ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
18-01-2007, 20.02.47 | #104 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-10-2005
Messaggi: 508
|
Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo
Eretica,
lasciando aperta la possibilità che nel suo ultimo post maxim abbia sostanzialmente ironizzato, prenderò in considerazione "solo" ciò che si riferisce al tema del thread. Le tue spiegazioni sono ricche di informazioni, ma quelle che si riferiscono ai miei interventi non sono efficaci. Cominciare a chiarire in che senso la tesi dell'equivalenza fra il desiderio di trasmissione del proprio patrimonio genetico e l'essere amati sessualmente non sia vera, reale, significa approfondire il problema dell'atto sessuale come costituzione fondamentale, essenziale dell'essere umano. Alcuni argomenti: - Molti omosessuali non si riproducono, aborrono l'idea della riproduzione, sono caratterizzati da un decisa avversione per i bambini. Ciò dimostra che la tua equazione non regge. In essi - se proprio si intende usare categorie antropomorfizzanti - la natura non tende alla ri-produzione. A questo proposito è molto interessante quanto affermato da Schopenhauer nella sua metaphysica sexualis quando affronta la questione dell'omosessualità definendola un espediente del genio della specie per conservare la purezza del tipo. Alla luce di ciò, la tue tesi contenute nel passo seguente:"Pure l’amore che l’omosessuale prova per una persona del suo sesso esiste per il fine naturale di garantire alla prole (ovviamente virtuale) la stretta coesione fra i suoi genitori, entrambi necessari specialmente in un ambiente primitivo. Sul piano puramente biologico, gli omosessuali sono esattamente come gli eterosessuali, e come loro in grado di riprodursi. La differenza esiste solo nella sfera psicologica, che dipende da quella biologica, ma, a quanto pare, se ne può pure distaccare agendo in modo indipendente.",sono ora altissimamente problematiche ora non corrispondenti alla realtà. Consentimi, ma è facilissimo contestare l'idea che gli omo-sessuali siano biologicamente esattamente come gli eterosessuali. Vero è il contrario! La spinta dell'omosessuale vero e proprio è tale da placarsi solo nel rapporto con un altro omo-sessuale autentico. Di fatto molti omosessuali non si riproducono. E se non si riproducono, c'è da porre almeno la possibilità che "il fine predisposto dalla natura per essi" non sia quello della riproduzione. - Esistono etero-sessuali a cui non piacciono i bambini e che non impostano la propria esistenza in base ad un pro-getto riproduttivo. Ciò dimostra che la tua equazione non regge. Si tratta di individui che pur non riproducendosi, soffrono se non riescono a farsi amare sessualmente. - A nessuno è dato di contare quanti siano e quanti siano stati gli etero-sessuali che pur capaci di riprodursi, non sono capaci e non sono stati capaci d'amore sessuale. Riprodursi non equivale alla capacità d'amare sessualmente. Ma una tesi del genere può essere almeno non fraintesa a condizione che non si faccia grossa difficoltà a comprendere che l'atto riproduttivo non equivale all'atto riproduttivo soddisfacente; che essere capaci di "concepire" non significa assolutamente la necessità della capacità della soddisfazione sessuale; che la capacità di trasmettere i propri geni non implica assolutamente la capacità di amare sessualmente; La "storia" stessa dell'occidente parla in favore di questa tesi. Anche questo dimostra che la tua equazione non regge. Franco |
20-01-2007, 20.55.23 | #105 | |
Ospite
Data registrazione: 04-01-2007
Messaggi: 21
|
Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo
Citazione:
Franco, vuoi a tutti i costi attribuirmi la concezione assurda che l’atto sessuale finalizzato alla riproduzione equivalga all’atto inteso come passione o amore. Tale equazione è solo un fraintendimento di Franco, la cui visione della realtà sembra molto influenzata dalla metafisica di Schopenhauer . Credo di aver esplicitato la distinzione che faccio nella natura umana tra l’io biologico e quello psichico, ma se non è chiara cito quanto già affermato più efficacemente da Maxim: “In un mio precedente post avevo appunto cercato di suddividere ciò che sono le pulsioni biologiche dell’uomo, dalle quali difficilmente ci si può sottrarre, e l’uomo-società creato dallo stesso uomo-animale.” L’atto sessuale avviene per un progetto e con strumenti escogitati dalla natura, senza i quali la vita si sarebbe fermata a 3 miliardi di anni fa, per cui ora noi non saremmo nemmeno qui a parlarne. Le intenzioni e le finalità con cui gli individui consci utilizzano tali strumenti non ne muta