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20-12-2006, 09.44.52 | #22 | |
Ospite abituale
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo
Citazione:
Infatti...so che sei esperto di cultura orientale quindi se ne hai voglia potresti esporci la diversa visione dell'eros rispetto a quella occidentale. Interessante sarebbe conoscere anche le diverse pratiche orientali che arrivano a trattare il sesso da un punto di vista spirituale...paragonandole magari alla classica "sveltina" alla quale è spesse volte costretto l'uomo occidentale a causa di impegni che egli ritiene più importanti del sesso. |
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20-12-2006, 10.13.03 | #23 | |
Ospite abituale
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo
Citazione:
individuo, ma è la sessa cosa? Significa rimanere allo stesso livello? Cibo, sonno e sesso sarebbero sullo stesso livello d'importanza ai fini della posizione del problema dell'essenza umana? Cibo e sonno ci aiutano maggiormente o alla stessa maniera? Fino a prova contraria, e non è una banalizzazione, i bambini non nascono perchè un maschio e una femmina dell'homo si addormentano insieme, o mangiano insieme. Non è certo attraverso una mangiata speciale o attraverso una dormita speciale con-divisisa che la specie umana si riproduce. Mangiare e dormire sono in una certa misura atti "pubblici", soggetti a regole etiche e legali profondamente diverse da quelle cui è soggetto il sesso. Negli atti del dormire e del mangiare maschio e femmina dell'antropos rimangono separati: potrebbero mangiare allo stesso tavolo ma potrebbero anche non farlo, così come potrebbero utilizzare letti separati anzichè quello matrimoniale. Franco |
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20-12-2006, 10.38.27 | #24 | |
Ospite abituale
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo
Citazione:
Già arrivato ai giorni nostri? Vabbè…me ne andrò spedito anch’io allora! Dunque…cos’è il sesso? O meglio…cos’è il sesso per l’uomo? Facciamola breve ed analizziamo il semplice atto sessuale in termini di ritorno all’uomo che lo pratica. Il sesso è piacere…il più forte dei piaceri. Facile da ottenere, breve ma intensissimo…validissimo strumento per isolarsi momentaneamente dalla realtà. Un piacere talmente forte che in certi casi è in grado di annullare la ragione, portando alla luce aspetti finora sconosciuti della nostra vera essenza. Soffermiamoci quindi un attimo su cos’è per noi l’atto sessuale in termini, come diceva Epicurus, biologici e chimici. Il sesso ritorna all’uomo piacere intenso! Che tipo di piacere? Momentaneo quindi incerto, intenso quindi sopra qualsiasi altro piacere della vita e come tale potrebbe sostituirsi a tutto il resto, pertanto, distruttivo! Mi rifaccio ora ad un omino, a me peraltro molto simpatico, che si chiama H. Marcuse. Che fa quest’omino? Analizza la storia della civiltà, la nostra società, e gli schiaffa dentro il sesso! Può esistere la società odierna con un’idea differente di sesso? No! Si accorge che la società attuale è proprio così in funzione dell’idea che ha l’uomo del sesso! Egli si accorge che la civiltà comincia quando si è rinunciato efficacemente alla soddisfazione integrale dei bisogni cioè da quando l’uomo rinuncia ad un piacere momentaneo, distruttivo ed incerto come il sesso, in favore di un piacere soggetto a costrizioni, differito ma sicuro. L’organizzazione della società e la sua relativa crescita nei termini che ci appaiono oggi (con i nostri principi, valori, obiettivi, etc) non può basarsi su piaceri momentanei e che, vista l’intensità degli stessi, potrebbero distrarre da tutto il resto. Con il Marcuse mi fermo un attimo qui perché vorrei sentire che ne pensa padron Franco e nel contempo vorrei invitare qualche donna a prestarsi ad intervenire sul sesso (mica possiamo fare senza loro ). |
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20-12-2006, 10.55.42 | #25 | |
Ospite abituale
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo
Citazione:
Odissea, bella la metafora del motore, ma perchè forse quello principale? Dici poi che parli di sessualità di proposito, come dimensione più ampia e più costitutiva rispetto allo specifico atto sessuale. Ma la proposta di maxim s'incentra sull'atto, sull'azione, sul comportamento sessuale. Sei così convinta che l'atto sessuale sia un dato scontato? Talmente scontato da non meritare una riflessione seria, rigorosa, filosofica? Infatti, si è dovuto attendere il primo quarto del secolo scorso per assistere all'entrata del "sessuale" nel regno dell'indagine scientifica. Che sia stato così è dimostrato anche - e le dimostrazioni si potrebbero "sprecare" - dallo sforzo dello stesso Freud di dover criticare l'idea invalsa al suo tempo secondo la quale i bambini e le bambine sarebbero stati "esseri privi d'istinto sessuale" fino all'adolescenza. Sei dunque in un certo senso d'accordo con me e con la mia proposta di lettura di certi fenomeni alla luce della lente d'ingrandimento della ormai più volte citata "Sindrome di Abelardo"! Anche tu sembreresti cogliere un divario tra il modo in cui la filosofia è in rapporto con il sesso ed il modo in cui lo sono altre forme spirituali come l'attività politica e religiosa. Si banalizza e si tende a banalizzare ciò che in un certo senso si é necessitati a banalizzare. Usi poi la metofora del viaggiare basso in una maniera per me facilmente contestabile. E se invece coloro cui ti riferisci come viaggiatori più alti, fossero in realtà viaggiatori le cui radici nel terreno non sono così profonde? Vita che si risolve tutta nell'al di là!? Vale a dire? Vita che si risolve nella pura razionalità!? Vale a dire? Franco Ultima modifica di Franco : 20-12-2006 alle ore 12.39.48. |
