Una teoria può essere semplice, elegante, razionale, etc, ma se non effettua previsioni corrette non serve a niente. Può spiegare in modo brillantisssimo un fenomeno A, ma se si individua un esperimento B in cui sbaglia le previsioni la si deve abbandonare. Tutti i principi che hai citato vengono dopo la capacità predittiva, e possono servire a discriminare tra teorie diverse che danno tutte predizioni corrette Ovviamente si possono avere pareri diversi a proposito, ma mi pare che in questo articolo Quine (forse incidentalmente, ne convengo) dica chiaramente che il valore della scienza sta nella sua capacità di predizione, un concetto che mi sta molto a cuore. |
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16-01-2008, 18.58.51 | #13 | ||
Moderatore
Data registrazione: 30-08-2007
Messaggi: 689
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Riferimento: Quine, Tesi olistica ed intersoggettività.
Citazione:
La scienza controlla, è vero, in ambito scientifico le contraddizioni hanno vita più dura, ma non è garantito che spariscano. Anche un sistema scientifico può avere le sue falle, che verranno scoperte chissà quando. Citazione:
La metafora è carina, come tutte le metafore, però, non è perfettamente calzante. |
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16-01-2008, 20.24.30 | #14 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 24-04-2006
Messaggi: 486
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Riferimento: Quine, Tesi olistica ed intersoggettività.
Citazione:
Anch'io penso che il ruolo della predizione sia il più importante, capacità predittiva vuol dire anche capacità tecnica. Ovviamente occorre tenere conto di ciò che dice Quine sul controllo delle predizioni, oltre che tener conto di teorie scientifiche che, a rigor di logica, non predicono un bel niente o le cui predizioni sono molto vaghe. Non vorrei fare strafalcioni in campi che non conosco troppo bene ma, ad esempio dalle teorie sul Big-Bang o dall'evoluzionismo darwiniano, chiaramente teorie scientifiche, cosa possiamo predire? Mi piacerebbe sentire il vostro parere a riguardo. Per non tener conto delle scienze storiche. Citazione:
Certo, ma queste falle sono rimaste per lungo tempo perchè difficili da individuare, non perchè siano mancati i controlli, chi invece non fa scienza, non è tenuto necessariamente a controllare. Certo, è una "differenza" molto blanda, lo ammetto. |
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16-01-2008, 23.45.02 | #15 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: Quine, Tesi olistica ed intersoggettività.
Citazione:
Il principio della capacità predittiva afferma che tra più teorie legittime scelgo quella che mi permette di predire più fenomeni. Quindi credo che tu ti sia confuso: non scambiare la capacità predittiva con la possibilità di controllare una teoria. Il concetto principale della scienza è la spiegazione, e in alcuni casi si giunge anche a predire. Ovvio che in fisica giungere alla predizione è molto importante (la predizione diviene parte della spiegazione), ma in biologia? Per esempio, in biologia, potremo voler sapere come mai quel cane riesce a camminare, ma non ci interessa poter predire ogni suo movimento. E in matematica? Per non parlare delle scienze sociali e della razionalità in generale. Pensa a quando uno scienziato deve leggere degli articoli scientifici, come fa ad interpretare un testo? Ci ricolleghiamo al principio di cooperazione Grice e a quello di carità interpretativa di Davidson... Mi serve a qualcosa la predizione per interpretare/tradurre un testo? No! Ma senza interpretazione/comunicazione che si fa? P.S. Non mi interessa sapere cosa esattamente pensasse Quine della predittività rispetto agli altri principi, mi basta cercar di capire come stanno effettivamente le cose. |
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17-01-2008, 00.31.23 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
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Riferimento: Quine, Tesi olistica ed intersoggettività.
“ad esempio dalle teorie sul Big-Bang o dall'evoluzionismo darwiniano”
La teoria del BigBang ha predetto, ad esempio, l’esistenza della radiazione di fondo che poi è stata sperimentalmente accertata con i valori piuttosto precisi che i cosmologi si aspettavano. Anche la biologia spesso è predittiva a livello fenomenologico, il darwinismo ad esempio ha predetto già ai tempi di Darwin una serie di configurazioni biologiche necessarie negli esseri viventi affinché la teoria stessa possa stare in piedi. Predizioni oggi puntualmente confermate dalla biologia molecolare e dalla genetica, ma Rainboy può essere più preciso in merito. Saluti Andrea |
18-01-2008, 14.49.04 | #17 | ||
Moderatore
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Messaggi: 689
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Riferimento: Quine, Tesi olistica ed intersoggettività.