la ragion d’essere. Se utilizzo una pistola per schiacciare le noci, ciò non mi autorizza ad affermare che lo strumento che sto usando sia uno schiaccianoci. L’atto sessuale è uno strumento riproduttivo, ma è tale solo nella sfera biologica dell’essere umano che, in ciò, non si differenzia da qualunque altra creatura vivente. Nell’uomo però, e solo nell’uomo, esiste la psiche, che trasforma le pulsioni biologiche per indirizzarle ad altri fini. Pertanto, qualsiasi attività sessuale, dalla più sublime, come l’incontro fra due persone, non importa di quale sesso, che si comprendono e si fondono nel corpo e nell’anima, fino agli atti maniacali e bestiali, è da intendersi come attività riproduttiva, poiché la spinta parte dall’uomo-animale, ma poi devia nella sua psiche per il soddisfacimento di esigenze assai diverse dalla riproduzione. Il rapporto tra due omosessuali è un atto riproduttivo perché avviene con quegli strumenti progettati e costruiti allo scopo riproduttivo. E dicendo “strumenti” mi riferisco a tutto ciò che è finalizzato alla conservazione della specie, quindi anche l’amore: il neonato ha bisogno di tutto per diversi anni, e la madre, se l’ambiente è primitivo ed ostile, non può farcela da sola. Il contributo del padre in spermatozoi non basta, deve garantire, con l’amore, assistenza alla prole e alla donna, nonostante la sua spinta ad elargire ovunque il proprio liquido seminale. L’amore di Giulietta e Romeo così come quello di Socrate ed Alcibiade sono funzioni del medesimo meccanismo. La maggior parte delle coppie etero del mondo occidentale non desidera avere più di un figlio, ciò significa che tutti i loro rapporti sessuali, tranne quello che serve per avere quell’unico figlio, non sono finalizzati all’atto riproduttivo, ma ciò non vuol dire che non siano comunque atti riproduttivi solo perché non lo sono nelle loro intenzioni. Tanto è vero che, se le precauzioni adottate sono insufficienti, il figlio arriva lo stesso, a dispetto delle loro intenzioni! “Molti omosessuali non si riproducono, aborrono l'idea della riproduzione, sono caratterizzati da un decisa avversione per i bambini. Ciò dimostra che la tua equazione non regge. In essi - se proprio si intende usare categorie antropomorfizzanti - la natura non tende alla ri-produzione. “Aborrono” e “avversione” sono termini riconducibili unicamente alla sfera psichica non a quella biologica. Anch’io aborro l’idea di mangiare cavallette fritte e avverso le pietanze a base di insetti, ma ciò non implica che il mio organismo non sia in grado di masticare, digerire e assimilare tali pietanze. E’ l’uomo-società che aborre e avversa, non l’uomo-animale. “Consentimi, ma è facilissimo contestare l'idea che gli omo-sessuali siano biologicamente esattamente come gli eterosessuali. Vero è il contrario! La spinta dell'omosessuale vero e proprio è tale da placarsi solo nel rapporto con un altro omo-sessuale autentico. Di fatto molti omosessuali non si riproducono. E se non si riproducono, c'è da porre almeno la possibilità che "il fine predisposto dalla natura per essi" non sia quello della riproduzione.” Etero ed omosessuali sarebbero biologicamente diversi? Vorresti intendere che una lesbica non dispone di una vagina, di un utero, di seni capaci di produrre latte, che non ha le mestruazioni, che, stuprata, non potrebbe rimanere incinta? Se molti omosessuali non si riproducono è perché non vogliono riprodursi, esattamente come tutte le coppie etero che non vogliono riprodursi tranne quell’unica volta che decidono di avere un figlio. La differenza tra omo ed etero è solo psicologica, non biologica. Se uno riceve pieno appagamento nell’assistere ad una partita di calcio, mentre un altro ad un’opera lirica, la differenza è nella mente non nella carne! “In essi – gli omosessuali - se proprio si intende usare categorie antropomorfizzanti - la natura non tende alla ri-produzione. A questo proposito è molto interessante quanto affermato da Schopenhauer nella sua metaphysica sexualis quando affronta la questione dell'omosessualità definendola un espediente del genio della specie per conservare la purezza del tipo.” Se ho ben compreso, dici che la natura genera deliberatamente gli omosessuali per raggiungere reconditi scopi metafisici? E quando genera gli ermafroditi, o i transessuali, quali scopi trascendentali persegue? E per quanto riguarda gli etero che sono sterili, anche a loro ha riservato una missione sovraempirica? Scusa la mia prosaicità, ma io credo solo che la natura sia un' ottima progettista ma una pessima fabbricante: quando produce organismi sbaglia fin troppo spesso – Darwin parla di “mutazioni” - e se