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11-03-2007, 15.07.35 | #82 | ||||||||||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
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Riferimento: Scienza e verità
Citazione:
“Ragionare sulla base della fede” è un ossimoro, la fede è qualcosa che trascende la ragione e siccome in questo 3d si parla di “scienza e verità” non credo sia il caso di mettere di mezzo la fede. Se vuoi puoi aprire un 3d dal titolo “fides et ratio” così posso mostrarti come un mondo basato sulla fede porterebbe alla rapida estinzione del genere umano (più rapida della strada attuale si intende) Citazione:
Vediamo di intenderci, per superare io intendo andare oltre. Se vi è una linea retta che parte dalla terra e arriva a Sirio, la si deve percorrorrere tutta, all'arrivo a Sirio, si aggira la stella e si continua oltreproseguendo sulla linea retta che passava per il punto “sirio”, Iin questo modo abbiamo superato l’astro ! Citazione:
No, si parla di fisica e di rilevamenti empirici, la fede non c’entra nulla. Citazione:
Tu sei un sostenitore della fede senza ragione ? Citazione:
No, siccome le leggi della fisica e della matematica ci dimostrano che è possibile colmare e superare le distanze tra due punti, non vi è ragione per credere che ciò non sia possibile realmente e i dati empirici lo dimostrano ampiamente. Se poi sei tra i sostenitori dello scetticismo radicale che vuole basare la vita dell’uomo sul dubbio assoluto, compreso il domandarsi se domani sorgerà il sole, accomodati, io non sono tra quelli. Citazione:
No, non hai chiarito nulla, difatti ho smontato la tua tesi irrazionale, le conclusioni derivano da premesse errate e dunque non possono essere vere. Citazione:
Mi piacerebbe che mi dimostrassi perché mai la ragione debba essere lo specchio della fede !! Io sostengo che la fede (leggi fede cieca) sia la negazione della ragione. Citazione:
Questa proposizione può essere considerata vera solo se anche la ricerca scientifica ai più alti livelli è da intendersi come “ragione abitudinaria e pantofolaia”, ma poiché è palese che non può essere così, la tua proposizione è falsa. Citazione:
Tu stai criticando il principio di induzione, se ho capito bene, su questo abbiamo già ampiamente discusso in passato. La generalizzazione delle leggi fisiche non è certo perfetta, ma vi sono degli ambiti, come quello di cui stiamo discutendo, in cui solo un pazzo dubiterbbe della correttezza delle leggi fisiche, le prove, infatti, sono talmente enormi e schiaccianti da non poter lasciare spazio ad alcun dubbio. Come ho già detto, se rifiuti completamente il principio di induzione, cadi nello scetticismo radicale e dunque tutto può essere e non essere contemporaneamente, il caos assoluto. Citazione:
Solipsismo o scetticismo radicale, un non senso. Saluti Andrea |
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02-04-2007, 17.04.08 | #83 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 173
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Riferimento: Scienza e verità
Citazione:
Caro Eraclitus, a mio modo di vedere la verità è una specie di carta moschicida; la gente si attacca a queste verità per giustificare le proprie azioni; in questo mondo tecnologico le persone tendono a definire verità ciò che appaga le loro brame e quasi tutte le brame oggigiorno sono rivolte al materialismo; per questo la scienza riesce ad arrogarsi il diritto di essere verità, solo per essere la principale fonte della tecnologia. Viva il fuoco!!! |
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03-04-2007, 06.37.20 | #85 |
Ospite abituale
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Messaggi: 219
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Riferimento: Scienza e verità
Qualcuno definisce 'epoca postmoderna' quella che viviamo in questo terzo millennio. Heraclitus ha ragione: non c'è bisogno di avere coscienza della legge di gravità per trattenersi dal buttarsi in un burrone. E gridiamo pure 'viva il fuoco' per rigettare lo scientismo. La scienza è una cosa seria, mentre lo scientismo è una scemenza.