Citazione:
Ottima osservazione (ed ottimi esempi da Spirito!Libero). Credo che normalmente una nuova teoria permetta di individuare delle sue “misure” (esperimenti) che devono dare delle misure diverse rispetto alla vecchia teoria. Da un certo punto di vista limitarsi a spiegare in un modo nuovo i risultati di esperimenti già conosciuti è “troppo facile”, quasi ozioso. Anche se non è propriamente una teoria scientifica, pensa agli studiosi “graficisti” dell’economia, che ritengono di poter prevedere l’andamento futuro dei mercati azionari in baso al loro andamento passato, indipenentemente dai “fondamentali” delle aziende. Più volte sono state proposte teorie che “spiegavano” come erano andati nel passato i mercati. Inevitabilmente, messe alla prova, hanno fallito. Citazione:
Credo che qua, come avviene nel 90% se non nel 99% delle discussioni, le divergenze nascano dal diverso uso dei termini. Epicurus utilizza “principio di capacità predittiva” come un ben definito principio di una più vasta teoria, che non conosco. Il “principio di capacità predittiva” è quindi “l’affermazione che tra più teorie legittime devo scegliere quella che mi permette di predire più fenomeni”. Io, come del resto Quine nell’articolo, parlavo di “predizione” in senso del tutto generale. In questo senso, per controllare una teoria verifico che le sue “predizioni” siano corrette. Quello che secondo me resta come possibile discussione è se una teoria può limitarsi a spiegare i vecchi dati o se deve anche essere in grado di predirne di nuovi, come si chiedeva SB nel post citato. Secondo me, è difficile che una nuova teoria non faccia predizioni sul futuro diverse da quelle della vecchia teoria. E’ vero che non ci interessa predire ogni movimento del cane, ma una teoria del modo in cui il cane cammina può permettere, che so, di costruire una protesi per il cane. In senso lato, anche questo è un esperimento (a me piace dire una “misura” della teoria). Per quanto riguarda la matematica, è comunque una scienza molto particolare, alla base di tutte le altre. A seconda della definizione di “scienza”, si potrebbe persino sostenere che la matematica non lo sia. Mi ha sempre affascinato la posizione di John Stuart Mill, secondo il quale la matematica non ha una natura diversa dalle altre scienze, ma i suoi principi fondamentali sembrano certi solo perché controllati e confermati molte volte dalla nostra esperienza. In altre parole: prendo due oggetti, li conto. Ne prendo altri due, li conto e li metto assieme ai primi. Li conto tutti: ecco la prova che 2+2 = 4. |
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22-01-2008, 09.26.20 | #18 |
Moderatore
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Riferimento: Quine, Tesi olistica ed intersoggettività.
Albert, avrei alcune obiezioni a quello che hai scritto, ma soprattutto molte precisazioni, pero` andrei troppo fuori tema.
Ora non saprei che piega vorrebbe dare SB alla sua discussione sull'olismo epistemico/semantico, quindi attendo un suo intervento. Comunque approfondimenti interessanti sull'olismo potrebbero essere la caduta della vecchia dicotomia analitico/sintetico, oppure come reagisce il falsificazionismo (o il verificazionismo), oppure.... |
22-01-2008, 11.19.47 | #19 |
Ospite abituale
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Riferimento: Quine, Tesi olistica ed intersoggettività.
Sono un po' occupato in questi giorni, comunque si potrebbe iniziare, per dare un filo logico alla discussione, come suggerito da epicurus, dalla distinzione analitico/sintetico abbattuta da Quine.
Innanzitutto, cosa ne pensate? L'analisi di Quine vi sembra efficace in questo punto? Ci sono passaggi che vi sembrano "giochi di prestigio"? Per conto mio ritengo sia convincente. La prima parte del saggio, dove cerca di spiegare l'analiticità attraverso la sinonimia, quindi "salva veritatae" mi sembra sostenuta da una logica ferrea. Probabilmente più "debole" può essere la seconda parte, dove cerca una spiegazione tramite il metodo della verificazione, ma sinceramente è sempre più robusta di qualsiasi critica io riesca a costruire. Direi che possiamo iniziare da questo argomento se avete rilfessioni a riguardo! |
22-01-2008, 17.47.41 | #20 | |
Moderatore
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Riferimento: Quine, Tesi olistica ed intersoggettività.
Citazione:
Credo che siamo tutti d'accordo con l'analisi di Quine, per una bella discussione ci vorrebbe un oppositore ! |
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