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02-05-2006, 15.13.33 | #41 |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Il problema delle scorie c’è, inutile nascondersi.
Si sta studiando molto su quel fronte e non solo sullo stoccaggio, ma anche su smaltimenti alternativi ed innovativi; si parla di trasmutazione dei rifiuti nucleari, per esempio e del riutilizzo dell’uranio impoverito, che purtroppo viene utilizzato per scopi bellici, nelle nuove centrali nucleari denominate “reattori autofertilizzanti”. Per curiosità vedere questa notizia (che personalmente mi fa un po’ di rabbia): http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=59795 In Italia non c’è il modo di affrontare la questione in modo ampio e sfaccettato, purtroppo, non c’è alcuna lungimiranza; questo è uno dei tanti amati aspetti bipartisan. Le proposte innovative ci sono: prendiamo quella di Rubbia e del suo “solare termodinamico”, che qualche tempo fa (uno o due anni fa) arrivò a proporre e sviluppare la sua idea alternativa al solare fotovoltaico. La sperimentazione a Priolo (Siracusa) arriva a buon punto e l’Italia come accoglie tutto ciò? Vi dico solo che Rubbia è stato costretto ad esportare il suo progetto in Spagna, dove ora il “solare termodinamico” viene considerata “energia verde”. http://www.repubblica.it/2004/e/sezi...icentrale.html Altro esempio: nel 2002 il centro per la fusione dell’ENEA (a Frascati) ottiene degli importanti e confortanti risultati nel campo della fusione nucleare fredda e l’Italia come accoglie tutto ciò? Naturalmente sospensione dei fondi, mi sembra più che naturale. http://www.frascati.enea.it/nhe/ C’è da dire, questa volta a favore del bel paese, che proprio le nostre maglie larghe nella distribuzione dei fondi di ricerca hanno consentito all’Italia di essere all’avanguardia in questo campo... o meglio lo eravamo e lo potremmo ancora essere. Sono d’accordo che pure il risparmio energetico sia una strada da percorrere con decisione, al fianco della diversificazione delle fonti di energia e non solo dal lato dell’arginamento degli sprechi, ma anche da quello della maggior efficienza di consumo delle prossime tecnologie; questa via ha già portato a ridurre notevolmente i consumi dei nostri elettrodomestici e di tutte le apparecchiature elettroniche. A mio parere, le strade principali a breve e medio termine sono queste: sole, nucleo, risparmio energetico, con forti, decisi e lungimiranti investimenti da parte dello stato e delle imprese. Queste ultime invece di lamentarsi della concorrenza cinese, proponendo anacronistici dazi doganali, farebbero meglio ad investire di più in ricerca e sviluppo; in Italia siamo agli ultimi posti: in media le aziende investono il 48% delle risorse prodotte in ricerca e sviluppo, contro l’80% della Svezia e quasi il 70% della media europea. Ci dobbiamo dare una bella svegliata, se non vogliamo diventare un villaggio vacanze. ps. Tra parentesi avete visto proprio a Priolo cosa è successo oggi? Non nascondiamo tutti gli incidenti che provengono dalle altre fonti di energia, per favore. |
02-05-2006, 15.35.05 | #42 |
Ospite abituale
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Temo che gli studi sulla fusione nucleare avranno bisogno ancora di qualche decennio per mostrare risultati apprezzabili (e produrre significative quantità di energia).
Non parliamo poi della 'fusione fredda', considerata ancora con scetticismo da molti. http://it.wikipedia.org/wiki/Energia_da_fusione http://it.wikipedia.org/wiki/Fusione_fredda Del solare termodinamico (e delle vicissitudini di Rubbia) avevo già parlato in passato in questo forum. Il risparmio energetico è senz'altro una strada da seguire con risolutezza (oltre agli investimenti nella ricerca). Ultima modifica di ancient : 02-05-2006 alle ore 15.51.04. |
02-05-2006, 18.18.09 | #43 | |
Ospite abituale
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Citazione:
beh penso che dovremmo prima di tutto partire dal risparmio energetico. Casi come condizionatore accessi quando fuori ci sono 20 gradi non sono solo sprechi ma sono cose da evitare assolutamene.. tenere aperte le finestre perche il riscaldamento è troppo alto o il condizionatore è al massimo nn mi sembra che sia il modo di concepire il futuro ... anzi diciamolo pure se abbiamo questi sprechi le centrali nucelari ce ne vorebbero una per citta ..... |
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03-05-2006, 13.29.11 | #44 | |
like nonsoche in rain...
