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26-04-2005, 17.15.11 | #84 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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BERLUSCA CAMBIA TONO
BERLUSCA CAMBIA TONO (O LO SGAMBETTO DELLA REALTA')
1. INIZIO DELLA FINE ? Aprile 2005. Dopo le elezioni, Berlusca é costretto a cambiar tono. Addirittura a dimettersi. Il suo piano di qualche anno fa, quando vinse le politiche, era (lo si capisce oggi) basato su qualche ipotesi pretenziosa : - che l' immagine che si era costruito con la "fiction" della TV e l' aiuto di consiglieri dell' immagine, non solo bastasse a conquistare il potere (questo ha dimostrato di saperlo fare), ma permettesse anche di gestire il Paese Confuso (purtroppo non dimostrato). - che la gestione di un Paese particolare nella U.E. (il quale é sotto l' imperio dei quattro Dittatori: Confusione, Irresponsabilità, Rassegnazione, Allegra Gestione) potesse essere migliorata, ottimizzata coll' uso degli stessi metodi affaristici con cui fu costruito un impero mediatico sotto la mano forte di un VIP determinato. - che per un nuovo slancio di un' economia che arranca in un mercato globale, fosse sufficiente il piglio deciso mostrato dalle proprie telecamere. Il quale avrebbe dovuto anche aver ragione dei Pantani vischiosi e delle Ruote Grippate, diffusi in una società che ha creduto in una Fatua Illusione. Pensare che Berlusca aveva una buona strategia per gestire tali pretenziose ipotesi ? (se c' era, non ha funzionato). O credere invece che un uomo dalle grandi esperienze "fiction", non poteva avere scampo nel misurarsi colla realtà ? Interessante busillis..... Purtroppo la realtà si é incaricata di smentirlo. La realtà di un Paese che sta perdendo la bussola (e che ha avuto recenti evoluzioni tanto complicate, da non poter essere descritte in una pagina). Ma, in un tentativo succinto, vale la pena di metterne qualcuna in evidenza: - la Fatua Illusione italiana: accettare come normale routine la divaricazione fra uno stato formale da una parte, ed un tessuto di clans e allacci sommersi, più i cittadini, dall' altra. I quali ignorano lo stato, talvolta lo considerano estraneo, se non nemico. Da subire quindi, da combattere talvolta, o almeno da fare fesso. La Fatua Illusione é che una tale società possa permettersi un 'economia abbastanza forte da sopravvivere nel mercato globale. - il Paese che é cambiato, dopo che ha visto la gestione berlusconiana di governo tramutarsi sempre di più in "sistemazioni di affari personali o di clan". Vedendo Berlusca agire alla grande per sé stesso, in modo chiaro e senza scrupoli, molti Italiani hanno concluso: “Lui si sistema, dal potere, i fatti suoi. Noi, per sistemarci i fatti nostri, dobbiamo cercarci un padrino”. L’ ultimo paletto esistente per l’ uso personale del pôtere era caduto ! E si sa che gli Italiani sono molto flessibili (Ciampi dice che dovrebbero avere la schiena dritta. C’ é qualcuno che lo ascolta ?). Ora tanti Italiani avranno sempre più voglia di risolvere le faccende personali, che lo stato non sa risolvergli, con una "conoscenza". Sarebbe a dire che il potere dei Padrini aumenta e lo stato funzionerà sempre di meno..... Aggiorniamoci. Usiamo la P maiuscola per Padrino. La s minuscola per stato...... 