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10-11-2007, 07.04.29 | #53 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Il Paradiso non c'è Ma siamo destinati alla felicità
Conti troppo sui miei interventi, Katerpillar, ma in fondo che vuoi? Sì, il mio ultimo intervento cercava di richiamare l’attenzione, innanzi tutto, sul tema - che poi, come accade, prende altre fortunose vie, ma credo che fosse sufficiente a far capire, seppure sotto un velo di garbata ironia, che non credo affatto a ciò che afferma Severino, cui contrapponevo la fulminante frase di E.M.Cioran (“Sono un vigliacco, non posso sopportare la sofferenza di essere felice”); e mi sembra chiaro che cosa questo volesse significare: “Beato tu (vero filosofo) che puoi dimenticare le piaghe che coprono il nostro corpo e le idiozie che covano nella nostra mente, e non hai bisogno dei tormentosi esperimenti di terapia che si sono tentati dall’epoca di Parmenide ad oggi. E pensare che bastava che fosse rimasto lui solo a occupare una cattedra di filosofia e saremmo tutti felici”. Per me, katerpillar, era tutto qui, cioè era una risposta alla massima chiusa nel titolo, ma se pensi che questo non basti e non si possa chiudere in questo modo il dibattito, dimmi e cercherò di trovare un argomento all’altezza di Severino, anche se per rispondere a tutti i quesiti di questo forum bisognerebbe avere le cento mani di Briareo.…..
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10-11-2007, 12.27.07 | #54 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: Il Paradiso non c'è Ma siamo destinati alla felicità
Citazione:
Maxim, io sto ancora aspettando delle tue risposte Mi è venuto in mente, leggendo emmeci, un esempio sulla critica che io muovo all'eternità della persona (esposta poco sopra). Se del tempo ce ne possiamo fare a meno, che senso avrebbe il termine "destinati"? Cioè, o siamo già felici, lo siamo sempre stati e lo saremo sempre, o altrimenti non lo possiamo diventare. Ma dato che, come ha ben sottolineato emmeci, nella vita ci sono anche grandi problemi che possono abbattere le persone, secondo Severino, dovremo essere dannati alla infelicità (ai problemi che ci turbano). |
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10-11-2007, 14.27.27 | #55 | |
φιλε&
Data registrazione: 08-11-2007
Messaggi: 19
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Riferimento: Il Paradiso non c'è Ma siamo destinati alla felicità
Citazione:
siamo infelici da sempre e sempre lo saremo, siamo felici da sempre e sempre lo saremo, ma appariremo felici solo dopo la morte: il destino implica la necessità di essere ciò che dobbiamo essere |
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10-11-2007, 14.30.22 | #56 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Riferimento: Il Paradiso non c'è Ma siamo destinati alla felicità
Citazione:
Ciao, mi piacerebbe se mi rispondessi contestualizzando la tua risposta nel discorso che stiamo facendo, e sopratutto se rispondessi anche alle altre mie osservazioni. Comunque, per confutare Severino, credo che bastino queste due osservazioni: - c'è stato un momento, nel passato, che sono stato terribilmente triste; - ora sono felice. |
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10-11-2007, 14.41.23 | #57 | |
φιλε&
Data registrazione: 08-11-2007
Messaggi: 19
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Riferimento: Il Paradiso non c'è Ma siamo destinati alla felicità
Citazione:
Questo è quello che Severino definirebbe la follia dell'occidente, ossia l'aver ereditato dai Greci quel mondo di pensare l'essere che è il divenire. Immagina invece che la storia altro non sia che una pecciola di un film in cui le varie sezioni si susseguono...ma restano sempre lì al loro posto: ogni cosa, momento, sensazione è eterno e il suo divenire non implica che ogni cosa, momento e sensazione venga dal nulla e in esso ritorni ma che dal nulla appaia e in esso scompaia svelandosi e celandosi al/dall'orizzonte fenomenico. Se tu 6 stato infelice in altre parole continuerai ad esserlo e già lo eri, se ora 6 felice il tuo essere infelice scompare semplicemente da questa dimensione pur continuando ad essere per necessità, così cm il tuo essere felice ora già era pur nn essendo apparso |
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10-11-2007, 20.38.05 | #59 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
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Riferimento: Il Paradiso non c'è Ma siamo destinati alla felicità
Citazione:
Perché non è possibile che non sia ? Citazione:
Davvero ? e l’immaginazione dell’inesistente esiste ? Inoltre contesto fortemente questo postulato: "Immagina invece che la storia altro non sia che una pellicola di un film Questa è un'affermazione puramente fideistica di stampo metafisico. Perché mai dovrebbe essere così se invece tutte le nostre evidenze e osservazioni ci informano di una realtà dinamica, mutevole, legata al sempre costante processo del divenire ? Non è la filosofia greca o quella orientale che sostengono che l’essere è divenire, ma le nostre percezioni e tutto il nostro buon senso. Inoltre come può dire Severino che siamo destinati alla felicità se non siamo altro che fotogrammi ? Cioè il signor x chi è ? E’ il neonato o l’adolescente o il malato su una sedia a rotelle ? Ognuno di questi signor x è il signor x ? Quindi il signor x sulla sedia a rotelle come potrà essere felice ? sarà al contrario infelice per l’eternità ! Ma poi chi ha coscienza di tutti questi signor x ? e di tutti i fotogrammi infinitesimali di ogni essere ? ed essi hanno coscienza di se stessi ? no di certo, giacchè ognuno di noi non si sente un "fotogramma" ma si sente legato a tutto il proprio passato, sa che è cambiato, sa che ha vissuto nel tempo e da piccino si è fatto grande, passando da infelicità a felicità e poi ancora ad infelicità. Tutto cambia, signori, è così evidente che ci vuole una mente contorta per negarlo, al pari di quella di Zenone. Tutto ciò io lo definirei "la pazzia di Severino", altro che la pazzia dell’occidente. Saluti Andrea |
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10-11-2007, 21.47.22 | #60 | ||
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: Il Paradiso non c'è Ma siamo destinati alla felicità
katerpillar
Citazione:
Citazione:
Pur non avendolo seguito attraverso i suoi libri, tutte le volte che ho avuto modo di seguirlo nei dibattiti televisivi, mi ha lasciato l'impressione di un grande uomo, per la sua chiarezza e semplicità di pensiero. Detto ciò preferirei che fossimo noi a sbagliare e non lui; perché in tal caso vorrebbe dire che non regge più allo sforzo del ragionamento, e per un filosofo.... In tal senso sarebbe bello poterlo contattare per mettere a confronto diretto le nostre contestazioni: ma non tutto si può sempre avere. Un saluto Giancarlo. |
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