Data registrazione: 22-09-2005
Messaggi: 1,770
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Citazione:
Sono ben consapevole che l'unica energia da "nucleo" attualmente disponibile sia quella da fissione (e dunque perciò non scartabile a priori), ma questo non vuol certo dire che il sano scetticismo dei "molti" si debba trasformare in qualcos'altro! Le ricerche sulla fusione fredda continuano nonostante la quasi totalità dei media ne ignori l'esistenza, se non per deprecarne i risultati crescenti; hai letto per esempio l'articolo de Il Giornale che ti ho fornito? Si parla esplicitamente di "esempi di scienza non convenzionale particolarmente degni di attenzione: al primo posto di questo elenco c'è la fusione fredda con un esperimento molto appetibile", a cui sarebbe interessato il Regno Unito. Ci vuole apertura, Ancient, e maggior informazione "non convenzionale"! |
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04-05-2006, 17.05.30 | #46 |
Ospite abituale
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Greenpeace: un bidone nucleare sovietico per Enel
Proprio nel ventennale dell’incidente di Cernobyl, l’Enel ha annunciato l’acquisizione della società slovacca “Slovasnke Elektrarne”. L’accordo prevede il completamento di due vecchi reattori nucleari di progettazione sovietica. Si tratta di due reattori ad acqua pressurizzata del tipo VVER 440-213 da 408 MW ciascuno la cui costruzione, iniziata nel 1983, fu fermata definitivamente nel 1993, anno della separazione della Cecoslovacchia, quand’erano costruiti al 50%. Nel trattato di adesione all’Ue, il governo slovacco si è impegnato a chiudere entro il 2008, per ragioni di sicurezza, due reattori della stessa potenza ma di prima generazione del tipo VVER 230, per così dire “proibiti” in Europa, che si trovano a Bohunice e questi due di Mochovce dovrebbero rimpiazzarli. I tentativi di finanziarne il completamento furono respinti dalla Banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo mentre un reattore dello stesso tipo è stato chiuso dopo l’unificazione della Germania a Greisfwald (ex Ddr), appena entrato in funzione, mentre veniva bloccata la costruzione di altre tre unità di terza generazione VVER 1000 più nuove di quelle che Enel dovrà completare ora.
“E’ il modo peggiore di commemorare Cernobyl: il completamento dei due reattori verrà a costare 1,6 miliardi di euro per 816 MW, quasi 2000 euro per kW, cinque volte il costo di una centrale a gas di pari potenza, persino un costo maggiore di una centrale nucleare di nuovissima generazione. Mentre in realtà si tratta di tecnologia sovietica di progettazione “ante-Cernobyl”. Oltre alle preoccupazioni sul piano della sicurezza, che in Germania hanno portato alla chiusura di reattori ancora più nuovi, è anche un pessimo affare di un’industria la cui proprietà è ancora per una quota nelle mani dello stato” dichiara Giuseppe Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace. Fonte: Econews http://www.verdi.it/indexc.htm |
04-05-2006, 17.31.32 | #47 |
iscrizione annullata
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Sulle centrali, sono d'accordo con te.
Sul pessimo affare forse no. Lo scopo di Enel è chiaramente, e da un bel po', quello di diventare internazionale. Ricordati che ha acquisito una società, non ha semplicemente comprato due centrali. Può essere che economicamente il gioco valesse la candela. Certo che visto che Enel tenta di indossare i panni di società ecologica... vedi la "bella" pubblicità new age che sta facendo... la cosa mi lascia perplessa. Il comunicato stampa di Enel, però, (a cui non posso mettere il link perchè l'ho trovato sulla mia intranet aziendale) di queste due centrali non parla, mentre dice che prima dell'aquisizione si è proceduto "allo scorporo dal perimetro di SE delle attività relative a un impianto nucleare oggetto di decommissioning nei prossimi anni (EBOV1), nonché della centrale idroelettrica di Gabcikovo e di una installazione per il trattamento dei rifiuti nucleari (VYZ)." Sempre dalla mia intranet aziendale, su un articolo: "La generazione nucleare è localizzata in due siti, Bohunice e Mochovce, e dispone di sei reattori in esercizio, tutti a tecnologia ad acqua leggera pressurizzata (PWR), ciascuno da 440 MW. Gli impianti operano secondo livelli di sicurezza confrontabili con quelli degli impianti occidentali." ma la mia intranet aziendale ... è certamente orientata a far fare bella figura ad Enel, ovviamente ... mi informo anche altrove e poi, se trovo, ti dico. |
04-05-2006, 21.18.45 | #48 |
Ospite
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Messaggi: 12
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si al nucleare
C'è in territorio francese a pochi passi dall'Italia una centrale nucleare attiva.
