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27-09-2007, 16.58.39 | #33 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?
Solo un rumore? Forse la piccola frase con cui Satana ha condannato a morte, con Adamo ed Eva, anche noi? O il rumore di un aereo che si schianta contro le torri mentre noi lo stiamo osservando sugli schermi televisivi? Comunque quel rumore da te citato mi ricorda quello, ancora più lieve per non dire impercettibile, della “radiazione fossile” che impregna l’intero universo anche se è nato 15 miliardi di anni fa dal big bang iniziale. E allora? Anche il male, come quel rumore di fondo, era compreso nel fiat divino?
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27-09-2007, 21.03.10 | #34 | ||
Ospite
Data registrazione: 22-09-2007
Messaggi: 40
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?
Citazione:
Effettivamente Citazione:
https://www.riflessioni.it/forum/show...&postcou nt=4 https://www.riflessioni.it/forum/show...&postcou nt=5 Dopo averli letti (se hai voglia...) puoi capire questa affermazione: il "male" o "rumore" è l'ignoranza della creatura, a causa del nulla da cui viene, ciò non compromette la perfezione di Dio, e abbiamo una specie di universo increato che è quello che esiste da sempre come infinito, perfetto ed è Dio stesso e quello "addormentato" nel finito del nulla che è stato "svegliato" (creato) dall'amore di Dio ed evolverà fino ad essere Dio stesso ma non più senza-esserne-consapevole, ma bensì essendone-consapevole, questa consapevolezza è l'evoluzione per l'uomo, e l'universo intero che "passa" attraverso gli errori, quel male che constatiamo tutti i giorni e che finirà con la fine dell'evoluzione, cioè mai? No, verrà il momento perché c'è stato un inizio. Quindi non è deciso da Dio il male, ma è inevitabile... e finirà. |
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27-09-2007, 21.17.59 | #35 | |
Ogni tanto siate gentili.
Data registrazione: 14-03-2007
Messaggi: 665
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?
VanLag
Citazione:
L'egoismo, oltre ad essere un disvalore, non è la causa ma solo la febbre: la vera malattia è la paura che l'uomo si porta dietro; e quando asserisci che l'uomo non sa più essere egoista e volersi bene, vuol dire che all'uomo quel sano egoismo, cui ti riferisci, è tracimato perché vuole sempre di più, pur non necessitandogli. Un atteggiamento del genere può essere giustificato solo dall'insicurezza che genera la paura. Paura dell'esistenza. |
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28-09-2007, 07.28.03 | #36 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?
Citazione:
In fondo è proprio il pensare che tutto sia quì che ci porta a vivere nel lusso, fregandocene se c'è chi muore di fame........ In fondo anche quella può essere una strada per apprendere, lo è stata per molti che si sono sforzati di migliorare le condizioni di tutti proprio per cercare di colmare il divario fra ricchi e poveri! Non c'è nulla di male in sè poichè ogni esperienza può essere utile al risveglio della nostra parte divina. NEL MOMENTO IN CUI IL RICCO SI SVEGLIA E COMINCIA A LAVORARE PER IL POVERO A METTERE IN CIRCOLO IL SUO AMORE E LE SUE ENERGIE NON HA PIU' DESIDERI POICHE OGNI SUO DESIDERIO VIENE ESAUDITO ANCORA PRIMA DI ESSERE ESPRESSO. EGLI SA CHE LA SUA RICCHEZZA E'PRIMA DI TUTTO INTERIORE....... |
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28-09-2007, 08.28.42 | #37 |
Ospite abituale
Data registrazione: 04-01-2005
Messaggi: 0
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?
Ai miei occhi è molto chiaro che quello che sta muovendo l’uomo non è l’amore di se stessi, non è l’egoismo ma è qualche cosa d’altro.
MANCA L'AUTOSTIMA Penso che sia un insoddisfazione,un vuoto interiore e un insicurezza nostra che porta alla fine ad una bassa autostima. Manca l'autostima,essa si forma nell'infanzia e continua nell'età adulta.E' importante disimparare e dimenticare l'educazione avuta se questa ci porta al rifiuto di noi stessi. Bisogna capire che equilibrio e rispetto di sé(e quindi degli altri) derivano dalla pace e dall'accordo con il nostro essere fisico e spirituale. Nell'Amore alberga tanta autostima "Nel vero Smore si desidera il bene dell'altro. Nell'amore romantico,si desidera l'altra persona" Non ci vogliamo bene?perchè penso che nasca la paura dell'amore possessivo.. le persone entrano spesso in confusione con la parola volere bene e amare.. Amiamo molto superficialmente senza sveglare i nostri sentimenti trasparenti. Dobbiamo imparare a manifestare il Sentimento di Gioia che è presente dentro di noi nei confronti della nuova persona conosciuta. |
28-09-2007, 21.42.13 | #38 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?
