Riferimento: Scienza e verità
Mi pare che su tutta questa argomentazione aleggi, dichiarato o no, il confronto fra la scienza e altre fonti di conoscenza – prima fra tutte, credo, la religione , anche se qui è nominata poche volte e può apparire simile al convitato di pietra….D’altra parte quello è un confronto che affiora continuamente nei dibattiti di questo forum e sembra andare in cerca di un giudizio definitivo, quasi si trattasse di due dee dell’Olimpo che chiedano a Paride di dire quale è la più bella.
Potrebbe darsi però che entrambe queste fonti di conoscenza – la scienza e la religione – siano necessarie allo sviluppo della storia umana se non dell’evoluzione del mondo, visto che la più comprensiva tra le scienze, cioè la cosmologia, ammette che, arrivati ad un margine, ossia al principio o alla fine della comprensione dell’universo, la logica della scienza non serve più e si rimanda la palla a qualche altro giocatore, magari un dilettante di buona volontà ….E la filosofia, direte, che ci sta a fare? Forse essa – la povera e nuda filosofia - può rappresentare l’elemento di congiunzione fra i due contendenti dichiarando che è impossibile giudicare. E per coloro che s’indignano all’idea che si possa rinunciare a un giudizio, vorrei ricordare (almeno ai patrocinatori della religione) che Darwin stesso mostrò come la varietà è il sale della vita, e ai patrocinatori della religione che ci sono scienziati che hanno creduto in Dio nonché santi che hanno dimostrato con lodevole sforzo il ruolo importante della filosofia (allora chiamata scienza), perché non ci possono essere due verità se vengono intese le rispettive funzioni.
Dunque tutto bene? Ma credete davvero che le due dee dell’Olimpo sarebbero soddisfatte di sentirsi dichiarare pari nella bellezza? E devo riconoscere che, a costo di criticare Darwin e San Tommaso, una differenza c’è tra la religione e la scienza, perché la scienza ricerca la verità e la religione l’ha già da sempre trovata; e allora, chi è la più bella? Forse né l’una né l’altra, ma proprio la terza dea, quella che sembrava dimessa e quasi paurosa di farsi vedere – cioè la filosofia. Che cerca anch’essa la verità, sì, ma perché sa che una verità assoluta esiste anche se è difficile o impossibile da trovare.
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