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Vecchio 29-10-2007, 11.41.51   #51
emmeci
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Data registrazione: 10-06-2007
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?

Vedo che anche tu, cielosereno52, come altri interlocutori, hai inteso la frase posta come tema di questo argomento nel senso di chiedere perché mai noi ci odiamo o almeno siamo in allarme o sospetto verso noi stessi, cioè non ci apprezziamo nella giusta misura, raccogliendo i frammenti oscuri dentro di noi, abbracciandoci per proseguire nel nostro mestiere di vivere - mentre altri possono aver inteso quella domanda come dettata dall’accusa che non sappiamo apprezzare gli altri e tanto meno abbracciarli. Non so se è giusto quello che penso, ma quel tuo richiamare a unire i nostri frammenti e ricomporre l’identità mi sembra dimostrare che l’hai intesa così. …..e chi sa, forse hai visto giusto anche nei miei riguardi, pur se non sono sulla strada di perdonare me stesso, anche perché non ho, fra i libri della mia biblioteca, un catalogo delle colpe mortali e veniali come avevano i confessori dei secoli addietro. Forse mi hanno condizionato da una parte gli anni di guerra, dall’altra il fatto che il primo baleno di una verità assoluta mi è venuto, proprio in quegli anni, dalla lettura dei tragici greci, cioè dalla scoperta che lo splendore dell’epos omerico era un inganno, che l’eroe è un assassino e gli dei partecipano delle stesse colpe, cioè che la visione di Omero poteva essere rovesciata nella visione di una colpa priva di redenzione – visto che la catarsi immaginata da Aristotele era solo una piega emotiva. Questo per dire, a te e a paperapersa, che è difficile cambiare le basi su cui uno ha posto la propria filosofia della vita, e che è meglio, almeno per me, continuare a credere che proprio perché non ci vogliamo bene la tragedia non muta, la guerra continua e la catarsi non c’è.
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Vecchio 29-10-2007, 13.55.22   #52
paperapersa
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?

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Originalmente inviato da emmeci
Vedo che anche tu, cielosereno52, come altri interlocutori, hai inteso la frase posta come tema di questo argomento nel senso di chiedere perché mai noi ci odiamo o almeno siamo in allarme o sospetto verso noi stessi, cioè non ci apprezziamo nella giusta misura, raccogliendo i frammenti oscuri dentro di noi, abbracciandoci per proseguire nel nostro mestiere di vivere - mentre altri possono aver inteso quella domanda come dettata dall’accusa che non sappiamo apprezzare gli altri e tanto meno abbracciarli. Non so se è giusto quello che penso, ma quel tuo richiamare a unire i nostri frammenti e ricomporre l’identità mi sembra dimostrare che l’hai intesa così. …..e chi sa, forse hai visto giusto anche nei miei riguardi, pur se non sono sulla strada di perdonare me stesso, anche perché non ho, fra i libri della mia biblioteca, un catalogo delle colpe mortali e veniali come avevano i confessori dei secoli addietro. Forse mi hanno condizionato da una parte gli anni di guerra, dall’altra il fatto che il primo baleno di una verità assoluta mi è venuto, proprio in quegli anni, dalla lettura dei tragici greci, cioè dalla scoperta che lo splendore dell’epos omerico era un inganno, che l’eroe è un assassino e gli dei partecipano delle stesse colpe, cioè che la visione di Omero poteva essere rovesciata nella visione di una colpa priva di redenzione – visto che la catarsi immaginata da Aristotele era solo una piega emotiva. Questo per dire, a te e a paperapersa, che è difficile cambiare le basi su cui uno ha posto la propria filosofia della vita, e che è meglio, almeno per me, continuare a credere che proprio perché non ci vogliamo bene la tragedia non muta, la guerra continua e la catarsi non c’è.
fai come credi e ritieni meglio per te e la tua personale vita!
Nessuno può convincerti di cambiare visione se non sei pronto e non vuoi farlo! E poi l'importante è che si viva in equilibrio con se stessi e con gli altri.
Tutto il resto........è importante per chi tele lo considera o ne ha bisogno in un momento particolare della sua esistenza.
paperapersa is offline  
Vecchio 29-10-2007, 19.47.07   #53
cielosereno52
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?