Citazione:
Ma se competizione e conflitto, fatica e dolore fossero solo ombre che io proietto sul mondo? |
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14-10-2007, 09.01.53 | #39 |
Ospite abituale
Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?
Mi pare che al termine di questa discussione, che si è complicata chiamando in causa da una parte l’eros dall’altra l’amore celeste, si sono potute delineare due posizioni: quella di coloro che rimandano l’assenza di amore all’incapacità di apprezzare gli altri e quella che ne identifica la causa, all’opposto, nella mancanza di stima di sé o di autostima come la chiama klee, il quale sembra affermare, forse forzando un po’ il senso della domanda d’inizio, che essa deve essere intesa come un incitamento all’apprezzamento di sé, che è quello che in realtà ci difetta e dovrebbe essere recuperato.
Un pessimista potrebbe ribattere: ma davvero difettiamo di questa che tu consideri una virtù? A me pare che, al di là delle belle parole di cui tu l’adorni, l’autostima sia una sorta di tentazione demonica, che sotto la patina dell’onore, del rispetto verso sé stesso e magari la coscienza di essere creatura di Dio, ci chiude in una fredda armatura, facendoci ignorare le sventure degli altri e il panorama di ipocrisia, malvagità e mala fede che ci circonda. Autostima? Io la chiamerei piuttosto compiacimento di sé se non addirittura superbia, certezza – magari appena velata - di avere ragione, anche a costo di scoccare col pensiero se non con le labbra giudizi e anatemi, mentre l’unica norma morale valida per tutti i luoghi ed i tempi è quella di conoscere, aprirsi agli altri e, come è stato detto con parole che appaiono oggi un po’ ambigue, di amare. Mi sembra che questa sia non solo l’unica legge morale, ma sia anche la legge dell’universo, quella che spiega, con una metafisica iperbole, la sua espansione e la sua evoluzione. Eppure – dirà chi è ancora più pessimista e forse supermoralista – questo universo procede attraverso la morte, distrugge stelle e galassie dopo averle mutrite, quasi nella brama di far sparire tutto in un buco nero….E allora torniamo su questo pianeta, dove lo spettacolo astrale che mandava in estasi Kant non si vede più (tanto è lo smog che avvolge le nostre città) e ritorna pienamente valida la domanda di vero, rispetto all’obiezione di klee: ed è la soverchia autostima, cioè la mancanza di una coscienza di ciò che ci è intorno, di questo mondo di uomini, anzi di vita, anzi di atomi e di fotoni, in una parola di questo universo, che può spiegare - tanto per tornare al tema iniziale preso nel suo giusto senso - perché non ci vogliamo bene. |
14-10-2007, 09.31.07 | #40 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
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Riferimento: Perché non ci vogliamo bene?
Citazione:
I due aspetti di cui parli, amare e apprezzare gli altri e autostimarsi sono le facce di un'unica medaglia. Nessun autocompiacimento orgoglioso nel percorso di autoconoscenza e nella scopertà dei propri aspettie di tutti i ruoli e le maschere che indossiamo, ma comprensione e accoglienza vogliono solo dire compassione e condivisione con i nostri simili, riconoscersi in tutti i ruoli che gli altri interpretano, vedersi specchio di tutte le possibili realtà. Ciò non vuol dire che allora mi fermo al riconoscimento e basta! Come dice Assagioli conosci, possiedi, trasformi attraverso un continuo lavoro di autoosservazione, comprensione, trasformazione dei propri sè o subpersonalità e la gestione delle stesse con un livello utilissimo di auto ironia . E se già riuscissimo a far ciò di ognuno di noi il livello di armonia, di pace e di amore nella società cambierebbe, smetteremmo di criticare, colpevolizzare, condannare poichè essendo tutti nella stessa barca l'unica cosa giusta da fare è sostituire questi atteggiamenti così comuni con la comprensione amorevole, la responsabilizzazione, il non giudizio che penso siano aspetti importanti del sentimento A M O R E |
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