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20-12-2006, 11.55.18 | #26 | |
Ospite abituale
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo
Citazione:
La sessualità è indubbiamente qualcosa di più vasto ma non riesco a scinderla dal piacere...almeno in termini di cosa è in grado di offrire come ritorno...ovverosio, e molto banalmente, si pratica sesso per avere in cambio piacere, sia fisico, sia psicologico! Ben venga una tua considerazione sulla sessualità in generale...anche se temo una dura replica da parte di Franco. |
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20-12-2006, 12.45.53 | #27 | |
Ospite abituale
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo
Citazione:
maxim, fai bene a temerla giacchè non ho ancora avuto la possibilità di discutere "nel dettaglio" il tuo primo con-tributo. Franco |
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20-12-2006, 12.51.02 | #28 | |
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qualcosina da dire mi è venuta in mente
Citazione:
In effetti, mi ricordo di aver sentito alla tv, qualche anno fa, una sociologa che spiegava la funzione del matrimonio (o, più in generale, del rapporto di coppia duraturo) nella società. Più o meno affermava che il sesso è qualcosa di irrazionale, imprevedibile e caotico, ed il matrimonio ha la funzione di rendere più gestibili i rapporti tra gli esseri umani. La tesi, insomma, era: se non ci fosse il matrimonio, o almeno il concetto di rapporto di coppia duraturo (con, annesso, dimensione emotiva), allora la società sarebbe più anarchica, incontrollabile (cioè meno società e più accozzaglia di individui, aggiungo io). epicurus |
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20-12-2006, 13.10.21 | #29 |
Moderatore
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo
La tesi, insomma, era: se non ci fosse il matrimonio, o almeno il concetto di rapporto di coppia duraturo (con, annesso, dimensione emotiva), allora la società sarebbe più anarchica, incontrollabile
ossia il matrimonio come istituzione di controllo da parte della societa nei confronti del singolo..sara' un caso che tale istituzione sia in forte crisi? |
20-12-2006, 13.28.28 | #30 | |
Sii cio' che Sei....
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo
Citazione:
Effettivamente a 18 anni mi innamorai di Shopenhauer e lo portai all'esame di maturita'. In seguito scoprii da dove lui aveva attinto, poverino, senza aver a disposizione testi e traduzioni affidabili e in mumero veramente esiguo. Non saprei come procedere, credo che la cosa migliore sarebbe "fare della Filosofia" ruspante, lasciando perdere velleita' che non ci competono, onde non fare anche la figura dei pinocchietti di fronte a dei veri filosofi che dispongono di tecniche piuttosto raffinate di indagine ed espressione (purtroppo a volte posseggono solo quelle..)...e che certo non vengono a scrivere in questo forum. Partirei, in sostanza da noi stessi. Personalmente partirei dall'alto, dalla metafisica, dall'ontologia...come fanno le tradizioni Orientali....dove l'uomo (e la donna) non sono altro che manifestazioni nel "microcosmo" del "macrocosmo"...e farei un discorso terra a terra, indicando anche linee di approfondimento (terminologie e testi tra parentesi). Questo modo di procedere ripercorre la nascita dell'Universo dal Vuoto primordiale (o Assoluto Immanifesto) perche' e' da li che si manifesta la necessaria polarita' o dualita'.....dalla cui tensione (attrazione-repulsione-indifferenza o positivo-negativo e neutro) si manifesta la forza creatrice, la Dynamis o Shakti....o Maya...... In Tibetano c'e' una parola che indica l'essenza di ogni donna e dell'energia Creatrice, e' Kan-dro-ma (sanscrito Dakini) che letteralmente vuol dire: colei che va per il cielo, che alcuni traducono "la danzatrice del cielo". La donna e' quindi nella sua essenza piu' profonda l'energia creatrice....ma ha bisogno della sua controparte, dove ella manifesta tutte le sue qualita'....e quello e' il Vuoto, lo Spazio immenso dove ella danza...tradizionalmente Maschile (anche se a volte, trattandosi di simbologie, sono invertite). Il sesso in questa prospettiva, arrivera' nel Tantrismo, ad assumere una dimensione di Sacralita', nonche' di utilizzo Cosciente delle energie (l'orgasmo, come anche nel Taoismo e' di altra natura...non c'e' cioe' la dispersione del seme a terra - il che ricorda il monito del Dio Giudaico ad Onan - perche' attraverso la respirazione e una sessualita' morbida e lunga...il contrario di una sveltina...si arriva a conoscere una dimensione diversa e piu' autentica dell'Amore). (La dispersione del seme e' per le tradizioni Yoga e Taoiste una grave perdita di energia che causa invecchiamento e decadimento precoci.....). Gasp! Ho detto gia' abbastanza. |
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