l’errore investe l’apparato sessuale si hanno tante situazioni, e l’omosessualità è una di queste. Ciò non costituisce però un problema né una limitazione per gli omosessuali, moltissimi dei quali sono presenti tra i nomi più illustri della storia e del presente. Essi dispongono di tutti gli strumenti riproduttivi che, come gli etero quando non vogliono avere figli, utilizzano non per lo scopo per il quale sono stati progettati, bensì per il raggiungimento di quel piacere unico che si ottiene con il sesso, e, in modo sublime, con il sesso quando c’è pure l’amore o almeno la passione; quando cioè tutti quegli strumenti sono contemporaneamente presenti durante l’atto sessuale. Trovo interessante e pertinente la domanda che mi pone Maxim: “Te la sentiresti allora di cercare di descrivere il motivo per il quale, nell'uomo...e solo nell'uomo, a differenza degli altri esseri viventi, c'è uno squilibrio così palese tra lo scopo dell'attività sessuale imposto dalla natura e l'"uso" effettivo e reale che l'uomo ha saputo fare del sesso?” E’ una domanda a cui è difficile dare una risposta! Ci proverò dopo aver riletto gli altri post... --------------------------------- Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non e' affatto una prova che non sia completamente assurda. ( Bertrand Russell ) Ogni setta, di qualunque genere sia, e' uno schieramento del dubbio e dell'errore. Non esistono sette in geometria: non si dice mai, un "euclidiano", un "archimedista".Quando una verita' e' chiara, e' impossibile che ne nascano partiti e fazioni. Non si e' mai disputato se c'e' luce a mezzogiorno. (Voltaire) La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta. (T. Adorno ) Ultima modifica di Eretica : 21-01-2007 alle ore 08.27.00. |
|
21-01-2007, 10.14.10 | #106 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
|
Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo
Citazione:
Una delle pochissime volte che non sono ironico... La domanda rivolta ad Eretica è molto seria. Indubbiamente concordo in tutto e per tutto anche con l'ultimo suo post.La sua capacità di sintesi nonchè la chiarezza nell'esposizione, sta rendendo questa discussione molto interessante. Dal canto mio proverò a gettare la lenza nell'oceano della religiosità e del pervertito rapporto che ha con la sessualità per vedere cosa riesco a pescarvi. |
|
21-01-2007, 12.18.58 | #107 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-10-2005
Messaggi: 508
|
Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo
Citazione:
maxim, bene, in questo modo sono certo che cio' che sto preparando per Eretica ti troverà molto coinvolto. Spero di riuscire a "trovare" al più presto il tempo e la concentrazione...... Franco |
|
21-01-2007, 15.26.55 | #108 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 09-09-2005
Messaggi: 383
|
Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo
Citazione:
L'omosessualità come errore dell'apparato sessuale mi mancava... Ma su cosa ti basi per fare affermazioni così assurde? Come puoi dire che l'omossessualità sia un errore? Che ne sai del disegno della Natura, se sia un'ottima o pessima progettista? Sei forse DIO? |
|
21-01-2007, 18.17.56 | #109 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-10-2005
Messaggi: 508
|
Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo
Eretica,
mi sforzerò di essere preciso, com'è mia abitudine. Non sono d'accordo con maxim: il tuo ultimo post è caratterizzato da evidenti contraddizioni, pregiudizi, luoghi comuni. Prima di ogni altra cosa mi preme sottolineare che esso comincia con la quotatura della parte finale del mio ultimo post a te rivolto. Ciò che hai fatto in sostanza è stato citare proprio quella parte che non hai discusso. Che senso ha? Quoti proprio i passi che non discuti? Discuti quelli che non citi? Si dà il caso che la parte da te quotata ma non discussa è proprio quella per me più importante. Ed infatti mi sono curato di sottolinearla. "Franco, vuoi a tutti i costi attribuirmi la concezione assurda che l’atto sessuale finalizzato alla riproduzione equivalga all’atto inteso come passione o amore. Tale equazione è solo un fraintendimento di Franco, la cui visione della realtà sembra molto influenzata dalla metafisica di Schopenhauer" Ti cureresti di essere più precisa? Quali "tutti i costi"? Abbiamo appena cominciato il nostro dia-logo e tiri già in ballo tutti i costi? Non ho ragioni particolari per volere a tutti i costi attribuirti una certa concezione. Ciò che sto tentando di fare, fin'ora senza successo, è "semplicemente" di farti ammettere quanto tu stessa hai scritto nel primo post: "2) Essere amati sessualmente = l’essere