Se mai dovesse succedere un incidente ( con i dovuti scongiuri ) anche l'Italia correrrebbe il rischio di nubi radioattive etc. quindi non vedo perche l'italia non dovrebbe dotarsi di energia nucleare ed eliminare così la dipendenza energetica. Non vanno neanche dimenticati tutti i sottomarini nucleari americani e le basi nato con artiglieria nucleare disposte per tutta l'Italia . Credo che per l'Italia sia una impresa impossibile ora come ora dotarsi di energia nucleare ed è meglio aspettare innovazioni sul campo della sicurezza nelle centrali anche se questo ci penalizzera molto in futuro rispetto ad altre nazioni . |
05-05-2006, 06.52.55 | #49 | |
eternità incarnata
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Re: si al nucleare
Citazione:
forse non hai letto tutti gli interventi del 3d e ti invito a farlo, perché le ragioni del no al nucleare sono state sviscerate. Io semplicemente ribadisco (perché l'ho già scritto) che mi sta bene che ne parliamo noi qui dentro e che ne parlino gli italiani. Credo però che i nostri politici debbano fare altro, di più: debbano decidere, perché se anche loro oggi continuassero a chiacchierare e non fare nullla... avremmo ancora dei politici filosofi, e la filosofia, per quanto bella sia, a volte è inutile. |
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05-05-2006, 09.27.03 | #50 | |
Ospite abituale
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Citazione:
ok, grazie. Mi pare comunque che i nomi delle località corrispondano. Intanto, in Spagna: Chiude la più vecchia centrale nucleare, prevista la chiusura graduale e concertata di tutte le centrali nucleari Madrid, 2 maggio – A fine aprile la Spagna ha spento i generatori della centrale nucleare 'Jose Cabrera' di Zorita (Guadalajara), la più vecchia di Spagna e la prima a terminare in modo programmato la sua esistenza. La chiusura anticipata della centrale, inaugurata nel 1968, era stata decisa dal governo di Jose Maria Aznar nel 2002 dopo un'energica campagna guidata da Greenpeace. Il Governo di Madrid ridurrà ad otto le centrali nucleari ancora funzionanti in Spagna che producono il 20% dell'energia elettrica. La centrale dopo la chiusura operativa subirà un processo di raffreddamento graduale che si concluderà entro il 2009 mentre lo smantellamento definitivo avverrà nel 2015 e costerà 150 milioni di euro. La chiusura di Zorita coincide con i 20 anni della tragedia di Chernobyl ed ha spinto il partito Sinistra Unita (Iu) a chiedere al premier Jose Luis Rodriguez Zapatero di mantenere le sue ''promesse elettorali” e che si progetti la chiusura graduale e concertata di tutte le centrali nucleari in Spagna. Stessa richiesta viene avanzata dagli ambienti ecologisti, mentre osservatori e stampa sollevano interrogativi alla luce soprattutto del forte aumento del prezzo del petrolio. Zapatero ha detto che la questione deve essere ''analizzata in profondità” da tutti i punti di vista compreso quello dei rifornimenti energetici. Questo in un momento in cui il Brent ha superato i 70 dollari e la produzione alternativa sarebbe affidata soprattutto al ciclo combinato di gas, che produce CO2 in contrasto con il Protocollo di Kyoto sulla diminuzione di tali emissioni per ridurre l'effetto serra. Dal novembre scorso il governo ha creato un '”tavolo nucleare” formato da esperti, politici ed ecologisti per dare una risposta al problema e le cui conclusioni possono essere già incluse alla fine di maggio nel dibattito parlamentare sullo stato della nazione. Fonte: E-gazette http://www.e-gazette.it Ultima modifica di ancient : 05-05-2006 alle ore 09.29.36. |
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