Tutti gli -ismi sono scemenze, ovvero: ideologie. A cinquantanni dalla pubblicazione in Italia, per Mulino, di Ideologia ed Utopia di Karl Mannehim vorrei che qualcuno mi facesse riavere, per rileggerlo, il libro del sociologo ungherese che mi pare poco conosciuto qui in Italia, ancor oggi. Anche se due hanno dato da poco la loro tesi su di lui. |
03-04-2007, 10.01.19 | #86 | ||
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
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Riferimento: Scienza e verità
E’ proprio questo il punto, il postmodernismo in epistemologia. Fortunatamente dopo alcuni lavori di replica da parte del mondo scientifico, i filosofi della scienza hanno ridimensionato le loro elucubrazioni e pretese spesso basate su letture superficiali o addirittura errate sia della storia della scienza (feyerabend) sia dei risultati della ricerca stessa. Il relativismo cognitivo, arteria principale che nutre il postmodernismo, affonda le sue radici in radicalizzazioni dei pensieri di Popper e Kuhn sfociando nella quasi pazzia di feyerabend. Ho scritto più di un articolo contro queste visioni del tutto distorte della realtà scientifica confutando ad una ad una le derive da scetticismo radicale dei postmoderni.
Citazione:
Se è vero che non è necessario conoscere la legge di gravità per evitare di buttarsi in un burrone, forse conoscere le leggi fisiche e che regolano il funzionamento del nostro corpo, permette di curarci e dar sollievo alle sofferenze umane o no ? Citazione:
Dunque anche l’assolutismo o il tomismo, concordo. Saluti Andrea |
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03-04-2007, 13.30.16 | #88 |
Ospite abituale
Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
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Riferimento: Scienza e verità
Per carità nessun avvertimento, solo il mio punto di vista. Vogliamo discutere delle idee epistemologiche di Popper (Mannheim no perchè lo conosco molto poco) o ci limitiamo a dire io sto questo e tu con quest'altro ?
Andrea |
04-04-2007, 06.10.38 | #89 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 219
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Riferimento: Scienza e verità
Citazione:
Ciao, Andrea. E' vero il motto che citi (contraria sunt complementa), ma la discussione non può essere facile tra settori disciplinari diversi. Io ho preso il tuo avvertimento filosofico sul serio, come un 'suter, ne ultra crepidam!' (calzolaio, non andar oltre la scarpa!), perchè sono un sociologo, non un filosofo. Da Popper io ho preso gli arnesi epistemologici e la bella indicazione di fondo: tutti non fanno legge ed il parere di tutti può esser sbagliato. La mia incursione nei postmoderni è stata un'uscita da calzolaio (non li pratico). Karl Mannehim, invece, è il mio pane, anche se non lo leggo da decenni. Sono cinquantanni dalla pubblicazione del suo Ideologia ed Utopia in Italia, che è sociologia della conoscenza. Qui in Italia, la sociologia tutta è diventata aliena, dal 1968. E' ora di riportarla in vita. Che cosa ci ha insegnato Mannehim? Che l'ideologia è una visione generale del mondo che vive una realtà falsa. E' diventata notoria in politica, dove ognuno capisce che chi vive il conflitto stando da una parte ha una rappresentazione delle cose lontana dal vero. Nessuno ha applicato finora il concetto alla conoscenza dell'antico sul quale tutti, e sottolineo tutti al mondo, hanno una rappresentazione ideologica. L'ideologia prevalente è l'indoeuropeismo. Una cosa che non esiste. Le radici indoeuropee di dizionari ed enciclopedie sono falsità pure. Lunga la teoria di cose ed autori visti male. Ad esempio: Virgilio era un sacerdote etrusco, Apuleio era un sacerdote gnostico di Iside, la gnosi (che pure è nel dominio dei filosofi come 'conoscenza') è G NUS IS, Luce mente Essere in sumero, l'Essere radica in BE, e BE NE è generazione dell'Essere....etc. I nomi degli dèi mi hanno portato allo studio comparato dei nomi degli dèi, che sono stati i miei fari antinebbia per leggere dentro alla nebbia ideologica sull'antico. Sono al nono anno a tempo pieno in questo lavoro. Ho trovato nei filosofi le menti più aperte al dialogo, che però è difficile. Non so se tu trovi stimoli a rispondermi. Io ho gradito l'odore di preparazione e l'elasticità del tuo atteggiamento. Ciao |
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