umano desidera la trasmissione del proprio patrimonio genetico. Diffondere i propri geni per via sessuale allo scopo di assicurarsi una vasta discendenza è ciò che la natura ha escogitato per noi" Consentimi Eretica, ma "Riflessioni" continua ad essere cosa seria per me.... Il segno di uguaglianza è un segno di uguaglianza non il suo contrario. Il tuo ingresso in questa discussione è infelice. nel prosieguo del mio intervento cercherò di dimostrarti in quante maniere ti contraddici. Ordunque: La due tesi - tesi tue, non mie - seguenti sono armonizzabili?: a) "Essere amati sessualmente = l’essere umano desidera la trasmissione del proprio patrimonio genetico!" b)"Franco, vuoi a tutti i costi attribuirmi la concezione assurda che l’atto sessuale finalizzato alla riproduzione equivalga all’atto inteso come passione o amore." Evidentemente no! Dovresti deciderti. O dici che l'essere amati sessualmente equivale - segno d'uguaglianza - all'atto sessuale finalizzato alla riproduzione, o dici che è assurda la concezione che l'atto sessuale finalizzato alla riproduzione equivalga all'atto inteso come passione e amore. E' chiaro? "Tale equazione è solo un fraintendimento di Franco, la cui visione della realtà sembra molto influenzata dalla metafisica di Schopenhauer". Dunque l'equazione non è un fraintendimento di Franco - spero di non dovermi ripetere. Non solo ma non capisco come tu possa giudicare la mia visione della realtà come forse molto influenzata dalla metafisica di Schopenhauer dal momento che tu stessa hai affermato di conoscere il grande filosofo tedesco nella maniera che segue: "P.s. Purtroppo, di Schopenhauer ricordo a malapena solo il concetto di noluntas e la parabola dei porcospini". In base a cosa vorresti giudicare la misura dell'influenza di Schopenhauer sul mio modo di pensare? In base ad un'i-gnoranza? E' indiscutibile il mio ripetuto riferimento al grande pensatore, ma ciò perchè - ed è il tema di questo thread! - alla ricerca di uomini di grande ingegno che abbiano fatto della sessualità umana il centro delle proprie riflessioni, bisogna andarci con il lanternino. Molto influenzato dalla metafisica di Schopenhauer? E da chi altri potrei farmi influenzare? Da chi altri potrei farmi aiutare, Eretica? Quali sono i tuoi nomi? Quali i tuoi nomi tanto nell'ambito della scienza quanto in quello della filosofia, se proprio devo per comodità analitica, fare uso di tale distinzione? "vuoi a tutti i costi attribuirmi la concezione assurda che l’atto sessuale finalizzato alla riproduzione equivalga all’atto inteso come passione o amore." Te lo chiedo en passant: sei cattolica, Eretica? Spero tu non lo sia, perchè in questo caso sarebbe anche per questo molto difficile cavarti d'impaccio.... Se avrai la possibilità di leggere la metafisica dell'amore sessuale di Schopenhauer, ti accorgerai di qualcosa d'interessante: in essa si fa continuo uso di concetti antropomorfizzanti, il che è ciò che tu stessa fai ripetutamente. Ed infatti scrivi: "L’atto sessuale avviene per un progetto e con strumenti escogitati dalla natura, senza i quali la vita si sarebbe fermata a 3 miliardi di anni fa, per cui ora noi non saremmo nemmeno qui a parlarne. Le intenzioni e le finalità con cui gli individui consci utilizzano tali strumenti non ne muta la ragion d’essere. Se utilizzo una pistola per schiacciare le noci, ciò non mi autorizza ad affermare che lo strumento che sto usando sia uno schiaccianoci." a) Questa è speculazione, Eretica. Questi sono asserti di tipo specualtivo: la natura escogitante, la natura escogitante strumenti, l'atto sessuale che avviene per un progetto....Tutte cose che andrebbero poste in modo diverso. b) L'atto sessuale non è uno strumento nelle mani dell'uomo. Tu utilizzi l'atto sessuale? Tu ti utilizzeresti genitalmente? A questo proposito sarebbe molto fecondo far riferimento a quanto detto da Sartre a proposito dell'involontarietà nellambito della funzione genitale umana. c) vorresti per davvero usare la pistola per definire qualcosa come una presunta strumentalità della genitalità umana? Continua............ Ultima modifica di Franco : 21-01-2007 alle ore 19.07.55. |
21-01-2007, 18.45.10 | #110 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
|
Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo
Citazione:
Effettivamente chiamarlo "errore" risulta un pò troppo azzardato. Ciò significa che anche la natura può sbagliare...ed io personalmente lo escludo! Nulla toglie che l'omesessualità verrebbe meno al quel progetto di conservazione della specie...meglio descritto da Eretica nei suoi posts. Possiamo parlarne da un punto di vista filosofico? |
|