Citazione:
Originalmente inviato da emmeci
Vedo che anche tu, cielosereno52, come altri interlocutori, hai inteso la frase posta come tema di questo argomento nel senso di chiedere perché mai noi ci odiamo o almeno siamo in allarme o sospetto verso noi stessi, cioè non ci apprezziamo nella giusta misura, raccogliendo i frammenti oscuri dentro di noi, abbracciandoci per proseguire nel nostro mestiere di vivere - mentre altri possono aver inteso quella domanda come dettata dall’accusa che non sappiamo apprezzare gli altri e tanto meno abbracciarli. Non so se è giusto quello che penso, ma quel tuo richiamare a unire i nostri frammenti e ricomporre l’identità mi sembra dimostrare che l’hai intesa così. …..e chi sa, forse hai visto giusto anche nei miei riguardi, pur se non sono sulla strada di perdonare me stesso, anche perché non ho, fra i libri della mia biblioteca, un catalogo delle colpe mortali e veniali come avevano i confessori dei secoli addietro. Forse mi hanno condizionato da una parte gli anni di guerra, dall’altra il fatto che il primo baleno di una verità assoluta mi è venuto, proprio in quegli anni, dalla lettura dei tragici greci, cioè dalla scoperta che lo splendore dell’epos omerico era un inganno, che l’eroe è un assassino e gli dei partecipano delle stesse colpe, cioè che la visione di Omero poteva essere rovesciata nella visione di una colpa priva di redenzione – visto che la catarsi immaginata da Aristotele era solo una piega emotiva. Questo per dire, a te e a paperapersa, che è difficile cambiare le basi su cui uno ha posto la propria filosofia della vita, e che è meglio, almeno per me, continuare a credere che proprio perché non ci vogliamo bene la tragedia non muta, la guerra continua e la catarsi non c’è.



Giustamente Paperapersa ha scritto che nessuno è titolato ad imporre una tua visione diversa..
Pur tuttavia.. mi sembra che la fonte originaria.. sia stata di acque limpide.. che mano a mano si sono intorpidite..
Depositare il limo.. è utile per far rivitalizzare il fiume della vita..sia per chi di questo limo si nutre..imparando e crescendo nella sua umanità.

Grazie
cielosereno52 is offline  
Vecchio 29-12-2007, 10.34.07   #54
espert37
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?

Carissimi amici, Ho letto tutte le vostre riflessioni su questo interessante argomento,nonchè importantissimo per raggiungere il tanto ricercato fine di questa nostra esistenza terrena.Dopo varie riflessioni, ho notato che rimane in voi sempre un grande punto di domanda,quindi vorrei cercare anch'io di dire la mia opinione. Innanzi tutto condivido le espressioni:Uomo,egoismo,felic ità,è assodato che ogni azione dell'uomo ha lo scopo di portare allo stesso un grado di felicità. ogni essere umano che riesce a portare a conclusione una azione dettata dal proprio intelletto,è convinto di riceverne il maggior grado di soddisfazione, sacondo la PROPRIA VERITA'.Ogni persona seguendo il proprio intelletto crede di essere nel giusto,questo secondo me è perchè non conosce il meglio. La Verità,(unica) e comune a tutto il genere umano sta in quel semplice ma grandissimo ed importantissimo vocabolo che si chiama FEDE. Senza partire da questo principio, ci rimarranno sempre tanti punti di domanda.L'amore ed il volersi bene,sono e saranno sempre i veicoli migliori per raggiungere la nostra meta. Potrete dire che sono affermazioni antiche e semplici queste che io ho esternato,ma credo che siano alla base di tutto,se si vuole eliminare qualche punto interrogativo.
Se desiderate conoscere un po meglio le mie idee circa la Fede, vi invito a leggere le quattro righe con le quali mi sono espresso nel mio blog. Ciao a tutti. espert37
espert37 is offline  
Vecchio 29-12-2007, 11.43.56   #55
VanLag
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?