2. LO STATO DEL SISTEMA ITALIA Credo che lo stato attuale del sistema Italia sia dovuto a due ordini di motivi: - la gestione del paese fatta a lungo da un chi ando' al potere per chiudere alla magistratura le porte di armadi, ove potrebbe trovarsi qualche scheletro; - la deriva della società, andata avanti per due decenni almeno (e acceleratasi negli ultimi tre anni), che é stata tollerata da tutti: a) da una società confusa e incapace di migliorare, per la sua propensione al compromesso; b) da una ex-intellighenzia in procinto di trasformarsi in "serva del padrone di turno", non allarmata dal degrado ma piuttosto occupata nella ricerca di piccoli e grandi poteri; c) da una società che tollera da decenni, a causa delle sue incapacità, che cittadini e stato percorrano strade separate, se non opposte, con occasionali tentativi di imbroglio reciproco (la Società della Sfiducia). La povera fine del governo di CDL, che fu iniziato con baldanza e promesse, non é dovuta soltanto al nanismo politico di un imprenditore di "fiction", ma anche alla ACCELERATA DERIVA di una società sempre meno in grado di essere gestita. L' urgenza per il sistema Italia: - per poter un giorno iniziare il rilancio dell' economia, é urgente rimettere su buoni binari un treno già deragliato (la società italiana). La società attuale é infatti incompatibile collo sviluppo economico. - per europeizzare la società italiana (renderla cioé funzionante ed efficiente, attuare la costituzione e le leggi egualmente per tutti), é necessario ed urgente (anche per evitare il terzo mondo) iniziare con un' analisi dei fattori primari che hanno determinato la deriva italiana. Analisi che, per essere obiettiva, deve esser fatta fuori dai circoli mediatici-politici. Poi, reintrodurre i VALORI buttati fuori della finestra nei contesti sociali. Per iniziare tale analisi, a confronto coll' Europa, le testimonianze degli emigrati sono necessarie. Le prime testimonianze sono su: http://angrema.blogspot.com www.accademiaonline.net (le lettere dei mesi precedenti sono nell’archivio del sito, argomento “società”) L' Emigrato ANGREMA@wanadoo.fr |
26-04-2005, 18.25.50 | #88 |
Utente bannato
Data registrazione: 16-03-2005
Messaggi: 237
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A bean.
Era scontato , qui stò in mezzo alle sinistre e non mi sento di destra!! ma faccio le mie critiche come tu le tue e gli altri le loro , ma non per questo ti o li disprezzo!!. Indigesto.
Ultima modifica di indigesto : 26-04-2005 alle ore 18.27.53. |
26-04-2005, 18.40.40 | #89 |
L' Emigrato
Data registrazione: 26-05-2004
Messaggi: 637
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UN VECCHIO SAGGIO MI DISSE
1982. Un buon consiglio me lo dette un vecchio saggio. Un veggente tibetano rifugiatosi in un angolo sulle Alpi, che incontrai a Ginevra.
Fu molto chiaro e previdente. Quandi dietro suo invito, gli parlai di strani segni che apparivano nella società italiana, mi chiese “Ma tu che vuoi fare ? Li puoi cambiare i segni ?”. Chiesi “C’ é speranza che le cose cambino ?”. “Scegli tra vita di qualità (in tal caso vattene al Nord delle Alpi) e immobilismo sociale. Il quale, alla lunga, potrebbe divenire un grosso problema sociale”. “Che problema sociale ?”. “ La mancanza di realismo nello Stivale”. Seguii il suo consiglio, in quanto stavo maluccio a Roma, coté travail. Mi trovai un lavoro a Parigi...... La migliore decisione della mia vita. Sono andato a trovarlo dopo tanti anni. Davanti ad una tazza di té, gli ho raccontato i sintomi dei malesseri odierni in Italia. Poi gli ho chiesto “Sai se ci sono speranze ?”. Mi ha risposto: “La mancanza di realismo, in Italia, ha spesso portato frutti negativi. Alcuni secoli fa gli Italiani, credendosi realisti, si battevano come Guelfi o come Ghibellini. E cosi i Principi ne approfittarono pre installare i loro poteri. Qualcuno di loro mise anche le mani per qualche tempo sul Papato. Sfruttarono e mangiarono”. “Oggi gli Italiani, ancora senza realismo, si battono per la Destra o per la Sinistra. I principi attuali, cioé i capi-clan e capi ghenga, affondano le radici del loro potere sulla superficialità della società. Essi incoraggiano le lotte fra la Destra (pochi colonnelli) e la Sinistra (tanti teorici predicatori di democrazia). Inoltre distribuiscono molti circenses (spettacolini sullo schermo con belle coscione o partite di campionato e Coppe del mondo). Tutto cio’ che si puo’, perché non si sappia la verità”. La quale verità é multiforme e ben nascosta. Dall’ Europa sembra che il tessuto sociale e i N.C.I (Nuovi Comportamenti Italiani) seguano un programma ben orchestrato (dalla P2 ?) e portato avanti con determinazione e organizzazione, aiutato da notizie tendenziose ogni tanto diffuse dai media. Mentre gli Italiani, divisi in due schiere, Destra e Sinistra, litigano. Non molto cambiati. Intanti i poteri affondano sempre di più le loro radici. Gli Italiani, distratti da pantani diffusi, coscione, poppone e risultati di serie A, non si avvedono che il mondo é cambiato. Il Mercato Globale sta dividendo i Paesi in due categorie: - i realisti efficienti; - i teorici distratti dalle vecchie distinzioni e inefficienti. Continuiamo con Destra e Sinistra, o guardiamo la realtà dei fatti ? L’ Emigrato Antonio Greco ANGREMA@wanadoo.fr |
26-04-2005, 19.15.34 | #90 |
Ospite
Data registrazione: 08-04-2005
Messaggi: 24
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non solo oggettivamente ancora non hai risposto ai miei punti che pure sono lì scritti nero su bianco e ben precisi (5 punti in tutto che toccano 5 argomenti diversi).
Ma addirittura hai semplicemente, di nuovo, contrattaccato accusando la non meglio precisata "sinistra" comunista di essere genericamente "peggio". Io quello che vorrei farti capire è che una visione manichea della società è un po' anacronistica, non credo nessuno qui - o per lo meno io no di certo - voglia far credere a te o a chiunque che la "sinistra" sia il bene e la "destra" il male. Come ho già scritto in precedenza ogni realtà che abbia una storia di lunga durata è inevitabile produca cose positive e negative, e tanto più degli schieramenti politici che sono espressione di diverse persone ciascuno con la propria storia e le proprie idee possono al limite trovare dei compromessi, che come tali non sono quindi "puri". Dunque io non pretendo affatto di proclamare dove stia la "verità", tanto più in politica. Quando però leggo da chi oltretutto si professa in pompa magna "libero pensatore" che Berlusconi è "un grande" ecc ecc, e motivatamente contesto con almeno 5 punti precisi tali affermazioni, mi piacerebbe che tale "libero pensatore", non per altro, ma per una cosa che sia chiama COERENZA, controbattesse, oppure stesse zitto, ammettendo di non sapere replicare, e quindi non di essere un libero pensatore, ma semplicemente un "tifoso" di parte di Berlusconi, e da tifoso, crede in una cosa senza sapere il perchè, ma gli sta bene così. Legittimo tutto questo, ma incoerente con chi si professa libero pensatore. Se uno si definisse comunista-stalinista e un altro gli replicasse che con Stalin c'erano i Gulag (campi di prigionia), le deportazioni di massa, la collettivizzazione forzata inefficace, che non si attuò una vera politica fruttuosa a favore del proletariato ma si rafforzò clientelismo e corruzione e la burocrazia giganteggiò... e lo stalinista iniziasse a rispondere inveendo contro il Piano Marshall americano o contro Hitler, e poi altezzosamente dovesse continuare a definirsi comunista-stalinista e libero pensatore, senza aver dato quindi alcuna risposta in merito alle questioni sopra esposte, cosa penseresti? Se invece questa persona replicasse punto per punto alle questioni, magari confutandole, o magari semplicemente ammettendone alcuni errori o orrori, e poi, alla fine di tutto ciò, comunque e nonostante tutto, dovesse continuare ancora e convintamente a dichiararsi comunista-stalinista, allora io penso che questa persona dovrebbe di diritto avere non solo il mio rispetto, ma anche la stima. Pur io rimanendo convinto dell'idea opposta alla sua. Ma il problema è che per scrivere, e prima ancora pensare, biosgna essere informati, e conoscere le cose. Poi a ognuno le sue interpretazioni, ma i fatti restano i fatti. |