Citazione:
Originalmente inviato da espert37
La Verità,(unica) e comune a tutto il genere umano sta in quel semplice ma grandissimo ed importantissimo vocabolo che si chiama FEDE.
Hai tagliato fuori dall’accesso alla Verità, tutta quella parte di umanità che non possiede la FEDE e non è poca.
Per fortuna, invece, Socrate ha indicato la dialettica come strada per arrivare alla Verità ed io credo che questa via, (la dialettica), nonostante il cattivo uso che ne facciamo, (usarla per convincere gli altri delle nostre idee), possa veramente portarci sullo scrimolo dove le parole si dileguano e mostrano il sacrario nel quale la Verità pulsa di eterna essenza. Un essenza che non è una formula verbale, (pensiero), ma non è neppure una delle tante suggestioni/emozioni della mente, ( FEDE).

La Verità, tanto per contraddirmi ed esprimerla a parole, “è ciò che è” è indissolubile ed incontrovertibile, auto-evidente e luminosa, reale ed auto-dimostrante. Troppo ovvia perché la nostra mente possa coglierla col pensiero ed il nostro cuore possa coglierla con le emozioni.

VanLag is offline  
Vecchio 29-12-2007, 14.20.34   #56
espert37
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?

Carissimo VanLang. Ti ringrazio per avermi letto e risposto. ma devo dirti che portroppo io ho conseguito la licenza di 5° elementare precisamente sessantuno anni fa' per cui conosco pochissimo Socrate,ho sempre presente però, e cerco di approfondire sempre più,la conoscenza del prossimo che mi corconda,cercando di capirne le esigenze.e ne deduco,che tutta quella parte di umanità che non ha fede, e come tu ben dici,non è poca,è tutta da recuperare,o almeno tentare, per dare a loro felicità,avvicinandola alla verità,ed in compenso riceverna altrettanta noi nella consapevolezza di aver dato.
Spero di non aver fatto troppa confusione,cerca di capirmi.
Ciao ed a risentirci espert37
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Vecchio 29-12-2007, 17.37.47   #57
VanLag
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?

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Originalmente inviato da espert37
Ti ringrazio per avermi letto e risposto. ma devo dirti che portroppo io ho conseguito la licenza di 5° elementare precisamente sessantuno anni fa' per cui conosco pochissimo Socrate,ho sempre presente però, e cerco di approfondire sempre più,la conoscenza del prossimo che mi corconda,cercando di capirne le esigenze.e ne deduco,che tutta quella parte di umanità che non ha fede, e come tu ben dici,non è poca,è tutta da recuperare,o almeno tentare, per dare a loro felicità,avvicinandola alla verità,ed in compenso riceverna altrettanta noi nella consapevolezza di aver dato.
Non è che io sia granché colto, comunque cercherò di lasciare fuori dal "nostro" discorso, Socrate e la dialettica.

Il problema è che mi si insegna, ed io posso essere d'accordo, che la Fede è un dono di Dio e chi non ce l'ha non può svilupparla a meno che Dio gli conceda quel dono.

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Vecchio 29-12-2007, 19.13.40   #58
Giorgiosan
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?

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Originalmente inviato da VanLag
Ai miei occhi è molto chiaro che quello che sta muovendo l’uomo non è l’amore di se stessi, non è l’egoismo ma è qualche cosa d’altro.

Una risposta sul piano psicologico potrebbe essere questa: un fenomeno di regressione causato dal bisogno inconscio e conscio di punizione.
Spiega anche, in parte, perché il più universale e antico comportamento religioso
si manifesti nel "sacrificio", che si rivela inefficace se non come placebo che placa temporaneamente quel bisogno inconscio.

Ciao
Giorgiosan is offline  
Vecchio 29-12-2007, 19.19.36   #59
daniele75
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?

Non ci vogliamo bene perché non sappiamo cosa sia il vero bene,pochi lo hanno provato é amavano tutti indistintamente senza "attaccamento"(l'amore moderno mentale).
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Vecchio 29-12-2007, 20.31.23   #60
VanLag
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Originalmente inviato da Giorgiosan
Una risposta sul piano psicologico potrebbe essere questa: un fenomeno di regressione causato dal bisogno inconscio e conscio di punizione.
Non è già abbastanza miserevole la vita umana senza bisogno di invocare punizioni?

Tutto quello che possiamo fare è "ubriacarci" per dimenticare almeno per un po' la nostra reale condizione. Alcuni ci riescono molto bene, altri un po’ meno, altri per niente….. Dipende dal grado di resistenza all’alcool e da quanto siamo bravi a raccontarci storie.

VanLag is offline  

 



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